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martedì 15 novembre 2016

Guidare nella nebbia senza segnaletica orizzontale



Avete mai avuto la sventura di guidare nella nebbia su una strada senza segnaletica orizzontale? Se sì sapete quanto è brutto, difficile e pericoloso. Peggio se, su quella strada, hanno appena rifatto l’asfalto: il nero del catrame si fonde con quello atmosferico e non si distingue più dove finisce la strada e comincia la scarpata.
Questo è quello che capita sulla strada provinciale 219, meglio nota come Mezzina. La Provincia di Fermo, dopo aver rattoppato alla bell’e meglio la strada più pericolosa di tutto il suo territorio e dopo essersene, non senza una certa faccia tosta, vantata su tutti i giornali, si è dimenticata di rifare la segnaletica orizzontale. Non c’è la linea di mezzeria, non ci sono le linee laterali. Con la nebbia, di notte, si va davvero a indovinare dove sta la strada, anche per chi è abituato a farla, figuriamoci per qualcuno che la percorra per la prima volta.
Eppure il Presidente, per quanto a fine mandato, ancora percorre spesso quella strada per recarsi nel suo ufficio a Fermo partendo da Montegranaro. Possibile che non gli sia mai capitata la nebbia, magari di notte? Forse no. O forse è un pilota talmente abile da non avere questo tipo di problema. O forse, come per altre cose, fa finta che il problema non ci sia. Tanto tra poco toccherà a qualcun altro.

Luca Craia

lunedì 7 marzo 2016

Non è un paese per passeggiatori notturni



Avete mai provato a girare a piedi per Montegranaro nelle ore notturne? Se sì avete già un’idea del brivido che si prova ad attraversare su strisce pedonali sbiadite e senza illuminazione sopra o a schivare le macchine parcheggiate sui marciapiedi senza farvi investire da quelle che, intanto, passano sulla carreggiata. Se invece non lo avete mai fatto, casomai, evitatelo.
Le strisce pedonali sono cancellate quasi interamente un po’ dappertutto e, laddove sono ancora visibili, non sono opportunamente illuminate. In certi punti non sono per niente previste, come nella strettoia di Porta Romana, dove attraversare, specie di notte, è davvero da spiriti impavidi. Ma in tutto il paese il pedone deve essere coraggioso e sveglio, perché, tra buio, mancanza di segnaletica e maleducazione stradale, si rischia sempre grosso. E mentre a Fermo pensano ad illuminare le strisce pedonali in modi moderni e tecnologici, da noi non ci sono manco le lampadine.

Luca Craia

domenica 21 giugno 2015

Ma Sant’Ugo dov’è?



Ieri sera sono arrivate decine e decine di persone a visitare Sant’Ugo e moltissimi si sono lamentati del fatto che è difficile trovare la “cripta”. Non ci sono indicazioni e sul volantino di Veregra Street non hanno scritto nulla (ovviamente, non siamo noi i titolari del turismo a Montegranaro ma altre ben più blasonate realtà. Noi siamo solo miseri operai che, però, i turisti a Montegranaro ce li portano sul serio, a proprie spese e coi propri sforzi, senza aiuto).
In effetti, eccezion fatta per due o tre frecce marroni messe in un paio di incroci, trovare Sant’Ugo non è cosa facile. Eppure è sicuramente l’attrazione turistica più importante di Montegranaro e una delle più preziose di tutto il territorio. E il Comune di Montegranaro, a parole, ha sempre dichiarato di puntare molto sul turismo.
Quando qualche mese fa mi permisi di dire che i cartelli turistici di Montegranaro erano insufficienti e riportanti dati errati fui redarguito dal nostro dotto assessore al turismo perché “non competente”. Sicuramente l’architetto è più competente di me su tante cose (anche se poi afferma che Sant’Ugo è databile al XIII secolo, sic) ma in fatto di solerzia lascia molto a desiderare. Siamo ormai in piena estate, arrivano i turisti (grazie alla promozione di Arkeo perché altri, Comune compreso, promozione non ne fanno) e non trovano una segnaletica adeguata almeno a trovare i siti di interesse.
Quanto costeranno 10 cartelli turistici? Facciamo una colletta?

Luca Craia