lunedì 22 settembre 2014

Viale Gramsci come un motodromo



Questo è quello che ho visto ieri dietro le mura a Montegranaro: le loggette di Palazzo Francescani (sotto la Carifermo) usate da garage per motorini e il marciapiede come fosse una corsia di immissione in strada. Il pedone si deve scansare. Ho già pubblicato le foto su Facebook e un ragazzo, evidentemente sentitosi chiamato in causa, ha affermato con candore e anche con una certa dose di ragione, che i problemi sono altri e che è una vita che ci sono gli scooter parcheggiati lì. In effetti, ci sono tanti altri problemi ma questo è uno dei tanti e rappresenta due questioni piuttosto gravi: una riguarda la mentalità di questo paese, l’educazione della gente che ci vive e le prospettive di miglioramento stanti le nuove generazioni; l’altra il fatto stesso che si sia sempre fatto così. E i controlli?

Luca Craia

Il 12 ottobre al voto per la Provincia. Come funziona?




Il giorno 12 ottobre 2014 si voterà per la nuova Amministrazione Provinciale. Quanti di voi lo sapevano? Beh, tranquilli, perché noi cittadini non dobbiamo fare nulla, possiamo andare al mare come diceva il buon Bettino qualche anno fa. Questo perché la nuova legge elettorale voluta da Renzi il Rottamatore ha rivoluzionato il sistema di elezione di Presidente e Consiglio Provinciale togliendo ogni tipo di preoccupazione all’elettore che, in questo caso, non ha alcun ruolo e può andare dove vuole meno che a votare. A votare, infatti, ci penseranno i sindaci e i consiglieri comunali in carica nei comuni della provincia. Bello no? Molto democratico. Pensiamo poi che non dobbiamo neanche impegnarci nella scelta dei candidati che saranno indicati dalle forze politiche (niente liste con raccolta firme per la presentazione). Questo è quello che dice il sito della Camera:

Il nuovo sistema elettorale delineato dal disegno di legge del Governo è un sistema proporzionale, con voto di lista e preferenze, senza coalizioni, né soglie di sbarramento, né premi di maggioranza. In estrema sintesi:
  • hanno diritto di elettorato attivo e passivo i sindaci e i consiglieri comunali in carica nei comuni della provincia;
  • l’intero territorio provinciale è costituito da una unica circoscrizione elettorale sia ai fini della presentazione delle candidature, sia per l’attribuzione dei seggi;
  • le forze politiche presentano la lista dei candidati al consiglio provinciale e, con essa, il candidato alla carica di presidente della provincia;
  • l'elettore vota insieme la lista e il candidato presidente e può esprimere due preferenze per i candidati alla carica di consigliere;
  • è eletto presidente della provincia il candidato che ottiene il maggior numero di voti;
  • per la composizione del consiglio provinciale l'attribuzione dei seggi alle liste avviene in maniera proporzionale (metodo dei divisori d’Hondt); i seggi sono poi attribuiti ai candidati in ordine al numero di preferenze ricevute.
I sindaci e i consiglieri comunali eletti nei consigli provinciali mantengono le rispettive cariche nel comune di provenienza, ma non cumulano le indennità.
Questo comporterà una certa diminuzione della spesa pubblica. Sempre il sito della Camera pubblica quello che si stima sia il risparmio: le nuove Province costeranno allo Stato € 707.500 contro gli oltre 318 milioni di euro attuali. Risparmieremo 317.292.500 Euro. In realtà non è un brutto risparmio, anche se parliamo di stime: la nuova spesa calcolata è sulle indennità, quella desunta è su tutto il monte spese che, allo stato attuale, non possiamo conoscere. Posto che, comunque, il risparmio ci sia, la faccenda può essere così tradotta: il Popolo Italiano è stato pagato con un’indennità di 317.000.000 di Euro per perdere una bella fetta di democrazia. Contenti? Ah, ma non s’era detto che le Province erano inutili e le dovevamo togliere del tutto? Come mai stanno ancora lì? Mistero…….

Luca Craia

sabato 20 settembre 2014

Sterilizzazione chimica del piccione. Siamo sicuri?



Mi limito a riportare quanto ho trovato nel sito dell’ARSIA Toscana riguardo la soluzione della sterilizzazione chimica dei piccioni ventilata dal Comune di Montegranaro, al solo scopo di portare un ulteriore elemento di valutazione. Ecco il testo che potete trovare a questo link: http://www.arsia.toscana.it/avifauna/colombo.htm

La sterilizzazione con mangimi antifecondativi presenta numerosi inconvenienti, come documentano numerose ricerche: per avere efficacia si dovrebbe poter raggiungere gran parte della popolazione, ed in particolare la frazione che si riproduce. I farmaci antifecondativi sono molto costosi e hanno un effetto sterilizzante limitato (alcuni giorni), richiedendo pertanto trattamenti complessi e ripetuti. Alcune sostanze hanno mostrato effetti collaterali indesiderati sui Colombi (tossicità), oppure uno scarso potere antifecondativo. Inoltre, non sono ancora chiari gli effetti sull'ambiente (catene alimentari), sulle altre specie commensali e sui predatori dei Colombi.

venerdì 19 settembre 2014

Avviso ai commentatori

Il blog è aperto a tutti e tutti possono commentare a patto che:

1) non si insulti nessuno, tantomeno il proprietario del blog (che è una pagina privata, non lo studio di uno psicanalista dove sfogare le proprie frustrazioni);
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Assumersi la responsabilità di quello che si dice è l'unico requisito richiesto per commentare. La buona educazione dovrebbe essere scontata.


Disservizi STEAT. Oggi corriera in panne. E gli autobus restano stipati.



L’atteggiamento letto ieri sui giornali da parte della società che gestisce i trasporti scolastici non è certamente accomodante. Giustifica il proprio operato con motivazioni opinabili e addossa la responsabilità sugli utenti rei di scegliere liberamente quale autobus prendere (ricordiamo che, in base all’autobus che si prende si rientra a casa prima o dopo, e alle 14 e passa credo sia legittimo scegliere di prendere quello che arriva prima). Non solo, lancia la sfida contro quegli studenti che, invero esagerando, hanno minacciato azioni di forza (non condivisibili, ben inteso).
Oggi la corriera da Fermo a Montegranaro era piena come negli altri giorni, segno che la Steat non ha inteso prendere alcun provvedimento. Solo che oggi è capitato un fatto nuovo: un mezzo s’è rotto, forse proprio per il sovraccarico. In soccorso ne è giunto un altro di dimensioni decisamente più piccole, per cui immaginate voi le condizioni dei ragazzi.
La Steat è perfettamente a conoscenza del numero degli utenti che dovrà servire o, almeno, dovrebbe esserlo fin da prima dell’inizio delle lezioni, visto che è la stessa Steat a vendere gli abbonamenti. Non mi pare cosa strana fare il conto (tanti abbonamenti)=(tanti utenti a bordo). Perché il primo giorno di scuola si debbono stipare gli autobus fino all’inverosimile? Posto che si può anche sbagliare qualcosa, perché al venerdì ancora non si è rimediato? Altra domanda: dov’è la polizia in questo caso? Il sovraccarico dei mezzi pubblici è illegale, o sbaglio?
Spero che la Steat cambi atteggiamento, che capisca di avere torto in abbondanza, che comprenda che, prima di tutto, deve rispetto ai propri clienti/utenti, e che provveda fin da subito al ripristino di una condizione normale di servizio. Non sono d’accordo con le azioni di forza minacciate dagli utenti fino ad ora. Ma credo sia necessario spingere sugli organi di controllo, siano essi la Polizia Stradale o la Regione che eroga finanziamenti per il servizio di trasporto degli studenti affinchè ognuno faccia la sua parte per restituire il diritto di viaggiare in tutta sicurezza ai nostri studenti. E questo lo dobbiamo fare noi cittadini e lo deve fare anche la politica che, fin a questo momento, non si è mossa.

Luca Craia

giovedì 18 settembre 2014

Le criticità del centro storico



In questa foto aerea trovate evidenziate con i cerchi rossi le reali criticità del centro storico di Montegranaro, ovvero gli edifici pericolanti sui quali occorre intervenire con urgenza. Si tratta di stabili oggetto di ordinanza di messa in sicurezza il cui recupero è imprescindibile se si vuole intraprendere qualsiasi iniziativa di reale rilancio del castello montegranarese. Come si vede le situazioni critiche non sono molte e non servirebbe un investimento enorme, specie se si riesce a coinvolgere privati (che pure ci sono) disposti ad investire. Per cui, è evidente, è una questione squisitamente di volontà politica.

Luca Craia