Visualizzazione post con etichetta endrio pavoni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta endrio pavoni. Mostra tutti i post

lunedì 5 dicembre 2016

Si riunisce la commissione mensa. Ci volevano i topi.



La commissione consiliare per la mensa scolastica è stata nominata fin dalle prime battute dell’attuale consiliatura. Vi fanno parte, oltre al Sindaco che la presiede e il funzionario competente per materia, un rappresentante di maggioranza, uno di opposizione e uno dei genitori. La commissione così costituita dovrebbe quindi rappresentare tutte le parti in atto nel processo di alimentazione dei bambini anche se manca la rappresentanza del personale, come dice il membro di minoranza, Endrio Pavoni del Movimento 5 Stelle. Resta però il fatto che la commissione, il quasi due anni e mezzo dalla nomina, non si è mai riunita.
La storia, per quanto ne registri la stasi, appare piuttosto travagliata, con il succedersi dei tre rappresentanti dei 5 stelle che si sono avvicendati in Consiglio Comunale ma, soprattutto, per le dimissioni del membro di maggioranza, quella Sara De Luca che si dimise in maniera piuttosto misteriosa da Consigliere Comunale dopo essersi data molto da fare per migliorare la qualità del cibo in mensa e aver trovato muri di gomma in ogni dove. La motivazione ufficiale delle dimissioni della De Luca è un blando “motivi personali” ma qualcuno vede delle relazioni tra le stesse e la sua presunta delusione per lo sforzo compiuto a favore della mensa. Attualmente il posto della De Luca è occupato da Laura Latini che, però, non ha profuso finora lo stesso impegno.
Domani, dopo due anni e passa, dicevamo, si riunisce finalmente la Commissione. Lo fa a seguito della tempesta che si è abbattuta sulla mensa negli ultimi tempi, tra topi, cibo cattivo (se non avariato), genitori inferociti per la qualità del cibo e un sopralluogo compiuto dallo stesso Pavoni che ha causato molti mal di pancia, compreso quello del Sindaco chiaramente espresso nell'ultima seduta del COnsiglio Comunale, e sicuramente non dovuti a cibo avariato, almeno in questo caso. Viene convocata a un orario insolito, le 17,00, che causerà senz’altro qualche difficoltà a dei consiglieri che a quell’ora lavorano.
Sul tavolo ci sono le problematiche che dicevamo sopra, e c’è una situazione poco chiara circa la diminuzione del numero degli utenti a cui non consegue una diminuzione della spesa né, tantomeno, un miglioramento della qualità di cibo e servizio. Una cosa che non quadra un granchè e che dovrà essere chiarita. C’è anche la relazione di Pavoni sul sopralluogo compiuto insieme alla rappresentante dei genitori, Laura Petrini e che ha rilevato elementi poco limpidi, come la presenza di alcolici. E anche su questo, c’è da scommetterci, ci sarà da discutere.

Luca Craia

giovedì 1 dicembre 2016

Inceneritore: il Consiglio dice no ma al Sindaco se ne frega.



Ultimo punto all’ordine del giorno della seduta del Consiglio Comunale di Montegranaro del 30 novembre era la discussione di una mozione del Movimento 5 Stelle diretta al divieto di installazione di impianti di incenerimento di rifiuti sul territorio comunale. Si tratta di una prerogativa dei Comuni, quella di poter legiferare su questa materia all’interno del proprio territorio, anche se la riforma costituzionale che voteremo domenica prossima contiene una norma che, se vincesse il Sì, abolirebbe questo potere, lasciando la possibilità di installare impianti di questo genere nelle sole mani del Governo centrale.
Era chiaro che la maggioranza, in particolare la componente PD della maggioranza, erano in forte imbarazzo di fronte a questa mozione che, in linea di principio, avrebbe dovuto essere condivisa da tutti. L’imbarazzo del PD era dato da due fattori: il referendum costituzionale che potrebbe togliere il potere decisionale ai comuni annullando ogni effetto dell’approvazione della mozione stessa, e la bocciatura di una mozione di circa due anni fa, sempre del Movimento 5 Stelle, in cui si chiedeva di assumere una posizione contraria all’articolo 35 del Decreto Sblocca-Italia che, appunto, attribuisce tale potere. Nella mozione di ieri sera, in effetti, c’era un richiamo esplicito a questo articolo ed è stata una scena memorabile assistere all’arrampicata sugli specchi, con annessa la solita bugia, di Aronne Perugini e Roberto Basso che chiedevano, per togliersi dall’imbarazzo di cui sopra, lo stralcio della parte, appunto, inerente questo articolo adducendo la motivazione che tale articolo era stato stralciato da tutti i comuni del territorio. Solo che non è vero: Fermo ha approvato in toto una mozione analoga e stamattina sul giornale appare la notizia che la stessa cosa ha fatto Monte Urano, paese governato da una compagine di stampo PD. Quindi bugie su bugie.
A voto, la mozione passa con un voto quasi unanime. Quasi perché c’è una sorpresa: nonostante le perplessità approvano la mozione anche Perugini e Roberto Basso e tutta la maggioranza ma il Sindaco si astiene. Avete letto bene: il Sindaco di Montegranaro, di fronte alla possibilità di impedire la costruzione potenziale di un inceneritore per rifiuti, altamente pericoloso per la salute pubblica, non è d’accordo e si astiene. L’astensione non è un voto negativo, è un fregarsene. Al Sindaco di Montegranaro, quindi, non importa se verrà costruito in inceneritore nel nostro Comune. Prendiamone atto.
Come si spiega questa posizione della Mancini? Sappiamo che è orientata per votare Sì al referendum costituzionale, quindi magari vorrebbe dimostrare una certa coerenza. Ma la coerenza non c’è in quanto la ricordiamo, la dottoressa Ediana Mancini, sulle barricate contro la centrale a biomasse di Villa Luciani, e ora non alza un dito, col potere attribuitole dalla legge in qualità di Sindaco, per impedire la costruzione di un ecomostro ben più pericoloso. SI astiene.
Il sospetto, però, è che siamo di fronte al solito dispetto della nostra maestra. La mozione è stata presentata da Endrio Pavoni, quello stesso Pavoni che, come membro della commissione mensa ha reso noto, tramite una relazione scritta inviata ai colleghi Consiglieri Comunali, quanto ha riscontrato nel suo sopralluogo nelle cucine. Una relazione preoccupante che non è piaciuta al Sindaco che ha rimproverato Pavoni per il suo operato, dicendo che si sarebbe aspettata che la questione fosse discussa solo tra Il Sindaco stesso e Pavoni, senza il coinvolgimento dei Consiglieri Comunali. Strano concetto di democrazia. Stesso strano concetto di democrazia esposto poco prima da Cristiana Strappa a proposito dell’appena eletta commessione per l’asilo nido, commissione mai riunita in passato e che, secondo la Strappa, non sarebbe necessario che si riunisca in futuro.
Insomma, un Consiglio Comunale scoppiettante e surreale che ha molto divertito chi ha seguito, eccetto forse la noiosissima relazione di Ubaldi sul bilancio che sembra studiata a tavolino per scacciare cittadini annoiati. Per il resto ne abbiamo viste delle belle, partendo dalla questione del Presidente del Consiglio Comunale che mi riprometto di trattare a parte.

Luca Craia

lunedì 14 novembre 2016

L’amministrazione risponde sul giornale. Il rispetto umano e istituzionale.



La butta sul ridere, Pavoni dei 5 Stelle, sulla questione della risposta dell’Amministrazione Comunale alla proposta di finanziare lo studio di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici ma, in realtà, la questione non è propriamente risibile e tocca il rispetto istituzionale che si deve a un collega Consigliere Comunale nonché Capogruppo. Ricordiamo che il Movimento 5 Stelle, tramite il suo portavoce in Consiglio Comunale, Endrio Pavoni, la scorsa settimana aveva inviato una mail a tutti i Consiglieri per richiedere di approvare una mozione che impegni il Comune di Montegranaro a effettuare lo studio sulla vulnerabilità sismica delle scuole. È una proposta condivisibile e costruttiva e, infatti, è giunta la risposta della maggioranza di governo che è una risposta positiva. Ma è giunta sul giornale e non, come ci si sarebbe aspettati per una questione, appunto, di rispetto umano e istituzionale, tramite posta o a voce, di persona.
Il rispetto umano e politico non è tra le capacità di questa compagine amministrativa. Rissosi, incattiviti, sempre sulla difensiva e sempre pronti allo scontro anche quando non serve, anche quando basterebbe parlare e dialogare (vedi il linciaggio mediatico messo su ad arte da Roberto Basso nei miei confronti, e non per una volta), sostanzialmente incapaci di dialogare coi colleghi Consiglieri e con gli stessi cittadini, non perdono occasione per dimostrare questo loro grosso limite che è la causa prima dell’enorme distanza che separa la loro amministrazione dai reali bisogni dei cittadini. Non si tratta di meri errori di comunicazione, per evitare i quali, ricordiamolo, hanno addirittura incaricato un consulente. È una forma mentis e, in quanto tale, difficile da correggere. Dobbiamo abituarci.

Luca Craia