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venerdì 19 giugno 2015

Cambio di segnaletica in via Gramsci. E la gente rimarrà appesa.



Rifatto l’asfalto in viale Gramsci, si è provveduto a rifare anche la segnaletica orizzontale. Ce n’era davvero bisogno, perché con la vecchia, si ricorderà la questione dei parcheggi multicolor, non ci si capiva più niente, anche perché ormai completamente illeggibile. Buona anche l’idea dell’attraversamento pedonale rialzato. Errore grave, invece, sulla rotatoria in fondo al viale.
La rotatoria fu “inventata” dall’amministrazione Di Battista per evitare ingorghi dovuti alle macchine provenienti da via Zoli che giravano verso il centro storico facendo una manovra a 180° che impegnava l’intera carreggiata creando problemi. L’idea fu buona e risolse la questione, anche se molti montegranaresi, ancora oggi, fregandosene di cartelli e buon senso, continuano a fare il giro diretto senza avvalersi della rotatoria.
Già in fase di progettazione fu subito evidente che, con una rotatoria con circolazione tradizionale, ci sarebbero stati problemi per chi saliva da via Zoli. Questa strada è decisamente ripida e fermarsi per dare la precedenza a chi già impegna la rotonda, come si fa di solito, avrebbe creato problemi di ripartenza. In passato c’erano anche stati diversi incidenti dovuti a vetture che, dovendosi fermare, con il fondo bagnato, ripartendo avevano perso il controllo ed erano indietreggiate involontariamente. Si decise, così, di derogare al sistema classico di circolazione nelle rotatorie mettendo un segnale di dare la precedenza a chi proviene da via Zoli.
Oggi questa segnaletica è stata modificata riportandola a quella tradizionale delle rotatorie. Così chi sale da via Zoli deve fermarsi. Le conseguenze non possiamo saperle ma, visto lo storico, non pare una decisione saggia.

Luca Craia

venerdì 12 settembre 2014

La rotonda senza segnali diventa pericolosa.



In realtà è sempre stata pericolosa, la rotonda di viale Gramsci: le macchine provenienti dal viale, pur dovendo rispettare la precedenza a chi già occupava la rotatoria, raramente lo fanno e questo è causa spesso di spaventi e qualche volta di incidenti. Ora però, col tempo, la segnaletica orizzontale è pressoché scomparsa per cui il tutto diventa più difficile e più pericoloso. In particolar modo chi proviene da via Zoli ha la precedenza ma, non essendovi più la striscia di demarcazione dello stop in mezzo alla rotonda, nessuno glie la da. Ci vorrebbe poco a ridisegnare la segnaletica: possibile che, chi di dovere, non ne abbia ancora avuto l’esigenza? Eppure, per andare in piazza, deve per forza passare di lì.

Luca Craia

venerdì 29 agosto 2014

Arkeo e la sicurezza nel centro storico. Protocollata richiesta di intervento.



Arkeo non si occupa solo di promozione turistica, di recupero del patrimonio culturale, di archeologia, di sottosuolo, di storia, di realizzazione di eventi culturali. Arkeo si occupa anche del recupero globale del centro storico e lo fa attraverso diverse strade, una delle quali è la critica talvolta anche aspra ma sempre propositiva. Dopo l’incendio di piazza Mazzini abbiamo raccolto la preoccupazione dei residenti nel centro storico che si domandano legittimamente come si potrebbe intervenire nelle anguste vie del paese vecchio qualora si verificasse un evento analogo. I mezzi di soccorso potrebbero anche passare ma la presenza di numerose vetture in sosta, spesso lasciate indisciplinatamente, ostacolerebbe in maniera seria qualsiasi soccorso. Ecco quindi la nostra proposta di regolamentare la sosta nel centro storico attraverso la realizzazione di un’apposita segnaletica orizzontale e verticale che lasci spazio sufficiente ai mezzi di pronto intervento per passare. La proposta è stata protocollata stamattina e, con la stessa, ci siamo dichiarati disponibili per dare il nostro contributo in termini di idee, conoscenza del territorio e delle sue problematiche, professionalità. Ora ci auguriamo che si intervenga in tempi strettissimi anche perché tutto ciò non costerebbe nulla o quasi. Sotto il testo della lettera protocollata in Comune stamattina.

Luca Craia

Alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno visto svilupparsi un incendio potenzialmente pericolosissimo in piazza Mazzini, ci facciamo interpreti della preoccupazione della cittadinanza, nella fattispecie di quella residente nel centro storico, circa le difficoltà che mezzi di soccorso quali i Vigili del Fuoco ma anche ambulanze e quant’altro possano incontrare per accedere alle già di per sè anguste vie del paese vecchio.
            Infatti, oltre alle insormontabili complicazioni relative alle strette dimensioni delle strade, vi sono da aggiungere le auto in sosta che, non essendo questa minimamente regolamentata, spesso ostruiscono il passaggio anche di una normale autovettura. Siamo certi che sia indispensabile regolamentare in maniera seria e ragionata la sosta nel centro storico, al fine di evitare che si possano verificare problemi in caso di necessità estreme ma anche per agevolare la normale vita quotidiana.
Siamo pertanto, con la presente, a richiedere che venga messo allo studio quanto prima un progetto di regolamentazione del parcheggio nel centro storico che contempli la realizzazione di un’apposita segnaletica orizzontale e verticale e una particolare vigilanza da parte delle autorità preposte nei primi tempi, in modo da far assimilare la novità ai residenti più ostici. Da parte nostra diamo la piena disponibilità a collaborare con suggerimenti e idee.

In fede

Il Presidente
Luca Craia

mercoledì 28 maggio 2014

Turismo a Montegranaro: segnaletica da rifare



 Sembra una sciocchezza ma non è così: l’indicazione turistica stradale è fondamentale per assistere il turista occasionale o anche quello organizzato e convogliarlo verso i siti di reale interesse. Purtroppo a Montegranaro la segnaletica di questo tipo è completamente errata ed è urgente rifarla. Inoltre i segnali non completano il percorso per cui il visitatore che iniziasse a seguirli improvvisamente si troverebbe privo di indicazioni e, quindi, sperso.
Gli errori sono evidenti, come la datazione di Sant’Ugo riportata sul cartello di fianco all’ingresso: XIII secolo, mentre sappiamo che la chiesa esisteva già nel IX secolo. Anche la dicitura “cripta” sarebbe inesatta, trattandosi in realtà di una chiesa a tutti gli effetti. È anche errato il cartello che indica la chiesa di piazza, che è intitolata a San Francesco, come chiesa del SS.Salvatore, chiesa ormai perduta della quale abbiamo ritrovato (ARKEO) soltanto alcuni resti, interessantissimi, ma al momento non visitabili.
Nessuna indicazione per la chiesa dei SS.Filippo e Giacomo, mentre è indicata quella di San Liborio che non ha alcun interesse da un punto di vista turistico. Mancano le indicazioni anche per San Pietro Apostolo, per la Torre dell’Annunziata,  per l’ex Convento Agostiniano, per il Mulino Fortificato del Chienti.
È quindi evidente come occorra porre rimedio alla situazione, con costi esigui ma con risultati che saranno senz’altro apprezzati dai visitatori che, molto spesso, ci segnalano questo disservizio.

Luca Craia