mercoledì 28 gennaio 2015

La Memoria - di Anna Lisa Minutillo



La corsa della vita che si ferma per un minuto a ricordare l'orrore che altri uomini hanno dedicato ai loro simili, la fretta di ripulirsi l'anima per poi continuare imperterriti coperti sotto differenti spoglie ad uccidere donne, ad abusare di bambini, a massacrare di botte chi protesta per un lavoro di cui viene ingiustamente privato, a perseguitare chi la vede in modo differente da noi che si tratti di ideali religiosi, politici, di scelte sessuali, di ambiente deturpato che poi ad ogni evento naturale ci chiede il conto crollandoci addosso un conto che diventa sempre più salato da pagare e da cui sono tutti bravi a prendere le distanze piuttosto che rendersi disponibili a scavare fra le miserie di questa vita che viene resa misera da chi di amare qualcosa o qualcuno proprio non ne vuole sapere.
Ci dimentichiamo velocemente del male altrui, di quanta sofferenza ancora ci circonda fra le corsie degli ospedali, nelle stazioni di notte, sulle panchine della vita che di vita non profumano più... Neanche l'orrore. la bestialità, le atrocità hanno saputo renderci migliori, alcuni addirittura ne prendono le distanze pensando che siano solo frutto di fantasie che neanche uno scrittore horror dei più "bravi" sarebbe stato in grado di avere pur di negare l'evidenza, ciò che abbiamo davanti agli occhi quotidianamente quando non tolleriamo di dover attendere che un diversamente abile attraversi la strada e strombettiamo perché abbiamo fretta, dobbiamo correre, ma correre ma dove poi?
Non ci accorgiamo neanche che abbiamo costruito città intere senza fermarci un solo attimo a pensare che non tutti hanno il dono della vista, di poter deambulare autonomamente, di poter usare le braccia come gli altri. Siamo solo capaci di erigere muri, di prendere le distanze, di dire: non è colpa mia! E così torniamo ad essere fagocitati dalla nostra vita che non può attendere, che si è lavata la coscienza perché per un minuto, un minuto solo ha pensato, non ha perso la memoria.
Distratti viandanti del mondo quel minuto dovrebbe essere un minuto di pura VERGOGNA! e dovrebbe durare molto di più. Non ci saranno post che tengano se dopo averli letti torneremo ad essere le solite persone che eravamo prima, li voglio vedere svegli, attivi, presenti, creativi, disponibili, accoglienti, speranzosi, fieri, umidi e vivi quegli sguardi allora si che dopo aver perdonato noi stessi riusciremo davvero a fare qualcosa ORA per questo mondo altrimenti il dono che abbiamo non sarà servito a nulla e nessuno si potrà ricordare di noi perché sarà tardi per troppe cose......

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