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martedì 13 dicembre 2016

La cacca rossa dei piccioni. Tutto normale?



Da qualche tempo i residenti del centro storico di Montegranaro stanno notando un fenomeno strano, forse preoccupante, comunque interessante: gli escrementi dei piccioni sono diventati rossi. Perdonatemi se parlo di un argomento non esattamente stimolante, ma la questione degli escrementi di piccione è un problema molto sentito nel centro storico, vista la potenziale pericolosità degli stessi e l’ingente quantitativo di guano depositato lungo le strade, problema al quale non sembra esserci soluzione o, forse, volontà di risolvere.
La cacca rossa potrebbe non voler dire nulla, potrebbe essere semplicemente dovuta a qualcosa di cui i colombi si sono cibati. La cosa strana è che il fenomeno è diffuso in tutto il castello montegranarese e attribuibile a tutta la popolazione aviaria. Non sono in grado di dire se la cosa possa essere davvero un problema oppure no, ma vorrei invitare i due assessori competenti, quello per il centro storico e quello per l’ambiente, a informarsi e a tranquillizzare la cittadinanza, me compreso. Non scrivo loro direttamente perché so che leggono con assiduità quanto scrivo, con reazioni a volte curiose. Speriamo che, stavolta, la reazione sia positiva: si tratta di una segnalazione, ragazzi. Nessuna polemica. Se i piccioni fanno la cacca rossa non è certo colpa vostra, vogliamo solo sapere perché.

Luca Craia

domenica 14 febbraio 2016

Al Murri muoiono i piccioni. Clamidia. A Montegranaro si suicidano?



È dalla scorsa estate che arrivano al mio blog segnalazioni di piccioni morti, tante da far pensare a una moria vera e propria. In realtà ultimamente sono rallentate, ma mai cessate. Ora giunge la notizia da Fermo di una epidemia di clamidia nei piccioni che popolano i tetti dell’ospedale Murri. Si stanno prendendo provvedimenti seri perché la clamidia, infezione batterica il cui contagio può estendersi all’uomo con facilità, pur non essendo letale non è una malattia da sottovalutare.
Da queste pagine, lette sistematicamente dai nostri amministratori, sono partiti appelli perché si facciano controlli scrupolosi e, sulla stampa, sono apparse rassicurazioni circa la volontà di verificare. Ma gli esiti di questi controlli, se mai sono stati fatti, non sono stati divulgati. Ora, sempre senza dover per forza far partire la solita polemica (è d’obbligo specificarlo, visto che ogni parola, a Montegranaro, pesa come un macigno), vito che Fermo non è lontanissima nemmeno per un piccione,  sarebbe forse opportuno che questi controlli siano messi in atto urgentemente e che la popolazione possa essere tranquillizzata, se è il caso.
La popolazione aviaria è massiccia in tutto il territorio comunale, in particolare nel centro storico ma non solo. Un’infezione di clamidia diffusa non sarebbe affatto auspicabile. E, come sempre, prevenire è meglio che curare.

Luca Craia

giovedì 19 novembre 2015

Dopo un anno e mezzo di chiacchiere si fa qualcosa per i piccioni.



Dopo un anno e mezzo si comincia a fare qualcosa per limitare la popolazione dei colombi in paese. È stata affidato, infatti, l’incarico alla Cooperativa Sociale Naval srl Artigianelli Onlus di installare otto gabbioni per la cattura dei volatili. Si torna all’antico, con un sistema che in passato aveva dato risultati apprezzabili. È stata quindi abbandonata la bislacca idea di sterilizzare i piccioni, idea che era piaciuta alle associazioni animaliste ma che non dava garanzie di risultati né tutelava la salute stessa degli animali.
C’è quindi voluto un anno e mezzo per giungere alla decisione di catturare gli animali per poi rilasciarli lontano da Montegranaro. Una decisione quanto mai necessaria visto che il problema della sporcizia prodotta dai colombi si è esteso dal centro storico a quasi tutto il paese, interessando anche zone particolarmente sensibili come le scuole. Una buona notizia, quindi, sperando che la misura si riveli efficace come lo è stata in passato.

Luca Craia