lunedì 9 giugno 2014
domenica 8 giugno 2014
Montegranaro racconta: Vera Pantanetti e gli ebrei salvati.
Speriamo sia la prima di una serie di testimonianze multimediali di vita vissuta e di storia cittadina raccontate dai protagonisti. In questo video Vera Pantanetti ci narra un aneddoto relativo alla fine della seconda guerra mondiale e accaduto tra le mura della storica attività di famiglia, quella locanda "De Cesarina" che tante storie deve aver visto transitare.
Pronta la Giunta Stranamore. Domani si va in Consiglio
![]() |
Da sinistra: Roberto Basso, Giacomo Beverati, Endrio Ubaldi, Ediana Mancini, Cristiana Strappa e Aronne Perugini. |
Sembra che Ediana Mancini sia
riuscita a dipanare la prima matassa rilevante che le si è parata davanti, una
matassa che probabilmente era stata in qualche modo prevista ma di cui
certamente non era facile trovare il bandolo. La certezza in politica, si sa,
la si può avere solo con il voto ufficiale per cui daremo per varata la prima
amministrazione comunale non targata Basso e Co. del nuovo millennio solo dopo
il Consiglio Comunale di domani sera, ma le fibrillazioni in seno a SEL che
hanno fatto tremare, ma probabilmente non più di tanto, i vertici dell’ex Lista
Stranamore si direbbero rientrate: le aspettative della componente più a
sinistra potrebbero essere soddisfatte con una soluzione che vede Eros
Marilungo nel ruolo di capogruppo unico in Consiglio Comunale e che, quindi, scongiurerebbe
la creazione di un gruppo a sè stante per quanto riguarda i due consiglieri che
fanno riferimento a SEL. Entrambi, poi, prenderebbero delle deleghe specifiche.
Rientrate, sembra, anche le problematiche legate alla componente centrista
rappresentata da Walter Antonelli che andrebbe a ricoprire il ruolo prestigioso
di Presidente del Consiglio Comunale.
Quindi tutto liscio, si direbbe,
per il varo della “nave Mancini”, una nave che già vede davanti a sé marosi
preoccupanti ma che ostenta, per quanto possibile, tranquillità. Ediana Mancini
ha dichiarato che stanno già lavorando a soluzioni economiche e rapide per il
dissesto della scarpata di viale Gramsci, forse il problema più serio e
urgente, tramite finanziamenti regionali specifici relativi a questo tipo di
accadimenti emergenziali. Restano sul campo altri grandi dedali da percorrere,
come la questione centro storico, vecchia e grave, sulla quale la compagine ha
improntato buona parte della campagna elettorale e che ora chiede, per voce di
molti cittadini, il rispetto degli impegni presi.
Quindi tutto liscio, si direbbe,
per il varo della “nave Mancini”, una nave che già vede davanti a sé marosi
preoccupanti ma che ostenta, per quanto possibile, tranquillità. Ediana Mancini
ha dichiarato che stanno già lavorando a soluzioni economiche e rapide per il
dissesto della scarpata di viale Gramsci, forse il problema più serio e
urgente, tramite finanziamenti regionali specifici relativi a questo tipo di
accadimenti emergenziali. Restano sul campo altri grandi dedali da percorrere,
come la questione centro storico, vecchia e grave, sulla quale la compagine ha
improntato buona parte della campagna elettorale e che ora chiede, per voce di
molti cittadini, il rispetto degli impegni presi.
Del resto è tutta la città di
Montegranaro che necessita di interventi urgenti: quartieri come San Liborio o
Villa Luciani mostrano evidenti situazioni di degrado e persino Santa Maria, l’area
più popolosa e alla quale è stata riservata, negli ultimi anni, più attenzione
da parte degli amministratori, evidenzia situazioni che necessitano di
interventi. La crisi economica sta mettendo in difficoltà il comparto
produttivo e il mondo del lavoro, mettendo Montegranaro, forse per la prima
volta nella storia, di fronte a problemi sociali rilevanti e preoccupanti. C’è la Sutor che chiede aiuto anche
se, almeno a quanto si è detto in campagna elettorale e a rigor di logica,
viste le priorità e la situazione debitoria, sostegni economici come dati in
passato non saranno più possibili. E infine, ultimo ma non ultimo, c’è il buco
in bilancio per quei milioni di debiti accumulati e venuti alla luce durante il
commissariamento.
Di fronte a tutto questo c’è da
augurarsi che il nomignolo che ho appioppato a questa coalizione, “stranamore”,
rimanda un modo scherzoso di definire un insieme eterogeneo di modi di pensare.
Montegranaro non ha certo bisogno di screzi e giochi politici ma di soluzioni
concrete e di gente che si dedichi senza preconcetti al bene comune. La squadra
che sta nascendo sembra in grado di adempiere a questo compito. Speriamo lo sia
davvero.
Luca Craia
La squadra di Ediana Mancini
Ediana Mancini: Sindaco; manterrà
le deleghe per istruzione, cultura e sanità.
Endrio Ubaldi: Vicesindaco con
delega per Bilancio, Personale, Sport, Polizia Municipale, Protezione Civile.
Aronne Perugini: Lavori Pubblici
e Urbanistica.
Giacomo Beverati: Centro Storico,
Politiche Comunitarie, Commercio, Industria, Lavoro e Turismo, Sviluppo Economico.
Cristiana Strappa: Servizi
Sociali.
Roberto Basso: Ambiente, Ecologia,
Traffico e trasporti, Innovazione Tecnologica.
Walter Antonelli: Presidente del
Consiglio Comunale.
Eros Marilungo: consigliere con
delega per politiche agricole e viabilità rurale; capogruppo consiliare.
Paolo Gaudenzi: consigliere con
delega per politiche giovanili e sicurezza.
Sara Di Chiara consigliere con
delega per i rapporti con il volontariato.
Sara Di Luca: consigliere con
delega per pari opportunità, servizi educativi per l’infanzia e l’adolescenza.
Chiara Michetti: consigliere con
delega per i progetti didattici, verde e ambiente e immigrazione.
venerdì 6 giugno 2014
Quasi terminato il restauro del Crocifisso di Sant’Ugo
Il Crocifisso del ‘500 presente
nella Cripta di Sant’Ugo e portato il restauro qualche mese fa da Arkeo sta per
tornare al suo posto. Abbiamo visionato oggi il lavoro fin qui svolto dal
restauratore Marco Salusti, lavoro quasi terminato, e quello che abbiamo visto
è entusiasmante: la scultura lignea è tornata alla sua policromia originale
essendo stata asportata la patina marrone datagli per renderlo simile al
bronzo. La croce è stata riportata alla sua lucentezza pulendo accuratamente la
pastiglia dorata. Strabiliante la parte posteriore della croce dove ora risulta
visibile una stupenda decorazione prima quasi scomparsa .
Ora si tratta di attendere l’ultima
ispezione della sovrintendenza dopodiché si procederà ad ultimare il restauro. Il
riposizionamento dell’opera in Sant’Ugo avverrà con una cerimonia religiosa e
una manifestazione culturale a fine luglio, in occasione della festa del Beato
Ugo.
Luca Craia
giovedì 5 giugno 2014
Arkeo a Veregra Street: visite guidate gratuite.
Ecco gli appuntamenti curati da Arkeo nel periodo di
svolgimento del Veregra Street Festival:
aperture
straordinarie della Chiesa di Sant’Ugo
sabato 21/06
domenica 22/06
giovedì 26/06
venerdì 27/06
sabato 28/06
orario 21.00 – 24.00
visite guidate
gratuite dei luoghi più interessanti di Montegranaro
sabato 21/06
sabato 28/06
con partenza da piazza San Serafino
Il tour comprende la visita a:
chiesa di San Serafino
portali SS. Salvatore e San Francesco
piazza Mazzini
chiesa di Sant’Ugo
chiesa di San Pietro.
Il tour dura circa 2 ore, al termine delle quali sarà
possibile cenare presso gli stand gastronomici del Festival.
Noi Marche. E Montegranaro dov’è?
C’è un buco nel manifesto di Noi
Marche Beach, l’evento previsto a Porto Sant’Elpidio dove le pro loco dei
comuni aderenti al progetto “Noi Marche”
si ritrovano per offrire un pomeriggio a turisti e residenti. È un buco che non
si vede ma si nota. È il buco relativo alla presenza di Montegranaro.
Montegranaro non c’è. E qui mi pongo degli interrogativi, ognuno dei quali ha
una risposta che non mi piace.
Ma prima definiamo cos’è Noi
Marche. È un progetto nato “per difendere, abbracciare, salutare e arridere ai
viandanti che nasce NOI MARCHE. 14 Comuni che difendono e valorizzano il
territorio, che accolgono il visitatore con l’abbraccio del confort delle loro
strutture, che arridono al turista con il piacere del cibo e le iniziative di
svago e di cultura. Tutto questo è NOI MARCHE....UNITI PER OSPITARVI”. Così
recita l’incipit del volantino che viene distribuito nelle strutture ricettive,
nelle agenzie e in tutti i luoghi dove si possano intercettare turisti e
viaggiatori interessati a scoprire la nostra regione. Montegranaro è uno dei
comuni fondatori di questa associazione, un’operazione fortemente voluta dall’allora
assessore al turismo Salvatore La
Porta, un’iniziativa lodevolissima che l’anno scorso portò
diversi visitatori a Montegranaro, visitatori poi accompagnati e serviti da
Arkeo.
Perché Montegranaro non c’è in
questa iniziativa? Non fa più parte del progetto Noi Marche? Se sì, perché? Fa
ancora parte ma non è stato invitato? Forse per via del commissariamento? Ci
sarà pur stato un referente in comune. C’è pur sempre la
Pro Loco. Perché la
Pro Loco di Montegranaro fa una festa al
parco fluviale proprio nel giorno in cui Noi Marche fa festa a Porto Sant’Elpidio?
Non ne sapeva nulla? Non se ne è interessata? Si è messa in contrapposizione?
Le risposte agli interrogativi
posti sopra le tralascio. Ma faccio un’unica triste considerazione:
Montegranaro continua nella sua autarchia suicida, si chiude dentro le proprie
mura e vuole fare da sola. Non comunica, non si interfaccia, non si mette in
rete con gli altri. Così rischiamo di rimanere fuori dai giochi. Gli altri si
attrezzano per il turismo e noi rimaniamo al palo. Gli altri creano una nuova
economia e noi restiamo fermi a fare solo scarpe. Gli altri si evolvono
culturalmente, noi, con centinaia di associazioni culturali, nonostante un’attività
forte in ambito associativo, non riusciamo a decollare. Così è tutto sterile,
anche gli sforzi che Arkeo sta facendo per portare turisti a Montegranaro. Non
ci crediamo? Non capiamo quanto questo sia importante? Sono errori gravissimi
che pagheremo cari in futuro. Svegliamoci.
Luca Craia
mercoledì 4 giugno 2014
Che speranze, povera Italia?
Che speranze abbiamo, povera
Patria nostra, di vederti salva, al sicuro dalle grinfie di questi malfattori
che ti stanno depredando? Come facciamo a non cadere nel qualunquismo quando
assistiamo al quotidiano saccheggio della nostra casa comune da parte di chi l’amministra
per nostro conto, senza distinzioni di estrazione culturale o politica? Che
futuro possiamo augurarci quando vediamo da nord a sud una banda di criminali
che imperversa nei comuni, negli enti pubblici, nelle commissioni, nelle
associazioni? Che futuro possiamo desiderare per i nostri figli vedendo la
nostra classe dirigente incapace di affrancarci, il nostro mondo produttivo
incapace di reagire, la nostra potenzialità creativa e imprenditoriale
surclassata, la nostra dignità internazionale calpestata a causa della
manifesta incapacità di chi dovrebbe tenerne alto il nome?
E la speranza dove potrebbe
essere riposta? In un urlatore, imprecatore, turpiloquista come Grillo? O in un
delirante demagogo come Casaleggio? O in un imbonitore piacione come Renzi? In
un puttaniere come Berlusconi? In fascisti malcelati, comunisti mai pentiti,
qualunquisti, mezzetacche, elettori appassionati da quarantottore, attivisti
disattivati a urne chiuse? O forse saranno quei ragazzi che, talvolta
sbagliando, stanno cercando di fare qualcosa? La speranza è nell’affrancarsi
dalla denuncia pura e passare alla proposizione, al progetto realizzabile, al
confronto costruttivo, alla volontà di sederci e progettare il futuro. Piccola,
fragile speranza, ma nutriamola, ancora per un po’. Non facciamoci portare via
pure questa dai ladroni di Roma, Milano, Venezia e d’ogni dove di questo
sciagurato amato Paese chiamato Italia.
Luca Craia
martedì 3 giugno 2014
Le occasioni sprecate
Considero fondamentale per la
crescita culturale e turistica (le due cose sono strettamente connesse) del
territorio fermano la creazione di un circuito tra enti, strutture e
associazioni che operano in questo campo al fine di poter offrire un pacchetto completo a chi voglia fruire di questo tipo di servizi. È infatti impensabile poter
presentare un’offerta realmente appetibile rimanendo chiusi ognuno nel proprio
ambito, in quanto, pur possedendo la nostra terra tesori inestimabili, essi
sono disseminati in tanti piccoli siti che, se non messi in rete e coordinati,
sono destinati a soccombere rimanendo isolati.
Era questa l’idea di fondo della
Settimana della Cultura. Lo so bene, perché, come chi deve sapere sa, ad
idearla e a proporla come evento plurimo del territorio fermano coordinato
dalla provincia sono stato proprio io, in qualità di presidente di Arkeo. L’intenzione,
proposta a suo tempo all’assessore Buondonno, era di mettere in rete le varie
associazioni del territorio per creare una serie di iniziative coordinate in un
determinato periodo al fine di offrire all’utente la possibilità di girare e
scoprire la provincia attraverso aperture di siti e manifestazioni culturali. Questo
non è avvenuto.
È un’occasione sprecata. L’ha
sprecata l’assessore non promuovendo l’evento come meritava. L’hanno sprecata
le tante associazioni delle provincia che non hanno aderito, l’ha sprecata
Montegranaro, che era il comune più importante dell’iniziativa ed è stato il
primo a chiudersi in se stesso, non promuovendo le iniziative degli altri, non
divulgando il programma messo a punto dalla provincia, creando un manifesto
proprio nel quale non risultava nemmeno che l’iniziativa fosse territoriale,
assumendo una posizione perniciosamente autarchica, andando esattamente in
direzione opposta a quello che era lo spirito con cui l’iniziativa era nata.
L’ha sprecata la Pro Loco di Montegranaro,
non relazionandosi con realtà extra comunali per creare i presupposti di essere
“pesante” anche a livello provinciale. Spreco nello spreco, la Proloco ha gettato via l’occasione
di diventare autorevole usando la propria autorità, coordinando e dirimendo le
questioni, scegliendo il giusto anziché rimanere ignavamente in posizione più
che neutrale, supina, mettendosi in balia delle solite prevaricazioni,
prepotenze, dei soliti tentativi di predominio, della solita salvaguardia del privilegio, vero o presunto che sia. Peccato.
Luca Craia
La seconda Festa della Banda Omero Ruggieri.
Anche quest’anno si ripete l’appuntamento con la Festa della Banda Musicale Omero Ruggieri, un appuntamento per conoscere meglio e sostenere questa realtà montegranarese che sta crescendo, pur tra tante difficoltà, per dare un punto di riferimento ai nostri giovani e una vera banda musicale alla nostra città. La festa quest’anno sarà condivisa, per motivi organizzativi, con la consueta cena di fine anno scolastico organizzata dall’ISC di Montegranaro e dall’Associazione G.O. Genitori Oggi, e si terrà sabato 7 giugno al Campo dei Tigli, con inizio alle ore 17.00.
Questo il programma:
ore
17:00 apertura della festa
ore
17:30 esibizione Banda Omero Ruggieri
ore
18:00 esibizione ballo hip-hop Scuola Media
ore
18:30 saggio musicale Scuola Media
ore
19:00 esibizione Banda Omero Ruggieri
ore
20:30 Musical “Happy Web” della Scuola Media
ore
22:00 Monica Giorio Live Show
presenta Tiziano Zengarini.
Ci saranno stands gastronomici e intrattenimenti vari. Sarà
l’occasione per incontrarsi, passare tempo insieme, conoscere il lavoro di
questi ragazzi che, ormai da tempo, si prodigano per far crescere la banda di
Montegranaro. In caso di maltempo la manifestazione si terrà ugualmente ma nei
locali sottostanti il Campo dei Tigli.
Luca Craia
A PROPOSITO DI GIANLUCA LALLI, LEADER DEGLI UCRONIUTOPIA - DI ANNA LISA MINUTILLO
Una persona semplice e concreta Gianluca Lalli con la passione per la musica e la letteratura ma anche un’anima sensibile ancora attenta al rispetto per l’ambiente e per ciò che lo circonda. Scrive,compone e arrangia senza dimenticarsi mai di mettere il cuore e l’anima in ogni piccola cosa che fa cercando di far giungere a chi lo ascolta la sua sensibilità e la sua ricerca per le belle cose, talvolta piccole e dimenticate, che fanno della vita un meraviglioso viaggio canoro. Il suo nuovo disco “LA FABBRICA DI UOMINI” è in uscita.
Gianluca è un cantautore, poeta e scrittore, nasce ad Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno nel 1976. La musica è la sua passione da sempre, sin da bambino, ma fino ai 16 anni è un amore platonico, poi con alcuni risparmi compra una chitarra usata ,una Clarissa del 76 e l’amore finalmente esplode definitivamente e si concretizza. Comincia da subito a comporre testi e musica delle sue canzoni. I testi spesso attingono dalla letteratura, un’altra grande passione del cantautore marchigiano. I suoi maestri in ambito letterario sono i poeti maledetti francesi, tra cui spiccano Rimbaud e Baudelaire. Ma le canzoni prendono spunto anche dalla letteratura americana, con scrittori del calibro di Henry Miller, Jeck Kerouac, John Fante, Aldous Huxley, George Orwell, ecc. Binomio quello tra letteratura e musica che si sposerà felicemente nell’album di esordio degli Ucroniutopia dal titolo “Il tempo degli assassini”, titolo ispirato dalla poesia “Mattinata d’ebbrezza di Arthur Rimbaud” .Nel disco del 2011 si trova anche una canzone tratta da una poesia di Baudelaire, “Il vino dell’assassino”, di cui Lalli ha realizzato un videoclip che è stato proiettato sull’emittente nazionale MTV, nel programma MTV New Generation e che è visibile anche su Youtube al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=jSo9dN0fhAk
Inoltre nel primo disco si trova un omaggio al poeta tedesco Wolfgang Goethe nella poesia “Il Re degli elfi” diventata anch’essa una canzone. “ La grande fame”, romanzo di John Fante, si trasforma in una canzone dal titolo “La legge” , così come “La fattoria degli animali” di G Orwell. A chiudere il disco di esordio, oltre alle due ballate autobiografiche “ Tutto quel che so” e “Io” (brano vincitore del programma di Radio1 Rai, DEMO), c’è il brano “Il Lupo”, tratto anch’esso da un incrocio di scrittori amanti della natura e degli animali, che per tutta la vita inquietamente sono stati impegnati nella ricerca della Libertà: “Il trattato del ribelle di Junger”, “Il richiamo della foresta”di Jeck London e “Il lupo della steppa” di Herman Hesse. Il videoclip della canzone “ Il Lupo” è visibile su Youtube al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=sfSuBNyRpY4
Il Videoclip ha vinto il Premio Hard Rock Cafè 2013 ed è stato presentato al Festival del Cinema di Venezia per aver vinto il concorso Pasinetti. Completamente autoprodotto, e di cui Lalli ha scritto testo musica e sceneggiatura, è stato realizzato tra le Marche e la Lombardia, le scene sono state girate con la presenza di 4 magnifici lupi cecoslovacchi, allevati da una ragazza amante degli animali a San Colombano al Lambro, poco sotto Milano.
La musica degli Ucroniutopia ha delle sonorità uniche. Alle chitarre folk si uniscono particolari arrangiamenti classici,ed oltre al già nominato Jacopo Mosesso, il suono si arricchisce con la talentuosa soprano Eleonora Aleotti la quale, oltre ad accompagnare Lalli con la sua voce, suona il flauto traverso. Giorgio Gallo alla batteria, Walter Pandolfi al basso, e Lorenzo De angelis alla chitarra elettrica completano la formazione Ucronica.
Il nome degli Ucroniutopia, band fondata dallo stesso Gianluca Lalli, nasce nel 2009 dalla fusione di due parole greche Ucronia = senza tempo, e Utopia= Senza luogo. Spesso gli Ucroniutopia si esibiscono portando al volto delle maschere bianche o delle maschere degli animali come nel caso dell’interpretazioni live del romanzo di Orwell “La fattoria degli animali”.
Anna Lisa Minutillo
Tutti a caccia di stelle con Dino Gazzani e Arkeo
Quasi quaranta persone con il
naso in su. Quasi quaranta persone con lo sguardo perso nel cosmo. Quasi
quaranta persone sperse ma non disperse nel buio della campagna montegranarese.
Quasi quaranta persone vestite con un giubbotto catarifrangente di quelli che
si tengono in macchina e non si usano mai. Tutti guidati da Dino Gazzani a
caccia di stelle, con un tuffo carpiato nell’astronomia miscelata alla
mitologia. A Salire a le Stelle, così si chiude la cantica del Purgatorio di
Dante. E questo abbiamo fatto ieri sera: siamo saliti alle stelle, per un’ora,
ma ci siamo stati a brillare insieme a loro, nell’aria tersa di una notte di
fine primavera. Grazie a tutti coloro che hanno voluto condividere questa
esperienza con noi. Grazie a Dino per avercela regalata. La rifaremo presto,
per chi la vorrà rifare e per chi, questa volta, se l’è persa.
Luca Craia
lunedì 2 giugno 2014
Vallasciani, coordinatore di SEL, precisa la sua posizione su Montegranaro
Credo sia giusto e doveroso dare spazio al commento dell Coordinatore Provinciale di SEL, Roberto Vallasciani, al mio articolo Ritorno al futuro con Sel: la prima repubblica e ilfantasma di Andreotti, postato sotto l'articolo stesso e sulla pagina Facebook dell'Ape. Di seguito trovate anche la mia risposta. (L.C.)
Egr.Dr.Craia, approfitto dello spazio concesso dal suo Blog per fare alcune
precisazioni in merito al pezzo da lei scritto. Nonostante le mie abituali
frequentazioni di Montegranaro sia per lavoro che per fraterne amicizie che mi
legano a questa città nel caso da lei citato non ho fatto alcuna irruzione
personale ma mi sono limitato a rispondere, cortesemente, ad una telefonata di
una giovane cronista locale per conto del Corriere Adriatico. Era giovedì 29
maggio e da soli tre giorni era stata ufficializzata la vittoria della Lista
capeggiata dalla Sig.ra Mancini. Alla domanda della giornalista sulle
aspettative di SEL mi sono limitato a dire che non eravamo ancora stati
convocati dalla neosindaca, eravamo tranquilli e sereni, mi sembrava eccessiva
la foga di cui leggevo sui giornali visto che lo spoglio elettorale era avvenuto
solo tre giorni prima ed abitualmente la definizione di una giunta può
richiedere anche qualche settimana. Ciò premesso, è chiaro che SEL ha legittime
aspettative di poter contribuire al governo della città. Il risultato ottenuto a
Montegranaro è stato straordinario: SEL ha eletto ben due consiglieri quando un
partito che a livello nazionale è elettoralmente dieci volte più grande, come il
PD, ne ha eletti tre. Ed a fronte di un tale successo elettorale cosa dovrebbe
fare un partito politico....? Dovrebbe forse dire "ora che ho fatto una bella
campagna elettorale, ho avuto una fiducia degli elettori superiori ad ogni
aspettativa, ho eletto due consiglieri..... mi faccio da parte. Che amministrino
gli altri.....". Ogni partito politico si cimenta con una campagna elettorale
perché ha la speranza e l'auspicio di amministrare, di governare, di avere la
possibilità di dimostrare quelle buone pratiche che ha enunciato quando ha
chiesto i voti ai cittadini. E questa è una legittima aspirazione di tutti. Se
guardiamo a livello nazionale quello che è il movimento più moderno ed
innovativo del panorama politico, il MoVimento 5 Stelle, pur stando
convintamente all'opposizione del governo nazionale ha preteso (giustamente)
quegli incarichi che per "tradizione" spettavano a partiti di opposizione:
tantissimi membri di commissioni parlamentari, la vicepresidenza della Camera
con l'On.Di Maio, la Presidenza della Commissione di vigilanza RAI con l'On.Fico
e così via.... Non si può certo dire che il M5S sia un partito in cerca di
poltrone però non è giusto sottrarsi a certe responsabilità anche perché è cosa
ben diversa se alla Presidenza della Vigilanza RAI c'è Fico anziché un uomo di
Berlusconi. Ecco perché crediamo, serenamente, che SEL aspiri a dare il proprio
contributo fattivo e concreto al governo di una città. Lo abbiamo dimostrato a
Fermo dove per tre anni il settore della "cultura" è stato rilanciato da un
assessore di SEL particolarmente capace e sensibile verso questo tema e dove
attualmente l'assessore all'ambiente (di SEL) gestisce tale delega con impegno e
competenza come raramente era avvenuto negli ultimi 15 anni.
Per tutto ciò non possiamo, e non dobbiamo, mai confondere i privilegi di incarichi passivi della "casta" con il contributo che a livello di amministrazioni locali ciascun partito ha il diritto-dovere di dare. Perchè non è vero che tutti sono uguali e che le sensibilità siano le stesse. I consiglieri comunali e gli assessori di SEL del comune di Fermo si sono battuti per proporre e far deliberare l'istituzione del Registro per il Testamento Biologico, prima città capoluogo delle Marche ad averlo fatto. Se al loro posto ci fossero stati consiglieri o assessori di altri partiti ciò non sarebbe mai successo. Ecco, assumersi certe responsabilità significa dare rappresentanza, riscontro e rispetto a coloro che ti hanno votato. Non farlo sarebbe un inganno al loro consenso.
La ringrazio sentitamente dell'oppurtunità che mi ha dato e le auguro buon lavoro.
Roberto Vallasciani
Per tutto ciò non possiamo, e non dobbiamo, mai confondere i privilegi di incarichi passivi della "casta" con il contributo che a livello di amministrazioni locali ciascun partito ha il diritto-dovere di dare. Perchè non è vero che tutti sono uguali e che le sensibilità siano le stesse. I consiglieri comunali e gli assessori di SEL del comune di Fermo si sono battuti per proporre e far deliberare l'istituzione del Registro per il Testamento Biologico, prima città capoluogo delle Marche ad averlo fatto. Se al loro posto ci fossero stati consiglieri o assessori di altri partiti ciò non sarebbe mai successo. Ecco, assumersi certe responsabilità significa dare rappresentanza, riscontro e rispetto a coloro che ti hanno votato. Non farlo sarebbe un inganno al loro consenso.
La ringrazio sentitamente dell'oppurtunità che mi ha dato e le auguro buon lavoro.
Roberto Vallasciani
Sono d’accordo con lei, dottor Vallasciani, sul fatto che ci
sia grande distanza se alla presidenza della Vigilanza Rai vi sia l’onorevole
Fico o un esponente qualsiasi di Forza Italia. Ma il punto è proprio questo:
qui non stiamo parlando di commissioni parlamentari da assegnare a forze
politiche antagoniste ma di deleghe da assessori da assegnare a membri della
stessa squadra, che dovrebbero già avere in mente quali siano le dinamiche
interne alla squadra stessa e i ruoli di ognuno nel gioco da fare. Non vedo,
scusi la mia ingenuità, che differenza ci sia se a giocare a porta ci sia
Buffon o qualsiasi altro portiere facente parte della rosa, così come non
dovrebbe esserci differenza se a fare l’assessore, che so, al bilancio ci sia
questo o quel consigliere eletto nella lista “Montegranaro Riparti” o,
addirittura, un tecnico esterno chiamato per la sua competenza. Se è vero che
la lista in questione era civica, appoggiata da partiti ma civica, e se è vero
che si tratta di una squadra omogenea come ci è stato detto e non di un gruppo
di partiti come invece sospettavamo quando l’abbiamo scherzosamente definita “lista
Stranamore”, il problema che lei pone non avrebbe ragione di essere. Montegranaro
ha problemi grandi, lo sa bene, e vanno risolti con urgenza e competenza. Quella
che lei chiama “legittima aspirazione” è un problema che non riguarda i
cittadini ma il suo partito e, in questa fase e sulla base delle premesse e
delle promesse, non deve influire minimamente sulla formazione del nuovo
governo cittadino. Questo è quello che si intende per nuova politica, questo è
quello che si intende per bene comune superiore. Se questo vincerà sulle pur “legittime
aspirazioni” di questo o quel partito lo vedremo a breve. E se dovessi aver
inteso male o male interpretato le sue parole affidate al giornale sarò ben
lieto di ammetterlo.
Luca Craia
domenica 1 giugno 2014
Occorre riappropriarsi dell’etica nella politica Montegranarese – di Walter Antonelli
Non posso non condividere
questa gradevole e nello stesso tempo profonda riflessione di Luca Craia (Ritorno
al futuro con Sel: la prima repubblica e il fantasma di Andreotti) sulle vicende politiche montegranaresi.
Vorrei però dare una mia nota a
compendio di quanto scritto. La politica locale, come quella nazionale, ha
smarrito l’etica. Ciò può sembrare un’eresia, ma altrimenti non si capirebbero tutte
le vicende di malapolitica. Guardando la gestione politica di Montegranaro
degli ultimi decenni con i numerosi contenziosi che hanno generato i debiti
fuori bilancio, le innumerevoli varianti al neoPRG, la scellerata gestione
della società in house, non si può credere che si sia operato nel rispetto dei
doveri morali verso se stessi e verso gli altri. Nella stessa recente campagna
elettorale alcuni candidati non hanno avuto remore ad utilizzare attacchi alla
persona verso gli avversari, a dispetto della morale. Nella mia stessa
compagine elettorale, da quello che mi è stato riferito da alcuni cittadini, in
alcuni casi si è prevaricata l’etica, cosa che io non condivido in modo
assoluto.
Io avrei potuto cercare
maggiori consensi personali utilizzando il fatto che alcuni candidati della mia
lista non hanno votato a favore della mia mozione per la riduzione delle indennità
di carica comunale che avrebbe permesso l’abolizione della mini-imu a
Montegranaro. Non l'ho fatto perché contrario ai miei principi etici che
considero invalicabili. Ora che i cittadini ci hanno reso, con il loro voto, il
Governo del paese, dobbiamo rimboccarci le maniche nel rispetto dell’etica, per
trovare le soluzioni alle emergenze come la frana di viale Gramsci, la
liquidazione della società in house senza interrompere i servizi erogati alle
persone, far fronte ai numerosi contenziosi in essere da cui potrebbero
scaturire ulteriori debiti fuori bilancio.
Tra le emergenze considererei la
riapertura del nostro ospedale per il quale passa l’ultimo treno che comporterà
definitivamente il suo futuro destino, per cui necessita una chiara e forte
iniziativa, alla quale l’ASUR non potrà dire di no. Non so se tra i miei
colleghi di lista vi è la volontà e la competenza per far valere le ragioni di
Montegranaro. Chiedo a tutti gli eletti
di maggioranza e minoranza di riappropriarsi dell’etica al fine di indicare
quale sia il vero bene per la collettività e quali i mezzi per conseguirlo.
Walter
Antonelli
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