Visualizzazione post con etichetta assessore. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta assessore. Mostra tutti i post

lunedì 23 gennaio 2017

Quanto guadagnano gli amministratori di Montegranaro?

Pubblico, senza altro intento che quello di soddisfare la curiosità dei cittadini, l’importo delle indennità mensili che vengono corrisposte per il loro impegno pubblico alle cariche istituzionali che governano la città di Montegranaro. Gli importi sono lordi.
- Ediana Mancini - Sindaco - € 2.788,87
- Endrio Ubaldi - Vicesindaco - € 1.533,88
- Roberto Basso, Giacomo Beverati, Aronne Perugini e Cristiana Strappa – Assessori - € 1.254,99
- Walter Antonelli - Presidente del Consiglio Comunale - € 139,44

                                      
Luca Craia

martedì 20 dicembre 2016

Perugini torna a fare l’assessore a Montegranaro. Che sia la volta buona che vediamo qualcosa?



A parte la farsa dell’elezione fra amici del Presidente della Provincia, c’è o ci dovrebbe essere un lato positivo: lo sgravio di lavoro dalle spalle dell’ormai ex Presidente, Aronne Perugini. Perugini è anche assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici a Montegranaro ma, per sua stessa ammissione, poco tempo ha potuto dedicare al suo ufficio montegranarese perché molto preso dai tanti e gravosi impegni, tanto da richiedere aiuto, e riceverlo di buon grado, al suo collega in giunta Roberto Basso che è anche ingegnere, figlio del titolare di uno degli studi tecnici più noti in paese e, quindi, certamente competente, almeno sulla carta.
Non avendo più l’impegno fermano, però, oggi il nostro avvocato Perugini potrà tornare a svolgere in pieno le sue funzioni di assessore, con auspicabili benefici per Montegranaro. Infatti, da lontano, Perugini ha preso certamente diversi abbagli, come le grandi opere che crede di aver realizzato. Ora, avendo più tempo, potrà rendersi conto che, in realtà, si tratta di quattro rattoppi di asfalto. Magari se ne renderà conto e vi porrà rimedio. Così come, tornando a frequentare più assiduamente il suo paese, forse capirà quanto sia assurdo e inutile il suo progetto per viale Gramsci. Ma qui dubito: glie lo abbiamo detto in tanti, se non l’ha capito finora…
Avere un assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica che lo fa a tempo pieno, finalmente, magari ci porterà a una maggiore coscienza, da parte dell’Amministrazione Comunale, dei reali problemi del paese, a partire dal centro storico completamente dimenticato, passando per i quartieri sempre più nel degrado per finire nella zona industriale che si sta tropicalizzando. Magari, occupandosi soltanto di Montegranaro, Perugini ne capirà le vere priorità e accantonerà i sogni di monumenti da lasciare ai posteri.
E magari anche Roberto Basso, che come sostituto pro-tempore non che abbia brillato più di tanto pur essendo molto, forse troppo, presente nell’ufficio tecnico comunale, potrà finalmente tornare a tempo pieno ad occuparsi di immondizia, visto che a Montegranaro abbiamo tanto bisogno di qualcuno che lo faccia seriamente e non soltanto ogni tanto per apparire sui giornali.
Insomma, i vantaggi potenziali ci sono. Ora speriamo diventino reali.

Luca Craia                  

sabato 19 novembre 2016

Il topo può attendere secondo Roberto Basso



Delle due vicende che stanno interessando la scuola di Santa Maria la più grave è la presenza di topi nell’edificio, in particolar modo nelle aule. La questione è seria perché i roditori sono potenzialmente molto pericolosi per la salute umana, specie in considerazione del fatto che gli escrementi sono stati trovati nei giochi dei più piccoli, che potrebbero mettere in bocca oggetti contaminati.
L’atteggiamento tenuto dal Sindaco è stato stupefacente, arrivando addirittura a negare la veridicità di quanto denunciato da insegnanti e genitori in quanto nessuno avrebbe visto fisicamente il topo, non considerando, forse, la presenza di escrementi e morsicature sugli oggetti prove sufficienti della presenza dei roditori.
Ma anche i provvedimenti presi dall’assessore all’ambiente Roberto Basso non sono da meno: pare che si provvederà a una nuova derattizzazione, stavolta si spera più radicale rispetto alla precedente, e all’igienizzazione dei locali la prossima settimana. I bambini, quindi, saranno costretti a passare la giornata scolastica nelle aule contaminate ancora per qualche giorno, rimanendo esposti a rischi ancora per un po’. Insomma, non c’è fretta, del resto non c’è mai.

Luca Craia

venerdì 11 novembre 2016

Beverati e il turismo: poche idee e molto confuse.



Cos’è un corso propedeutico? Per non sbagliare sono andato a cercarmene la definizione sul vocabolario Treccani online che cita: “che deve necessariamente essere svolto o superato preliminarmente per poter proseguire negli studî. Quindi, se in uno dei comunicati Luce de Noatri leggo che il Comune di Montegranaro istituisce un “corso propedeutico all’esame di guida turistica” devo intendere che, senza questo corso, l’esame non lo si può dare. Siccome, però, di turismo culturale un po’ ci capisco, mi è venuto un dubbio e sono andato a chiedere alle guide turistiche con le quali collaboro da anni e che fanno anche parti delle commissioni esaminatrici. La risposta è stata che non esiste alcun corso propedeutico, casomai esistono corsi preparatori, che sono un’altra cosa. Come diceva Moretti, le parole sono importanti.
Sono importanti perché inducono in errore quando non in inganno. Parlare di propedeuticità induce il potenziale allievo a frequentare il corso pensando di non poterne fare a meno, cosa non vera. Potrebbe anche generare l’equivoco sulla professione, perché aver frequentato e superato il corso di Beverati non abilita in alcun modo alla professione di guida turistica e bisogna stare attenti, perché l’esercizio abusivo della professione è un reato penale.
Inoltre bisogna sapere che, con la nuova legge voluta dal ministro Franceschini, svolgere la professione di guida turistica è diventato un inferno per via, appunto, della farraginosità della legge stessa, che istituisce la figura della guida nazionale ma non regola in maniera chiara quella locale, i siti protetti e le varie norme relative.
Al momento, inoltre, non sono previsti esami di abilitazione, proprio per lo stesso motivo e, qualora al prossimo referendum vincesse il sì, tutte le competenze in materia, che oggi spettano a Regione e Province, andrebbero a concentrarsi sul Governo, creando un caos indescrivibile. Quindi di esami di abilitazione non se ne vedono in un futuro prossimo. A che pro fare questo corso, spendendo soldi pubblici e facendo perdere tempo a chi partecipa?
Mi viene un’altra considerazione: l’assessore Beverati, oltre ad avere la delega per il turismo, possiede anche quella per il centro storico e per la cultura. In due anni e mezzo ha fatto pochissimo (pur spendendo un sacco di soldi) per la cultura e praticamente niente per il centro storico. Abbiamo un paese antico abbandonato a se stesso, preda dell’incuria e dell’abbandono, il tutto aggravato dal recente sisma che ha creato notevoli danni anche al patrimonio storico-architettonico per i quali, a tutt’oggi, non risulta alcun progetto. L’assessore al centro storico, quindi, sta facendo quasi niente per l’oggetto della sua delega, danneggiando di conseguenza il turismo che, guarda caso, ricade sullo stesso assessore. Trovo contraddittorio istituire corsi “auspicando che sia un valido motore per la promozione turistica del nostro Comune” quando il nostro Comune e il suo patrimonio turistico vengono lasciati nel più completo abbandono. Meglio farebbe, l’architetto Beverati, a concentrarsi prima sul recupero del patrimonio, per poi, eventualmente, promuoverlo a dovere.

Luca Craia