Cosa ci si poteva aspettare, d’altronde,
da un’amministrazione in cui la delega
per la cultura non viene assegnata ma rimane in mano al Sindaco per poi “spalmarla”
tra i vari assessori in modo tale che la mano destra non sappia cosa fa la
sinistra e nemmeno quella di mezzo? Nient’altro che questo: il teatro La Perla non è una priorità per il 2014,
leggiamo oggi dal Corriere Adriatico,
semmai ne parliamo nel 2015. Forse.
Già, ma si sta predisponendo una
bella stagione estiva, creata sulle spalle delle associazioni, almeno di quelle
che si presteranno a questo giochino. Non si spenderà un centesimo, o forse
qualche decina di Euro, per queste iniziative, nelle quali saranno protagoniste
le solite realtà che, comunque, ne approfitteranno per far cassa propria o per
darsi un po’ di visibilità. Nel frattempo che si fa?
Si pulisce dal guano in Teatro
Novelli, come dice sempre il solito Corriere
Adriatico. Peccato che l’iniziativa non sia dell’attuale amministrazione ma
dell’ormai lontano commissario Ianieri che accolse un appello di Arkeo che, in
tutto questo gioco “culturale” non viene sistematicamente interpellato e di
cui, ancora una volta, il giornale di cui sopra si dimentica. Il guano sì ma, se non ci sono i soldi nemmeno per aprire
il La Perla,
figuriamoci per il semidistrutto Novelli.
Però per il Palazzetto dello
Sport storico i soldi si troveranno e anche in fretta. L’assessore allo sport sembra essere ben più pesante di quello alla
cultura e del centro storico messi insieme, che sono il Sindaco stesso e
quel Beverati che dovrebbe, insieme al recupero del vecchio castello,
promuovere il turismo. Quindi sport 1 cultura 0.
Recuperare il centro storico
senza un teatro è difficile. Promuovere
il turismo senza un centro storico visitabile è quali impossibile, noi di
Arkeo lo sappiamo bene, visto che siamo gli unici ad essercene occupati da anni
tra la derisione di chi, oggi, si propone per rimpiazzarci. Eppure in cinque anni abbiamo portato i
visitatori organizzati annui da 0
a quasi 4000 unità, con dati in costante crescita. Nonostante
ciò l’assessore competente non ci fila di striscio o quasi, preferendo
accogliere le richieste dei soliti monopolisti o delle solite personalità
altolocate.
Tutto questo tra il guano di
piccione che, se viene tolto dal piano nobile del Comune, rimane permanente tra
le vie del paese vecchio, visto che nessuno lo viene a togliere e visto che
ancora non si ha la più pallida idea di cosa fare coi piccioni. Il buon giorno
si vede dal mattino. Auguri Montegranaro.
Luca Craia