venerdì 8 agosto 2014
giovedì 7 agosto 2014
Amministratori nervosi, diritto di critica e dovere di ascoltarla.
Io credo che un politico in
generale e un amministratore in particolare abbia delle responsabilità anche
quando parla d’altro, fuori dal proprio ruolo. Credo - ed è un mio pensiero,
intendiamoci – che un amministratore abbia il dovere di non perdere le staffe
quando viene criticato e di mantenere un atteggiamento equanime anche di fronte
al più accanito oppositore (quando questi non sia offensivo) piuttosto che al
semplice cittadino che abbia da fare le sue rimostranze, le sue segnalazioni, i
suoi distinguo. Capisco che a nessuno fa piacere essere criticato ma un
amministratore, se sceglie di candidarsi ad esserlo, deve essere poi preparato
a subire giudizi avversi. Oggi, poi, i mezzi per manifestare dissenso in
pubblico sono tanti e potenti, vedi i social network, ad esempio, o questo
stesso blog. L’amministratore deve saper rispondere pacatamente alle critiche
oppure, al limite, tacere. Mai e poi mai deve scagliarsi contro chi esprime un’opinione
contraria alla sua, semmai deve cercare di confutarla argomentando.
Noto, invece, in molti attuali
amministratori montegranaresi (ma, se vogliamo, è una degenerazione
generalizzata della classe politica) un forte nervosismo e una fortissima
propensione a reagire stizziti, quando non rabbiosi, alle critiche. E non lo si
fa d’impeto in una discussione, lo si fa lanciando anatemi sui social network. Si
dimentica che il cittadino ha il sacrosanto diritto, almeno finchè siamo in
questa specie di democrazia che ancora ce lo consente, di esprimere le proprie
opinioni anche contrarie a chi governa, fermo restando il rispetto che si deve
alla persona.
Io non so con chi ce l’avesse il
vicesindaco, spero non con me, quando ha scritto questa frase sulla sua pagina
Facebook: “quanti finti moralizzatori......e se poi si
va ben a scavare in ognuno dei presunti duri e puri, ci si accorge quasi
sempre, che la regola del duro e puro vale solo per gli altri. Va bene essere
degli attenti censori di quanto accade, soprattutto nei confronti di chi
gestisce la cosa pubblica, ma prima bisogna vedere cosa succede a casa
propria...ad ogni livello: politico, sociale, religioso e soprattutto
urbanistico......a Montegranaro in particolar modo. Mi diceva mia nonna che è
vissuta 101 anni: "La Messa
è per chi la sente" mi permetto di aggiungere più modestamente:
"Anche per chi la dice e per chi la serve", a partire dai bastian
contrari di casa nostra....”. Con
chiunque ce l’avesse la frase non si addice ad un amministratore che
rappresenti tutta la cittadinanza, anche quella che non gli ha votato o che,
comunque, lo giudica negativamente. Suona male, traspare rabbia, sembra
minacciosa.
La
critica è una fatto positivo: rappresenta un momento costruttivo, la
conseguenza della speranza di miglioramento. Si sbaglia a preferire il
silenzio. Il silenzio, quando non consegue alla perfezione (che non è di questo
mondo e certamente non di questo paese) presuppone la disperazione. Io voglio
criticare liberamente, senza per questo ricevere insulti (ne arrivano a pacchi,
anonimi, sul blog, da parte di “ammiratori" di questa maggioranza e, in
particolar modo, del suddetto vicesindaco) e leggere frasi minacciose. Miglioriamo
la nostra qualità intellettuale, il rispetto per il cittadino, il nostro
concetto di libertà democratiche. Ce la possiamo fare. Coraggio!
Luca
Craia
mercoledì 6 agosto 2014
Quanto è costata la Settimana della Cultura?
La Settimana della Cultura,
come si sa o si dovrebbe sapere, era un progetto proposto da Arkeo alle altre
associazioni e alla Provincia di Fermo per creare un evento multiplo che
coinvolgesse tutto il territorio a costo zero (0) per la collettività. Poi noi
ne siamo usciti per motivi ormai noti e non abbiamo più seguito la vicenda. Ricordiamo
benissimo, però, quanto l’edizione dello scorso anno costò al Comune di
Montegranaro, visto che la organizzammo noi in collaborazione con altre
associazioni. L’edizione 2013 costò al Comune di Montegranaro la bella cifra di
0 Euro. Zero. Niente. Nulla.
L’edizione 2014? Non sappiamo quanto sia costata agli
organizzatori, sappiamo però che il Comune ha concesso € 500 alla Proloco “a
parziale copertura delle spese organizzative” con delibera nr. 13 del 03-07-14.
All’ultima riunione a cui abbiamo partecipato non si era parlato di spese per
la collettività e mi pare che tutte le associazioni si erano impegnate a dare
gratuitamente il proprio contributo. Perché allora questo ancorchè piccolo
esborso da parte del Comune? A copertura di quali spese?
Luca Craia
martedì 5 agosto 2014
I tre galletti e la faraona secondo il Presidente del Consiglio Walter Antonelli
Riconosco
che la favola “lo strano amore tra i tre galli e la faraona” è una divertente
quando graffiante esempio di satira politica. Non condivido l'impianto
principale della storia, rimarcata dall'unico spiritoso commentatore, che a
dividerci è il colore del piumaggio, richiamo di appartenenza, ma vi è qualcosa
di più importate “i fatti”. Perchè se fosse solo il piumaggio non saprei
spiegarmi come mai i galli rosso sbiadito non si pongano il problema che la
loro lista ha preso quasi 2900 voti alle Europee, mentre tutto il pollaio ha
vinto per soli 3158 voti, forse gli altri undici valgono poco, o la base di
quel simbolo non si riconosce nei suoi candidati?
Guardando
a ritroso non possiamo dimenticare che qualcuno della nostra compagine ha
votato a favore dello scempio del Campo Boario, mentre altri come me si è
opposto raccogliendo firme e agendo sugli enti istituzionali per la difesa
dell'ambiente. Non posso dimenticare che ho presentato una mozione per abrogare
la mini-imu e alcuni della nostra attuale compagine non hanno votato a favore. Per
cui io non mi riconosco in nessun colore di piumaggio, perchè alla mia età non
devo fare carriera politica per cui non devo rendere conto a nessuna segreteria
politica, ma ora devo agire solo nel rispetto del “programma elettorale” per
cui i cittadini ci hanno dato il loro voto consentendoci di vincere.
La
mia azione è e sarà in sintonia con il programma quindi mi impegnerò nei limiti
della mia carica, nella sfida per recuperare il centro storico, per un
regolamento ambientale che renda impossibile l'insediamento a Montegranaro di
centrali a biomasse o altre fonti inquinanti, per migliorare la scarsa offerta
di prestazioni in Sanità, ottenere una nuova convenzione con l'Asur per
garantire spazi alla Croce Gialla, Avis ed altre associazioni, i per tutti gli
altri punti del programma per i quali mi sono impegnato con i cittadini in
campagna elettorale.
Se
qualche gallo non rispetterà quello che ci ha unito “il programma” si assumerà
le conseguenze politiche della propria posizione, se poi in modo irriverente
qualcuno si sentirà il re del pollaio potrebbe finire per diventare un cappone
che tutti sappiamo come finiscono a Natale.
Walter Antonelli
sabato 2 agosto 2014
Auguri Arkeo
Non scrivo questi auguri per i
miei sodali, nel giorno del terzo anniversario dalla fondazione
dell’associazione Arkeo, come fosse un’autocelebrazione. Li scrivo perché è
giusto che un sodalizio come il nostro, una volta all’anno, tiri le somme e
guardi ai risultati raggiunti, specie se l’anno in questione è stato difficile,
complicato, delicato come l’ultimo. Abbiamo passato un periodo di grande
difficoltà: abbiamo cambiato nome, abbiamo visto alcuni (pochissimi) soci non
concordare su questa scelta e andarsene, dopo aver perso una battaglia
democratica, sbattendo la porta e dichiarando guerra. Abbiamo resistito agli
attacchi e guardato dritto avanti all’obiettivo. Abbiamo affrontato le elezioni
amministrative rimanendo totalmente e assolutamente neutri.

I risultati sono evidenti: ci
sono centinaia di persone che vengono a visitare Montegranaro e questo grazie
al nostro lavoro, c’è un crocifisso meraviglioso e splendidamente restaurato in
Sant’Ugo, ci sono ricordi di bei momenti culturali, come l’incontro sui Franchi
con Arduino o il concerto d’organo di Antinori. C’è la mappatura degli ipogei
in fase conclusiva. C’è la sistematizzazione delle aperture di Sant’Ugo.
Dobbiamo essere soddisfatti. E
questo nonostante il nostro lavoro spesso non venga apprezzato, specie da chi
ne gode i frutti, nonostante non siamo considerati (da alcuni) “simpatici”, ma
è difficile esserlo quando non si accettano mai e poi mai compromessi. A
ripagarci, oggi, ci sono le centinaia di manifestazioni di affetto che stiamo
ricevendo per il nostro terzo anniversario, con apprezzamenti e incoraggiamenti
da parte di Montegranaresi ma anche di persone lontane che, comunque, seguono e
apprezzano il nostro impegno. Andiamo avanti? Sì, certamente, a testa bassa, in
direzione ostinata e, nostro malgrado, contraria. Auguri Arkeotipi.
Luca Craia
mercoledì 30 luglio 2014
Portate le feste in centro, ora che governate voi!
Ancora una volta siamo arrivati
in coda all’estate e alla festa che chiude le grandi feste estive: la Festa dell’Unità. E anche
quest’anno le grandi feste si sono svolte lontano, molto lontano, dal centro di
Montegranaro. Fare le feste all’Arena Estate o al campo sportivo La Croce è comodo, ci sono
parcheggi, ampi spazi pianeggianti. Però, visto che da ogni parte si sembra
concordare sulla necessità di rivalutare e rivitalizzare il centro, organizzare
gli eventi più importanti e di più lunga durata, quelli che, praticamente,
occupano tutta la stagione estiva, in una zona periferica, per quanto bella e
ben attrezzata, è contradditorio, specie quando a promettere sforzi per il
centro cittadino è, come è giusto che sia, l’amministrazione comunale,
composta, appunto, dal Pd che organizza la Festa dell’Unità e da Liberi per Montegranaro che
organizza la Festa Tricolore.
Sarebbe lecito aspettarsi uno sforzo in più proprio da questi due schieramenti.
Magari quest’anno non è stato possibile organizzarsi in tempo. Ma per l’anno
prossimo di tempo ne abbiamo. Che ne diranno di impegnarsi in questo senso?
Luca Craia
martedì 29 luglio 2014
Il ratto della ruspa e la maggioranza che fa opposizione all’opposizione
Sparisce una ruspa a
Montegranaro. Non è stata rubata, è stata semplicemente persa, qualcuno l’ha
messa da qualche parte e non ci si ricorda più dove. Questa è una ricostruzione
semplicistica, ovviamente, ma dà il senso della situazione. La notizia è
apparsa sul giornale che rimarcava l’indignazione dell’attuale maggioranza
contro l’ex sindaco Gismondi per questo increscioso accadimento.
Quando ho letto l’articolo per
prima cosa mi è venuto da ridere: sembra una storia di Pirandello. Poi però ho
riflettuto e ho capito che da ridere c’è ben poco. Siamo di fronte all’ennesima
prova che questa maggioranza è prigioniera del proprio ruolo di opposizione,
mantenuto per tanti, troppi anni e ora divenuto parte genetica della coalizione.
Di solito è l’opposizione che
cerca modi di gridare contro la maggioranza, di sbatterla sul giornale, di
creare disappunto, di lanciare accuse. A Montegranaro avviene il contrario: l’opposizione,
che fino a pochi mesi fa sedeva sui banchi del governo cittadino, oggi tace e
lascia che la maggioranza, che invece era esattamente dove sta ora l’opposizione,
faccia da sé. E questa che fa? Continua a fare opposizione, stavolta contro l’opposizione
visto che in maggioranza ora ci stanno loro. Le trovano tutte: dalla continua
ricerca di responsabilità circa il disastro delle casse comunali alla molto
meno seria e molto più ridicola storia della ruspa scomparsa.
Questo, al di là della facile
ilarità, desta preoccupazione. Infatti un governo preoccupato di lanciare
accuse a chi, invece, dovrebbe svolgere istituzionalmente questo ruolo, ha
evidentemente qualche problema di identità. Nel frattempo l’opposizione, quella
vera e attuale, tace. Forse per buoni motivi, visto l’andazzo.
Luca Craia
domenica 27 luglio 2014
Che fine ha fatto Casapound a Montegranaro?
Il quesito me lo pongo da tempo e
un po’ sono preoccupato: che fine ha fatto Casapound a Montegranaro? L’attivissima
organizzazione di estremo centro, i fascisti del terzo millennio, che tanti
adesivi hanno appiccicato in giro per la città, che tanti muri hanno decorato
con le loro preziose massime, che tante serate hanno allietato col loro
leggiadro passo dell’oca non danno segno di sé da prima della campagna
elettorale. Come mai?
Forse non hanno retto all’imbarazzo
di dover scegliere tra ben tre liste a loro vicine. Infatti la lista di Basso
presentava l’ex assessore Venanzi, attivissimo membro dell’associazione
fascista, la lista Gismondi è sempre stata vicina amorevolmente alla Tartaruga
e la lista Stranamore non nasconde (tutt’altro) una forte (e se dico forte
intendo forte) componente di destra nemmeno tanto moderata. Qualsiasi delle tre
avesse vinto il movimento sarebbe stato rappresentato. E così è stato.
Appagamento quindi? Soddisfazione
che porta alla quiete politica? Magari, significherebbe che non vedremo più i
segnali stradali imbrattati da appiccicose tartarughine, i muri imbrattati da
scritte e manifesti abusivi, consigli comunali intervallati da coreografie da
terzo reich. O no?
Luca Craia
Arkeo promuove Montegranaro grazie a Macchini, Gallucci e Rocchi.
Desidero ringraziare
pubblicamente l’associazione culturale Lagrù per l’opportunità che sta dando ad
Arkeo di promuovere Montegranaro. Grazie, appunto, all’interessamento diretto
della Presidentessa dell’Associazione, Priscilla Alessandrini, e all’amicizia
con Michele Gallucci, abbiamo avuto l’opportunità di installare un piccolo
stand di Arkeo all’ingresso di Villa Vitali dove si è svolto lo spettacolo “The
Chiacchiering” del trio Piero Massimo Macchini, Paolo Rocchi e Michele
Gallucci.
Tramite lo stand abbiamo potuto
dare visibilità a Montegranaro e ai suoi beni culturali davanti a un pubblico
di oltre seicento persone, distribuendo materiale promozionale, raccogliendo
iscrizioni per la nostra mail list e parlando direttamente con la gente della
nostra città e del nostro impegno per promuoverla e farla conoscere
turisticamente.
Saremo presenti anche a Porto San
Giorgio, a Rocca Tiepolo, il 13 agosto. Stiamo anche studiando nuove
collaborazioni future con l’associazione Lagrù che sta dimostrando grande
sensibilità per le tematiche trattate da Akeo.
Luca Craia
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sabato 26 luglio 2014
Il Comune mette la polvere sotto il tappeto
Il centro storico di Montegranaro
è sporco. Lo è sempre stato e la situazione non migliora certamente da sé. La
copiosa presenza di piccioni rende il problema ancora più acuto, tanto da
spostare la questione dal piano estetico a quello sanitario. Negli anni passati
si è cercato, in verità senza grande impegno, solo per rispondere alle ripetute
istanze dei cittadini residenti e di questo blog, di porre rimedio alla
questione. L’ex assessore all’ambiente predispose l’installazione di gabbie per
la cattura dei piccioni e questo provvedimento funzionò finche,
inspiegabilmente, le gabbie vennero rimosse e i piccioni, gradualmente,
tornarono. Inoltre, con cadenze piuttosto frequenti, alcuni incaricati
passavano a pulire gli escrementi per le strade con l’ausilio di una
idropulitrice piuttosto potente. Questo non avviene più da mesi.
Con l’avvento della nuova
amministrazione ci si aspettava un potenziamento degli interventi per la
pulizia del centro storico e la salvaguardia della salute dei suoi abitanti. Questo
perché in campagna elettorale si era data rassicurazione circa l’esistenza di
un preciso progetto per la riqualificazione del quartiere. Ad oggi, invece,
registriamo l’assenza di qualsiasi intervento e la mancanza anche di una minima
azione ordinaria di pulizia, nonostante ci sia un apposito assessore.
La questione non è risolvibile
con un colpo di scopa, come stanno facendo gli operai del Comune stamattina
dopo che il sottoscritto ha chiesto con veemenza che otre a pulire davanti al
palco dove ci sarà il concerto stasera si provveda anche dietro l’angolo, a
venti metri di distanza, dove non andrà nessuno degli ospiti di stasera ma dove
vivono cittadini montegranaresi il cui decoro, la cui qualità della vita e la
cui salute vale esattamente come quella di tutti gli altri e va tutelata da chi
ci amministra. Per risolvere il problema serve un progetto, che passi dall’eliminazione
della presenza dei volatili a un programma di pulizia specifico finchè la
situazione non si normalizzi e il centro storico possa essere considerato un
quartiere come tutti gli altri, dove fare pulizia come da tutte le altre parti.
Questo progetto, a quanto pare, non c’è o, se c’è, tarda a venire.
Occorre che l’assessore al centro
storico e quello all’ambiente si interfaccino e trovino un accordo su come
intervenire, perché il centro storico non può essere trattato, come si sta
facendo ora, come tutti gli altri quartieri. Altrimenti diventa del tutto
inutile fare manifestazioni culturali che portino gente in luoghi tirati a
lustro per l’occasione mentre a pochi metri c’è sporcizia, incuria, case
cadenti, rischi per la salute e la pubblica incolumità. Mettere la polvere
sotto il tappeto non pulisce casa.
Luca Craia
giovedì 24 luglio 2014
LO STRANO AMORE TRA I TRE GALLI E LA FARAONA
In un
pollaio regnava indisturbato da anni un gallo dalle penne gialle. C'erano,
però, tre galletti, uno nero, uno rosso e uno di un colore indefinito perché lo
cambiava ad ogni muta di piumaggio. I tre galletti volevano prendersi il potere
ma fra di loro non andavano d'accordo. Cosi pensarono a una soluzione: facciamo
regina la gallina faraona e noi governiamo
da dietro. Raggiunto l'accordo si presentarono alle elezioni e la simpatia e il
fascino della faraona vinsero sull'antico regnante. Così i tre galletti si
trovarono a governare. Il nero e il rosso si misero d'accordo per limitare il
potere di quello senza colore e ci riuscirono estromettendolo da ogni
decisione. Questi però era contento lo stesso perché comunque aveva l'illusione
di comandare anche se non contava nulla. La faraona, però, voleva governare sul
serio cosi il gallo rosso e il gallo nero cominciarono a influenzarla ognuno a
danno dell'altro. Ma il gallo nero era più bravo in questo e, in sostanza,
comandava più lui del rosso. Come finì la storia? Non lo sappiamo ancora. Certo
che ne venne fuori una grande confusione nel pollaio. Probabilmente il fattore
prese in mano la situazione e tirò il collo a tutti.
mercoledì 23 luglio 2014
Acqua salata nei polmoni
Com’è salata quest’acqua che sto
respirando, mi fa bruciare i polmoni più dell’aria calda del Sahara, più della
sabbia che ho mangiato per arrivare fino al mare. Mia madre non ci voleva
salire sul barcone, diceva che eravamo troppi, che era pericoloso, che non
poteva rischiare di fare annegare me e i miei fratelli. Ma mio padre ha detto
che aveva speso tutti i nostri soldi per quel viaggio, che non potevamo più
tornare indietro, che non avevamo più niente e che il nostro futuro era in quel
bel Paese di là del mare.
Eravamo pigiati come sardine,
come le noci di cocco in una cassetta del mercato. Neanche lo spazio per
pisciare, la puzza toglieva il respiro. Sudore, grida, lamenti. Gente che
piangeva, bambini più piccoli di me che piangevano, madri che piangevano. Mio
padre piangeva, forse aveva cambiato idea, forse voleva tornare indietro. Ma
ormai intorno c’era solo il blu del mare.
I signori che hanno preso i nostri
soldi per farci fare il viaggio ci trattavano male. Il pilota della barca
fumava il sigaro e bestemmiava in francese, almeno credo che fosse francese. Poi
la barca si è inclinata e sono caduto. Qualcosa mi ha colpito alla testa mentre
cadevo e non ho visto più niente. Ora ho riaperto gli occhi e intorno è tutto
blu scuro. Ora i miei polmoni bruciano, non ho la forza per nuotare, i miei
occhi si chiudono, mi sa che aveva ragione mia madre a non voler salire sulla
barca, mi sa che non ci arriverò mai in quel bel Paese di là del mare.
martedì 22 luglio 2014
Il Comune usa impropriamente il nome di Arkeo
Arkeo - È con vivo stupore e grande amarezza che leggiamo il
pieghevole realizzato e messo in circolazione dal Comune di Montegranaro –
Assessorati alla Cultura e al Turismo, riportante il cartellone estivo degli
eventi organizzati dallo stesso da qui a settembre. In tale volantino si legge
diverse volte il nome della nostra associazione nonostante che la stessa non
abbia dato adesione alla programmazione estiva del Comune mantenendo la propria
autonomia nell’organizzazione di eventi.
Così la Riposizione del
Crocifisso di Sant’Ugo è stata organizzata in totale autonomia da Arkeo,
finanziata da Arkeo e promossa da Arkeo. Eppure la stessa figura nell’elenco
degli eventi del Comune. Ci chiediamo come mai, visto che, all’invito dell’Ufficio
Cultura a “fornire con cortese urgenza il
testo relativo alla manifestazione da inserire sul materiale promozionale”
, inviato in data 2 luglio 2014, rispondemmo, in pari data, “Ringraziamo per l'opportunità ma riteniamo
che le nostre iniziative in programma per il mese di luglio siano da promuovere
in autonomia”.
Per quanto riguarda, invece, il
nostro coinvolgimento nei servizi turistici comunali, ci è stata richiesta
collaborazione in quanto unica e sola associazione che abbia operato in questo
campo da sempre a Montegranaro, ma poiché il Comune ha pensato bene, anziché affidarsi
alla nostra esperienza, di metterci in competizione con altre realtà
associative che di turismo non si sono mai occupate e che avrebbero basato la
loro azione sul lavoro da noi svolto fin’ora, e poichè tali associazioni hanno
un comportamento nei nostri riguardi tutt’altro che amichevole (vedi la nostra
estromissione dalla Settimana della Cultura, per fare un solo esempio) abbiamo
ritenuto di non prestare la nostra opera continuando a lavorare in autonomia
come sempre fatto e lo abbiamo comunicato sia verbalmente che per iscritto al
Sindaco e all’Assessore competente. Eppure il nostro nome figura nel volantino.
Evito ogni ulteriore
considerazione su questi fatti che, comunque, reputo incresciosi. Non è nemmeno
mia intenzione generare ulteriori polemiche. Dico soltanto che, se questa è l’impostazione
che la nuova amministrazione intende dare a cultura e turismo, stiamo partendo
davvero molto male.
Luca Craia
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