giovedì 18 dicembre 2014
COMUNICATO STAMPA - I 5 Stelle blindano il Consiglio Comunale
Riceviamo e
pubblichiamo integralmente il seguente comunicato stampa del Movimento 5 Stelle
di Montegranaro.
Questa sera, il consiglio comunale di Montegranaro che si
riunirà partire dalle ore 17.30 presso la sala consiliare di Palazzo
Francescani, dibatterà` sui dodici punti all`odg che la riunione capi gruppo ha
determinato per questa seduta. E` però un’adunanza caratterizzata soprattutto
dalle sette mozioni presentate dal gruppo del movimento cinque stelle che sono
incentrate su varie tematiche che toccano il contesto cittadino e per le quali
si sono concentrati in questi mesi gli sforzi del gruppo locale che, proprio
all`interno del consiglio comunale, ha come suo portavoce il consigliere
Giovanni Marilungo.
“Sarà una seduta ampia”, afferma il portavoce a nome di
tutto il gruppo, “ma il nostro intento non è quello di perderci in chiacchiere
bensì quello di mostrare e dimostrare ai cittadini che la politica non deve
necessariamente rincorrere i problemi, ma anzitutto anticiparli e prevenirli.”.
“Questo”, aggiunge Giovanni Marilungo, “e` quello che da
sempre anima i nostri sforzi, solo ed esclusivamente dare a tutti i cittadini
la possibilità di creare una città che non si limiti a guardare al futuro, ma lo
costruisca a partire da oggi”.
Infatti, sottolinea il portavoce del m5s, sono molteplici
le nostre richieste ma tutto mirate ad un’idea di paese che vogliamo
realizzare. La nostra idea di città parte dall’aumentare la qualità degli
alimenti che i nostri figli mangiano nelle mense scolastiche, dalla possibilità`
di poter utilizzare acqua potabile con distributori pubblici su tutto il
territorio comunale; costruire il futuro significa intervenire sull`annoso e
angoscioso problema dell`amianto soprattutto in una cittadina come la nostra
che ha tanto utilizzato negli anni passati questo cancerogeno materiale per le numerose
abitazioni-laboratorio che hanno caratterizzato l’edilizia urbana privata e
purtroppo anche quella pubblica del paese. La città che vogliamo costruire,
deve investire nelle infrastrutture utilizzando, tra l’altro risorse che
arrivino dai ricavi delle infrazioni del codice della strada. Oltre alle
sopracitate mozioni, continua Marilungo, vi sono poi questioni che i
politicanti, non “politici” come avrebbero il piacere di essere chiamati, si
esimono da troppo tempo ad affrontare. Proponiamo, infatti, una mozione che
verte su quello che e` stato il nostro cavallo di battaglia alle scorse
elezioni amministrative, e cioè che venga istituita una commissione d’inchiesta
in grado di valutare i responsabili degli enormi debiti fuori bilancio che
hanno dissestato e continuano a dissestare le casse comunali. Siamo stanchi di
far pesare le scelte scellerate di qualche amministratore con manie di
onnipotenza sulle spalle di tutti i cittadini. Chi ha sbagliato, paghi.
Tra le sette mozioni a firma del movimento, trovano spazio
anche una proposta di istituzione di un elenco di ditte locali a cui affidare
lavori attraverso il metodo rotativo e un’altra sul decreto legge sblocca-Italia.
Non è da dimenticare che proprio al secondo punto dell’odg è prevista la
discussione della mozione presentata congiuntamente al gruppo Viviamo
Montegranaro che proporrà riduzione e taglio indennità di carica e gettone di
presenza, sulla via di una riduzione dei costi della politica locale a partire
dalla riduzione degli stipendi degli assessori e l’eliminazione del compenso spettante
al presidente del consiglio comunale, non obbligatorio per comuni al di sotto
15.000 abitanti. Attacca il consigliere 5 stelle: Prevarrà la dietrologia (perché
non l’avete fatto voi quando eravate amministratori?) o il coraggio di cambiare
per il bene del paese?
Conclude Giovanni Marilungo: la sensazione che percepiamo è
che i nostri amministratori stiano temporeggiando sulle nostre mozioni, anche
perché nel frattempo abbiamo presentato altri due atti d’indirizzo sulla questione
rifiuti proponendo la tariffazione puntuale e sull’inquinamento
elettromagnetico proponendo un piano locazione antenne e relativo regolamento.
Alcune di loro erano già state inserite nei precedenti odg delle passate
sedute, ma li abbiamo visti velocemente slittare. La sensazione è che ci sia
una certe resistenza per certe tematiche magari poco remunerative in senso
elettorale. La nostra speranza è che chi guida la nostra città abbia il
coraggio non solo di ascoltare la nostra voce, ma di vagliare le nostre proposte
con spirito amministrativo che guardi al dovere pubblico e non a quello
partitico.
mercoledì 17 dicembre 2014
Fine settimana intenso per Arkeo: stelle e visite alle bellezze montegranaresi
Un fine settimana particolarmente
impegnativo per i volontari di Arkeo che si vedono occupati su più fronti
sempre con il massimo spirito di servizio.
Domenica mattina, invece, si
torna ad impegnarsi per la promozione turistica dei nostri beni culturali. Rispondendo
alla richiesta dell’Ufficio Cultura del Comune per creare un servizio di visite
guidate in occasione del Natale in Strada, l’edizione
invernale del Veregra Street Festival. Arkeo si mette a disposizione con la
professionalità del nostro segretario Sabina
Salusti, guida turistica abilitata, e di altri volontari per accompagnare i
visitatori alla scoperta delle bellezze nascoste di Montegranaro. Potremo
ammirare, naturalmente, Sant’Ugo ma anche la Cappellina di San
Michele Arcangelo, i portali di San Francesco e di SS. Salvatore, San Serafino
e San Pietro in un percorso all’interno del nostro centro storico. Sono due gli
appuntamenti: alle 10.00 e alle 12.00 con partenza da Sant’Ugo. Le visite sono
gratuite.
Domenica sera, alle ore 21.30, è fissata la terza passeggiata a caccia di stelle guidati dal Vicepresidente di Arkeo Dino Gazzani, geologo, guida naturalistica e appassionato di astronomia. A Salire a le Stelle si chiama l’iniziativa che giunge così al terzo appuntamento del 2014. È un’occasione per godere del cielo stellato invernale subito dopo il solstizio e ascoltare Dino che illustrerà il tutto da un punto di vista astronomico con numerose e piacevoli divagazioni nel mondo della mitologia greca che ha denominato gli astri. L’appuntamento è sotto la grande quercia di Villa Luciani. Naturalmente, essendo necessario avere un cielo limpido, in caso di maltempo l’evento sarà rimandato. La partecipazione è gratuita.
Domenica sera, alle ore 21.30, è fissata la terza passeggiata a caccia di stelle guidati dal Vicepresidente di Arkeo Dino Gazzani, geologo, guida naturalistica e appassionato di astronomia. A Salire a le Stelle si chiama l’iniziativa che giunge così al terzo appuntamento del 2014. È un’occasione per godere del cielo stellato invernale subito dopo il solstizio e ascoltare Dino che illustrerà il tutto da un punto di vista astronomico con numerose e piacevoli divagazioni nel mondo della mitologia greca che ha denominato gli astri. L’appuntamento è sotto la grande quercia di Villa Luciani. Naturalmente, essendo necessario avere un cielo limpido, in caso di maltempo l’evento sarà rimandato. La partecipazione è gratuita.
Luca Craia
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Cittadini spalatori a servizio del Comune. Ubaldi precetta i Montegranaresi in caso di neve?
Questa poi è bellissima: sembra
che, nel Consiglio Comunale previsto per domani, nel quale si discuterà, tra l’altro,
anche la modifica al regolamento di polizia urbana, è prevista l’introduzione
di una sorta di obbligo per il cittadino di pulire la strada davanti la propria
abitazione in caso di neve. Questo afferma il vicesindaco Endrio Ubaldi quest’oggi
sul Carlino, annunciando la cosa come una rivoluzionaria trovata per agevolare “l’opera
di sgombro messa in atto dal Comune”.
A parte l’evidente
incostituzionalità di una simile norma, mi vado a chiedere cosa accadrebbe
quando l’abitazione sia di proprietà di un anziano, magari non autosufficiente,
o di una persona malata. Cosa farebbe il Comune di questo caso? E se il
proprietario fosse assente? E se si rifiutasse? E sì, perché uno potrebbe anche
rifiutarsi. Va bene il senso civico, ma con le tasse che paghiamo dobbiamo
anche essere precettati come spalatori?
Luca Craia
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Nonni vigile o Assistenti civici: cambia il nome ma rimane la paga indegna.
Dunque fatemi capire: a
Montegranaro un “nonno vigile” o “assistente civico” che dir si voglia può
lavorare al massimo 4 ore al giorno percependo uno stipendio mensile massimo di
€ 250? Cioè, se lavora cinque giorni a settimana per quattro ore al giorno,
lavorando venti giorni al mese, ossia 80 ore mensili avrebbe una paga oraria di
3,125 €? Ma siamo matti? “Occasione di inclusione sociale”? A me pare un’altra
cosa.
Luca Craia
War is over? No, è solo un altro tipo di guerra.
Oggi, 16 dicembre 2014) sono 45
anni da quando John Lennon e Yoko Ono fecero uscire il singolo Happy Xmas (War
is over), canzone che negli anni è stata inflazionata da pubblicità e cover
inappropriate ma che, leggendo bene il testo, rimane uno degli inni alla vita e
all’amore più potenti mai scritti da un uomo. Il testo è ancora, purtroppo
attualissimo, perché la guerra non ha mai lasciato il pianeta e, come ben
sappiamo, con la caduta della cortina di ferro e la fine della cosiddetta
guerra fredda in realtà anziché assistere a un processo globale di
pacificazione ci siamo trovati in un mondo sempre più belligerante, con
conflitti disseminati in ogni angolo della terra.
C’è un nuovo modo di fare la
guerra, oggi. È un modo che non sostituisce quello tradizionale condotto con
bombardamenti e pallottole perché questo è necessario per mantenere in vita un’economia
basata sulla proliferazione delle armi, economia che non ha mai cessato di
prosperare. Questo nuovo modo non spara ma uccide ugualmente. Non sparge sangue
e non abbatte case con le armi ma lo fa con la povertà indotta. Oggi la guerra
si fa con l’economia.
La politica espansionistica degli
Stati Uniti non ha mai smesso di cercare di conquistare nuove posizioni
geopoliticamente strategiche. Solo che una volta la strategia prevedeva l’installazione
di armamenti e il controllo politico dei governi. Oggi non basta più, oggi
serve il possesso materiale dei Paesi. Per farlo l’unica strada è farli morire
di povertà. È quello che sta accadendo in Grecia, è quello che sta accadendo
nel sud del Mediterraneo, è quello che sta piano piano accadendo in Europa.
Non è, quindi, come si paventa da
tempo, una sorta di complotto globale economico a portare a questa nuova
impostazione del globo ma una strategia geopolitica di conquista condotta dagli
USA e contrastata con armi impari dalla Russia. Tutto per fronteggiare lo
strapotere orientale della Cina che già da anni sta conquistando parte del
mondo con l’arma economica. L’unione dei Paese europei poteva essere lo
strumento di difesa per questo attacco alla nostra libertà ma è miseramente
fallito perché, evidentemente, si è riusciti a pilotare la stessa costituzione
di un fronte unito dei Paese europei facendo naufragare miseramente il progetto
di unione iniziale. Politici corrotti e incapaci hanno fatto il resto.
La guerra, quindi, anche per
questo Natale non è affatto finita, anzi, forse è appena cominciata. Francamente
non vedo grandi speranze di salvezza tranne la rassegnata speranza che tutto
duri poco e che, una volta sacrificata la nostra libertà, si possa almeno
tornare a condurre un’esistenza dignitosa se non per la mia generazione ma
almeno per quella dei miei figli. Ciò non vuole comunque dire che io mi
arrenda, tutt’altro.
Luca Craia
martedì 16 dicembre 2014
Un europeista che firma contro l’Euro
Ho firmato per il referendum proposto dal Movimento 5 Stelle
per uscire dall’Euro pur essendo un convinto europeista. Non sto qui a
disquisire dilungandomi su temi economici che, onestamente, non sono nemmeno in
grado di trattare. Ho firmato perché non è questa l’Europa che vorrei, non è
questa la moneta unica che vorrei. Ho firmato perché voglio dare un segnale. Ho
firmato perché credo nell’Europa unita ma unita politicamente, forte, giusta,
concorde e democratica. Non è questa l’Europa che abbiamo. Per questo ho
firmato: perché si possa ripartire.
Luca Craia
A ognuno il suo mestiere nel rispetto della legalità (e delle giuste finalità)
Nel volantino di Natale in Strada, il “Veregra Street
invernale” studiato e voluto dal direttore artistico nonché deus ex machina Giuseppe
Nuciari per sperimentare il già riuscitissimo evento estivo in climi non
proprio abituali, leggo una frase che mi auguravo di leggere da tempo: “menù
convenzionati con ristoranti”. Me lo auguravo perché ritengo che questa sia la
giusta via da seguire.
È logico che occasioni come
questa siano opportunità importanti per l’autofinanziamento del mondo
associativo e del volontariato al quale, fino ad oggi, è stata data pressoché carta
bianca in fatto di gastronomia nella festa, ma credo sia giusto fare alcune
considerazioni sganciandosi da qualsiasi pregiudiziale. È giusto che la mole
economica (che è notevole) mossa dal cibo non venga incamerata dagli operatori
professionisti del settore? Io credo di no e per due motivi.
Il primo motivo è morale ed
economica: ci sono operatori che svolgono un’attività imprenditoriale che va
rispettata. Costoro pagano affitti, investono sulle attrezzature, fanno ricerca
di materiali di qualità e, soprattutto, pagano le tasse. Credo che questo
impegno che gli imprenditori del settore profondono per tutto un anno non debba
subire sospensioni nei periodi in cui il paese festeggia subendo la concorrenza
di altri soggetti che non sono economici. Anzi, ne dovrebbero avere giovamento.
E qui arriviamo al secondo motivo.
Se vogliamo davvero ridare
vitalità e forza al centro della città, così come si dichiara da tutte le
parti, lo dobbiamo fare incentivando l’investimento. Mi pare contradditorio
che, in un momento in cui chi questo investimento lo ha fatto ha l’opportunità
di raccoglierne maggiormente i frutti grazie al flusso notevole di persone che
eventi come questo generano, debba subire la concorrenza di operatori che non
hanno investito, non creano economia e non pagano tasse che, di riflesso,
ricadono beneficamente sul territorio stesso.
Credo che sia giusto e opportuno,
anche politicamente parlando, che i ristoratori e gli operatori della
gastronomia in genere vengano tutelati, incentivati e portati a investire
maggiormente sfruttando proprio occasioni come questa. Le associazioni hanno
certamente un ritorno e questo ritorno altrettanto certamente è a beneficio del
paese ma ritengo sia estremamente più importante fare in modo che le attività
commerciali godano dell’economia derivante da queste iniziative. In sostanza le
associazioni siano libere di organizzare cene sociali e simili ma non si sostituiscano
in alcun modo agli operatori che legalmente si occupano dello stesso ramo perché,
altrimenti si creerebbe una concorrenza sleale e disincentivante che sarebbe
estremamente dannosa e andrebbe in direzione totalmente opposta a quella
dichiarata di rivitalizzare il centro.
Mi pare buona, quindi, l’intenzione
che leggo dal volantino di lasciare la ristorazione propriamente intesa ai
professionisti mentre le associazioni vadano ad occuparsi di promozione
enogastronomica, degustazioni e affini anche e soprattutto creando la giusta
sinergia con gli operatori stessi. In questo modo entrambi potranno avere un
ritorno economico da queste iniziative e si lavorerebbe insieme per favorire la
rinascita del centro.
Luca Craia
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lunedì 15 dicembre 2014
La coerenza di dire sempre quello che si pensa.
È cosa nota che io e Gastone
Gismondi, il nostro ex sindaco, siamo vecchi amici: ci conosciamo fin da
ragazzini e, pur non essendo mai stati “compagni di merende”, nel senso che
ognuno ha avuto la sua storia personale, ci siamo sempre rispettati. Questo
rispetto è rimasto anche nella fase in cui Gastone è stato Sindaco di
Montegranaro, un rispetto che non mi ha mai impedito di dire quello che pensavo
e di criticare il suo operato anche in maniera molto aspra. Chi frequenta il
blog in cui sto scrivendo sa cosa intendo, chi non lo frequenta può scorrere
all’indietro gli articoli per trovare i miei attacchi a volte anche feroci
verso l’amministrazione Gismondi. Le mie critiche, però, sono sempre andate in
direzione delle azioni e non delle persone: la persona per me merita sempre e
comunque rispetto finchè è onesta. Così i rapporti con l’amministrazione
Gismondi, con gli uomini che la componevano e con Gastone stesso sono stati
sempre cordiali e amichevoli nonostante io potessi essere considerato (ed ero
considerato) un oppositore.
Il mio comportamento non è mutato
con il cambio di amministrazione: sono un cittadino libero, non appartengo a
nessuno schieramento, non ho tessere di partito ed esprimo liberamente e con la
massima onestà intellettuale il mio pensiero. Per questo ora mi trovo a
criticare quella parte politica che cinque anni fa era all’opposizione e oggi è
al governo. Lo faccio con lo stesso spirito con cui criticavo allora Gismondi:
critico l’operato e non la persona alla quale riservo il dovuto rispetto. Non
sono, quindi, diventato improvvisamente amico di Gismondi: lo sono sempre
stato. E non sono affatto nemico della Mancini: sono solo un cittadino che osserva
e manifesta il suo pensiero senza pregiudizi. Chi dice e afferma il contrario o
non mi conosce e non mi segue o lo dice in malafede (o entrambe le cose
insieme).
L’Ape Ronza è un luogo dove
scrivo ciò che penso, da libero cittadino. Non è un giornale online, non è un
organo di informazione. È uno spazio personale. Il fatto che sia frequentato e
letto da qualche migliaio di persone non ne fa qualcosa di diverso. Né obbliga
me a scrivere e pubblicare qualcosa di diverso da quello che penso, in assoluta
libertà e onestà intellettuale. Così come chiunque possa essere infastidito da
quello che legge ha la massima libertà, mi pare evidente, di non leggerlo più.
Luca Craia
domenica 14 dicembre 2014
La maggioranza menzognera
Mi domando a cosa serva, al di là
delle opportunità politiche, degli appetiti da accontentare, dell’esigenza di
poltrone, dell’improcrastinabile necessità di ristabilire equilibri interni. Mi
domando perché si debba scendere alla menzogna, all’inventarsi le cose nel vero
senso della parola, sapendo che non è possibile non essere smentiti. Va bene il
delirio di onnipotenza che sembra affliggere gli amministratori ma era davvero
impensabile che Melchiorri non rispondesse alla grande fandonia fatta
pubblicare sul giornale da Sindaco e Vicesindaco. E la risposta non poteva che
essere una smentita. E allora perché ridursi a questo? Perché cadere così in
basso? Perché mentire alla cittadinanza?
La menzogna di un amministratore
pubblico è gravissima. Tradisce la fiducia del cittadino e dell’elettore. Intacca
l’integrità della figura di chi amministra che deve essere di specchiata
onestà. Mentire è tradire. Politici che mentono cadono ovunque. Clinton subì un
impeachment per aver mentito sul caso Lewinsky. La gente si dimette per aver
detto bugie ai cittadini. Da noi si fa con estrema tranquillità e si pubblicano
le menzogne sui giornali così, come nulla fosse.
Il caso della Casa di Riposo sta
scendendo davvero troppo in basso. Dopo l’evidente tentativo di lottizzazione
politica tipicamente da prima repubblica alla faccia del nuovo che avanza ora
arriviamo alla menzogna che è forse la cosa più grave che un politico possa
fare contro il proprio elettorato. Ora attendiamo le giustificazioni ma credo
ci sia poco da giustificare.
Luca Craia
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