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mercoledì 6 gennaio 2016

Nessuna gara a chi è arrivato primo. Ben venga l’intitolazione.



Mi ha un po’ rattristato la corsa a chi ha proposto per primo l’intitolazione della Biblioteca Comunale al compianto amico Enzo Conti. Ieri sera ho scritto la proposta di getto, e manco era farina del mio sacco, visto che mi è stata suggerita da un amico di grande sensibilità. Poi stamane, per dare forza alla cosa, ho creato una petizione online, col solo intento di raccogliere la testimonianza dei Montegranaresi sulla questione. Subito si è scatenata una brutta gara a dire “lo ha già detto il Sindaco”. Che vi devo dire? Meglio così, non mi interessa affatto che mi venga attribuita l’idea. Se il Sindaco l’ha detto, la firme online dei Montegranaresi dovrebbero solo farle piacere.
Invece ecco che, sulla pagina della Biblioteca, appare, come per magia, la proposta che, però, prima non c’era. Se la mia pubblicazione è servita ad annunciare l’intento di intitolare la Biblioteca a Enzo sono contento. 97 firme in poche ore non sono da sottovalutare, sono il segno di un grande affetto verso Enzo. Ma perché questa corsa? Questo affanno?
A Montegranaro siamo sempre in competizione. È una gara a chi ha l’idea per primo, a chi la gestisce e a la realizza. A chi fa la cosa e a chi mette la targa. A me questa cosa comincia a farmi davvero schifo. Me ne tiro fuori. Plauso al Sindaco che ha proposto la cosa, plauso doppio se la realizzerà. Non voglio alcun merito, non me lo date. Se Enzo avrà la sua intitolazione a me basta. È anche una sana riparazione di come è stato trattato nel suo lavoro negli ultimi giorni, costretto a fare cose che non erano nelle sue competenze. Ma così funzionano le cose. Per cui bravi. Io me ne tiro fuori.

Luca Craia

sabato 17 ottobre 2015

La Maggioranza sfasciatutto.



Trovo gravissime le affermazioni del Sindaco di Montegranaro pubblicate oggi sul Corriere Adriatico. Esprimono in maniera chiara e limpida un intento che, agli addetti, era già abbastanza evidente: quello di affossare il Presepe Vivente dopo il fallito tentativo di prenderne i controllo. E nel farlo, il nostro Sindaco, non lesina offese e insulti a chi ha aderito all’Ente Presepe che, ricordiamolo, è sì nato pochi giorni fa ma che ha avuto una gestazione lunga quasi un anno. In questo Ente sono confluite 19 associazioni, possiamo affermare che sono le più importanti e attive in paese. Il Sindaco spara a zero su di esse e sui componenti il Consiglio Direttivo dell’Ente. Ma spara a zero anche sul Presepe, mortificando gli sforzi di chi, per quattro mesi all’anno, si spacca la schiena, sacrifica il tempo libero, investe in una attività che dà lustro alla città e ne rafforza il senso si comunità. Ricordiamolo: l’anno scorso si sono impegnate oltre 500 persone nel realizzare il Presepe. Il Sindaco, oggi, le ha mortificate tutte. LA dichiarazione è chiarissima: non ci sarà collaborazione da parte del Comune con quella che viene definita “una iniziativa privata”. Credo che, nel direttivo dell’Ente, siamo tutti determinati ad andare avanti qualsiasi cosa accada ma, qualora non riuscissimo e il Presepe naufragasse, sappiamo in maniera evidente di chi sia la responsabilità.
Del resto, mentre il Sindaco si affannava per offrirci questo fulgido esempio di lungimiranza e amore per la propria città, il Vicesindaco, sulla sua pagina Facebook, discuteva amabilmente con un personaggio dell’associazionismo legato a doppio filo con la maggioranza, che candidamente affermava, confermato dallo stesso vicesindaco, un principio che ora appare chiaro: l’Amministrazione Mancini sostiene le associazioni che si assoggettano al suo volere, le altre se la cavino da sole, non importa il valore di quello che fanno. Direi che è sufficientemente spaventevole. 
Abbiamo assistito al fallimento misero e imbarazzante del tentativo di creare una consulta delle associazioni controllata dal governo della città. Questo giunge dopo un anno in cui si è affossata la Proloco, si sono create crepe importanti nel tessuto sociale, si è tentato di distruggere tutto quello che non era controllabile. Non si capisce quale sia il vantaggio che l’amministrazione comunale possa trarre da questo modus operandi ma questo diventa sempre più chiaro, anzi, dichiarato ed è sconcertante. Ho avuto i brividi nel leggere le parole della Mancini sul giornale, più di quelli che mi danno quelle di Ubaldi, alle quali ormai comincio ad assuefarmi. Siamo di fronte ad una prepotenza istituzionale mai vista, a un concetto di governo non con lo scopo di servire ma di comandare. Questa amministrazione durerà, forse, per altri tre anni e mezzo. Già stiamo cominciando a raccogliere i cocci. A fine mandato cosa resterà in piedi di quello che c’è di buono a Montegranaro?

Luca Craia

martedì 6 ottobre 2015

Figli e figliastri – nota dell’Associazione ViviAmo Montegranaro



Della serie, ci sono figli e figliastri !!! Recentemente, come ricordate, l’amministrazione Mancini-Ubaldi, ha negato alla nostra Associazione ViviAmo Montegranaro il patrocinio e la gratuità del teatro delle Arti per l’incontro con Amato, adducendo il nostro carattere politico. Nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, tale motivazione fu ben sbugiardata perché, con il regolamento comunale in mano (approvato con CC n. 20 del 23.07.2014), facemmo presente che lo stesso, all’art. 4, comma 1, prevede come sola clausola di esclusione per l’erogazione di patrocini, contributi e provvidenze varie, l’appartenenza del soggetto beneficiario ad un’articolazione di un partito politico : ViviAmo Montegranaro, come tutti sanno, è un’associazione culturale che si occupa anche della politica cittadina ma non appartiene in alcun modo ad articolazioni di partiti. Il negare quindi il patrocinio e la gratuità della sala alla nostra Associazione, come è stato già chiarito, è stato un atto voluto, una chiara scelta e non un atto dovuto.
Oggi leggendo la delibera comunale n. 158 del 24.09.2015 si scopre che, viceversa il patrocinio (che ha consentito di fruire gratuitamente di suolo pubblico e di energia elettrica comunale) è stato concesso ad altra Associazione Culturale di Montegranaro, per la manifestazione "Behind the wall" in programma il giorno 26.9.2015 in via Gramsci, ossia quella della pseudo cena-festa voluta dall’amministrazione comunale per l’inaugurazione dei giardini di via Gramsci. Ma badate bene, oltre al patrocinio, l’Amministrazione ha concesso anche Euro 500,00 quale contributo adducendo quale motivazione il grande “interesse pubblico …..per la rilevanza culturale dell’attività svolta….con particolare riferimento alla innovazione dei linguaggi dell'arte di strada nell'ambito del Veregra Street, finalizzata alla promozione e diffusione della cultura e dell'aggregazione giovanile, rientrante quindi nei compiti e nella programmazione dell'Amministrazione comunale attivati a favore della collettività in virtù dei principi di sussidiarietà orizzontale previsti dall'art.118 della Costituzione”…..ossia, la supercazzola !!!
Posto che l’operato di tale associazione è sicuramente meritevole e nessun responsabilità può esserle attribuita nella vicenda, va detto che essa, pur non essendo un’articolazione di partito, è pur sempre un’associazione legata all’ARCI, ossia di chiara matrice post comunista che ha ancora come tratto caratterizzante, all’interno del suo statuto, i “valori democratici nati dalla lotta di liberazione contro il nazifascismo”….ci sembra quindi che abbia una matrice politica molto, e ribadiamo il molto, più forte della nostra….
Che dire…l’ennesima perla inanellata da questa amministrazione.