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giovedì 12 gennaio 2017

Basso presenzialista prepara il terreno ma non la dice tutta.



Credo che dovremo abituarci, nei prossimi due anni e passa, a vedere Roberto Basso sul giornale. Credo che il giovane assessore tuttofare stia maneggiando la stampa già da ora per preparare il terreno, concimarlo per benino e averlo pronto nel momento in cui presenterà il conto, e il conto sarà una probabile candidatura alle prossime elezioni comunali come Sindaco di Montegranaro. Farneticazioni? Forse, ma ragioniamo: Edi Mancini è bruciata, incandidabile a meno che non si vogliano perdere pure i voti consolidati dei tifosi del PD. La Sindaca non ha consenso, non è amata in paese e non sta facendo nulla per invertire la tendenza, anzi. Idem dicasi per Aronne Perugini, dalla personalità chiusa, totalmente introverso se non davanti al microfono del Consiglio Comunale, un uomo che prende voti dal partito ma che a livello popolare non è mai piaciuto; figuriamoci ora dopo i diktat legati a viale Gramsci e le sparate sull’antenna.  Altri personaggi di rilevo il PD non ce li ha, le nuove leve non riescono a emergere, sono comprimari, gregari.
I problemi per Basso, semmai, verranno dal confronto con l’alleato Ubaldi che difficilmente accetterò di fare il Toto Cutugno della situazione, l’eterno secondo, il vice sempiterno. Ma questo è un discorso diverso, prima di tutto Basso deve crearsi la candidatura nel suo partito e sta lavorando bene: sull’immagine, sulla popolarità, sulla soppressione sistematica del pensiero contrario.
Però sulla questione rifiuti Basso la deve dire tutta e deve essere onesto. E deve dirlo che, se oggi ci sono risultati positivi, questi non arrivano dal nulla ma sono frutto di un lavoro iniziato da anni. Deve rendere merito anche all’Ecoelpidiense del lavoro svolto nel periodo precedente e non solo alla Onofaro che gestisce il servizio ora. E poi deve farci capire una cosa: non parla mai del regolamento sui rifiuti, quel regolamento che ha voluto con tutte le sue forze, che ha imposto al Consiglio Comunale senza nemmeno dare il tempo ai colleghi Consiglieri di leggerlo, che ha fatto approvare mostrando i muscoli. Che fine ha fatto? Perché non so parla di misure contro chi non rispetta le regole? Le sanzioni dove sono? O forse era anche quello un tassello della strategia per l’autoaffermazione, per far capire chi comanda?
                           
Luca Craia

martedì 10 gennaio 2017

Roberto Basso e la grande risorsa del baratto amministrativo



Non usciva sulla stampa da parecchi giorni, l’amministrazione comunale di Montegranaro, e questo non va bene nella loro strategia di comunicazione. Così, pensa che ti ripensa, all’inarrestabile super assessore Basso è venuta l’idea: ritiriamo fuori dall’armadio il baratto amministrativo, puzzerà un po’ di naftalina ma sono tutti raffreddati e non se ne accorge nessuno. E così eccolo qua, stamattina, fresco di antitarme arriva sul giornale l’argomento un po’ dimenticato ma che fa sempre colpo. È sempre utile avere un argomento così, da mettere a piena pagina suo giornale di turno, tanto per far vedere che non è vero che in piazza Mazzini si dorme.
E così apprendiamo che il baratto amministrativo è finalmente in dirittura di arrivo. Lo era anche l’anno scorso ma poi, sapete, c’è stato tanto da fare, c’è stato il terremoto, il superassessore Roberto Basso è stato impegnatissimo perché il suo ufficio, che si occupa di immondizia, è direttamente colpito dalle problematiche legate al sisma, si rischiava che si crepassero tutti i bidoncini variopinti che ha distribuito e che fanno bella mostra di sé nelle nostre strade. C’è stato talmente da fare che si sono anche dimenticati di inserirlo nel bilancio per cui sì, è in dirittura d’arrivo, ma senza copertura finanziaria. A meno che non si faccia una delle tante variazioni di bilancio, tanto ne facciamo una a settimana, che sarà mai.
E i Cinquestelle? Non era loro l’idea del baratto amministrativo? Li avrà contattati, il superassessore? Pare di no, a quanto mi dicono. Ma che fa, tanto ormai la faccenda è in buone mani, ci pensa Basso con le fide Michetti e Latini. E i cittadini? La partecipazione? Chissà quando li sentiranno i cittadini, per sapere che pensano, come pensano, per sentire un parere, un suggerimento. Ma va, a che serve. Vuoi che i cittadini non approvino una proposta come questa, concepita dal superassessore? E allora via via via, verso mille nuove avventure, col baratto amministrativo che oggi arriva sul giornale e tra una settimana ce lo scordiamo tutti un’altra volta. Finchè non servirà di nuovo alle strategie di comunicazione della giunta più simpatica del mondo.

Luca Craia
                            

venerdì 30 dicembre 2016

Basso precisa ma non tranquillizza. La pesatura dei rifiuti sembra una barzelletta.



Prendiamo atto della precisazione dell’assessore all’Ambiente, Roberto Basso, che ci spiega che i bidoncini in dotazione ai cittadini di Montegranaro per la raccolta differenziata sono già dotati di microchip. Quindi, nel caso si perfezionasse il sistema personalizzando il conferimento dei rifiuti e, quindi, premiando chi differenzia di più, non sarebbe necessaria la loro sostituzione come paventato nell’articolo del Corriere Adriatico di ieri. Tiriamo un sospiro di sollievo, visto che questo avrebbe comportato un aggravio di costi per la cittadinanza, anche se, francamente, sul bidoncino vedo solo un codice a barre. Ma forse il microchip è ben nascosto, chissà.
Però rimane un problema e non di poco conto, specie se si andrà a premiare chi differenzia bene e, conseguentemente, punire chi differenzia male: i bidoni non sono a chiusura ermetica. Chiunque può aprire un bidone per strada. Chiunque può infilarci dentro quello che vuole. Quindi il cittadino corretto potrebbe trovarsi un aggravio sulla sua cartella esattoriale soltanto perché, poniamo, un vicino voglia fargli un dispetto. L’assessore dovrebbe spiegare come verrebbe certificata la pesatura dei rifiuti con questo sistema. Altrimenti tutto il meccanismo sarebbe impugnabile.
Credo che, con gli strumenti che si è dato attualmente il Comune di Montegranaro, il conferimento dei rifiuti con pesatura non sia praticabile. Inotre, se non si applicherà il regolamento approvato la scorsa estata e da allora rimasto lettera morta, il problema dell’abbandono dei rifiuti in discariche improvvisate diventerà sempre più grave e difficile da risolvere. Certamente non lo si risolve con il microchip, anzi. Quindi inviterei l’Assessore Basso a spiegare quale progetto ha in mente, sempre ammesso che ne abbia uno, e di farlo non dalla sua pagina Facebook, dove alcuni cittadini, come il sottoscritto, molto democraticamente non possono accedere, ma in maniera ufficiale, chiara e precisa. Altrimenti il tutto sembra uno scherzo che, però, non fa affatto ridere.

Luca Craia