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lunedì 12 ottobre 2015

Mater ignota e melius abundare quam deficere – di Lu Voccentò



“Mater certa est pater numquam” questo vecchio adagio non è più attuale difatti oggi con l'utero in affitto e le moderne tecniche di fecondazione assistita si possono avere anche due mamme e se volete anche due papà, e con esso cambia il concetto di famiglia: genitori e figli non sono più uniti da un vincolo di sangue e di amore ma solo di amore.  Famiglie allargate quindi dove il fatto che tu sia o non sia il genitore biologico non assume nessuna importanza “è il cuore che ci rende genitori e figli” se questo è vero genitori potrebbero anche essere due donne o due uomini, magari più donne o più uomini l’essenziale è il cuore. Questo è quanto emergerebbe da una lettura, se volete anche superficiale, di un testo in dotazione alle scuole della primaria di Monte San Giusto il cui dirigente è stato reggente dell'ISC di Montegranaro sino a qualche giorno fa. Ovviamente si tratta di una libera interpretazione soprattutto se consideriamo che il gender non esiste, almeno a sentire il sindaco di Montegranaro,,,,, già, perché, se esistesse allora l'interpretazione potrebbe anche calzare.

Lu Voccentò

martedì 6 ottobre 2015

Talebano chi è



Integralismo. Talebani. Ho sentito una storia triste e grottesca di un primo cittadino che appellava un suo amministrato col termine “talebano” perché questi aveva organizzato una serata di approfondimento sulla teoria gender. Talebano, integralista. Che vuol dire? Il Sindaco in questione non è andato alla manifestazione organizzata dal suo amministrato chiamato “talebano”. Non ci è andato perché è fermamente convinto che la teoria gender non esista; del resto il suo partito, che governa il Paese, ha detto e ripetuto che sono tutte frottole. Del resto, a tale manifestazione, un esponente notevole di quel partito, addirittura candidato sindaco un paio di tornate elettorali fa, non senza difficoltà, attaccava l’oratore e contestava quanto da lui esposto senza, però, portare uno straccio di motivazione alle sue argomentazioni. Talebano, integralista. Non è forse più integralista chi un argomento non lo vuole nemmeno sentire trattare? Non è forse più integralista che cerca di impedire che certe manifestazioni si svolgano? Non è forse un talebano chi non si muove di un millimetro dalla propria posizione, non ascolta posizioni contrarie, non si espone alla discussione, al dibattito, al rischio di cambiare idea? Non è talebano chi rifiuta aprioristicamente le teorie contrarie alla sua? E le combatte senza neanche approfondirle, conoscerle? Non è forse talebano un Sindaco che usa certi appellativi nei confronti di suoi amministrati, così, con leggerezza, solo perché non la pensano come lui?

Luca Craia

Figli e figliastri – nota dell’Associazione ViviAmo Montegranaro



Della serie, ci sono figli e figliastri !!! Recentemente, come ricordate, l’amministrazione Mancini-Ubaldi, ha negato alla nostra Associazione ViviAmo Montegranaro il patrocinio e la gratuità del teatro delle Arti per l’incontro con Amato, adducendo il nostro carattere politico. Nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, tale motivazione fu ben sbugiardata perché, con il regolamento comunale in mano (approvato con CC n. 20 del 23.07.2014), facemmo presente che lo stesso, all’art. 4, comma 1, prevede come sola clausola di esclusione per l’erogazione di patrocini, contributi e provvidenze varie, l’appartenenza del soggetto beneficiario ad un’articolazione di un partito politico : ViviAmo Montegranaro, come tutti sanno, è un’associazione culturale che si occupa anche della politica cittadina ma non appartiene in alcun modo ad articolazioni di partiti. Il negare quindi il patrocinio e la gratuità della sala alla nostra Associazione, come è stato già chiarito, è stato un atto voluto, una chiara scelta e non un atto dovuto.
Oggi leggendo la delibera comunale n. 158 del 24.09.2015 si scopre che, viceversa il patrocinio (che ha consentito di fruire gratuitamente di suolo pubblico e di energia elettrica comunale) è stato concesso ad altra Associazione Culturale di Montegranaro, per la manifestazione "Behind the wall" in programma il giorno 26.9.2015 in via Gramsci, ossia quella della pseudo cena-festa voluta dall’amministrazione comunale per l’inaugurazione dei giardini di via Gramsci. Ma badate bene, oltre al patrocinio, l’Amministrazione ha concesso anche Euro 500,00 quale contributo adducendo quale motivazione il grande “interesse pubblico …..per la rilevanza culturale dell’attività svolta….con particolare riferimento alla innovazione dei linguaggi dell'arte di strada nell'ambito del Veregra Street, finalizzata alla promozione e diffusione della cultura e dell'aggregazione giovanile, rientrante quindi nei compiti e nella programmazione dell'Amministrazione comunale attivati a favore della collettività in virtù dei principi di sussidiarietà orizzontale previsti dall'art.118 della Costituzione”…..ossia, la supercazzola !!!
Posto che l’operato di tale associazione è sicuramente meritevole e nessun responsabilità può esserle attribuita nella vicenda, va detto che essa, pur non essendo un’articolazione di partito, è pur sempre un’associazione legata all’ARCI, ossia di chiara matrice post comunista che ha ancora come tratto caratterizzante, all’interno del suo statuto, i “valori democratici nati dalla lotta di liberazione contro il nazifascismo”….ci sembra quindi che abbia una matrice politica molto, e ribadiamo il molto, più forte della nostra….
Che dire…l’ennesima perla inanellata da questa amministrazione.