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martedì 15 dicembre 2015

Te l’avevo detto io, te l’avevo detto!



I nostri amministratori sono assidui lettori di questo blog. Lo so per certo, perché molto spesso lo citano, anche se indirettamente, e troppo spesso perdono la calma per causa sua. A volte non faccio in tempo a scrivere una cosa che già c’è la reazione, spesso stizzita, di qualche assessore o di qualche suo “sodale”. Però, comunque, leggono. Quindi penso avessero visto le foto che ho pubblicato sabato e che mostravano la schifezza che era davanti il palazzetto dello sport. Diciamo che erano quasi sicuramente al corrente di questo oltraggio alla decenza e all’immagine di Montegranaro. Potevamo evitarci la brutta figura davanti ai tifosi che sia sabato pomeriggio che domenica hanno frequentato quel posto e visto come siamo messi male.

Luca Craia


lunedì 19 gennaio 2015

Passeggiando per Montegranaro

Un nostro lettore (vero, non fittizio, con tanto di messaggio da mettere agli atti) che lasceremo anonimo ci manda queste foto scattate facendo un giro per le vie secondarie (ma non troppo) di Montegranaro.














giovedì 15 gennaio 2015

A proposito del Regolamento di Polizia Municipale




Leggiamo:


ART. 9 – SICUREZZA DEGLI EDIFICI PUBBLICI E PRIVATI – EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

1.    Ferme restando le disposizioni del Regolamento edilizio comunale, è fatto obbligo di mantenere ogni edificio, pubblico o privato, e le sue pertinenze, in buono stato di manutenzione e pulizia in ogni sua parte, in modo da prevenire pericoli, cadute, allagamenti.
2.    Gli edifici privati devono essere mantenuti in sicurezza dal punto di vista igienico, della prevenzione incendi e della stabilità degli immobili, per quanto riguarda il peso degli arredi e dei depositi e la tipologia degli oggetti detenuti.

Zona circostante l'edificio che ospita le Scuole Medie

Zona circostante il Municipio
Pezzo di ferro che pende da un balcone del Municipio
 
 

lunedì 24 novembre 2014

La politica si indigni per le cose serie e smetta con i dispetti infantili.



Me ne voglio andare di qui, non mi piace vivere nella sporcizia" mi scrive un giovane lettore dell’Ape che da poco tempo ha deciso di stabilire la vita della sua nuova famiglia nel centro storico di Montegranaro. È una frase pesantissima che denuncia quello che ormai tutti sappiamo, ossia che Montegranaro versa in condizioni pietose. Il centro storico è senz’altro l’area più degradata della città (farsi un giro per verificarlo), ma tutto il paese è sporco, trascurato, a tratti fatiscente, abbandonato all’incuria. Mi giungono segnalazioni da ogni parte in cui si evidenzia un degrado dilagante.
La sporcizia, l’abbandono di rifiuti per strada e nei campi, i tanti esempi di inciviltà sono imputabili a comportamenti inqualificabili da parte di cittadini barbari e selvaggi, che saranno sicuramente una minima parte della cittadinanza montegranarese e del cui comportamento la maggioranza, civile ed educata, deve subire le conseguenze; alla loro stupidità oltre che alla loro maleducazione, come i materiali ingombranti abbandonati al margine delle strade periferiche piuttosto che essere riconsegnati presso l’ecocentro, cosa più semplice da fare oltre che civile. Questo non deve, però, in alcun modo giustificare l’assenza di un piano per tenere in ordine il paese, la mancanza di un meccanismo sanzionatorio. In sostanza se il paese è sporco chi amministra ha il dovere di provvedere a pulirlo e di sanzionare chi lo sporca tutelando i cittadini ligi alle regole.
Tutti sappiamo quali siano le difficoltà economiche in cui chi amministra un paese come Montegranaro deve giostreggiarsi per gestire le tante voci che compongono l’opera di governo. Tutti sappiamo che non possiamo imputare colpe relative alla sporcizia agli operai comunali che sono da tempo fortemente sotto organico. Tutti sappiamo che, con la situazione economica nazionale e locale, è difficile incrementare il personale.
Però vorrei vedere i miei amministratori indignarsi. Indignarsi con la stessa forza con cui lo stanno facendo in questi giorni per motivi tutto sommato stupidi, di ripicche politiche, di scaramucce, di giochini che appaiono infantili e ridicoli. Vorrei vedere i miei amministratori, invece, indignarsi per questo stato di cose, per un paese che va a rotoli e per la difficoltà che trovano a porre rimedio a questo disastro. Vorrei vedere il mio Sindaco scrivere sui giornali non per lamentarsi dell’ennesimo “sgarbo istituzionale” subito ma perché vorrebbe fare di più e non ci riesce per cause non imputabili alla sua volontà.
Vorrei vedere l’opposizione gridare allo scandalo per le condizioni del paese, delle strade, dei quartieri sempre più degradati. Vorrei vedere l’opposizione farsi carico dell’esasperazione dei cittadini e non di tecnicismi politici di cui, tutto sommato, poco importa. Vorrei vedere la politica muoversi per i problemi reali e non per le stupidaggini che occupano le cronache politiche recenti. Vorrei vedere tutti, ognuno nel proprio ruolo, concentrarsi sui problemi reali e smettere di giocare a farsi i dispetti come bambini dell’asilo. Montegranaro merita più rispetto.

Luca Craia

lunedì 27 ottobre 2014

Chiacchiera chiacchiera, per i piccioni ancora non si è fatto niente.



Si è fatto un gran parlare, nei mesi scorsi, del problema dei piccioni che hanno invaso, ormai da anni, il centro storico di Montegranaro. Certo, è normale che nei centri storici vivano i colombi, ma nel nostro, a causa dei numerosi edifici diroccati dove gli animali trovano comodo rifugio e prolificano, la colonia di volatili è estremamente numerosa e crea disagi e problemi anche seri, a causa del guano presente massicciamente non solo in strada ma anche e soprattutto negli edifici stessi, guano che, oltre al cattivo odore e all’estetica, rappresenta anche un rischio per la pubblica salute.
Arkeo ha promosso, un paio di mesi fa, una raccolta di firme per sollecitare interventi. Si badi bene: non si suggeriva come intervenire ma si chiedeva soltanto di intervenire con solerzia. L’amministrazione comunale rispose che stava predisponendo una campagna di sterilizzazione dei volatili. Contemporaneamente subimmo l’attacco, di una violenza verbale inaudita e inspiegabile, da parte della responsabile dello Sportello Diritti degli Animali di Montegranaro, politicamente molto vicina all’assessore al centro storico, la quale accusò la nostra associazione di “istigare” l’uccisione dei piccioni, cosa da noi mai pensata né detta. Io stesso fui “punito” con l’espulsione dal gruppo Facebook dello Sportello. La cosa non era affatto tranquillizzante circa la reale volontà dell’amministrazione comunale di risolvere celermente il problema.
E infatti, ad oggi, non si è mosso nulla. Non risultano interventi nel senso indicato all’epoca dall’assessore (sterilizzazione) e le strade continuano a essere lastricate di guano senza che nessuno venga a pulire adeguatamente attrezzato (la sola scopa non serve praticamente a nulla). Nel contempo circolano voci circa una nuova soluzione ventilata da piazza Mazzini, ossia non più la sterilizzazione ma l’installazione dei gabbioni per la cattura, quelli tanto osteggiati, ad esempio, dallo Sportello Animali e che lo stesso assessore aveva giudicato, in prima battuta, inadeguati forse perché adoperati dalla passata amministrazione.
Ora, il punto è questo: non credo che a nessuno interessi quale sia il metodo che il Comune voglia utilizzare, auspicando che esso sia comunque nei termini di legalità (uccidere i piccioni, come si sa, è illegale). Quello che, però, interessa ed è improcrastinabile è che si prenda finalmente una decisione e si intervenga immediatamente con un sistema, qualunque esso sia, ma che sia rapido, efficace e risolutivo. Non più tentennamenti, quindi, non più parole al vento ma fatti concreti. Il tempo passa ed è davvero ora di passare ai fatti.

domenica 28 settembre 2014

Puliamo il monte, cominciamo lunedì.



Sul piano estetico, l’iniziativa del Comune di Montegranaro, che ha aderito a quella nazionale di Legambiente, Puliamo il Mondo, parafrasandola nell’ashtag che, invero, s’è visto poco sui social “#puliamoilmonte”, è ben riuscita. Piazza Mazzini, ieri pomeriggio, offriva un bel colpo d’occhio, con ragazzi di elementari e medie colorati di giallo e pronti alla missione. Peccato per la scarsa presenza di adulti, facendo eccezione per gli accompagnatori dei ragazzi, che si sono visti in scarso numero. Diciamo, quindi, che la volontà dell’Assessore all’ambiente Roberto Basso è stata soddisfatta a metà: l’opera di sensibilizzazione verso i cittadini per avere un comportamento più civile e rispettoso dell’ambiante che ci circonda ha probabilmente funzionato per i bambini ma non ha colpito l’obiettivo “adulti” che hanno sostanzialmente disertato la manifestazione.
In effetti, girando a piedi per Montegranaro, quei pochi che ieri c’erano hanno potuto toccare con mano (guantata) quanto sporco ci sia in giro e quanto siano, diciamo, maleducati quei cittadini che, anziché conferire il proprio pattume come si deve, nel rispetto delle regole, degli altri e anche di se stessi, lo buttano con noncuranza per strada. Ma questa non è una novità e questo stesso blog lo denuncia da sempre, unitamente ad altre manifestazioni di inciviltà che sono parte dello stesso problema.
Il punto, però, è che sta passando un messaggio latente piuttosto pericoloso, che potrebbe aggravare la questione anziché aiutare a risolverla come credo sia nelle (buone) intenzioni di Roberto Basso. Il messaggio, che sento da tanti commenti da parte di comuni cittadini ma, purtroppo, anche di amministratori poco attenti e oculati e di personaggi che gravitano nel mondo del volontariato, è che il problema sia (solo o quasi) la maleducazione dei cittadini contro la quale c’è poco da fare. Da cittadino educato e rispettoso quale mi ritengo rigetto con forza questa interpretazione: ci sono tantissimi cittadini rispettosi, la maggioranza, che debbono subire il comportamento dei pochi incivili. Questi cittadini vanno tutelati. Quelli incivili vanno educati anche con sanzioni e la repressione del comportamento sbagliato.
Per questo, ribadisco, non ho trovato opportuno che fosse il Comune il protagonista dell’iniziativa di ieri, nonostante la reputi ottima e da ripetere. Il Comune deve occuparsi di tenere in ordine la città, sia con la pulizia quotidiana organizzata (che ora non c’è), sia prendendo tutte le misure necessarie per correggere le condotte sbagliate, anche con scelte impopolari. Dopo aver attuato tutti i provvedimenti in questo senso l’Ente Pubblico può sostenere iniziative come quelle di Legambiente. In questo modo, invece, sembra quasi che ci si arrenda davanti ad un problema insormontabile a risolvere il quale si chiamano direttamente i cittadini. Non solo: lasciando passare il concetto di cui sopra, ossia che la questione ambientale è sostanzialmente dovuta solo al comportamento di cittadini incivili, il politico si crea un alibi a giustificazione di mancate azioni, appunto, politiche. Questo non può e non deve accadere.
Sono assolutamente convinto, perché lo conosco come persona e perché credo di aver capito cosa pensa, che l’Assessore Basso abbia davvero la volontà di risolvere il problema. Ma ora lo deve dimostrare, partendo da lunedì mattina. Lo deve dimostrare organizzando un servizio di pulizia della città che sia efficiente, studiando un piano preciso per il centro storico le cui criticità, spero, siano state ieri evidenziate nella “passeggiata” che anche Sindaco e Vicesindaco si sono fatti per i vicoli. E lo deve dimostrare prendendo misure serie per correggere i comportamenti che portano a tanta sporcizia, non solo emanando regolamenti che verranno poi, come purtroppo spesso accade, disattesi ma studiando controlli e sanzioni contro chi non rispetta le regole. Il mondo e il monte lo cominciamo a pulire sul serio da lunedì. Si spera.

Luca Craia

martedì 26 agosto 2014

L’assessore gioca alla guida mentre il paese va a pezzi.



Il centro storico di Montegranaro non è mai stato così degradato come in questi giorni. Lo dico in tutta onestà, dopo anni di battaglie per sollevare la questione, dopo aver combattuto quotidianamente con la passata amministrazione comunale, dopo averlo visto diventare prioritario nelle promesse elettorali. Lo dico senza tema di smentita, perché chi ci vive, come me, sa che quello che dico corrisponde al vero. Lo dico senza astio alcuno, solo come constatazione dei fatti. Lo dico, però, anche con un pizzico di rabbia in più del solito, perché chi amministra Montegranaro oggi aveva promesso grandi cose per il paese vecchio, cose che, al momento, sembrano lontanissime dal diventare reali. E non vale più come giustificazione il fatto che la giunta si è più o meno appena insediata. Non è mai valsa, perché le questioni erano già note, perché gran parte dei componenti dell’attuale Amministrazione Comunale non vengono dalla luna ma sedevano sui banchi dell’opposizione nell’ultimo quinquennio e, quindi, devono essere a conoscenza delle problematiche in essere, perché ci è stato detto in campagna elettorale che esisteva un progetto per il centro storico e per attuare questo progetto non bisognava attendere nemmeno un’ora dopo le elezioni.
Oggi vediamo un grande impegno da parte dell’assessore al turismo per portare gente a Montegranaro. Non entro nel merito del metodo che sta usando e che contesto quasi integralmente, come ho avuto modo già di dirgli. Non ci entro ma lo farò presto. Vorrei invece focalizzare l’attenzione sulla curiosa dicotomia che si è venuta a creare tra i due ruoli che il nostro amministratore ricopre: quello di assessore al turismo, appunto, e di assessore con delega al centro storico. Mentre in un paese qualsiasi questo sarebbe piuttosto normale, essendo normalmente il centro storico di un paese meta di turismo, nel nostro questo stona, e anche tanto. Stona perché il nostro, di centro storico, è in condizioni pietose e l’assessore preposto, prima di giocare a fare la guida turistica, dovrebbe mettere in campo tutte le iniziative possibili per risolvere l’annoso problema.
Così non è. Finora si è puntato all’immagine, alla foto sul giornale. Non si è fatto un piano per la pulizia e, soprattutto, non si è fatto un piano per eliminare radicalmente il guano di piccione, che non si può semplicemente rimuovere (il giorno dopo si va punto a capo): va studiata una soluzione per limitare la popolazione dei volatili. Ancora peggio: non esiste al momento un progetto per il recupero degli edifici pericolanti. Ora io capisco la smania di far vedere che si lavora, diffondendo notizie su gruppi di turisti che vengono in visita a Montegranaro. Lo so che ci vengono, ce li porto da cinque anni e se oggi ci vengono, consentitemelo, è anche e soprattutto perché negli ultimi cinque anni c’è chi ha lavorato sodo per promuovere Montegranaro. Però io sono stato e sono tuttora costretto ad evitare le zone più degradate nelle visite che la mia associazione organizza. Lo è anche l’assessore, evidentemente, solo che questo appare quantomeno risibile proprio per il suo doppio ruolo. Anche l’assessore al turismo della vecchia amministrazione era a conoscenza del problema. Lui però non era anche assessore al centro storico e soprattutto non ha mai avuto velleità di fare il cicerone. Forse un po’ di sobrietà, un po’ di concretezza e soprattutto il coraggio di mettere in campo qualche idea propria piuttosto che pascolare sulle altrui fatiche non sarebbe male.

Luca Craia

sabato 26 luglio 2014

Il Comune mette la polvere sotto il tappeto




Il centro storico di Montegranaro è sporco. Lo è sempre stato e la situazione non migliora certamente da sé. La copiosa presenza di piccioni rende il problema ancora più acuto, tanto da spostare la questione dal piano estetico a quello sanitario. Negli anni passati si è cercato, in verità senza grande impegno, solo per rispondere alle ripetute istanze dei cittadini residenti e di questo blog, di porre rimedio alla questione. L’ex assessore all’ambiente predispose l’installazione di gabbie per la cattura dei piccioni e questo provvedimento funzionò finche, inspiegabilmente, le gabbie vennero rimosse e i piccioni, gradualmente, tornarono. Inoltre, con cadenze piuttosto frequenti, alcuni incaricati passavano a pulire gli escrementi per le strade con l’ausilio di una idropulitrice piuttosto potente. Questo non avviene più da mesi.
Con l’avvento della nuova amministrazione ci si aspettava un potenziamento degli interventi per la pulizia del centro storico e la salvaguardia della salute dei suoi abitanti. Questo perché in campagna elettorale si era data rassicurazione circa l’esistenza di un preciso progetto per la riqualificazione del quartiere. Ad oggi, invece, registriamo l’assenza di qualsiasi intervento e la mancanza anche di una minima azione ordinaria di pulizia, nonostante ci sia un apposito assessore.

La questione non è risolvibile con un colpo di scopa, come stanno facendo gli operai del Comune stamattina dopo che il sottoscritto ha chiesto con veemenza che otre a pulire davanti al palco dove ci sarà il concerto stasera si provveda anche dietro l’angolo, a venti metri di distanza, dove non andrà nessuno degli ospiti di stasera ma dove vivono cittadini montegranaresi il cui decoro, la cui qualità della vita e la cui salute vale esattamente come quella di tutti gli altri e va tutelata da chi ci amministra. Per risolvere il problema serve un progetto, che passi dall’eliminazione della presenza dei volatili a un programma di pulizia specifico finchè la situazione non si normalizzi e il centro storico possa essere considerato un quartiere come tutti gli altri, dove fare pulizia come da tutte le altre parti. Questo progetto, a quanto pare, non c’è o, se c’è, tarda a venire.
Occorre che l’assessore al centro storico e quello all’ambiente si interfaccino e trovino un accordo su come intervenire, perché il centro storico non può essere trattato, come si sta facendo ora, come tutti gli altri quartieri. Altrimenti diventa del tutto inutile fare manifestazioni culturali che portino gente in luoghi tirati a lustro per l’occasione mentre a pochi metri c’è sporcizia, incuria, case cadenti, rischi per la salute e la pubblica incolumità. Mettere la polvere sotto il tappeto non pulisce casa.

Luca Craia

venerdì 14 marzo 2014

L’invasione dei volantini pubblicitari



Il centro storico conta un cospicuo numero di edifici disabitati. Magari non tutti sono fatiscenti, magari hanno anche un aspetto decoroso, e magari hanno una cassetta della posta. Così, quando i ragazzi che consegnano materiale pubblicitario fanno il loro lavoro infilando le brossure nelle cassette come in ogni zona della città, nella parte antica questo diventa un problema. La foto che vedete ritrae il cumulo di cartacce raccolte stamattina dagli uomini del Comune in un area piuttosto circoscritta. Vi posso garantire che tutto il centro storico è disseminato di volantini pubblicitari. Ciò comporta una situazione indecorosa di sporcizia e ulteriore degrado e i pochi mezzi del Comune possono poco, col personale ridotto che si ha, per contrastarlo. Come risolverlo? Magari richiedere maggiore attenzione da parte di chi consegna il materiale, magari i proprietari delle case vuote potrebbe scrivere “no pubblicità” sulla loro cassetta della posta. Magari il Comune potrebbe intensificare l’opera ordinaria di pulizia. Un po’ di buonsenso da parte di tutti, ecco come si risolve.

Luca Craia

martedì 21 gennaio 2014

Pattinaggio artistico per le vie del centro





È ovvio (e ci mancherebbe altro) che noi residenti del centro storico dobbiamo essere più che grati del fatto che si stiano finalmente aprendo tanti cantieri per ristrutturare altrettanti ruderi. Però ogni medaglia ha il suo rovescio e, in questo caso, il rovescio è piuttosto scivoloso. I mucchi di sabbia edile, la polvere delle demolizioni, cementi e malte, il vai e vieni di macchine operatrici depositano in strada un’importante quantità di materiale polveroso. Sporco sì, ma tollerabile finchè è asciutto. Il problema sorge con la pioggia o, peggio ancora, con la nebbia. L’acqua impasta la polvere formando a terra una patina viscidissima e scivolosissima che rende pericoloso il transito pedonale. In sostanza si pattina come e peggio che sul ghiaccio. Come ovviare al problema? Ovviamente pulendo sistematicamente la strada, cosa che andrebbe comunque fatta, a maggior ragione in questo caso per il quale si mette a rischio la sicurezza dei cittadini. Purtroppo nel centro storico non vediamo qualcuno a pulire dai tempi dei dinosauri, per cui forse è ora di provvedere.

Luca Craia