sabato 14 febbraio 2015
L’opposizione che non c’era
Stupisco davanti all’affermazione
del Presidente del Consiglio Walter Antonelli in quale, in un suo articolo
pubblicato precedentemente su questo blog (leggi articolo),
imputa al Presidente del CDA della Casa di Riposo, Lucio Melchiorri, la mancata
osservanza dell’art. 6 lettera G dello Statuto della stessa Casa di Riposo. Tale
articolo recita: “(il Presidente del CDA) almeno una volta
l’anno, relaziona al Consiglio Comunale sulla corretta ottemperanza degli scopi
statutari e sull’andamento delle attività”. Stupisco chiedendomi (e
rispondendomi) a chi spettava l’osservanza di questa norma. E mi rispondo:
spettava al Consiglio Comunale stesso convocare una volta l’anno il Presidente
della Casa di Riposo per la relazione, in quanto lo stesso Presidente, essendo
un comune cittadino, non ha diritto di parola in Consiglio Comunale se non espressamente convocato né può
inserire punti all’ordine del giorno. Quindi inadempiente è stato il Consiglio
Comunale che non lo ha mai convocato. E inadempiente è stata l’allora opposizione che non ha vigilato e
richiesto a suo tempo l’osservanza del suddetto articolo.
Del resto l’attuale maggioranza
dimentica spesso di essere stata per anni seduta dall’altra parte. Lo dimentica
quando scopre improvvisamente che la situazione finanziaria del Comune non
consente l’attuazione delle tante belle promesse fatte in campagna elettorale. Lo
dimentica quando scopre che il palas è da mettere a norma, così come il cine-teatro.
Lo dimentica quando scopre che c’è una frana enorme tra viale Gramsci e la
circonvallazione che si sta portando via tutto il viale e che va sanata con
urgenza. Lo dimentica quando vuole fare turismo con un centro storico
disastrato e senza un centesimo per intervenire. Lo dimentica quando assegna le
case popolari, quando non riesce a gestire il personale, quando si accorge (se se
ne accorge) che il paese sta precipitando nel degrado sociale e urbanistico.
Mi domando, anzi, giro loro la
domanda: dove eravate dal 2009 al 2014? E prima? Alcuni di voi addirittura
erano colleghi di maggioranza delle amministrazioni precedenti il 2009. Non vi
siete accorti di nulla? Che opposizione facevate?
Luca Craia
venerdì 13 febbraio 2015
Casa di riposo: nuove precisazioni di Antonelli.
Ricevo dal Presidente del
Consiglio Comunale Walter Antonelli e pubblico integralmente.
Vorrei
fare una puntuale quanto serena disamina
sulla Casa di Riposo, in modo tale che
non vi possano essere zone d’ombra su un importante servizio erogato dal Comune agli anziani. Sono cosciente che il mio intervento mirato a
fare chiarezza, pur facendo riferimento
a documentazione pubblicata e quindi verificabile, mi espone ad attacchi
faziosi di chi disconosce l’impossibile. Considerato che l’art. 6 lettera g
dello statuto redatto e sottoscritto da molti componenti dell’attuale Cda
recita che tra gli obblighi del Presidente”almeno una volta l’anno, relaziona al
Consiglio Comunale sulla corretta ottemperanza degli scopi statutari e
sull’andamento delle attività”. Durante la diatriba mediatica sulla
scadenza del Cda, ricevevo notizia, da fonte attendibile, di una fattura
anomala per importo sull’utenza metano e di una morosità consistente da parte
di un ospite. Il giorno dopo mi recavo in Comune per verificare, attraverso le
obbligatorie comunicazioni del Presidente, la fondatezza delle informazioni ricevute. Con mia sorpresa, venivo a conoscenza che
mai in questi anni da parte del
Presidente si era ottemperato a tali obblighi statutari. Decidevo quindi di
rendere pubbliche tali notizie, nella
speranza di avere i chiarimenti dovuti.
Ottenevo solo le dure reazione del Presidente Melchiorri e di una parte
politica che sfociavano in minacce ed
intimidazioni. Melchiorri faceva un duro
attacco per mezzo stampa dal titolo“Troppe menzogne, faccio chiarezza”.
Nell’articolo, testualmente affermava riguardo la notizia sull’ospite moroso “Notizia falsa, si tratta di un
unico credito vantato dalla Casa di Riposo e relativo ad un ospite per il
quale, stante l’impossibilità oggettiva di pagare e su sua richiesta scritta di
dilazione del debito, è stata convenuta una rateizzazione della cifra che viene
puntualmente rispettata ogni mese. Cosa avremmo dovuto fare? Lasciare un
anziano in mezzo alla strada?”. Sulla fattura anomala “Si
tratta di una fattura di conguaglio regolarmente intestata alla casa di riposo
relativa all’effettivo consumo. Per altro siamo riusciti ad ottenere un
pagamento rateizzato con l’Eni senza alcun interesse moratorio”. Mi
chiedo dove stanno le mie menzogne se poi lo stesso Presidente conferma la
fondatezza dei fatti; forse se avesse ottemperato al suo dovere statutario di
informare il Consiglio Comunale, non avrebbe dato adito alla diffusione di voci
incontrollate. Io mi chiedo, per operazioni
che vedono in ballo diverse decine di migliaia di euro, che non possono
essere considerate fuori dall’andamento dell’attività e che possono avere
risvolti inimmaginabili, non si può tenere all’oscuro il Consiglio Comunale
tanto più in presenza di un obbligo
statutario. Mi auguro che chi mi ha attaccato si ravveda e chieda scusa a tutta la cittadinanza, spero
che tutta questa cattiveria nei miei confronti non sia strumentale per sviare
l’attenzione da gravi inadempienze.
Walter Antonelli
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Lasciate in pace i muri del centro storico
In arrivo la prossima edizione
del Veregra Street Festival. Mi auguro che quest’anno il centro storico non
debba subire un altro affronto come quelli ritratti nelle foto. Non discuto le
opere d’arte (che, tra l'altro, mi piacciono) e non le giudico criticamente. Dico soltanto che nel centro
storico ciò non deve essere consentito: il contesto architettonico non può
tollerare questo tipo di contaminazioni. Non è inserendo opere d’arte moderna
che si recupera il paese antico. Il paese antico si recupera restaurando i
muri, non coprendoli con dipinti che starebbero bene in un contesto ben più
moderno e non all’interno del castello. Il centro storico esige rispetto, quel
rispetto che non ha mai avuto.
Luca Craia
Turismo. Il Comune che fa?
A proposito della proposta de Il
Labirinto di adottare le fonti antiche di Montegranaro, oggi sul Corriere
Adriatico il giornalista Marco Pagliariccio si domanda: “il comune cosa fa?”. Sarebbe
interessante sentire la risposta degli interessati, ma una risposta nei fatti
già l’abbiamo. Sta nei fatti il concetto che questa amministrazione comunale ha
del turismo e dei beni storici e culturali. La leggiamo anch’essa nel giornale
di oggi, dal quale apprendiamo che il Comune sarà presente al BIT di Milano con
uno spazio all’interno del padiglione delle Marche. Bene, ottima iniziativa.
Cosa offre il comune di Montegranaro? Lo sappiamo dalla brossure che è stata
predisposta con il tour operator E-Week col quale si collabora per promuovere
il turismo nostrano (tra l’altro senza che vi sia stato alcun bando, mi pare di
capire): “visite guidate di laboratori artigianali” e giù a raccontare la
storia della nostra produzione industriale. Ottimo, ma ci sono solo le scarpe a
Montegranaro? No, nella brossure si parla anche di affreschi e centro storico,
ma molto marginalmente. Inoltre voglio vedere quale centro storico verrà
mostrato ai turisti considerando che per ¾ è impresentabile.
Un Comune che non ha in mente un
centesimo per valorizzare, restaurare, rendere fruibile il proprio patrimonio
culturale (centro storico a pezzi, teatro Novelli che crolla, Torrione che crolla, grotte sconosciute, tele
dei Ricci mangiate dai tarli, fonti scomparse, case di terra non pervenute,
cartellonistica inesistente, ecc…) andando al BIT con questi presupposti spreca
solo soldi.
Arkeo opera nel settore
turistico, con le difficoltà evidenti che ci sono a Montegranaro, da anni con
risultati riguardevoli. Diciamo che abbiamo una nostra esperienza e una nostra
conoscenza del settore. L’abbiamo messa a disposizione dell’amministrazione
comunale sin dai primissimi giorni ma non veniamo mai consultati, nemmeno in
questa occasione. Il Comune non ha nemmeno l’umiltà di confrontarsi con le
realtà operanti da anni e che già portano risultati, semmai preferisce inserirsi
di prepotenza sulle stesse iniziative approfittando del lavoro svolto dagli altri.
Ma continua a considerare Montegranaro come terra di scarpe e non come un paese
che possiede un notevole patrimonio culturale da valorizzare e fruttare
turisticamente. Ovviamente insieme alle scarpe. Solo che per valorizzare i beni
culturali bisogna investire e non mi pare aria. E per collaborare con
associazioni come la nostra bisogna lasciare da parte i giochini politici che
si sono fatti fino ad oggi riguardo all’associazionismo. E anche qui non mi
pare aria.
Luca Craia
giovedì 12 febbraio 2015
Scandalo rimborsi Regione Marche. L’elenco degli inquisiti
Ricordando che
un inquisito non è necessariamente colpevole, credo sia giusto diffondere l’elenco
completo dei Consiglieri Regionali indagati nell’inchiesta relativa ai rimborsi
ai gruppi consiliari ai quali viene contestato il reato di peculato:
Luca Acacia Scarpetti (Idv)
Francesco Acquaroli
Fabio Badiali
Stefania Benatti
Massimo Binci (Sel)
Giuliano Brandoni (Rifondazione
Comunista)
Ottavio Brini (Forza Italia)
Raffaele Bucciarelli (Fds Pdci-Prc)
Giacomo Bugaro (Forza Italia)ù
Gianluca Busilacchi (Pd)
Valeriano Camela (Udc)
Giuseppe Canducci
Franco Capponi (Forza Italia)
Adriano Cardogna (Verdi)
Mirco Carloni (Ncd)
Guido Castelli
Graziella Ciriaci (Forza Italia)
Francesco Comi
Giancarlo D'Anna
Massimo Di Furia
Antonio D’Isidoro (Gruppo Misto)
Sandro Donati
Paolo Eusebi (Idv)
Andrea Filippini
Elisabetta Foschi
Enzo Giancarli
Sara Giannini
Roberto Giannotti (Forza Italia
Ppe-Pdl)
Paola Giorgi (Idv e assessore alle
pari opportunità)
Dino Latini (Api Liste
Civiche-Italia)
Leonardo Lippi
Marco Luchetti (Pd e assessore al
lavoro)
Maura Malaspina (Udc e assessore
all’ambiente)
Katia Mammoli
Enzo Marangoni (Lega Nord)
Luca Marconi (Udc)
Erminio Marinelli (Per le Marche)
Francesco Massi Gentiloni Silveri
(Pdl - Ncd)
Almerino Mezzolani
Luigi Minardi
Adriana Mollaroli
Giulio Natali
Rosalba Ortenzi (Pd)
Fabio Pagnotta (Udc)
Pietro Enrico Parrucci (Forza
Italia)
Paolo Perazzoli
Paolo Petrini
Giuseppe Pieroni
Moreno Pieroni (Psi)
Fabio Pistarelli (An)
Cesare Procaccini (Partito
Comunista)
Mirco Ricci (Pd)
Roberto Oscar Ricci
Lidio Rocchi (Gruppo Misto)
Franca Romagnoli (Forza Italia
Ppe-Pdl)
Angelo Sciapichetti
Daniele Silvetti (Fli)
Vittoriano Solazzi (Gian Mario
Spacca Presidente)
Franco Sordoni (Gruppo Misto)
Gian Mario Spacca (Presidente della
Regione)
Oriano Tiberi (Forza Italia)
Gino Traversini
Umberto Trenta, Luigi Viventi (Udc
e assessore ai trasporti)
Roberto Zaffini (Lega Nord)
Giovanni Zinni (Fdi).
mercoledì 11 febbraio 2015
Centro storico ghetto e Patto per la Sicurezza tra comuni. Montegranaro parte col piede giusto.
Venerdì 13 febbraio i comuni di Fermo,
Montegranaro, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare
firmeranno in Prefettura un “Patto per la sicurezza”. Si tratta di un
protocollo di intesa tra i comuni firmatari e i responsabili della pubblica
sicurezza per migliorare l’intervento e contrastare il crescente fenomeno di
criminalità sul territorio.
È curioso che al punto 2 si
legge: “miglioramento dei livelli di
integrazione degli immigrati, della prevenzione della devianza giovanile”.
Lo sapranno i partner del comune di Montegranaro e il Prefetto che il Comune di
Montegranaro sta trasformando il proprio centro storico in un ghetto assegnando
case popolari in massa a cittadini stranieri? Sarà questo che si intende come “integrazione
degli immigrati”? Chiuderli in un recinto e buttare la chiave? Me la immagino
la sicurezza che otterremo con questi metodi.
Luca Craia
martedì 10 febbraio 2015
Santa Croce aperta di domenica per la XXVI Giornata della Guida
Quando Sabina Salusti, socia
storica di Arkeo ma anche guida
turistica abilitata e membra di Piceno
Guide e MAGIA, associazioni di
professionisti del turismo, mi ha proposto di organizzare una giornata di
apertura della magnifica Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti in
occasione della Giornata Internazionale
della Guida Turistica non ho potuto trattenere l’entusiasmo. Un’occasione
per aprire finalmente di domenica questo splendido tesoro piceno e di trovare
una prima collaborazione concreta con gli amici dell’Associazione Santa Croce di Sant’Elpidio a Mare, grazie all’impegno
dei quali oggi possiamo godere della possibilità di ammirare la chiesa romanica,
non si doveva perdere.
I proprietari (ricordiamo che l’immobile
è una proprietà privata) sono stati estremamente sensibili e collaborativi
accogliendo la richiesta di Sabina di aprire la struttura fuori dagli orari
canonici (il primo e il secondo mercoledì di ogni mese, dalle 14.00 alle 17.00)
e dandoci così la possibilità di organizzare l’evento. Quindi ci siamo: domenica 22 febbraio le porte della
Basilica si apriranno ai visitatori che potranno usufruire della guida di
Sabina con tre tour fissati alle ore
14.00, 15.00 e 16.00. Il tutto, ovviamente, è gratuito.
Le due associazioni, che da tempo
si scambiano informazioni e dati e si supportano vicendevolmente, per questa
volta collaborano spalla a spalla con i due sodalizi di guide turistiche per
dare l’opportunità agli appassionati che trovano difficoltà nei giorni feriali
di visitare Santa Croce di domenica. È un’importante sinergia, anche se sostanzialmente
piuttosto semplice, perché concretizza quello che da tempo teorizzavamo
insieme: collaborare sul territorio per creare una rete di operatori che lo
valorizzino e lo rendano fruibile. È un primo passo ma va nella direzione
giusta. E intanto godiamoci Santa Croce.
Luca Craia
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Come previsto si ghettizza il centro storico. Alla faccia del recupero.
Ancora una volta so che sarò
accusato di razzismo ma tocca tornare a parlare dell’assegnazione degli alloggi
popolari e dei danni ulteriori che questa causerà al già bistrattato centro
storico. Lo faccio perché è di oggi la notizia che sono stati assegnati otto
alloggi nell’ospedale vecchio e setti di essi, come ampliamente previsto, sono
andati a famiglie straniere.
Ho ripetutamente parlato della
questione spiegando che questo tipo di concentrazione di stranieri in aree
determinate (leggi, in questo caso, centro storico) è totalmente contrario a
ogni logica di integrazione ma, al contrario, determina una sorta di
ghettizzazione degli stessi che danneggia i loro interessi e va ad inficiare
qualsiasi sforzo si sia compiuto, si compia o si voglia compiere per rivalutare
aree degradate.
Immaginate il valore immobiliare
di una zona densamente popolata da stranieri. Immaginate la valorizzazione
sociale di una zona che diventa un quartiere estero in un paese italiano. Immaginate
quanta efficacia, in questo contesto, possano avere le pur debolissime iniziative
fin qui attuate dall’assessore al centro storico Beverati.
Sollevai la questione durante l’amministrazione
Gismondi e nell’aprile del 2012 promossi una petizione (con 180 firme), inviata
a Comune e Prefetto di Fermo, Mi fu risposto dall’allora assessore Venanzi che
si stavano stilando dei criteri di assegnazione che potessero tamponare il
problema. Evidentemente Venanzi non disse il vero o questi criteri sono rimasti
lettera morta. Si parlava di assegnazione alle forze dell’ordine, a
rappresentanti dell’esercito, si parlò addirittura di cambio di destinazione d’uso
degli immobili. Oggi, invece, vediamo che, quanto paventato, si sta
verificando.
Ora, se qualcuno vuole parlare di
razzismo lo faccia pure. Rimane indiscutibile che la questione degli alloggi
popolare, così come concepita e portata avanti, danneggerà in maniera
sostanziale e, forse, irrimediabile, il centro storico di Montegranaro.
Luca Craia
L’invasione dei topi a Montegranaro.
Parlando di invasione forse
esagero. Forse. In realtà la presenza di ratti in diverse aree della città mi
viene segnalata da più e più voci, a volte documentandola con foto. Io stesso
ne ho visti in giro. Ci sono topi nel centro storico, in via Elpidiense Nord,
in diverse aree del quartiere di San Liborio. Si segnalano ratti intorno alle
scuole medie e nei pressi del complesso scolastico di San Liborio. Insomma,
direi di poter affermare senza smentita che abbiamo un problema di ratti.
L’amministrazione comunale aveva
ventilato, tempo fa, la possibilità di una derattizzazione (ch3e non viene eseguita
da anni) ma poi non se n’è più fatta menzione. Certo è che, con lo stato di
profondo degrado in cui versano diverse zone del paese la proliferazione dei
roditori è inevitabile. Stabili abbandonati e sporcizia sono un paradiso per i
ratti. Occorre porre rimedio in maniera rapida ed efficace, dove per rapidità
non si intende quella fin’ora adottata dai nostri amministratori per pratiche
come quella del palas o del teatro.
Luca Craia
lunedì 9 febbraio 2015
E' stata tua la colpa
Una vecchia canzone di Bennato, tratta da quel capolavoro che è Burattino senza fili, ancora estremamente attuale.
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