martedì 9 settembre 2014

Terzo Mondo Montegranaro: tutte le mattine senza corrente



Non spiega il perché, l’Enel, della mancanza sistematica di corrente tutte le mattine da diversi giorni a questa parte in una larga fetta del paese (centro storico e aree limitrofe). O meglio, a chi ha telefonato per chiedere spiegazioni, è stato risposto che le linee sono vecchie e soggette a guasti. Guarda caso, però, i guasti si verificano tutte le mattine più o meno alla stessa ora. Guarda caso, se  è vero che le linee sono vecchie, le tariffe sono nuove e aggiornate e a tali tariffe, carissime, non corrisponde un idoneo servizio. Il problema non è da sottovalutare.
A parte l’abitazione, che riceve in tal modo un danno relativo (anche se rimanere senza corrente è comunque un disservizio grave), le attività produttive e commerciali ne risentono parecchio. Stamattina ero in un bar del centro che ha dovuto mandar via a mani vuote numerosi clienti che “pretendevano” di avere un caffè. I frigoriferi soffrono e, quando ripartono, consumano per riportarsi alla temperatura ottimale. Chi lavora deve fermarsi.
Il danno c’è e l’ente che gestisce la distribuzione dell’energia elettrica dovrebbe farsene carico. O almeno evitare che ciò accada. Se le linee sono vecchie che siano adeguate. Se si devono fare lavori di manutenzione che prevedano l’interruzione del servizio l’utente dovrebbe esserne informato in modo tale che possa organizzarsi. Questo non in funzione di chissà quale regolamento, solo per il normale rispetto che si deve al prossimo, soprattutto quando il prossimo paga per ricevere un servizio.

Luca Craia

lunedì 8 settembre 2014

Piccionman e i piccioni sterilizzati



- Pronto, Piccionman?
- Sci, chi si?
- Un amico.
- De chi?
- Come de chi? Tuo.
- Ma io non te conoscio…
- Mmmmm… m’avia ditto che eri duro de capoccia…. So un anonimo, va vè?
- Ah capito… che voli? Stavo a magnà.
- Te volio avvisà che a Montegranà ce semo rempiti de merda de picciò natra orda.
- Sci, lo saccio, m’ha ghià telefonato zia. Non ci sta l’assessore apposta pe lo centro storico addè?
- Come no!
- E che vole fa?
- Ha ditto che li vole sterilizzà.
- Co lo spirito?
- Sci, santo… ma che spirito. Li vole sterilizzà co le pasticche.
- In che senso?
- Non glie vole fa fa più li figli, glie da a magnà le pasticche e quilli non feta più.
- Ammazza, ingegnoso l’assessoro noo. E come fa a faglie piglià le pasticche? Co un bicchiè d’acqua?
- Ma che te saccio. Secondo me gna che ce veni tu, che parli co li piccù, e glie le fai piglià.
- Ma io c’agghio da fa, staco in ferie, non c’agghio voglia.
- Piccionman, qua stemo nela merda, nel vero senso dela parola. Se non veni tu che facemo?
- Intanto rpuliscete le strade. Se ognune se rpuliscesse lo pezzetto davanti a casa sua…
- Ah! Te ce metti pure tu? Quessa l’ha ghià ditta lo vicesindaco e un par de assessori. E certo, e le case diroccate? Chi ce va a pulì là davanti? Ma che me paga lo stipendio lo sindaco a me????
- Non c’avio pensato. Va vè, addè vedo come posso fa. Vedemo de convince ssi picciù a beese lo spirito.
- Ma che spirito!!!! Ad’è le pasticche.
- Spirito, pasticche…. Se era lo sciroppo faciamo prima. Basta che non me dicete de metteglie le supposte che io no lo faccio, eh?

Protocollata la petizione per i piccioni.



La petizione promossa da Arkeo per sollecitare interventi atti a risolvere in maniera radicale il problema della massiccia presenza di piccioni nel centro storico è stata protocollata stamattina. I firmatari sono 28, residenti e non, e tutti molto preoccupati per la situazione. La presenza dei volatili, infatti, e il conseguente accumulo di guano, non hanno solo ripercussioni estetiche ma comportano pericoli seri per la salute umana. E a Montegranaro sia il numero dei piccioni che la presenza di guano in strada sono elevatissimi.
Nei giorni scorsi, sparsasi la notizia che si stavano raccogliendo le firme, dal Comune è giunta l'informazione che si intende provvedere con la sterilizzazione chimica degli animali. Abbiamo continuato a raccogliere le firme e protocollato la petizione nonostante questo in quanto vogliamo sottolineare l’urgenza di intervenire. Abbiamo già passato tutta l’estate, col caldo che, per fortuna, non è stato eccessivo e il tanfo nauseante degli escrementi. È decisamente ora di porre rimedio, un rimedio che non passa, come qualche amministratore ha voluto sottolineare, attraverso la buona volontà del singolo cittadino che si pulisce lo spazio intorno alla propria dimora. Questo non è possibile per due motivi: per rimuovere il guano occorre un’attrezzatura specifica, non basta la scopa, e questo chi conosce il problema lo sa (quindi chi afferma il contrario non conosce il problema); l’altro motivo è dato dalla presenza di numerose case disabitate. Quelle chi le pulisce? Infine non è corretto che un cittadino che paga le tasse debba provvedere a un servizio che spetta all’ente pubblico.
Ora speriamo che l’istanza di Arkeo e dei cittadini che hanno firmato il documento abbia esito. Il testo lo trovate qui di seguito.

Luca Craia


In riferimento alla gravissima situazione di degrado e sporcizia in cui versa gran parte del centro storico montegranarese a causa della massiccia presenza di colombi, tenuto conto della pericolosità per la salute umana e animale della presenza di accumuli di guano di piccione, preoccupati per la propria incolumità, per il decoro della città e per la forte svalutazione immobiliare degli stabili ivi ubicati, i cittadini sottofirmatari della presente

CHIEDONO

che il Comune di Montegranaro metta immediatamente allo studio un progetto per il contenimento del numero dei volatili in modo da evitare che essi prolifichino e che le loro scorie inquinino pericolosamente la città, mettendo in pericolo la salute dei cittadini e creando grave danno, anche economico, a chi vive e investe nel centro storico.



Non parliamo di ronde. Ma quello sono.



Possiamo chiamarle come vogliamo, anche Filippo. Ma quando si incaricano cittadini normali, non guardie giurate, non professionisti della sicurezza, ma normalissimi cittadini, armati di buona volontà, magari esasperati, magari arrabbiati, magari desiderosi di ordine, di controllare il territorio, queste sono ronde. Non ci piace il termine ronde? Chiamiamole squadre di controllo, chiamiamole volontari per la sicurezza, chiamiamole Alberto, chiamiamole come ci pare. Rimangono ronde, puzzano di fascismo.
La sicurezza è una cosa seria. Metterla in mano a non professionisti è pericoloso, prima di tutto per loro. Non saranno in grado di difendersi in caso di reazione da parte del malvivente colto in flagrante, non saranno addestrati a sufficienza, non sapranno ben distinguere tra azione malavitosa e altro.
È lo spirito di destra che esiste, ed è molto forte, in questa amministrazione guidata e composta da una maggioranza di consiglieri di sinistra o che si ispira a valori di sinistra e una parte di destra. È contraddittorio pensare che, in una coalizione dove è rappresentata anche SEL, si parli di vigilanza da parte dei cittadini (non ho detto ronde). E questo è preoccupante anche da un punto di vista politico perché delle due l’una: o la componente di sinistra non accetterà questo modo di pensare e andremo verso a qualche tipo di spaccatura oppure la componente di destra è così forte e il desiderio di potere così radicato che qualsiasi imposizione, anche questa, verrà accettata. Vedremo.

Luca Craia

Basta alibi, ora passiamo ai fatti. Le frizioni, alla fine, si bruciano.



Sono due gli alibi che l’attuale amministrazione sta usando a giustificazione della sostanziale immobilità registrata dall’insediamento ad oggi:
1)      ci siamo appena insediati, dateci tempo;
2)      abbiamo trovato un disastro e dobbiamo rivedere i nostri programmi.
Entrambi gli alibi non tengono per un semplice motivo: gli attuali amministratori di Montegranaro non sono scesi con un disco volante (magari un UFO di quelli tanto amati dall’ex sindaco Basso) e sono giunti a noi ignari di quello a cui stavano mettendo mano. I nostri amministratori provengono da anni di opposizione. Il ruolo di opposizione è un ruolo di controllo. I Consiglieri Comunali di opposizione hanno il diritto/dovere di controllare ogni singolo atto compiuto dalla maggioranza. Da qui pare evidente che, i nostri attuali amministratori, dovrebbero essere al corrente della situazione. Essere al corrente della situazione vuol dire:
a)      essere in grado di iniziare a lavorare immediatamente, il giorno dopo le elezioni, e non dover attendere oltre tre mesi;
b)      essere consci dei conti, aver stilato un programma attendibile che ne tenesse conto e, quindi, essere in grado di rispettarlo.
Per contrastare queste argomentazioni mi è stato da più voci argomentato il fatto che l’opposizione, durante le passate consiliature, ha sempre trovato grandi difficoltà se non ostruzioni nell’accesso agli atti. Questo, se confermato, sarebbe gravissimo e non si capisce perché, allora, tali consiglieri non abbiano denunciato questa aperta violazione della legge e dei diritti democratici.
Non ci sono alibi, quindi, per questi tre mesi di fermo totale o quasi. C’è solo da augurarsi che finalmente Montegranaro riparta, come promesso, e non continui in eterno a dare gas e tirare la frizione, anche perché le frizioni non durano in eterno: alla fine si bruciano.

Luca Craia

sabato 6 settembre 2014

Buona fortuna piccolo prete. Il mio saluto a don Emanuele.




Lo chiamo piccolo prete per la sua statura fisica, certamente non per quella umana che è ben altra. Tocca salutarlo, Emanuele, don Emanuele, questo ragazzo venuto a Montegranaro qualche anno fa come diacono e a Montegranaro nato e cresciuto come sacerdote. Tocca salutarlo perché va altrove, non lontanissimo, ma altrove. Vorrà dire che, quando vorremo parlargli, toccherà prendere la macchina.
Una bella palestra, per un prete, Montegranaro, ti fa conoscere in maniera cruda quanto è difficile avere un ruolo pubblico, e quello del prete è un ruolo pubblico tra i più difficili. L’indole pacifica e combattiva allo stesso tempo lo ha fatto amare, molto, dai Montegranaresi. Credo non ci sia nessuno, a Montegranaro, che non gli voglia bene. E per questo salutarlo sarà difficile. Non faremo barricate per tenerlo da noi, non sarebbe giusto: Emanuele andrà a fare nuove esperienze che lo faranno crescere ancora, che ne faranno un grande sacerdote come mi pare sia nel suo potenziale.
Noi potremo dire, con orgoglio, di averlo visto nascere come prete, crescere e muovere i primi passi. E sono certo che ci porterà nel cuore, che questo legame che ha con la nostra città non si spezzerà mai perché Emanuele è uno di noi e lo sarà sempre, ovunque andrà. E, secondo me, andrà lontano. Dio ti benedica, piccolo prete.

Luca Craia

Partenze in salita. Montegranaro Sfriziona


venerdì 5 settembre 2014

Montegranaro Sfriziona


Spazzolatrice, idropulitrice, sostanzialmente non si ha idea di cosa sia il centro storico.

Stamattina, quando ho letto l’articolo del Carlino che riportava la notizia secondo la quale il Comune di Montegranaro sarebbe in procinto di “affittare” un’idropulitrice dal Comune di Monte Urano sono stramazzato sulla sedia. Come – mi sono detto – l’idropulitrice c’è sempre stata, quella della Protezione Civile, che veniva usata saltuariamente ma efficacemente nelle strade del centro storico per rimuovere il guano di piccione. Mi sono chiesto perché non si utilizzasse più questa attrezzatura per andare ad affittare quella del Comune “cugino”. Poi scopro che si è trattato di un refuso della pur sempre ottima Marisa Colibazzi. Capita, ci sta. In realtà si affitterebbe una spazzolatrice, da utilizzare per tirare a lustro le strade del centro.
Ho fotografato questa spazzolatrice a Pienza. Lì funziona. Ma non ci sono macchine, è tutta pianura e le strade sono sufficientemente larghe.
Ecco, il punto è questo: se si pensa che si possa pulire il centro storico di Montegranaro con una spazzolatrice si hanno idee davvero poco chiare sulla morfologia e la topografia del nostro quartiere antico. Il centro storico nostrano è irto, pieno di scalette, di vicoli strettissimi. Come si pensa di farci passare una spazzolatrice quando, in certi angoli, ci gira a stento una bicicletta? Come si pensa di farle scendere le scalette? Una spazzolatrice ha bisogno di strade sgombre dalle auto in sosta, altrimenti pulisce solo il centro della strada. Come si intenderebbe procedere? Con ordinanze di divieto di sosta nei giorni in cui il mezzo dovrebbe passare? E chi non le rispetta? Multe? A Montegranaro? La città dove non si fa la multa a nessuno, neanche se parcheggia in terza fila davanti alla porta della chiesa durante la messa della domenica? Siamo seri.
Mi pare chiaro che i nostri amministratori, ammettendo buona fede e altrettanto buona volontà, non conoscano affatto il centro storico. Eppure in campagna elettorale ne hanno fatto bandiera, promettendo grandi cose, cose che stentano a partire, progetti che sembra non ci siano, soluzioni che non risolvono, amministratori che, anziché occuparsi dei problemi radicali, come le case pericolanti, il guano di piccione, una situazione urbanistica inaccettabile, pensano a fare accordi da sbandierare alla Festa dell’Unità, senza sentire i residenti, senza preoccuparsi di farsi dire da chi li vive, visto che loro stessi non ne hanno idea, quali siano i veri problemi del cuore del paese. Montegranaro sfriziona anziché ripartire, e la marcia è ancora in folle.

Luca Craia

lunedì 1 settembre 2014

Nuova ordinanza nel centro storico. Crolla parte di un balcone.



Apparentemente un crollo di piccola entità, il distacco di un frammento di calcestruzzo da un balcone di una casa disabitata, una delle tante case vuote del centro storico, ultimamente divenuta, esternamente, dimora di piccioni tanto che il perimetro dello stabile è lastricato di guano. Il frammento è di relativamente piccole dimensioni, si direbbe (cadendo si è sbriciolato) di una trentina di centimetri per dieci, sufficienti per far male se cadute addosso a qualcuno. Inoltre non pare improbabile, tutt’altro, che possa capitare di nuovo.
Per questo, dopo la mia segnalazione, l’Ufficio Tecnico Comunale ha disposto un’ispezione stamattina, a seguito della quale è stata emessa un’ordinanza di messa in sicurezza a tutela della pubblica incolumità. L’ordinanza dovrebbe essere firmata domani dal Sindaco Mancini perché oggi il Primo Cittadino era assente da Montegranaro in quanto in visita istituzionale al Micam.
È un ulteriore segnale di quanto stia degradando il centro storico montegranarese, tra sporcizia, pericoli per la salute derivanti dal guano di piccione e case pericolanti. È un segnale anche dell’urgenza di cui si ha bisogno per porre rimedio ai tanti problemi del quartiere antico. C’è da augurarsi che questa nuova ordinanza non rimanga lettera morta come le altre fin qui emesse ma che segni l’inizio di un’azione politica atta a farle rispettare. Il centro storico di Montegranaro non può più attendere.

Luca Craia

sabato 30 agosto 2014

Attaccate le Scuole Rosse. Effrazione, furto e atti vandalici. Ingenti i danni.



È successo, a quanto pare, lo scorso fine settimana ma la notizia è passata in sordina, forse per via delle ferie. Qualcuno si è introdotto nell’edificio delle scuole elementari di via Marconi attraverso una delle finestre del seminterrato che danno sul cortile superiore (sempre aperto nonostante il cancello) e, in assoluta tranquillità, si è dato alla distruzione di tutto ciò che ha trovato. Sette porte danneggiate, suppellettili rotte, coi colori sono stati imbrattati muri e mobili, messo sottosopra l’archivio, saccheggiati i computer, messa a soqquadro la palestra. È curioso che, nei giorni successivi, si è notata ripetutamente la luce accesa di notte. Sono intervenuti i Carabinieri ma, al momento, non si sa nulla su chi possa essere l’autore del gesto che, più che un atto criminale in senso stretto, appare come un vandalismo feroce. E siamo a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico. Montegranaro sembra sempre di più una città tutt’altro che tranquilla, anche se, inspiegabilmente, su questa vicenda c’è stato un assordante silenzio.

Luca Craia



venerdì 29 agosto 2014

Arkeo e la sicurezza nel centro storico. Protocollata richiesta di intervento.



Arkeo non si occupa solo di promozione turistica, di recupero del patrimonio culturale, di archeologia, di sottosuolo, di storia, di realizzazione di eventi culturali. Arkeo si occupa anche del recupero globale del centro storico e lo fa attraverso diverse strade, una delle quali è la critica talvolta anche aspra ma sempre propositiva. Dopo l’incendio di piazza Mazzini abbiamo raccolto la preoccupazione dei residenti nel centro storico che si domandano legittimamente come si potrebbe intervenire nelle anguste vie del paese vecchio qualora si verificasse un evento analogo. I mezzi di soccorso potrebbero anche passare ma la presenza di numerose vetture in sosta, spesso lasciate indisciplinatamente, ostacolerebbe in maniera seria qualsiasi soccorso. Ecco quindi la nostra proposta di regolamentare la sosta nel centro storico attraverso la realizzazione di un’apposita segnaletica orizzontale e verticale che lasci spazio sufficiente ai mezzi di pronto intervento per passare. La proposta è stata protocollata stamattina e, con la stessa, ci siamo dichiarati disponibili per dare il nostro contributo in termini di idee, conoscenza del territorio e delle sue problematiche, professionalità. Ora ci auguriamo che si intervenga in tempi strettissimi anche perché tutto ciò non costerebbe nulla o quasi. Sotto il testo della lettera protocollata in Comune stamattina.

Luca Craia

Alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno visto svilupparsi un incendio potenzialmente pericolosissimo in piazza Mazzini, ci facciamo interpreti della preoccupazione della cittadinanza, nella fattispecie di quella residente nel centro storico, circa le difficoltà che mezzi di soccorso quali i Vigili del Fuoco ma anche ambulanze e quant’altro possano incontrare per accedere alle già di per sè anguste vie del paese vecchio.
            Infatti, oltre alle insormontabili complicazioni relative alle strette dimensioni delle strade, vi sono da aggiungere le auto in sosta che, non essendo questa minimamente regolamentata, spesso ostruiscono il passaggio anche di una normale autovettura. Siamo certi che sia indispensabile regolamentare in maniera seria e ragionata la sosta nel centro storico, al fine di evitare che si possano verificare problemi in caso di necessità estreme ma anche per agevolare la normale vita quotidiana.
Siamo pertanto, con la presente, a richiedere che venga messo allo studio quanto prima un progetto di regolamentazione del parcheggio nel centro storico che contempli la realizzazione di un’apposita segnaletica orizzontale e verticale e una particolare vigilanza da parte delle autorità preposte nei primi tempi, in modo da far assimilare la novità ai residenti più ostici. Da parte nostra diamo la piena disponibilità a collaborare con suggerimenti e idee.

In fede

Il Presidente
Luca Craia

PENSIERI IN UNA MATTINA D’ESTATE di Anna Lisa Minutillo



I miei passi sulla sabbia, il mio incontro con il mare e sempre i miei pensieri che silenziosi riecheggiano la mattina, all’alba, quando intorno ci solo pace e il canto del mare.

Avevo bisogno di ritrovarlo e di ritrovarmi in questa vastità che è la vita, giorni di pensieri e di  tumulti del cuore, giorni in cui si continua a sperare che ritorni un po’ di umanità nei cuori delle persone che confuse, stordite, perse, continuano a sperare in un mondo migliore, un mondo dove non si debba più leggere di dolore, un mondo dove torni ad albeggiare abbracciandoci con quella e di quella luce di cui abbiamo bisogno.

Vedo questa vastità riempirsi di corpi esanimi, privi di vita che galleggiano nel suo abbraccio, vedo i sogni infranti di chi si reca qui da noi attendendo conforto e pace, vedo gli occhi distratti continuare a non capire, vedo questo silenzio o leggo parole usate a sproposito e non so come fare, vorrei stare zitta per esprimere lo sdegno, vorrei urlare silenziosamente e questo urlo continua imperterrito dentro me, non si zittisce, non mi da tregua, mi dilania, non chiude le ferite ma le amplia a dismisura, mi fa compagnia, una compagnia che non vorrei ma di cui non posso e non riesco a fare a meno, poiché non mi scivola addosso la vita.

Avrei voluto non sentire più di donne che vengono uccise come se fossero manichini senza anima, avrei voluto non assistere impotenti a decapitazioni che fanno pensare ad un film horror, che nemmeno i grandi registi cinematografici hanno mai realizzato, avrei voluto non sentire più che chi viene privato del lavoro preferisce scegliere il suicidio alla continuazione di una vita che non offre loro più la dignità di essere vissuta, avrei voluto…

Si susseguono giorni in cui i passi diventano pesanti e le orme che si cerca di lasciare nel cuore di qualcuno sembrano svanire al primo passaggio di un’onda birichina, che si diverte a cancellarle; si attendono soluzioni e non ci si comprende più, non ri riesce più a far emergere il buono che c’è, si soffoca silenziosamente, si nascondono i sentimenti perché esporli vuol dire mettersi a nudo e sentirsi vulnerabili, si confonde questo con la vergogna che dovrebbe provare chi invece sta facendo di tutto affinchè questo accada.

Tutti persi nei propri pensieri, tutti con un bel telefonino in mano a condividere immagini di sorrisi e lauti pranzi, di tramonti e di mare e nessuno che scava o guarda dentro, nessuno che corre verso l’altro e l’abbraccio che gli invia tramite uno smile non è in grado di donarlo nella realtà, si fuggono gli incontri, si spostano gli sguardi, non si regalano sorrisi; c’è crisi anche per dispensare quelli, o forse c’è molto poco di cui dover sorridere e così si dimentica la vita.

Molti i miei passi sulla sabbia, molti i miei risvegli all’alba, molti gli scatti alle piccole cose che fanno grande la vita, molti gli instanti che ho voluto fermare nel cuore, molte le parole come sempre non dette, molti i silenzi che invece hanno parlato e sono sempre qui, sempre a chiedermi il perché di tutta questa cattiveria che gioca a strattonare le vite, le nostre vite che invece avrebbero solo bisogno di luce, di trasparenza, di speranza, di opportunità che superficialmente non ci regaliamo perché un po’ ci siamo arresi e non deve essere così.

Doveva essere pace, comunione, ritrovarmi con il mio elemento, ritrovare l’anima che infondo non ho mai perso, è stato un  cammino lungo i miei pensieri mai terminato, solo mitigato dalle onde che tanto adoro, da questo cercare sempre questo mare, da questo immergermi nei pensieri in modo totale .

E’ stato un percorrere la mia strada mai abbandonata, è stato ed è il camminarla e viverla questa vita senza restare insensibile, senza lasciare che il mare possa bagnare e portare con se tutti i momenti che invece andrebbero fermati e non abbandonati.

Sorge il sole come sempre, si colorano le nuvole, nasce il giorno e si apre alla vita così come dovrebbero fare i cuori di tutte le persone, ci si dovrebbe sempre aprire alla vita, si dovrebbe riuscire a trovare la forza di emergere dall’oscurità, si dovrebbe sempre reagire e si dovrebbe partire da qui: dalle nostre orme, dal nostro esserci, dalle piccole cose, dai profumi di sale, dalla volontà di non darsi per vinti, dalla luce che dopo il buio imperterrita torna a splendere.

Non riconosco l’uomo a volte, non riesco a paragonarlo neanche agli animali, vorrebbe dire offenderli poiché loro non agirebbero mai così, provo vergogna per chi commette queste atrocità, provo orrore per chi prima amava e dopo uccide l’oggetto del suo amore, provo rabbia per la normale quotidianità che vede crescere i numeri delle morti e le spunta così, gli dà una rapida lettura e non si sofferma, ormai fanno parte della vita, del vivere, ma questo signori miei è morire non vivere.

Ci stanno uccidendo lentamente e maledizione io non voglio morire! Né fuori e nemmeno e soprattutto dentro.

Mi ci aggrappo con tutte le forze a questa vita, non smetterò mai di vederla come un dono, non smetterò mai di credere che lo si può cambiare questo mondo, lasciamoci bagnare dal mare, lasciamo che porti via tutto il male che c’è ed emergiamo da questo tuffo puliti e ripuliti dentro e fuori, facciamolo perché si tratta di noi.

Un abbraccio dato realmente è molto meglio di qualche smile dispensato a casaccio solo perché va di moda così!

I miei passi nei vostri, il mio mare in tempesta, il mio sorriso ed una felicità immensa per avervi ritrovati, che sia sempre mare, che sia sempre luce, che sia sempre vita!