mercoledì 4 febbraio 2015
martedì 3 febbraio 2015
Con “Sarà un Paese” un messaggio positivo dalle associazioni.
Parte da un’idea di Milko Cotica,
il presidente dell’associazione Extravillage, la proiezione gratuita del film “Sarà un Paese” di Nicola Campiotti, il lungometraggio
sostenuto dall’Unicef e dal Mibac che, al confine tra documentario e finzione,
cerca di portare un messaggio di speranza per un Paese in difficoltà come il
nostro. Ed è proprio per amplificare il messaggio positivo che le associazioni Arkeo, GO Genitori Oggi, L’Altritalia, GTM,
Oltre, Archeoclub, Il Labirinto, Granarium e, naturalmente Extravillage, insieme alla Pro
Loco hanno aderito all’invito di Cotica. L’intento è di dare il via a una
rassegna che, come dice Milko Cotica, vada a “proporre alla cittadinanza una
rassegna che guardi al futuro con ottimismo e con quella mentalità propositiva
che, giorno dopo giorno, sta venendo meno”. Sarà, quindi, solo il primo di una
serie di film proposti per dare un messaggio di speranza. La proiezione avverrà
presso l’Auditorium Officina delle Arti venerdì 6 febbraio alle ore 21,00. L’ingresso
è gratuito. L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Montegranaro.
Luca Craia
Forse ritrovata la cripta dell’antica Prioria di SS.Filippo e Giacomo
L’antica chiesa dei SS.Filippo e
Giacomo fu edificata presumibilmente nel
XIV secolo lungo le mura orientali a poca distanza dall’attuale Chiesa di Sant’Ugo
ma, contrariamente a quest’ultima, all’interno del castello. Come si sa l’intitolazione
fu trasferita dalla stessa Sant’Ugo (che era, appunto, intitolata ai SS.Filippo
e Giacomo) quando questa venne dedicata al beato silvestrino.
![]() |
| La finestra gotica murata |
L’esatta ubicazione della prima
priorale è incerta ma si è sempre supposto che insistesse sulla stessa area
dove, nella seconda metà del ‘700, venne eretta l’attuale. Osservando, però, la
presenza di una grande finestra gotica murata sulla parete sinistra del sagrato
dell’attuale prioria, e alcune finestre poste in alto sulla parete che corre
lungo via Volontari partendo dalla porta della canonica a scendere, si può
supporre che l’antica SS.Filippo e Giacomo insistesse, contrariamente a quanto
si pensa, sul terreno dove ora è eretta la canonica.
![]() |
| Finestra alta |
A suffragio di questa tesi va il recente
ritrovamento casuale da parte mia di un locale seminterrato posto al di sotto
di via Volontari e accessibile da via Sant’Ugo, che presenta caratteristiche
che potrebbero far pensare a una cripta. In effetti, il locale è di forma quasi
perfettamente quadrata, con una colonna centrale in laterizi che raccorda
quattro piccole volte a crociera. Il locale è aperto su un solo lato e, al suo
interno, si nota un’apertura murata con arco a sesto acuto posta a un livello più basso rispetto al
pavimento che potrebbe portare a locali sotterranei posti a un livello
ulteriormente più basso.
Ovviamente ora è necessario
effettuare rilievi più precisi, ma l’ipotesi che quel locale possa essere la
cripta della seconda edificazione di SS.Filippo e Giacomo, quella retta, per
intendersi, da Annibale Caro, è piuttosto affascinante.
Luca Craia
Le telecamere non sono la soluzione.
Non valuto negativamente la
volontà di dotare Montegranaro di un sistema di videosorveglianza. Certamente
le telecamere possono essere un valido deterrente per atti vandalici e piccola
criminalità. Installate in punti strategici possono diventare uno strumento
valido per rendere alcune zone del paese più sicure, ad esempio il Campo dei
Tigli. Pensare, però, che questa sia la soluzione del problema è sbagliato e
può rivelarsi pericoloso.
Il susseguirsi di atti vandali ed
episodi di microcriminalità hanno una radice profonda che va ricercata all’interno
della società ed estirpata. In questo la videosorveglianza può essere solo uno
degli strumenti da utilizzare e non l’unico. Certamente non è risolutiva. La
questione risiede, prima di tutto, nella progressiva degradazione della qualità
della vita nel centro del paese. Montegranaro è una città fantasma o quasi.
Esistono aree urbane che sono in mano a teppisti e delinquentelli. I giovani
non hanno spazi vivibili e rinunciano a frequentare il loro paese. Tutto questo
non si può combattere con una telecamera.
La società sta imbarbarendo, e
questo avviene in tutta Italia. Analizzando la situazione montegranarese
vediamo evidenti segni di alienazione da parte di ceti sociali più deboli e di
giovani italiani e di origine straniera che faticano a trovare un’integrazione
equilibrata. Da un punto di vista strettamente sociale ad oggi non si sono
registrate iniziative valide per correggere l’anomalia.
Urbanisticamente Montegranaro è
una città abbandonata, non esistono aree adatte alla socializzazione e allo
scambio umano. Non esistono strutture capaci di attrarre i giovani e farli
incontrare. Non esistono spazi permanenti di aggregazione. Questo porta al pressoché
totale spopolamento del paese durante il tempo libero. La domenica Montegranaro
è deserta, i giovani vanno altrove, gli adulti non frequentano il paese. Gli
spazi così lasciati liberi vengono occupati da disadattati, alienati, teppisti
e vandali. Le conseguenze sono evidenti.
È ovvio che serva un maggior
controllo e in questo la videosorveglianza è sicuramente uno strumento idoneo. Ma
serve una politica sociale, serve rivitalizzare il paese, serve dare ai
Montegranaresi le giuste motivazioni per riappropriarsi degli spazi pubblici,
serve incentivare gli operatori a organizzare strutture per l’aggregazione,
serve stimolare l’economia perché si investa in luoghi di incontro. Un paese
vivo e pieno di gente che lo rende vivo avrebbe molti meno problemi di ordine
sociale. Se non si ragiona con un progetto complessivo e interconnesso tra le
varie sfaccettature del problema, la telecamera rimane uno strumento la cui
utilità sarà estremamente relativa.
Luca Craia
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Antonelli: la mozione esiste. Ecco la copia protocollata.
Ricevo dal Presidente del Consiglio Comunale Walter Antonelli la copia della mozione di cui si sta dibattendo in questi giorni. (leggi gli articoli precedenti: articolo 1 - articolo 2)
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venerdì 30 gennaio 2015
Gismondi non ci sta e rilancia le accuse di Antonelli.
Riceviamo e pubblichiamo la replica dell'ex Sindaco e Consigliere Comunale Gastone Gismondi
al Presidente del Consiglio Comunale Wlater Antonelli (leggi l'articolo)
Caro Antonelli, pur
volendo crederle circa la presentazione della mozione, che a Suo dire è stata
protocollata il 12.08.2013, mi sembra di capire che la stessa non è mai
approdata in Consiglio Comunale.
Le ricordo che
ai sensi del 2° comma dell’art. 39 del TUIL, la formazione dell’ordine del
giorno del Consiglio Comunale è demandata al Presidente e non al Sindaco e, con
animo sereno, sono nelle condizioni di dover rispedire al mittente le Sue
accuse di calunnia.
Semmai, visto
che l’allora Presidente del Consiglio Comunale è molto intimo alla Vostra
compagine politica, La invito a rivolgere ad egli ogni e qualsiasi rimostranza.
Nel ribadire con
forza che il sottoscritto non ha mai preso visione della Sua mozione, un
consiglio però, caro Antonelli, mi sento di darle, visto che auspica un
confronto politico e sereno, giustamente basato su principi etici ed
educazione, valori questi che sento miei ed ai quali mi sono sempre inspirato.
Sia più sereno,
rispetti di più le persone ed il prestigioso ruolo che ricopre in seno al
Consiglio e – soprattutto - faccia suo il vecchio precetto che vuole non si
faccia ad altri ciò che non si ama per se stessi; la calunnia - una cosa da
vili che denota vigliaccheria ed è lo specchio di un animo abietto ed ignobile
- ferisce le persone, soprattutto quelle per bene : il sottoscritto, o lo
stesso Presidente della Casa di Riposo, e con essi la cittadinanza tutta, mi
creda, la rispetteranno di più.
Gastone Gismondi
Abbiamo chiesto una Commissione che facesse un'operazione Verità...è stato partorito un topolino!!!
Riceviamo e pubblichiamo un articolo del Movimento 5 Stelle
Montegranaro
Avevamo chiesto una commissione
che accertasse le responsabilità tecnico politiche che hanno generato i
numerosissimi debiti fuori bilancio (vedi il testo della mozione) :
Hanno partorito un topolino.
Avevamo chiesto alcuni
emendamenti (clicca per vedere gli emendamenti) alla proposta della maggioranza (vedi il testo della proposta di maggioranza) per rendere
questo topolino un qualcosa di somigliante ad una commissione che potesse fare un’operazione
verità !!!! Li hanno tutti bocciati.
Probabilmente la trasparenza
negli atti amministrativi e politici del passato che hanno generato i debiti,
tema dominante dell’ultima campagna elettorale, non è una priorità.
Bisognerà aspettare la prossima
campagna elettorale, fatta di nuove accuse e sospetti, per poter aggiungere
ancora piccoli tasselli ad un puzzle di cui ognuno degli attori protagonisti
detiene alcuni pezzi? Noi crediamo di no!!!
Antonelli esige le scuse di Gismondi e auspica un clima più disteso
Riceviamo e
pubblichiamo dal Presidente del Consiglio Comunale Walter Antonelli.
Credo sia evidente che a Montegranaro oltre alle emergenze
sul lavoro, la frana viale Gramsci, va aggiunta la necessità di recuperare un
confronto politico sereno basato su valori etici e di educazione.
Non può un consigliere comunale calunniare il Presidente
del Consiglio nella sua veste
istituzionale sulla base di bugie come ha fatto Gismondi nel Consiglio del 18
dicembre scorso affermando, deridendo, che il Presidente non ha mai presentato
una mozione sulla riduzione del numero degli assessori.
I fatti smentiscono questa versione. Come risulta dagli
atti quella mozione è stata da me protocollata il 12 agosto 2013 e a norma di
statuto andava portata al Consiglio Comunale del 27 settembre 2013.
Queste falsità trascendono la critica politica, ed
alimentano nella piena malafede un attacco di una violenza inaudita alla mia
persona. Esprimono disprezzo e mostrano intenti diffamatori, degenerando anche
pesantemente nell’insulto personale. Mi sento amareggiato e deluso, mi sarei
aspettato dal Gismondi le scuse pubbliche così come pubblicamente mi ha
calunniato, non per altro per il rispetto per il mio ruolo istituzionale. Mi
auguro che parta al più presto una nuova stagione politica proficua e produttiva
nell’interesse di tutta la cittadinanza.
Walter
Antonelli
Sono operativi i nuovi volontari di Arkeo
Si sono riuniti ieri sera (nonostante numerose assenze dovute a mali di stagione), presso
la sede di Arkeo, i nuovi volontari accompagnatori dei beni culturali
montegranaresi. La riunione, strettamente operativa, è servita per stabilire la
turnazione del primo semestre del 2015, che vedrà impegnati i volontari nelle
aperture mensili di Sant'Ugo e nelle aperture straordinarie che si decideranno di volta in
volta, compresa la consueta apertura per Veregra Street nonchè per servizi di accompagnamento dei turisti nel territorio. Al gruppo che ha
partecipato al seminario tenuto da Sabina Salusti si sono aggiunti nuovi volontari
(per i quali si predisporrà un corso apposito) portando il numero complessivo
delle unità disponibili a venti volontari.
È davvero una gioia vedere che ci sono tante persone appassionate delle cose belle di cui il nostro paese dispone e disposte a impegnarsi e sacrificare parte del proprio tempo libero perché queste vengano valorizzate. Il gruppo rimane aperto a chiunque voglia aggiungersi in qualsiasi momento perché più siamo più servizi possiamo fornire. Grazie a tutti i nuovi arrivati e buon lavoro.
È davvero una gioia vedere che ci sono tante persone appassionate delle cose belle di cui il nostro paese dispone e disposte a impegnarsi e sacrificare parte del proprio tempo libero perché queste vengano valorizzate. Il gruppo rimane aperto a chiunque voglia aggiungersi in qualsiasi momento perché più siamo più servizi possiamo fornire. Grazie a tutti i nuovi arrivati e buon lavoro.
Luca Craia
giovedì 29 gennaio 2015
Scoppia l’amore in Stranamore? Ce lo dirà la Casa di Riposo.
Vi ricordate quanti sconquassi,
terremoti addirittura, preannunci di ecatombe c’erano stati durante i primi
mesi di governo della Giunta Mancini? Che fine hanno fatto i malumori, i mal di
pancia, le esternazioni feroci sui giornali (e su questo blog), gli intenti
bellicosi, i voti semicontrari? Tutto rientrato? Tutti d’amore (stranamore) e d’accordo?
Dubito.
Dubito perché i silenzi in
politica parlano, a volte, più delle parole, specie quando seguono parole
precise, specie quando, in certi ambienti, comunque le voci si ricorrono. C’è
un confine temporale da superare per fare il vero test di tenuta della
maggioranza e ci stiamo avvicinando a grandi passi: il rinnovo del Consiglio di
Amministrazione della Casa di Riposo. Sarà un atto politico difficile, anche perché
illecito nei tempi (il Consiglio di Amministrazione non è scaduto e c’è da
augurarsi che il Presidente Melchiorri faccia valere le sue ragioni, sia per
completare il buon lavoro fatto fino a oggi sia per ribadire un principio di
legalità). Sarà difficile, però, soprattutto perché ci sarà battaglia per le
nuove nomine. Anzi, probabilmente la battaglia è già in atto ma noi non lo
sappiamo.
Un posto in Consiglio di
Amministrazione è appetibile per molti, non tanto per gettoni o rimborsi quanto
per il prestigio. E non solo: la
Casa di Riposo muove persone, ospiti e dipendenti, può fare
accordi economici importanti, gestire il personale in modi diversi. Può fare,
in breve, politica a largo raggio, dove per politica si intende quell’insieme
di meccanismi che esulano dal rapporto eletto/elettore. A volerlo più di tutti,
pare evidente ma lo dicono anche voci insistenti, sembra siano il Presidente
Antonelli e il solito gruppo di Ubaldi, non pago di aver già raccattato più di
quanto il suo peso elettorale (per quanto ci si affanni a far credere il
contrario) possa consentire. Si tratta di inserire uomini vicini in posti
chiave; del resto la politica, quella antica, quella che faceva la vecchia
Democrazia Cristiana (ma la faceva meglio), funziona così.
Ed ecco che si pacificano i
ribelli: la De Luca, che
fece quasi cadere la maggioranza sulla votazione per la variante Bisacci,
sembra si sia in qualche modo accontentata. Antonelli e Ubaldi attendono il
rinnovo delle cariche. E quando questo ci sarà, probabilmente, qualcuno
resterà scontento. Vedremo. Intanto c’è
Basso (quello anziano) che è pronto a stampellare la maggioranza. In cambio di
cosa non sappiamo, ma certamente non per scopi umanitari.
E il Pd? Sembra appagato dalla
vicepresidenza di Perugini alla Provincia, non pare vogliano di più ma chissà,
probabilmente qualche pretesa l’avranno anche loro. Sembra però che
preferiscano lasciare gli scranni alti agli altri, se non altro proprio per
sopire le intemperanze e i malumori e tenere insieme questo strano puzzle
amministrativo.
E Sel? Incomprensibile, almeno
per ora, il loro atteggiamento. Non sembrano della partita, non chiedono nulla,
sono stati trattati a pesci in faccia e, ciononostante, rimangono “fedeli” alla
loro maggioranza. Eppure questa maggioranza l’hanno fatta traballare fin dall’inizio.
Eppure questa maggioranza non è propriamente inquadrabile in una politica di “sinistra”:
non c’è collegialità, non c’è scambio con la cittadinanza, non c’è una politica
sociale che possa essere definita tale. C’è, invece, una componente di destra
molto forte. La domanda è: che ci fanno lì in mezzo?
Il rinnovo delle nomine è molto
vicino: già a febbraio dovremmo cominciare a vedere i primi movimenti. Ci sarà
da divertirsi? Probabile.
Luca Craia
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mercoledì 28 gennaio 2015
La Memoria - di Anna Lisa Minutillo
La corsa
della vita che si ferma per un minuto a ricordare l'orrore che altri uomini
hanno dedicato ai loro simili, la fretta di ripulirsi l'anima per poi
continuare imperterriti coperti sotto differenti spoglie ad uccidere donne, ad
abusare di bambini, a massacrare di botte chi protesta per un lavoro di cui
viene ingiustamente privato, a perseguitare chi la vede in modo differente da
noi che si tratti di ideali religiosi, politici, di scelte sessuali, di
ambiente deturpato che poi ad ogni evento naturale ci chiede il conto
crollandoci addosso un conto che diventa sempre più salato da pagare e da cui
sono tutti bravi a prendere le distanze piuttosto che rendersi disponibili a
scavare fra le miserie di questa vita che viene resa misera da chi di amare
qualcosa o qualcuno proprio non ne vuole sapere.
Ci dimentichiamo
velocemente del male altrui, di quanta sofferenza ancora ci circonda fra le
corsie degli ospedali, nelle stazioni di notte, sulle panchine della vita che
di vita non profumano più... Neanche l'orrore. la bestialità, le atrocità hanno
saputo renderci migliori, alcuni addirittura ne prendono le distanze pensando
che siano solo frutto di fantasie che neanche uno scrittore horror dei più
"bravi" sarebbe stato in grado di avere pur di negare l'evidenza, ciò
che abbiamo davanti agli occhi quotidianamente quando non tolleriamo di dover
attendere che un diversamente abile attraversi la strada e strombettiamo perché
abbiamo fretta, dobbiamo correre, ma correre ma dove poi?
Non ci
accorgiamo neanche che abbiamo costruito città intere senza fermarci un solo
attimo a pensare che non tutti hanno il dono della vista, di poter deambulare
autonomamente, di poter usare le braccia come gli altri. Siamo solo capaci di
erigere muri, di prendere le distanze, di dire: non è colpa mia! E così
torniamo ad essere fagocitati dalla nostra vita che non può attendere, che si è
lavata la coscienza perché per un minuto, un minuto solo ha pensato, non ha
perso la memoria.
Distratti
viandanti del mondo quel minuto dovrebbe essere un minuto di pura VERGOGNA! e
dovrebbe durare molto di più. Non ci saranno post che tengano se dopo averli
letti torneremo ad essere le solite persone che eravamo prima, li voglio vedere
svegli, attivi, presenti, creativi, disponibili, accoglienti, speranzosi, fieri,
umidi e vivi quegli sguardi allora si che dopo aver perdonato noi stessi
riusciremo davvero a fare qualcosa ORA per questo mondo altrimenti il dono che
abbiamo non sarà servito a nulla e nessuno si potrà ricordare di noi perché
sarà tardi per troppe cose......
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