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martedì 20 dicembre 2016

Perugini torna a fare l’assessore a Montegranaro. Che sia la volta buona che vediamo qualcosa?



A parte la farsa dell’elezione fra amici del Presidente della Provincia, c’è o ci dovrebbe essere un lato positivo: lo sgravio di lavoro dalle spalle dell’ormai ex Presidente, Aronne Perugini. Perugini è anche assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici a Montegranaro ma, per sua stessa ammissione, poco tempo ha potuto dedicare al suo ufficio montegranarese perché molto preso dai tanti e gravosi impegni, tanto da richiedere aiuto, e riceverlo di buon grado, al suo collega in giunta Roberto Basso che è anche ingegnere, figlio del titolare di uno degli studi tecnici più noti in paese e, quindi, certamente competente, almeno sulla carta.
Non avendo più l’impegno fermano, però, oggi il nostro avvocato Perugini potrà tornare a svolgere in pieno le sue funzioni di assessore, con auspicabili benefici per Montegranaro. Infatti, da lontano, Perugini ha preso certamente diversi abbagli, come le grandi opere che crede di aver realizzato. Ora, avendo più tempo, potrà rendersi conto che, in realtà, si tratta di quattro rattoppi di asfalto. Magari se ne renderà conto e vi porrà rimedio. Così come, tornando a frequentare più assiduamente il suo paese, forse capirà quanto sia assurdo e inutile il suo progetto per viale Gramsci. Ma qui dubito: glie lo abbiamo detto in tanti, se non l’ha capito finora…
Avere un assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica che lo fa a tempo pieno, finalmente, magari ci porterà a una maggiore coscienza, da parte dell’Amministrazione Comunale, dei reali problemi del paese, a partire dal centro storico completamente dimenticato, passando per i quartieri sempre più nel degrado per finire nella zona industriale che si sta tropicalizzando. Magari, occupandosi soltanto di Montegranaro, Perugini ne capirà le vere priorità e accantonerà i sogni di monumenti da lasciare ai posteri.
E magari anche Roberto Basso, che come sostituto pro-tempore non che abbia brillato più di tanto pur essendo molto, forse troppo, presente nell’ufficio tecnico comunale, potrà finalmente tornare a tempo pieno ad occuparsi di immondizia, visto che a Montegranaro abbiamo tanto bisogno di qualcuno che lo faccia seriamente e non soltanto ogni tanto per apparire sui giornali.
Insomma, i vantaggi potenziali ci sono. Ora speriamo diventino reali.

Luca Craia                  

giovedì 10 dicembre 2015

E Montegranaro diventa Ascoli, ma non è Ascoli.



Il progetto presentato in campagna elettorale per risistemare viale Gramsci non mi era affatto dispiaciuto, anzi, ma già allora presentai le mie perplessità ad Aronne Perugini e Roberto Basso (chiacchieravamo amabilmente in piazza Mazzini prima che il clima si avvelenasse in maniera insanabile e non certo per colpa mia). E queste perplessità derivavano (e tuttora derivano) dal fatto che penso non si possa mettere mano alla viabilità cittadina a comparti stagni. Mi spiego: se mettiamo viale Gramsci a senso unico, cosa apprezzabile, dobbiamo però inserirlo in un contesto di sensi unici organici, altrimenti creiamo un tappo per la viabilità generale cittadina. Posto, però, che in comune dovrebbero esserci esperti di urbanistica molto più ferrati di me, taccio e osservo.
Passiamo ad altro. Leggo con immenso stupore, accusando un leggero mancamento alle ginocchia, l’intenzione di rifare la pavimentazione di piazza Mazzini e via Conventati rimuovendo lo storico pavé per sostituirlo con del travertino. In un contesto storico architettonico di impronta medievale/rinascimentale come quello montegranarese, dove il travertino non esiste in nessuno modo, si vuole violentare l’estetica del centro storico con un materiale che non c’entra niente. Già il porfido attuale è piuttosto obbrobrioso ma in qualche modo accettabile se non altro per l’armonizzazione del colore, ma pensare a una Montegranaro bianca di travertino mi fa venire i conati di vomito. Fortuna che l’assessore al centro storico è architetto, sedicente molto competente in storia dell’arte e dell’architettura. Amen.
Ordine pratico oltre che estetico: immaginate una via Conventati in travertino. Immaginate di percorrerla in discesa, perché vorrebbero anche invertire il senso di marcia. Immaginate che il fondo sia bagnato come capita, per esempio, con la nebbia di questi giorni. Ora immaginate di frenare. Fatto? Bene, ora dovreste trovarvi parcheggiati in una delle mansarde dei palazzi di Collina Verde, perché più o meno è quella la fine che fareste. Il travertino bagnato scivola e c’è pure la tettoia dell’avvistamento UFO sottostante che può essere utilizzata da trampolino.
Ci sono diversi milioni di euro da spendere da qui alle prossime elezioni. Ma è preoccupante vedere con che tipo di progettualità o, meglio, con che assenza di progettualità si stia pensando di spenderli. Bisogna stare attenti perché, una volta terminati questi soldi, poi non ce ne saranno più per un bel po’. E buttarli via per il travertino, quando Montegranaro ha urgenze ben più gravi e impellenti, mi pare davvero incredibile.
Certo. Ci sarà un incontro con la cittadinanza nel quale si potrebbe, forse, ridiscutere il tutto. Ma gli incontri con la cittadinanza, di solito, si risolvono in una gara a chi vocia più forte e a chi c’ha il problema più grande davanti casa sua, per cui dubito che i cittadini possano decidere qualcosa, al massino ne avranno l’illusione. Ma cerchiamo di essere ottimisti e pensiamo che qualcuno, nel corso di questo incontro, sia abbastanza bravo da far cambiare idea ai nostri amministratori. Rimane il fatto che l’hanno pensato. Cioè, questi hanno pensato di mettere il travertino in piazza, capite? E questa è la gente che dovrebbe far ripartire Montegranaro.

Luca Craia

martedì 10 novembre 2015

Le transenne pubblicitarie brutte e pericolose. Comunicato stampa di Mauro Lucentini.





Da un po’ di giorni a questa parte stiamo assistendo alla installazione delle ringhiere pubblicitarie, su tutti gli incroci principali di Montegranaro, con la stessa velocità della proliferazione dei funghi, in un bosco, di questo periodo.
C’è da chiedersi quale coacervo di menti ha portato ad autorizzare tutto ciò, deturpando le belle rotatorie ed i marciapiedi di travertino e porfido con dei miseri pannelli di plastica, ritornando indietro, architettonicamente parlando, almeno di trent’anni.
C’è da chiedersi cosa ci guadagni il comune di Montegranaro in tutto questo e soprattutto se per studiare un piano pubblicitario di questo tipo dobbiamo assistere all’ennesimo sbarco di aziende non montegranaresi, dimenticandoci sempre di chi a Montegranaro ci lavora e ci paga le tasse.
C’è anche da chiedersi se sia stato chiesto al comando della Polizia Locale di studiare un piano della sicurezza in funzione di queste installazioni selvagge, visto che proprio stamattina sono dovuto intervenire tempestivamente, in qualità di Consigliere Comunale, per far togliere una parte di queste ringhiere nell’incrocio fra viale Zaccagnini e via Umbria. Scendendo infatti da via Umbria e guardando verso il quartiere San Liborio non era più visibile la carreggiata di viale Zaccagnini ma solamente un groviglio di ferro che poi sarebbe stato corredato da un bel pannello di plastica. Sono quindi sceso dalla mia auto ed ho chiesto agli operai che stavano completando l’opera di fermarsi immediatamente con i lavori, ma giustamente loro avevano ricevuto ordini superiori. A quel punto è stato necessario l’intervento del Comandante dei Vigili Urbani di Montegranaro, dott.ssa Fanny Ercolanoni, che prontamente ha fatto rimuovere la parte di ringhiere che ostruivano la vista sulla carreggiata e bloccato la prosecuzione dei lavori.
Chiediamo quindi all’amministrazione comunale di valutare bene il piano di installazione delle ringhiere pubblicitarie in essere e magari di affidarsi alla competenza di qualche architetto o arredatore che sicuramente sapranno proporre buone soluzioni.

IL CONSIGLIERE COMUNALE
     Geom. Mauro Lucentini