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domenica 29 gennaio 2017

Il Caso Calepio e i silenzi “curiosi”



La risposta all’esposto alla Procura della Repubblica presentato dal Movimento 5 Stelle di Montegranaro circa il caso Calepio e le dichiarazioni dell’Assessore Beverati lascia perplessi. Si parla di cose “curiose”, come il fatto che all’asta fosse stata ritenuta valida una sola offerta, o che le fidejussioni fossero garantite da una specie di compagnia assicuratrice fantasma nella piena coscienza dell’Amministrazione Comunale. Solo, cari miei, è tutto prescritto, per cui, per quanto curioso, non si può nemmeno indagare e approfondire.
Rimane il dato politico. È un dato politico che parla di responsabilità dell’allora maggioranza, nella quale partecipavano elementi anche dell’attuale, nonché dell’attuale opposizione, e della minoranza di allora che tutto ha visto o dovrebbe aver visto ma ha taciuto. E qui prendono rilevanza politica, anche se non giudiziaria, le parole di Beverati che affermò per ben due volte e in pubblica assise del Consiglio Comunale, di aver saputo e taciuto.
Perché, se chi amministra assume la responsabilità delle scelte politiche che compie, e queste scelte, lo dice la storia, sono state scellerate, chi sta all’opposizione deve controllare e se non lo fa diventa corresponsabile delle scelte errate della maggioranza. Così se Beverati non ha responsabilità giuridiche, secondo il giudice, ne ha politiche e queste sono incancellabili. E come lui ce le hanno i suoi colleghi di giunta attuali che allora erano all’opposizione e che non hanno vigilato come richiesto al loro ruolo.
Non è caduto nel vuoto, quindi, l’esposto dei Pentastellati che, anche non producendo effetti giuridici, ha evidenziato le reali responsabilità politiche degli attuali amministratori. Di quelli di allora le responsabilità erano già note, ma ora abbiamo un quadro abbastanza chiaro di come queste responsabilità si spalmino su tutto l’arco del Consiglio Comunale.
Altra cosa curiosa di cui il magistrato non parla: come mai la magistratura, in altri casi estremamente solerte, in questo, dopo tanti anni, non ha mai ravvisato nulla di “curioso” se non dopo l’esposto dei 5 Stelle?
                                      
Luca Craia

martedì 10 gennaio 2017

Roberto Basso e la grande risorsa del baratto amministrativo



Non usciva sulla stampa da parecchi giorni, l’amministrazione comunale di Montegranaro, e questo non va bene nella loro strategia di comunicazione. Così, pensa che ti ripensa, all’inarrestabile super assessore Basso è venuta l’idea: ritiriamo fuori dall’armadio il baratto amministrativo, puzzerà un po’ di naftalina ma sono tutti raffreddati e non se ne accorge nessuno. E così eccolo qua, stamattina, fresco di antitarme arriva sul giornale l’argomento un po’ dimenticato ma che fa sempre colpo. È sempre utile avere un argomento così, da mettere a piena pagina suo giornale di turno, tanto per far vedere che non è vero che in piazza Mazzini si dorme.
E così apprendiamo che il baratto amministrativo è finalmente in dirittura di arrivo. Lo era anche l’anno scorso ma poi, sapete, c’è stato tanto da fare, c’è stato il terremoto, il superassessore Roberto Basso è stato impegnatissimo perché il suo ufficio, che si occupa di immondizia, è direttamente colpito dalle problematiche legate al sisma, si rischiava che si crepassero tutti i bidoncini variopinti che ha distribuito e che fanno bella mostra di sé nelle nostre strade. C’è stato talmente da fare che si sono anche dimenticati di inserirlo nel bilancio per cui sì, è in dirittura d’arrivo, ma senza copertura finanziaria. A meno che non si faccia una delle tante variazioni di bilancio, tanto ne facciamo una a settimana, che sarà mai.
E i Cinquestelle? Non era loro l’idea del baratto amministrativo? Li avrà contattati, il superassessore? Pare di no, a quanto mi dicono. Ma che fa, tanto ormai la faccenda è in buone mani, ci pensa Basso con le fide Michetti e Latini. E i cittadini? La partecipazione? Chissà quando li sentiranno i cittadini, per sapere che pensano, come pensano, per sentire un parere, un suggerimento. Ma va, a che serve. Vuoi che i cittadini non approvino una proposta come questa, concepita dal superassessore? E allora via via via, verso mille nuove avventure, col baratto amministrativo che oggi arriva sul giornale e tra una settimana ce lo scordiamo tutti un’altra volta. Finchè non servirà di nuovo alle strategie di comunicazione della giunta più simpatica del mondo.

Luca Craia
                            

giovedì 29 dicembre 2016

Alla Sindaca l’inceneritore non dispiace?



È stata pubblicata integralmente la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle di Montegranaro nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale, una mozione che impegna il Sindaco “a esprimere contrarietà” nei confronti di una eventuale costruzione di un impianto per l’incenerimento dei rifiuti sul territorio comunale di Montegranaro. Questo perché il Governo Centrale ha disposto la costruzione di un impianto di questo tipo nelle Marche senza identificare l’ubicazione, e quindi occorre che, secondo le proprie prerogative, i Comuni contrari lo esprimano in maniera chiara, onde evitare brutte sorprese. Questa mozione è stata votata alla quasi unanimità dal Consiglio Comunale di Montegranaro, con la sola astensione del Sindaco, che sarebbe l’Istituzione chiamata a far rispettare la stessa mozione. Come mai?
Ho letto e riletto il testo della mozione e ho trovato solo la spiegazione tecnico-giuridica del perché il Consiglio Comunale ritiene di dichiararsi contrario alla costruzione di un tale impianto. È un’impostazione pienamente condivisibile a meno che uno non sia ideologicamente favorevole ad avere un impianto potenzialmente pericolosissimo per la salute umana sotto casa propria e dei propri concittadini. Quindi perché il Sindaco, Ediana Mancini, si è astenuta? È contenta di avere un inceneritore davanti alla finestra? E, soprattutto, in caso si decidesse davvero di costruire la centrale proprio a Montegranaro, quale sarebbe il suo comportamento? Una spiegazione sarebbe molto gradita, almeno dai cittadini più attenti.
                                                
Luca Craia