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mercoledì 18 gennaio 2017

Il Comune di Montegranaro derattizza i topi che non ci sono



Ricorderete senz’altro il caso dei topi nella scuola di Santa Maria, capitato solo pochi mesi fa. Nella scuola era stata notata la presenza dei roditori da tracce evidenti lasciate nelle aule e nel refettorio. Il Sindaco aveva in un primo momento negato il problema e l’esistenza stessa dei topi a scuola, salvo poi ripensarci e dare incarico a una ditta di derattizzare gli ambienti. La derattizzazione produsse, in via ufficiale, perché quella reale è facilmente immaginabile diversa, l’uccisione di un singolo topino di campagna, gran divoratore e, conseguentemente, stupefacente defecatore tanto da dare l’impressione di essere, lui da solo, una colonia di colleghi roditori.
Ma si vede che ci sono altri topini in giro, tanto che l’Amministrazione Comunale ha deciso di derattizzare “il territorio del Comune di Montegranaro, in particolare nelle vie, strade, piazze, edifici pubblici (sede comunale, Palazzo dei Francescani, scuole del capoluogo e zona Villa Luciani)” (ho modificato un po’ per via di un uso piuttosto disinvolto di virgole e parentesi nella determina). Quindi, praticamente, dovrebbero derattizzare tutto il paese o quasi.
È una bella notizia perché, a parte quello che dice il Sindaco, sappiamo che di topi ce ne sono, anche tanti e anche grossi. Per cui ben venga la derattizzazione. Quello che mi lascia perplesso è la spesa: 4000 Euro IVA compresa. E con questa cifra derattizzerebbero quasi tutto il paese, le vie, le strade, le piazze? Oltre agli edifici pubblici? Molto economico ma… siamo sicuri che poi non ci ritroviamo con un singolo topolino morto, colpevole di ogni nefandezza?

Luca Craia

mercoledì 7 dicembre 2016

Risolto il caso topi a Santa Maria. Un solo topo ma… molto attivo



Finalmente Montegranaro può tirare un sospiro di sollievo: è stato risolto, finalmente, il caso della sospetta presenza dei topi nella scuola materna di Santa Maria. Dopo un primo momento in cui si era creduto che i topi non esistessero e che le cacche fossero state fatte da mosche giganti, finalmente convintasi a effettuare le indagini, la sindachessa ha risolto il caso in quattro e quattr’otto, facendo felici tutti ma proprio tutti i genitori che, fino a due giorni fa, facevano lampi e tuoni. Ora sono tutti felici.
Si trattava di un solo topo, ma molto molto attivo. Questo topo è riuscito, pensate, a fare la cacca in ogni dove, a rosicchiare, fare pipì, sporcare mezza scuola materna e tutto da solo! Ha anche mangiato una quantità industriali di esche prima di morire stecchito. Ma ora che hanno trovato il cadavere di questo unico topo, e verificato che il cadavere è morto, la sindachessa ha deciso di metterci una pietra sopra, magari con un bell’epitaffio: “qui giace il supertopo di Montegranaro, che ha fatto morire di paura tutto il paese. La cittadinanza ringrazia la sindachessa”.
Vi sentite presi in giro? Non ho mica cominciato io…

Luca Craia

lunedì 28 novembre 2016

Lunedì nero alla scuola di Santa Maria. Genitori arrabbiati e trasferimenti tardivi.



Verificato che i topi, a scuola, c’erano eccome, visto che le esche piazzate la scorsa settimana sono state letteralmente divorate e, quindi, si può pensare a una presenza massiccia di roditori, al contrario di quanto voleva far credere il Sindaco che negava la presenza dei ratti perché nessuno li aveva visti, come se gli escrementi e le tracce non fossero prova sufficiente, stamattina si è pensato di trasferire le classi interessate al piano superiore, generando un prevedibile caos e una conseguente quanto anch’essa prevedibile ira dei genitori che vedono i propri figli sballottati di qua e di là in un ambiente malsano. Fare questo trasferimento approfittando della scuola chiusa durante il fine settimana, evidentemente, era cosa troppo complicata.
Ci sono state vivaci rimostranze da parte dei genitori e si sono viste le insegnanti piombare nello sconforto, vista la situazione inverosimile in cui debbono svolgere il loro lavoro. La scuola di Santa Maria sta vivendo un momento incredibile, tra problemi di staticità della struttura, la presenza dei topi e le ripetute e forti lamentele circa la qualità della mensa. In tutto questo stride il solito atteggiamento minimizzante dell’Amministrazione Comunale che, invece di farsi interprete delle preoccupazioni dei cittadini, si mette in contrapposizione con gli stessi e nasconde la testa nella sabbia facendo come se i problemi, in questo modo, sparissero da soli.
È facile, in questo clima, caricare le responsabilità sulle spalle del personale, a partire dal dirigente per finire con gli addetti alla mensa ma, come ho scritto qualche giorno fa, se mancano le direttive politiche il personale non fa altro che il suo lavoro. “Quando il Sindaco ero io” dice Gastone Gismondi che ho sentito poco fa al telefono “la qualità del cibo era superiore perché le direttive le dava il Sindaco”. Io non ricordo, francamente, lamentele sulla qualità della mensa nel periodo gastoniano, eppure lo marcavo stretto, in quel periodo, e ne coglievo quasi ogni fallo. Ma ribadisco che, mancando una guida politica, il dipendente fa quello per cui è pagato: cucinare il materiale che ha a disposizione e far quadrare i conti.
Intanto il caos a Santa Maria si aggrava, con un Sindaco-insegnante che, invece di risolvere i problemi del suo mondo lavorativo, che dovrebbe conoscere perfettamente, fa finta che questi non esistano, e un assessore all’ambiente che eccelle in ogni campo eccetto in quello per il quale ha la competenza politica. A farne le spese, come sempre, sono i bambini.

Luca Craia