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giovedì 1 dicembre 2016

Inceneritore: il Consiglio dice no ma al Sindaco se ne frega.



Ultimo punto all’ordine del giorno della seduta del Consiglio Comunale di Montegranaro del 30 novembre era la discussione di una mozione del Movimento 5 Stelle diretta al divieto di installazione di impianti di incenerimento di rifiuti sul territorio comunale. Si tratta di una prerogativa dei Comuni, quella di poter legiferare su questa materia all’interno del proprio territorio, anche se la riforma costituzionale che voteremo domenica prossima contiene una norma che, se vincesse il Sì, abolirebbe questo potere, lasciando la possibilità di installare impianti di questo genere nelle sole mani del Governo centrale.
Era chiaro che la maggioranza, in particolare la componente PD della maggioranza, erano in forte imbarazzo di fronte a questa mozione che, in linea di principio, avrebbe dovuto essere condivisa da tutti. L’imbarazzo del PD era dato da due fattori: il referendum costituzionale che potrebbe togliere il potere decisionale ai comuni annullando ogni effetto dell’approvazione della mozione stessa, e la bocciatura di una mozione di circa due anni fa, sempre del Movimento 5 Stelle, in cui si chiedeva di assumere una posizione contraria all’articolo 35 del Decreto Sblocca-Italia che, appunto, attribuisce tale potere. Nella mozione di ieri sera, in effetti, c’era un richiamo esplicito a questo articolo ed è stata una scena memorabile assistere all’arrampicata sugli specchi, con annessa la solita bugia, di Aronne Perugini e Roberto Basso che chiedevano, per togliersi dall’imbarazzo di cui sopra, lo stralcio della parte, appunto, inerente questo articolo adducendo la motivazione che tale articolo era stato stralciato da tutti i comuni del territorio. Solo che non è vero: Fermo ha approvato in toto una mozione analoga e stamattina sul giornale appare la notizia che la stessa cosa ha fatto Monte Urano, paese governato da una compagine di stampo PD. Quindi bugie su bugie.
A voto, la mozione passa con un voto quasi unanime. Quasi perché c’è una sorpresa: nonostante le perplessità approvano la mozione anche Perugini e Roberto Basso e tutta la maggioranza ma il Sindaco si astiene. Avete letto bene: il Sindaco di Montegranaro, di fronte alla possibilità di impedire la costruzione potenziale di un inceneritore per rifiuti, altamente pericoloso per la salute pubblica, non è d’accordo e si astiene. L’astensione non è un voto negativo, è un fregarsene. Al Sindaco di Montegranaro, quindi, non importa se verrà costruito in inceneritore nel nostro Comune. Prendiamone atto.
Come si spiega questa posizione della Mancini? Sappiamo che è orientata per votare Sì al referendum costituzionale, quindi magari vorrebbe dimostrare una certa coerenza. Ma la coerenza non c’è in quanto la ricordiamo, la dottoressa Ediana Mancini, sulle barricate contro la centrale a biomasse di Villa Luciani, e ora non alza un dito, col potere attribuitole dalla legge in qualità di Sindaco, per impedire la costruzione di un ecomostro ben più pericoloso. SI astiene.
Il sospetto, però, è che siamo di fronte al solito dispetto della nostra maestra. La mozione è stata presentata da Endrio Pavoni, quello stesso Pavoni che, come membro della commissione mensa ha reso noto, tramite una relazione scritta inviata ai colleghi Consiglieri Comunali, quanto ha riscontrato nel suo sopralluogo nelle cucine. Una relazione preoccupante che non è piaciuta al Sindaco che ha rimproverato Pavoni per il suo operato, dicendo che si sarebbe aspettata che la questione fosse discussa solo tra Il Sindaco stesso e Pavoni, senza il coinvolgimento dei Consiglieri Comunali. Strano concetto di democrazia. Stesso strano concetto di democrazia esposto poco prima da Cristiana Strappa a proposito dell’appena eletta commessione per l’asilo nido, commissione mai riunita in passato e che, secondo la Strappa, non sarebbe necessario che si riunisca in futuro.
Insomma, un Consiglio Comunale scoppiettante e surreale che ha molto divertito chi ha seguito, eccetto forse la noiosissima relazione di Ubaldi sul bilancio che sembra studiata a tavolino per scacciare cittadini annoiati. Per il resto ne abbiamo viste delle belle, partendo dalla questione del Presidente del Consiglio Comunale che mi riprometto di trattare a parte.

Luca Craia

martedì 29 novembre 2016

Allontanarsi sempre più dalla gente. La politica dell’altro pianeta.



È come se vivessero su un altro pianeta e da lì, tramite una plancia di comando piena di bottoncini luminosi da premere, governassero Montegranaro. Da quel pianeta non possono udire chi chiede aiuto, chi suggerisce proposte e soluzioni, chi semplicemente vorrebbe dialogare con chi comanda. E se qualcuno trova un sistema per far loro arrivare qualche messaggio, magari tramite apparecchiature siderali e fantastiche come i social network, è un ribelle, un disturbatore, uno stalker seriale che va punito ed esposto al pubblico ludibrio.
C’è un pulsante su quella plancia, c’è scritto “comunicazione”. Lo premono ogni volta che devono raccontare una storia diversa dalla realtà. Non può essere altrimenti: da lassù non possono conoscere la realtà, né hanno intenzione di rendersi informati. Quindi premono il pulsante e sganciano un comunicato, aggiustandosi le cose come meglio credono o come meglio fa loro comodo. C’è pure un omino che scrive queste cose e che usa anche lui quegli strumenti infernali chiamati social network perché ci capisce un po’ più di loro. Lo pagano per questo.
Così capita che, mentre c’è mezzo paese infuriato per i topi a scuola, per la mensa che fa schifo, per la scuola che rischia di cascare in testa ai bambini, loro premono il bottone con scritto “comunicazione” e l’omino si inventa una storiella e la sgancia sulla Terra. Loro si aspettano che la gente ci creda e, incredibile ma vero, c’è davvero chi ci crede. O fa finta di crederci.

Luca Craia

sabato 26 novembre 2016

Concerto solidale: folta presenza di amministratori comunali, folta come la mia capigliatura.

Desidero ringraziare, la mattina dopo il bel concerto dei FiorOscuro che ha entusiasmato il pubblico presente, circa 200 persone generosissime, l'Amministrazione Comunale che ha dimostrato grande sensibilità fin dal primo momento, facendosi attrice principale della promozione dell'evento e pubblicando in ogni dove il manifesto già oltre un mese prima.
Ieri sera, poi, è stato bellissimo vedere tutti i nostri amministratori presenti in sala, a dimostrare che, di fronte a un obiettivo elevato come quello che ci proponevamo, si possono superare attriti e antipatie. È stato bello vedere il Sindaco sgolarsi nel cantare Shine on you Crazy Diamond che pareva una ragazzina (se mai lo è stata), incredibile scoprire l'immensa cultura in fatto di progressive rock dell'assessore alla cultura, appunto, che ci ha tenuto una colta lectio magistralis sulle contaminazioni tra gli Yes e i Righeira. Abbiamo visto il vicesindaco tutto scapigliato saltare come un matto con Another brick in the wall, immedesimandosi perfettamente nel personaggio del mattone.
Abbiamo sentito l'assessore alle politiche sociali, nota per la sua incontenibile favella, parlare con il fortunato possessore della poltroncina di fianco spiegando i significati reconditi a livello sociale di Money senza prendere mai fiato. Abbiamo assistito, ancora una volta, alle qualità coreografiche dell'assessore all'immondizia che ha incitato il pubblico a saltare e ballare al grido di “chi non salta Roger Waters è... è”. Il capogruppo di maggioranza e vice-vice-sindaco, addirittura, si è smontato mezzo palco da solo e l'ha caricato sul furgone del service faticando come un matto fino alle quattro del mattino.
Un'amministrazione comunale come non te la saresti mai aspettata, scatenata e partecipe ma soprattutto ansiosa di dimostrare vicinanza alle iniziative dell'associazionismo cittadino e di superare antiche ruggini per il bene comune. Bravissimi, continuate così.

Luca Craia

sabato 19 novembre 2016

Caos Santa Maria: non facciamo del personale il capro espiatorio.



Il rischio, in tutto questo caos che sta capitando nel plesso scolastico di Santa Maria, a Montegranaro, è che, come capita troppo spesso, si trovi facilmente il colpevole nel personale. Certo, servire ai bambini del cibo maleodorante è stato un errore, ma l’errore è riconducibile a ben altre responsabilità, diverse da quelle del personale di cucina e di mensa. Quello che è evidente, infatti, è che non esiste una procedura da seguire in questi casi così come non esiste una formazione specifica del personale, e di questo la responsabilità è politica. Il personale di cucina che si trovi nella condizione di dover decidere cosa fare in casi limite come questo deve sapere esattamente come muoversi e per questo è necessaria una procedura da seguire che deve essere fornita dall’alto.
Nel contempo il personale deve avere una preparazione specifica sulla preparazione e sulla conservazione dei cibi che, da quanto si evince dalla relazione della Commissione Mensa che, nelle persone del Consigliere Comunale Endrio Pavoni e del Consigliere di Istituto Laura Petrini, ha effettuato un’accurata ispezione nella giornata di ieri.  Da questa ispezione sono risultate evidenti disfunzionalità a livello di conservazione del cibo e questo denota come il personale non sia adeguatamente preparato. È logico che non vi è responsabilità nei lavoratori bensì vi è una mancanza in chi non ne ha garantito la formazione con corsi e aggiornamenti adeguati. Il personale, se ben preparato, può evitare che queste cose accadano ma può anche fornire un servizio molto migliore anche a livello di qualità della nutrizione. Ma per farlo occorre fare formazione che, mi pare di capire, non c’è mai stata e questo è un problema di scelte politiche.
La responsabilità non può nemmeno ricadere sul dirigente che, nel caso specifico, è a capo dell’ufficio più operativo di tutto l’apparato comunale. Spezzo volentieri una lancia a favore del dirigente dell’Ufficio Cultura perché capisco che, con la mole di lavoro che pesa sul suo ufficio, è umanamente impossibile seguire tutto a dovere. Occorrerebbe eventualmente scorporare le mansioni, distinguendo la cultura dall’istruzione.
Le responsabilità, quindi, sono squisitamente politiche e derivano da scelte sbagliate, non fatte o da mancata conoscenza delle reali problematiche da risolvere. L’atteggiamento degli Amministratori in questo caso, ancora una volta, testimonia come l’approccio verso i problemi sia sbagliato. Si parte sempre dalla negazione del problema per poi passare alla sua minimizzazione mentre, per evitare polemiche e fornire un reale servizio alla cittadinanza, basterebbe prendere atto e attivarsi subito per trovare le soluzioni.

Luca Craia