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venerdì 21 ottobre 2016

Montegranaro e le antenne. Chi vigila?



Il Movimento 5 Stelle non si arrende e continua nella sua richiesta di rispetto del volere del Consiglio Comunale, espresso con la votazione della mozione, presentata dallo stesso Movimento, del 10 aprile 2015, quindi un anno e mezzo fa e a tutt’oggi disattesa, e insiste nel chiedere di predisporre un piano per la locazione e l’installazione di antenne telefoniche sul territorio comunale. Fa davvero impressione pensare a quanta superficialità e a quanto poco rispetto per le Istituzioni abbiano i nostri amministratori, mancando così di rispetto anche per loro stessi. E anche a quanta noncuranza: ricordiamo che, in questo lasso di tempo, è sorta una mega antenna a San Liborio, fortunatamente poi tornata da dove era venuta solo grazie all’azione dell’opposizione e al buon senso della Vodafone. Ma ne potrebbe spuntare una nuova anche domani e il Comune di Montegranaro continua a non avere alcuno strumento per tutelare la salute dei cittadini.
In questo frangente alcuni Montegranaresi si sono accorti oggi di alcuni lavori di manutenzione svolti quest'oggi sui ripetitori telefonici installati tutto intorno alla torre dell’acquedotto, in via Conventati. E così a qualcuno è tornato in mente il piano antenne e a qualcun altro quel dispositivo che il Comune di Montegranaro possiede e che dovrebbe servire a misurare le emissioni di onde elettromagnetiche. E la domanda, come diceva il buon Lubrano, sorge spontanea: qualcuno lo ha più utilizzato, quell’apparecchio? Qualcuno, ogni tanto, va a fare delle misurazioni di parte, da confrontare eventualmente con quelle dell’Arpa? Perché, vista la superficialità con la quale si è affrontato il caso dell’antenna di San Liborio e il disinteresse dimostrato per l’argomento, visto appunto la mozione approvata sul piano antenne, il cittadino mediamente attento non sta tanto tranquillo.

Luca Craia

martedì 16 febbraio 2016

BEVERATI AVEVA RAGIONE. Sarebbero potuti andare in Procura. Comunicato del M5S

Da qualche settimana è stato nominato il nuovo Coordinatore del Gruppo Movimento 5 Stelle Montegranaro. E' Mauro Foresi, classe 1968, noto imprenditore di Montegranaro, che prende il posto di Paolo Conti. Così come accordato all'interno del gruppo vieni così rinnovata semestralmente la figura che organizza e rappresenta il meetup veregrense del MoVimento Cinque Stelle di Montegranaro. Oltre a valore di rappresentanza degli attivisti per quanto riguarda le attività e le scelte del gruppo, Foresi sarà il nuovo elemento di garanzia e contatto tra gli stessi e il loro portavoce in consiglio comunale, Carlo Pirro.
Insieme a Pirro, quindi, saranno le voci ufficiali del movimento: Foresi organizzerà e gestirà le riunione settimanali e tutte le scelte che il gruppo porterà avanti mentre Pirro, accogliendo le idee e le decisioni di Foresi e degli altri attivisti, le trasformerà in azioni politiche e proposte nel consiglio comunale cittadino.
La prima che ormai sta per concretizzarsi è quella dell'esposto alla Procura della Repubblica inerente la vicenda del Villaggio del Lavoro nata dalle gravi affermazioni dell'ass. Beverati. L'esposto è pronto e attualmente è al vaglio di alcuni legali di fiducia del MoVimento, nonché in mano ai parlamentari marchigiani del M5S. “Il fatto”, chiariscono Foresi e Pirro, “è che abbiamo accolto l'invito di Beverati nelle sue dichiarazioni di replica alle nostre accuse. Non ci siamo limitati a denunciare quelle che sembrerebbero gravi inadempienze dell'allora minoranza, ma abbiamo studiato a fondo tutta la vicenda Calepio 20022009, analisi complicatissima e intricata, che ci ha però condotto ad un agghiacciante conferma: Beverati aveva proprio ragione. Sarebbero potuti andare in procura.” Infatti dai verbali delle sedute del consiglio comunale è chiarissimo quanto sia alto il livello di conoscenza e di dettaglio che Perugini e Beverati dimostrano nel more della vicenda sin dai tempi in cui era ancora operante la Calepio Scavi spa. Ecco. “Ora noi cerchiamo di rimediare a quella che, secondo il nostro parere, è stata una grave inadempienza. Ovvio che spetterà al procuratore valutare se ci sono risvolti penali nella mancata denuncia della minoranza così come sulla gestione amministrativa della vicenda Villaggio del Lavoro, che dalle carte a nostra disposizione, mostra più di un'ombra per la modalità con cui è stata condotta.”
Per dirla usando lo stesso modo di dire che usò Beverati replicando tempo fa alle nostre accuse.. non ci siamo limitati a guardare il suo dito, ma abbiamo dato un ampio e profondo sguardo anche alla luna. Sguardo che avrebbero dovuto dare loro, prima di noi, in maniera molto più coraggiosa anteponendo la loro funzione di controllo a quella di amicizia e conoscenza degli accusati.

Mauro Foresi – Carlo Pirro

domenica 25 ottobre 2015

Alla politica non piacciono le associazioni. Neanche ai Cinquestelle?



Che lo schieramento che regge Montegranaro non abbia un buon rapporto con il mondo delle associazioni è lapalissiano. Dopo aver cercato in tutti i modi di prenderne il controllo e dopo essere riusciti solo a creare spaccature tra chi si allinea (pochi ma molto allineati e ben attrezzati, visto che sono gli unici a trovare spazio sui giornali dove gli altri non riescono ad andare manco se fanno le capriole, tanto per fare un esempio) e chi rivendica indipendenza e autonomia, ora Sindachessa, vicesindaco & Co., pur continuando nel tentativo di prendere il controllo della parte più attiva e propositiva della città, attuano una politica di avversione mai vista prima. È una logica perversa e inspiegabile, perniciosa e fondamentalmente stupida ma ormai è palese e toccherà adeguarsi.
Ora, però, ci si mettono anche i Cinquestelle e qui, francamente, rimango fortissimamente deluso perché, da chi si basa sulla partecipazione popolare, mi aspettavo un comportamento molto diverso. Prima parlano di associazionismo, escono sui giornali con dichiarazioni anche condivisibili, puntano a rivedere le regole e a farne di nuove ma non si preoccupano di incontrare i sodalizi e sentire il loro parere. Poi, oggi, apprendiamo dal giornale che, secondo la bozza di regolamento presentata all’ Amministrazione Comunale per la creazione delle consulte di quartiere, chi partecipa ad associazioni sarebbe tagliato fuori. In sostanza i membri del direttivo di un’associazione non potrebbero essere eletti nel “comitato”, ossia all’organi esecutivo della consulta, al pari di chi fa politica attiva.
Quindi persone che fanno parte della parte migliore della città, quella più proattiva, più efficiente, che più crea occasioni di crescita non potrebbero essere elette. L’intento è, forse, di salvaguardare la consulta da infiltrazioni di personaggi che utilizzano l’associazionismo per altri scopi. Ce ne sono, lo vediamo in questi giorni con la diatriba sulla consulta delle associazioni: ci sono soggetti che usano l’associazionismo per fare politica o per i propri fini personali. Ma sono personaggi noti, che conosciamo tutti, che sappiamo identificare, e non possiamo equiparare queste “pecore nere” a chi lavora e si impegna gratuitamente per la collettività e identificare persone preziose per il paese con due o tre lestofanti.
Del resto ci dovrebbe essere un’assemblea e dovrebbe essere ruolo dell’assemblea eleggere liberamente i propri rappresentanti in seno al comitato. Confiderei maggiormente nel buon senso dei cittadini che partecipano in questo modo alla vita pubblica, piuttosto che effettuare restrizioni del loro potere decisionale che taglierebbero fuori chi potenzialmente sarebbe preziosissimo per far funzionare le consulte. Sarà l’assemblea, semmai, a evitare di eleggere personaggi poco chiari che pure ci sono ma non possono certo impersonare la stragrande maggioranza di persone che tanto lavorano per il paese senza nulla avere in cambio e che, in questo modo, vengono ulteriormente mortificate.
L’associazionismo rappresenta la parte migliore di Montegranaro, la cosa più preziosa che abbiamo in questo momento. L’associazionismo manda avanti il paese, con il volontariato sociale, sanitario, con la cultura. Aiutatelo, sostenetelo, fatene tesoro, non mortificatelo.

Luca Craia


lunedì 16 marzo 2015

Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde



 
Dal blog del Movimento 5 Stelle di Montegranaro (vedi link)

Protagonista dello strano caso è il Vice Sindaco Ubaldi, incline ai roboanti comunicati sui giornali di giorno (Dr. Jekyll) e ossessionato dai Social di notte (Mr. Hyde).
Di giorno il dott. Jekyll si diletta con comunicati stampa roboanti fatti di aperture al M5S e alla società civile (vedi link), mentre la notte subisce una trasformazione tale da far emergere la sua seconda natura, quella incline alla smentita e al risentimento (vedi link) , soppiantando completamente la propria identità personale trasformandosi in Mr. Hide.
Il Vice Sindaco muta completamente il suo IO diventando un altro essere con diversa psiche; Mister Endrio Hyde assume una natura diversa, scordandosi che prima del 2009 era stato sempre membro delle Giunte passate, facendo finta che la sua identità precedente non esista.
Le due identità sono separate dalle dinamiche psichiche: La prima identità resta il dottor Jekyll: alto, educato, di buoni principi morali e solidale con i suoi concittadini mentre la seconda identità, quella che era sempre rimasta nascosta e che perciò fino ad oggi non aveva mai potuto palesarsi, emerge con tutta la sua forza, quella di Mister Hyde: Basso, più giovane di Gismondi, con “le braccine più corte” di Berdini, e con i propri istinti inclini gioiosamente al risentimento e alla propria soddisfazione sadica ed egoistica.
Eppure noi siamo certi che il Vice Sindaco sia conscio della sua natura che va oltre questa semplice scissione, dal momento che sia Jekyll sia Hyde hanno memoria dell'alter ego e degli anni passati in seno al Consiglio Comunale prima del 2009 come esponente di primo piano delle Giunte e successivamente come esponente di punta dell’opposizione.
Noi lo ringraziamo per il lavoro svolto fino ad oggi sulla “soluzione dei contenziosi” per circa 1,5 milioni; ma quale soluzione si è adottata? Quella di far pagare i cittadini senza indicare responsabilità soggettive , se ce ne sono state, e senza addebitarne il costo politico ed eventualmente economico ai responsabili dei debiti, o per lo meno addebitandogli i costi di avvocati/interessi e quant’altro.
Noi avevamo anche trovato una cura a tutto ciò, la commissione trasversale sui debiti. Purtroppo abbiamo perso questa battaglia grazie alla rete di complicità dei compari della maggioranza che probabilmente non hanno nessuna intenzione di indagare sulla doppia personalità del vicesindaco.