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giovedì 4 febbraio 2016

L’assessore Basso ci tranquillizzi fornendo le fidejussioni



È del 30 ottobre scorso la richiesta di accesso agli atti per quanto riguarda la documentazione delle fidejussioni che dovrebbero garantire l’appalto per i rifiuti, appalto che, ricordiamolo, vale circa 6 milioni di Euro. A protocollarla presso il Comune di Montegranaro furono allora Mauro Lucentini di Viviamo Montegranaro e Carlo Pirro del Movimento 5 Stelle. È curioso che, essendo passati ben tre mesi, questa documentazione non sia stata ancora fornita ai facenti richiesta.
Per quanto si sforzi, quindi, l’assessore Roberto Basso nel tranquillizzare i cittadini circa i ritardi nella messa in atto dell’incarico alla nuova ditta, adducendo come motivazione la presunta meticolosità con la quale si stai procedendo per non commettere alcun errore, credo che il modo migliore per farci stare tranquilli sia rispondere alle domande che vengono poste.
Come mai queste fidejussioni non sono state fornite all’opposizione? Ve le siete perse? Vi aiutiamo a cercarle. O non le avete ancora in mano? Lo dico dall’anno scorso, e sono stato accusato per questo di “terrorismo mediatico”, ma in questa faccenda non ci vedo chiaro per niente. E non sono il solo.

Luca Craia

martedì 10 febbraio 2015

L’invasione dei topi a Montegranaro.



Parlando di invasione forse esagero. Forse. In realtà la presenza di ratti in diverse aree della città mi viene segnalata da più e più voci, a volte documentandola con foto. Io stesso ne ho visti in giro. Ci sono topi nel centro storico, in via Elpidiense Nord, in diverse aree del quartiere di San Liborio. Si segnalano ratti intorno alle scuole medie e nei pressi del complesso scolastico di San Liborio. Insomma, direi di poter affermare senza smentita che abbiamo un problema di ratti.
L’amministrazione comunale aveva ventilato, tempo fa, la possibilità di una derattizzazione (ch3e non viene eseguita da anni) ma poi non se n’è più fatta menzione. Certo è che, con lo stato di profondo degrado in cui versano diverse zone del paese la proliferazione dei roditori è inevitabile. Stabili abbandonati e sporcizia sono un paradiso per i ratti. Occorre porre rimedio in maniera rapida ed efficace, dove per rapidità non si intende quella fin’ora adottata dai nostri amministratori per pratiche come quella del palas o del teatro.

Luca Craia

martedì 7 ottobre 2014

Sporcizia e topi a Montegranaro. Da quanto non si derattizza?



Ho notato (e non sono il solo) che ultimamente (e per ultimamente intendo da qualche anno) si avvistano più topi e ratti del passato e questo mi è sembrato strano, perché ora che si è applicata a pieno regime la raccolta differenziata porta a porta e, quindi, non esistono più i cassonetti per strada, i roditori dovrebbero diminuire rispetto al passato, dato che prima era per loro molto più agevole nutrirsi. Invece sembra siano aumentati. Mi sono chiesto perché.
Poi mi sono fatto un’altra domanda: da quanto tempo non si fa una derattizzazione globale sul territorio cittadino? Non lo so, sto cercando tra le delibere comunali ma ho trovato solo delle delibere antiche, le più recenti delle quali risalgono al 2002, per cui, probabilmente, sono anni che non si derattizza più. Allora forse è questa la spiegazione: nonostante i topi non abbiano più i cassonetti dell’immondizia a cui attingere per sfamarsi, oggi non c’è più l’azione dell’uomo che controlli la loro proliferazione. Ecco quindi che vediamo in giro topi ovunque.
Un conoscente che si occupa di queste cose mi confermava che, a causa del minor gettito dal governo centrale, molti comuni hanno rinunciato a derattizzare. Sarà il caso anche del nostro? Non sarebbe, comunque, opportuno eventualmente ripristinare questo tipo di intervento? Ricordiamo che il topo è un animale simpatico solo nei cartoni animati, mentre nella vita reale è portatore di infezioni gravi e potenzialmente molto pericoloso. L’ideale, come per i piccioni, sarebbe intervenire sul degrado urbano dove questi animali prosperano. Ma intanto derattizzare tamponerebbe il problema, augurandosi che le tante promesse fatteci in compagna elettorale, piano piano vengano mantenute.
E ora speriamo gli animalisti non siano troppo cattivi con me.

Luca Craia

domenica 28 settembre 2014

Puliamo il monte, cominciamo lunedì.



Sul piano estetico, l’iniziativa del Comune di Montegranaro, che ha aderito a quella nazionale di Legambiente, Puliamo il Mondo, parafrasandola nell’ashtag che, invero, s’è visto poco sui social “#puliamoilmonte”, è ben riuscita. Piazza Mazzini, ieri pomeriggio, offriva un bel colpo d’occhio, con ragazzi di elementari e medie colorati di giallo e pronti alla missione. Peccato per la scarsa presenza di adulti, facendo eccezione per gli accompagnatori dei ragazzi, che si sono visti in scarso numero. Diciamo, quindi, che la volontà dell’Assessore all’ambiente Roberto Basso è stata soddisfatta a metà: l’opera di sensibilizzazione verso i cittadini per avere un comportamento più civile e rispettoso dell’ambiante che ci circonda ha probabilmente funzionato per i bambini ma non ha colpito l’obiettivo “adulti” che hanno sostanzialmente disertato la manifestazione.
In effetti, girando a piedi per Montegranaro, quei pochi che ieri c’erano hanno potuto toccare con mano (guantata) quanto sporco ci sia in giro e quanto siano, diciamo, maleducati quei cittadini che, anziché conferire il proprio pattume come si deve, nel rispetto delle regole, degli altri e anche di se stessi, lo buttano con noncuranza per strada. Ma questa non è una novità e questo stesso blog lo denuncia da sempre, unitamente ad altre manifestazioni di inciviltà che sono parte dello stesso problema.
Il punto, però, è che sta passando un messaggio latente piuttosto pericoloso, che potrebbe aggravare la questione anziché aiutare a risolverla come credo sia nelle (buone) intenzioni di Roberto Basso. Il messaggio, che sento da tanti commenti da parte di comuni cittadini ma, purtroppo, anche di amministratori poco attenti e oculati e di personaggi che gravitano nel mondo del volontariato, è che il problema sia (solo o quasi) la maleducazione dei cittadini contro la quale c’è poco da fare. Da cittadino educato e rispettoso quale mi ritengo rigetto con forza questa interpretazione: ci sono tantissimi cittadini rispettosi, la maggioranza, che debbono subire il comportamento dei pochi incivili. Questi cittadini vanno tutelati. Quelli incivili vanno educati anche con sanzioni e la repressione del comportamento sbagliato.
Per questo, ribadisco, non ho trovato opportuno che fosse il Comune il protagonista dell’iniziativa di ieri, nonostante la reputi ottima e da ripetere. Il Comune deve occuparsi di tenere in ordine la città, sia con la pulizia quotidiana organizzata (che ora non c’è), sia prendendo tutte le misure necessarie per correggere le condotte sbagliate, anche con scelte impopolari. Dopo aver attuato tutti i provvedimenti in questo senso l’Ente Pubblico può sostenere iniziative come quelle di Legambiente. In questo modo, invece, sembra quasi che ci si arrenda davanti ad un problema insormontabile a risolvere il quale si chiamano direttamente i cittadini. Non solo: lasciando passare il concetto di cui sopra, ossia che la questione ambientale è sostanzialmente dovuta solo al comportamento di cittadini incivili, il politico si crea un alibi a giustificazione di mancate azioni, appunto, politiche. Questo non può e non deve accadere.
Sono assolutamente convinto, perché lo conosco come persona e perché credo di aver capito cosa pensa, che l’Assessore Basso abbia davvero la volontà di risolvere il problema. Ma ora lo deve dimostrare, partendo da lunedì mattina. Lo deve dimostrare organizzando un servizio di pulizia della città che sia efficiente, studiando un piano preciso per il centro storico le cui criticità, spero, siano state ieri evidenziate nella “passeggiata” che anche Sindaco e Vicesindaco si sono fatti per i vicoli. E lo deve dimostrare prendendo misure serie per correggere i comportamenti che portano a tanta sporcizia, non solo emanando regolamenti che verranno poi, come purtroppo spesso accade, disattesi ma studiando controlli e sanzioni contro chi non rispetta le regole. Il mondo e il monte lo cominciamo a pulire sul serio da lunedì. Si spera.

Luca Craia

sabato 20 settembre 2014

Sterilizzazione chimica del piccione. Siamo sicuri?



Mi limito a riportare quanto ho trovato nel sito dell’ARSIA Toscana riguardo la soluzione della sterilizzazione chimica dei piccioni ventilata dal Comune di Montegranaro, al solo scopo di portare un ulteriore elemento di valutazione. Ecco il testo che potete trovare a questo link: http://www.arsia.toscana.it/avifauna/colombo.htm

La sterilizzazione con mangimi antifecondativi presenta numerosi inconvenienti, come documentano numerose ricerche: per avere efficacia si dovrebbe poter raggiungere gran parte della popolazione, ed in particolare la frazione che si riproduce. I farmaci antifecondativi sono molto costosi e hanno un effetto sterilizzante limitato (alcuni giorni), richiedendo pertanto trattamenti complessi e ripetuti. Alcune sostanze hanno mostrato effetti collaterali indesiderati sui Colombi (tossicità), oppure uno scarso potere antifecondativo. Inoltre, non sono ancora chiari gli effetti sull'ambiente (catene alimentari), sulle altre specie commensali e sui predatori dei Colombi.

sabato 26 luglio 2014

Il Comune mette la polvere sotto il tappeto




Il centro storico di Montegranaro è sporco. Lo è sempre stato e la situazione non migliora certamente da sé. La copiosa presenza di piccioni rende il problema ancora più acuto, tanto da spostare la questione dal piano estetico a quello sanitario. Negli anni passati si è cercato, in verità senza grande impegno, solo per rispondere alle ripetute istanze dei cittadini residenti e di questo blog, di porre rimedio alla questione. L’ex assessore all’ambiente predispose l’installazione di gabbie per la cattura dei piccioni e questo provvedimento funzionò finche, inspiegabilmente, le gabbie vennero rimosse e i piccioni, gradualmente, tornarono. Inoltre, con cadenze piuttosto frequenti, alcuni incaricati passavano a pulire gli escrementi per le strade con l’ausilio di una idropulitrice piuttosto potente. Questo non avviene più da mesi.
Con l’avvento della nuova amministrazione ci si aspettava un potenziamento degli interventi per la pulizia del centro storico e la salvaguardia della salute dei suoi abitanti. Questo perché in campagna elettorale si era data rassicurazione circa l’esistenza di un preciso progetto per la riqualificazione del quartiere. Ad oggi, invece, registriamo l’assenza di qualsiasi intervento e la mancanza anche di una minima azione ordinaria di pulizia, nonostante ci sia un apposito assessore.

La questione non è risolvibile con un colpo di scopa, come stanno facendo gli operai del Comune stamattina dopo che il sottoscritto ha chiesto con veemenza che otre a pulire davanti al palco dove ci sarà il concerto stasera si provveda anche dietro l’angolo, a venti metri di distanza, dove non andrà nessuno degli ospiti di stasera ma dove vivono cittadini montegranaresi il cui decoro, la cui qualità della vita e la cui salute vale esattamente come quella di tutti gli altri e va tutelata da chi ci amministra. Per risolvere il problema serve un progetto, che passi dall’eliminazione della presenza dei volatili a un programma di pulizia specifico finchè la situazione non si normalizzi e il centro storico possa essere considerato un quartiere come tutti gli altri, dove fare pulizia come da tutte le altre parti. Questo progetto, a quanto pare, non c’è o, se c’è, tarda a venire.
Occorre che l’assessore al centro storico e quello all’ambiente si interfaccino e trovino un accordo su come intervenire, perché il centro storico non può essere trattato, come si sta facendo ora, come tutti gli altri quartieri. Altrimenti diventa del tutto inutile fare manifestazioni culturali che portino gente in luoghi tirati a lustro per l’occasione mentre a pochi metri c’è sporcizia, incuria, case cadenti, rischi per la salute e la pubblica incolumità. Mettere la polvere sotto il tappeto non pulisce casa.

Luca Craia