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sabato 19 novembre 2016

Il topo può attendere secondo Roberto Basso



Delle due vicende che stanno interessando la scuola di Santa Maria la più grave è la presenza di topi nell’edificio, in particolar modo nelle aule. La questione è seria perché i roditori sono potenzialmente molto pericolosi per la salute umana, specie in considerazione del fatto che gli escrementi sono stati trovati nei giochi dei più piccoli, che potrebbero mettere in bocca oggetti contaminati.
L’atteggiamento tenuto dal Sindaco è stato stupefacente, arrivando addirittura a negare la veridicità di quanto denunciato da insegnanti e genitori in quanto nessuno avrebbe visto fisicamente il topo, non considerando, forse, la presenza di escrementi e morsicature sugli oggetti prove sufficienti della presenza dei roditori.
Ma anche i provvedimenti presi dall’assessore all’ambiente Roberto Basso non sono da meno: pare che si provvederà a una nuova derattizzazione, stavolta si spera più radicale rispetto alla precedente, e all’igienizzazione dei locali la prossima settimana. I bambini, quindi, saranno costretti a passare la giornata scolastica nelle aule contaminate ancora per qualche giorno, rimanendo esposti a rischi ancora per un po’. Insomma, non c’è fretta, del resto non c’è mai.

Luca Craia

Caos Santa Maria: non facciamo del personale il capro espiatorio.



Il rischio, in tutto questo caos che sta capitando nel plesso scolastico di Santa Maria, a Montegranaro, è che, come capita troppo spesso, si trovi facilmente il colpevole nel personale. Certo, servire ai bambini del cibo maleodorante è stato un errore, ma l’errore è riconducibile a ben altre responsabilità, diverse da quelle del personale di cucina e di mensa. Quello che è evidente, infatti, è che non esiste una procedura da seguire in questi casi così come non esiste una formazione specifica del personale, e di questo la responsabilità è politica. Il personale di cucina che si trovi nella condizione di dover decidere cosa fare in casi limite come questo deve sapere esattamente come muoversi e per questo è necessaria una procedura da seguire che deve essere fornita dall’alto.
Nel contempo il personale deve avere una preparazione specifica sulla preparazione e sulla conservazione dei cibi che, da quanto si evince dalla relazione della Commissione Mensa che, nelle persone del Consigliere Comunale Endrio Pavoni e del Consigliere di Istituto Laura Petrini, ha effettuato un’accurata ispezione nella giornata di ieri.  Da questa ispezione sono risultate evidenti disfunzionalità a livello di conservazione del cibo e questo denota come il personale non sia adeguatamente preparato. È logico che non vi è responsabilità nei lavoratori bensì vi è una mancanza in chi non ne ha garantito la formazione con corsi e aggiornamenti adeguati. Il personale, se ben preparato, può evitare che queste cose accadano ma può anche fornire un servizio molto migliore anche a livello di qualità della nutrizione. Ma per farlo occorre fare formazione che, mi pare di capire, non c’è mai stata e questo è un problema di scelte politiche.
La responsabilità non può nemmeno ricadere sul dirigente che, nel caso specifico, è a capo dell’ufficio più operativo di tutto l’apparato comunale. Spezzo volentieri una lancia a favore del dirigente dell’Ufficio Cultura perché capisco che, con la mole di lavoro che pesa sul suo ufficio, è umanamente impossibile seguire tutto a dovere. Occorrerebbe eventualmente scorporare le mansioni, distinguendo la cultura dall’istruzione.
Le responsabilità, quindi, sono squisitamente politiche e derivano da scelte sbagliate, non fatte o da mancata conoscenza delle reali problematiche da risolvere. L’atteggiamento degli Amministratori in questo caso, ancora una volta, testimonia come l’approccio verso i problemi sia sbagliato. Si parte sempre dalla negazione del problema per poi passare alla sua minimizzazione mentre, per evitare polemiche e fornire un reale servizio alla cittadinanza, basterebbe prendere atto e attivarsi subito per trovare le soluzioni.

Luca Craia

venerdì 18 novembre 2016

Pesce all’ammoniaca e topi: non finiscono i problemi della scuola di Santa Maria.



Sono preoccupati per la salute dei loro figli, i genitori degli alunni che frequentano la scuola di Santa Maria. Si susseguono le segnalazioni circa la presenza di topi nel plesso, in particolare in tre aule specifiche, dove pare siano stati trovati escrementi e residui di urina. Va anche ricordato che, causa l’inagibilità della mensa, i bimbi mangiano in aula. La questione, quindi, non è irrilevante.
Nella giornata di ieri, inoltre, è stato servito del pesce che i bambini non hanno voluto mangiare perché maleodorante e disgustoso, pare sapesse di ammoniaca. Non risulta che qualcuno abbia avuto conseguenze per averlo ingerito, ma resta il fatto che il cibo fornito ai bambini dovrebbe essere di primissima qualità e questo non lo sembrava affatto.
Per questo motivo una delegazione di genitori, in maniera spontanea e indipendentemente dal Consiglio di Istituto che, ancora una volta, sembra piuttosto evanescente, si è recata in Comune a parlare con Sindaco e funzionari vari nella speranza di ottenere maggiori controlli e sicurezza per quanto riguarda l’igiene.
Un anno scolastico cominciato male a causa del terremoto sta proseguendo ancora con grossi problemi, problemi che, però, si devono e si possono risolvere celermente perché sulla salute dei bambini non si scherza.

Luca Craia

venerdì 28 ottobre 2016

Scuole: gli edifici sono agibili però non ci fidiamo



Continua la scoppiettante serie di incongruenze da parte dell’Amministrazione Comunale sulle scuole e la loro sicurezza, tema in cui i nostri amministratori si stanno dimostrando oltremodo superficiali e, consentitemi, pericolosi, viste le potenziali conseguenza di questa superficialità. Mi riferisco, ora, all’ultimo comunicato apparso sulla pagina Facebook del Comune, col quale si informavano i cittadini che le scuole rimarranno giustamente chiuse fino al prossimo mercoledì. La scelta è saggia e lodevole, la motivazione lascia sconcertati.
“A seguito di scrupolosi sopralluoghi, pur essendo agibili gli edifici controllati, considerato il perdurare dello sciame sismico, l'Amministrazione comunale di Montegranaro ha deciso in via precauzionale la chiusura delle stesse scuole anche per le giornate di venerdì 28 e sabato 29 ottobre”. Questo è quanto si legge. Ora vorrei analizzare queste parole perché sono una contraddizione spaventosa.
Gli edifici sono agibili, e questa è una buona notizia, però le scuole rimarranno chiuse perché ancora ci sono scosse in corso. Se ne deduce che, anche se gli edifici sono agibili, il rischio esiste ed è concreto, altrimenti apriremmo le scuole. Quindi le preoccupazioni manifestate da tanti genitori e cittadini circa la sicurezza delle scuole erano fondate. Le scuole sono a rischio e questa decisione ma, soprattutto, questa motivazione, lo dimostrano. Infatti sappiamo di vivere in una zona sismica e il rischio del terremoto esiste ed è quotidiano, non si esaurisce in pochi giorni. Secondo questa logica le scuole dovrebbero stare sempre chiuse.
Ovviamente sto estremizzando. Però questo ennesimo episodio sta a dimostrare che sarebbe stato logico, sensato e moralmente obbligatorio intervenire con la massima urgenza sulla sicurezza delle scuole anziché procrastinare l’intervento all’assegnazione di fondi, tanto più che il denaro necessario è nella disponibilità del Comune, solo che verrà utilizzato per un marciapiede. Questione di priorità.

Luca Craia