lunedì 14 aprile 2014

La squadra di Gismondi



Squadra notevole quella di Gismondi: bei nomi nuovi, tutti rispettabili, molte novità interessanti. È una squadra che può vincere, anche perché la strategia appare molto chiara: non si fa leva sulla proposta (che, da quel che è trapelato, sembra molto debole) ma sul peso sociale. Infatti molti nomi sono rampolli di personaggi noti, altri provengono dal mondo dell’associazionismo e possono giovarsi della notorietà ottenuta in questo campo. Sulla qualità umana non posso parlare perché ne conosco solo alcuni; la vedremo, se vinceranno.
Sui nomi degli ex amministratori riproposti, nei quali figura riconfermata tutta la vecchia squadra di governo, qualche perplessità mi viene da esprimerla. Anche qui non sulla qualità umana (ad esempio stimo tantissimo La Porta, con il quale ho avuto modo di collaborare proficuamente), ma sull’idea di continuità di un’azione che non ha prodotto risultati apprezzabili.
Un’ultima considerazione: Gastone è per me un amico e una persona che apprezzo molto, non l’ho mai nascosto e non ho cambiato idea nei suoi confronti. Ha un grande difetto, che gli ho sempre rimproverato: non è accorto nella scelta di chi gli sta vicino. Alcuni personaggi, elettoralmente parlando, possono portare apparentemente vantaggi che vengono annullati dal loro modo di agire e di rapportarsi con gli altri, in particolare con chi manifesta idee diverse.

Luca Craia

domenica 13 aprile 2014

Le buone idee di Gas


Caspita! Ne hanno davvero tante di idee gli uomini del Gas: riqualificazioni, risistemazioni, completamenti di incompiute. Bello! Ci mancavano delle buone idee. Mi piace molto, ad esempio, il progetto di far diventare l’ortobotanico della Croce una piscina (un po’ lo è già, per via delle enormi pozzanghere), una palestra e, sul tetto, attività commerciali (ovviamente da portare via dal centro città, si capisce). Mi piace l’idea del velodromo, che ci toglierà dalle strade quegli importuni ciclisti. Mi piace quella della pista da skateboard, viste le migliaia di appassionati montegranaresi di questo particolare mezzo di locomozione. Fantastica la proposta di venderci Palazzo Francescani, magari per farlo abbattere e costruire un centro commerciale o, chissà, un hangar per l’astronave di Basso. Poi coi soldi ci aggiustiamo il Comune. Meno male. Tante, tante buone idee. La domanda, però, per quanto sciocca, viene da sé: come mai non vi sono venute prima? C’eravate voi a governare fino a sei mesi fa….

Luca Craia

venerdì 11 aprile 2014

Chi pulisce il Campo dei Tigli per Gismondi?








Che il Campo dei Tigli avesse bisogno di una bella ripulita pare evidente, ma che tale ripulita venga data proprio a ridosso della grande festa elettorale voluta dal Comitato che sostiene l’ex Sindaco Gismondi è, diciamo, curioso. Lo hanno notato quelli di Guardiamo Avanti, il movimento che sostiene la candidatura di Giovanni Mariani, e lo hanno sottolineato, con tanto di foto, sulla loro pagina Facebook. Onestamente non so dar loro torto.
 
Certamente gli uomini di Gismondi avranno chiesto di ripulire il campetto da basket che ospita la tensostruttura che sarà teatro della festa di domani e, visto che di sporco ce n’era davvero, almeno a giudicare dall’Ape Piaggio carica di sozzume e dalle palettate di sporcizia a terra fotografate dagli uomini di Mariani, la richiesta è stata accolta. Solo che lo sporco non manca in nessuna zona del paese, per cui mi pare quantomeno lecito domandarsi perché ci si sia concentrati proprio lì.
 
Non voglio parlare di uso personale di personale pubblico, ma ricordo alcuni episodi del passato che fanno pensare, come ad esempio quando Lucentini, ormai non più assessore alla cultura, continuava a gestire la pagina Facebook dell’assessorato come se ancora lo fosse, o come, sempre ad esempio, una fontanella restaurata da una nota associazione (che appare molto vicina alla lista Gismondi) sia stata realizzata anche grazie all’ausilio di un muratore stipendiato dal Comune. Questo per dire che, da noi, il confine tra il pubblico e il privato è molto sottile. È anche noto che, se vuoi parlare con l’ex Sindaco o qualche ex assessore, li trovi con molta facilità in giro per piazza Mazzini se non dentro qualche ufficio comunale. Liberi di starci, per carità. Ma se a pulire il Campo dei Tigli avessero provveduto da soli avrebbero certamente fatto più bella figura. Questione di opportunità e sensibilità.

Luca Craia

mercoledì 9 aprile 2014

La cultura montegranarese merita di essere prioritaria.



L’assessorato alla cultura di un comune come il nostro dovrebbe avere un ruolo chiave nella politica cittadina. La cultura, infatti, può e deve diventare non solo motivo di accrescimento e arricchimento dell’individuo ma anche volano di nuove e alternative forme di economia. Purtroppo, nell’ultimo quinquennio, l’assessorato non ha svolto affatto il suo ruolo relegando l’universo della cultura in un angolo dove le tante, forse troppe, associazioni culturali sgomitano per riuscire a fare qualcosa di buono e, talvolta, per ricavarsi un po’ di visibilità individuale. Il motivo è stato, nella prima parte della consiliatura, la presenza di un assessore in tutt’altre faccende affaccendato, il quale, ricoprendo cariche istituzionali prestigiose a livello territoriale, mai si è occupato delle vicende legate alla sua delega. Una volta sostituito l’assessore in questione per inconferibilità della carica si sperava di avere maggiore dinamicità ma le speranze sono state deluse non perché il nuovo assessore non si occupasse delle questioni legate al suo ufficio quanto perché lo stesso aveva un concetto di cultura piuttosto sui generis, in cui, ad esempio, si è reputato momento culturalmente fondamentale una cena in piazza che è stata addirittura parzialmente finanziata dal Comune (con soldi pubblici) nonostante la stessa fosse a pagamento.
Ieri sera si è svolto un incontro tra i candidati della coalizione ormai nota come Lista Stranamore e le associazioni culturali cittadine. Almeno questo è quello che ci si aspettava. Invece all’incontro erano presenti non solo i sodalizi che si occupano di cultura ma anche associazioni cattoliche e sociali. Credo che questo tipo di incontro così allargato sia stato un errore, in quanto le tematiche da approfondire non sono per niente attigue e tutte meritano il rispetto di un trattamento particolare. Mi sarei, quindi, aspettato un incontro separato per ogni tipologia di associazione piuttosto che un calderone nel quale, alla fine, si è assistito al solito esercizio di ipocrisia di chi predica collaborazione ma non ne da, di chi ricama con le parole per dire che non accetta alcun tipo di coordinamento, per finire, piuttosto che parlare di pianificazione della politica sulla cultura, di lampadine fulminate in questa o quell’altra via. Auspico che, qualora la coalizione ospite vinca le elezioni, la cultura subisca un trattamento più rispettoso nella consiliatura a venire.

Luca Craia

lunedì 7 aprile 2014

In partenza la Settimana Colta Provinciale



Si è svolto la scorsa settimana presso la sede della Provincia di Fermo un primo incontro preliminare per l’organizzazione della Settimana Colta Provinciale, iniziativa voluta dall’assessore alla cultura Giuseppe Buondonno, dell'assessore al turismo Guglielmo Massucci e su proposta di Arkeo. In sostanza si tratta di organizzare un periodo di eventi culturali e di aperture di luoghi di interesse storico e artistici in tutto il territorio provinciale grazie al lavoro volontario delle varie associazioni che aderiranno al progetto, rifacendosi all’esperienza avuta lo scorso anno a Montegranaro dove facemmo, sempre su iniziativa di Arkeo, con il coordinamento della Biblioteca Comunale e la collaborazione di diversi sodalizi cittadini, una serie di eventi culturali di alto livello e molto apprezzati, il tutto a costo zero. In realtà l’iniziativa nacque per sopperire al forfeit del Mibac circa la tradizionale Settimana della Cultura.
Alla prima riunione c’è stata una partecipazione discreta di realtà associative nonché quella del Sistema Museo della Provincia. Si delinea fin da ora un evento di grande rilievo e importanza al quale potranno ancora aderire tutte quelle realtà che si vorranno mettere a disposizione. È stata individuata l’ultima settimana del mese di maggio come periodo in cui organizzare la Settimana Colta. A Montegranaro ci muoveremo a breve, con il supporto della Proloco, per coordinare gli eventi sul nostro territorio comunale.

Luca Craia

ET telefono Basso



Sarebbe stato bello se, oltre all’appello ai Montegranaresi di telefonare al loro sindaco ideale per convincerlo a candidarsi, i bassiani ne avessero anche pubblicato il numero. Così tutti i cittadini fiduciosi nelle capacità taumaturgiche (o forse trauma-turgiche) del plurisindaco astrale montegranarese avrebbero potuto esprimere il loro affetto e la loro richiesta di sostegno per la nostra povera città. Chiaramente filtrando le telefonate di chi volesse convincerlo del contrario e, magari, esprimere la propria disapprovazione più o meno coloritamente.
L’ho visto ieri su una panchina, il nostro plurisindaco astrale. Ero tentato di parlargli personalmente, per cercare anche io, nel mio piccolo, di smuovergli l’anima verso una decisione che giovi alla città che lo riporti alla sua guida per rinnovare i fasti degli anni ’80, quando fiorivano fontane in ogni dove, o degli anni 2000, quando spuntavano dal nulla torri siderali e palazzetti dello sport ortobotanici. Volevo convincerlo a scendere in campo, dietro opportuno riscaldamento, per dotare la città di nuove torri, tettoie, avvistamenti ufo e antenne cosmiche. Ma non ho avuto cuore di disturbarlo in quella mattina grigia: era seduto tranquillo a leggere il giornale, coi suoi capelli bianchi mossi dal vento.
Resta il fatto che, con tante dimostrazioni di affetto e stima da parte dei suoi, con tanti accorati appelli sui muri e sui giornali, come faccia Basso a dire di no diventa misterioso, anche in considerazione del suo buon cuore, del quale i suoi stessi amici ci danno ampia testimonianza. Sono certo che cederà e si metterà a disposizione di Montegranano per farla crescere in sapienza e cemento armato.

Luca Craia

sabato 5 aprile 2014

Facciamo un po’ di conti



Sì, facciamo un po’ di conti, visto che, come ben si sa, la matematica non è un’opinione. Allora: a Montegranaro gli elettori sono circa 9.000. Calcoliamo una percentuale di astensionismo intorno al 30%, così, tanto per essere ottimisti. Ne deriva che a votare andranno 6.300 persone che dovranno scegliere il loro sindaco tra cinque liste (salvo ripensamenti dei bassiani). Quindi, in media, ogni lista partirebbe da una base di poco più di 1.200 voti. Cioè, nel caso le preferenze si equivalessero, si potrebbe vincere le elezioni con 1.300 voti. Il 10% della popolazione. Grande rappresentanza democratica.
Ora facciamo un po’ di previsioni, così, tanto per farne, sperando non si offenda nessuno. Poniamo, ad esempio, che Mariani prenda, che ne so, 1000 voti. Poniamo che il Movimento 5 Stelle ne prenda altri 1.000. Poniamo che i bassiani, non ponendo limiti alla provvidenza divina (e alla perseveranza nell’errore da parte di certi diabolici elettori) ne prenda ancora 1.000. Poniamo che, come osservatori ben più preparati di me stanno dicendo da tempo, a battersi per la vittoria in realtà siano Gismondi e la Mancini. Avrebbero da spartirsi 3.300 voti. Poniamo anche come possibile un testa a testa.
Chi vincesse le elezioni lo farebbe con poco più della metà di 3.300 preferenze, cioè con circa 1.700 voti. Circa il 13% della popolazione. In conclusione, chiunque vinca le elezioni rappresenterà un’esigua minoranza dei cittadini. A meno che non annienti gli avversari, cosa che pare piuttosto improbabile. Per cui non avremo da divertirci solo per i prossimi mesi ma anche e soprattutto per i prossimi 5 anni. Auguri Montegranaro.

Luca Craia