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sabato 19 novembre 2016

Caos Santa Maria: non facciamo del personale il capro espiatorio.



Il rischio, in tutto questo caos che sta capitando nel plesso scolastico di Santa Maria, a Montegranaro, è che, come capita troppo spesso, si trovi facilmente il colpevole nel personale. Certo, servire ai bambini del cibo maleodorante è stato un errore, ma l’errore è riconducibile a ben altre responsabilità, diverse da quelle del personale di cucina e di mensa. Quello che è evidente, infatti, è che non esiste una procedura da seguire in questi casi così come non esiste una formazione specifica del personale, e di questo la responsabilità è politica. Il personale di cucina che si trovi nella condizione di dover decidere cosa fare in casi limite come questo deve sapere esattamente come muoversi e per questo è necessaria una procedura da seguire che deve essere fornita dall’alto.
Nel contempo il personale deve avere una preparazione specifica sulla preparazione e sulla conservazione dei cibi che, da quanto si evince dalla relazione della Commissione Mensa che, nelle persone del Consigliere Comunale Endrio Pavoni e del Consigliere di Istituto Laura Petrini, ha effettuato un’accurata ispezione nella giornata di ieri.  Da questa ispezione sono risultate evidenti disfunzionalità a livello di conservazione del cibo e questo denota come il personale non sia adeguatamente preparato. È logico che non vi è responsabilità nei lavoratori bensì vi è una mancanza in chi non ne ha garantito la formazione con corsi e aggiornamenti adeguati. Il personale, se ben preparato, può evitare che queste cose accadano ma può anche fornire un servizio molto migliore anche a livello di qualità della nutrizione. Ma per farlo occorre fare formazione che, mi pare di capire, non c’è mai stata e questo è un problema di scelte politiche.
La responsabilità non può nemmeno ricadere sul dirigente che, nel caso specifico, è a capo dell’ufficio più operativo di tutto l’apparato comunale. Spezzo volentieri una lancia a favore del dirigente dell’Ufficio Cultura perché capisco che, con la mole di lavoro che pesa sul suo ufficio, è umanamente impossibile seguire tutto a dovere. Occorrerebbe eventualmente scorporare le mansioni, distinguendo la cultura dall’istruzione.
Le responsabilità, quindi, sono squisitamente politiche e derivano da scelte sbagliate, non fatte o da mancata conoscenza delle reali problematiche da risolvere. L’atteggiamento degli Amministratori in questo caso, ancora una volta, testimonia come l’approccio verso i problemi sia sbagliato. Si parte sempre dalla negazione del problema per poi passare alla sua minimizzazione mentre, per evitare polemiche e fornire un reale servizio alla cittadinanza, basterebbe prendere atto e attivarsi subito per trovare le soluzioni.

Luca Craia

giovedì 20 agosto 2015

Assunzioni senza concorso. Quali sono i criteri?



Il Comune di Montegranaro continua a stupirci con effetti speciali sul personale: gente che viene spostata da un ufficio all’altro, dirigenti mandati a fare lavori in cui non sono qualificati o per i quali le loro qualifiche sono eccessive, assunzioni mascherate da altre cose. Abbiamo visto arrivare figure professionali da fuori per coprire ruoli che, in realtà, erano già coperti più che bene dal personale esistente. Assistiamo a incarichi protempore assegnati e rinnovati per periodi piuttosto lunghi. In tutto questo credo sia lecito domandarsi quale sia il vantaggio per il cittadino. Questi movimenti comportano compensi, talvolta anche importanti; comportano remunerazioni che diventano eccessive per il lavoro svolto; comportano disparità di trattamento anche e soprattutto perché mancano dei criteri guida per i quali gli incarichi vengono assegnati. Ad esempio: per un incarico temporaneo viene conferito senza concorso, quali sono i requisiti per essere presi in considerazione? C’è una domanda da presentare? Chi la può presentare? Perché, vedete, il dubbio che tali incarichi vengano dati in funzione non di criteri oggettivi ma soggettivi può venire, specie quando poi a vederseli assegnare sono persone che gravitano in orbite vicine all’amministrazione comunale. Senza per forza avanzare sospetti, non sarebbe più chiaro, trasparente, rispettoso nei confronti dei cittadini adottare dei criteri pubblici e accessibili che diano la possibilità a ogni cittadino di partecipare a una selezione?

Luca Craia