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lunedì 10 ottobre 2016

L’informazione renziana nella periferia del potere: il silenzio della stampa sul Consiglio Comunale.



Una discussione durata ore su un solo punto. Nodi politici che si sono presentati tutti in fila, tra dietrologie e arrampicamenti sugli specchi. Accuse, toni che si alzano, contraddizioni. E un sacco di spunti su cui riflettere, su come funziona questa politica moderna, sulla considerazione che ha del cittadino, sul valore che dà alla vita. Tutto questo è andato in scena venerdì sera durante la seduta del Consiglio Comunale che discuteva di sicurezza, quella dei nostri piccoli concittadini ospiti in una scuola che preoccupa molto le opposizioni e per niente la maggioranza. E in mezzo ci sono i genitori di questi bambini, frastornati, assenti, superficiali. A Montegranaro siamo sempre più amorfi, proni, assuefatti a un potere che non ascolta e che promette cose in cambio di silenzio, quieto vivere, ignavia.
Ma il segnale più brutto è avvenuto nei giorni successivi. Un tempo la stampa avrebbe pascolato su quanto è stato visto e sentito venerdì sera a Palazzo Francescani. C’erano argomenti per riempire pagine e pagine, per raccontare e per ragionare. Ebbene: le due testate locali se la cavano con un trafiletto che dice soltanto che la mozione è stata respinta. Punto. Quelle online non ne parlano per niente.
È la fotocopia della stampa nazionale, succube e strumento del potere, o è semplice pigrizia? Non lo so, ma è preoccupante. Se l’informazione non informa, se non dà spazio a temi così importanti come la sicurezza di una scuola che ospita cinquecento bambini, se non analizza la politica e tutto quello che viene rappresentato in un contesto così pregno di significati, c’è davvero qualcosa che non funziona. E qualsiasi lestofante vada al potere può fare quello che vuole: non lo contesterà nessuno.

Luca Craia

venerdì 30 settembre 2016

Convocato il Consiglio Comunale sulla sicurezza delle scuole.



È stato convocato per venerdì 7 ottobre alle ore 20.30 in prima convocazione (e in seconda per la domenica successiva, sempre alle 20,30) il Consiglio Comunale richiesto da tutti i Gruppi di opposizione uniti che, ricorderete, hanno presentato una proposta di delibera del Consiglio Comunale per il miglioramento sismico della scuola di Santa Maria, oggetto in questi giorni di discussioni e polemiche non soltanto politiche.
La mozione della minoranza chiede l’investimento anticipato della somma necessaria per mettere in atto il progetto di miglioramento sismico studiato per il Comune dall’Ingegner Renzi, magari attingendo a somme destinate ad altre opere meno prioritarie come i lavori di viale Gramsci, per eventualmente recuperare quanto investito una volta che arrivino i finanziamenti regionali richiesti.
Le bocca della maggioranza sono cucite sull’argomento ma c’è da scommettere che si darà battaglia, visto che la politica fin qui attuata dal Sindaco e dalla Giunta è stata quella di minimizzare i rischi reali o presunti. Fatto sta che la scuola è ancora parzialmente inagibile e si dovranno fare lavori per renderla di nuovo tale anche con una certa celerità, visto che l’autorizzazione a servire i pasti in aula, accordata in maniera piuttosto raffazzonata dall’Asur, è comunque pro tempore e, in ogni caso, i bambini sono destinati a un grave disagio fin quando la mensa non verrà ripristinata nei locali ad essa dedicati.
È notevole, in questa storia, anche l’unità dimostrata dall’opposizione che, ancora una volta, dimostra senso di responsabilità di fronte a problemi importanti, così come fece nel caso dell’antenna di San Liborio, e supera in questo modo le barriere ideologiche e i dissapori di antica memoria. È un momento di grande gravità per la comunità di Montegranaro che dovrebbe almeno partecipare e assistere alla discussione in aula, visto che si tratta della sicurezza dei nostri ragazzi.

Luca Craia

giovedì 29 settembre 2016

Santa Maria, mensa chiusa. Come mangiano i bambini?



È sceso un silenzio politicamente opportuno, dopo una settimana dall’assemblea pubblica sulla sicurezza della scuola di Santa Maria a Montegranaro . È un silenzio che credo piaccia molto all’amministrazione comunale ma che stupisce dal lato dei genitori che, ancora una volta, accettano supinamente le decisioni prese dall’alto come se nell’edificio scolastico non ci siano i loro figli.
Nell’arco di una settimana è avvenuto il miracolo delle aule lesionate e guarite in un battibaleno: le pareti che rischiavano di cadere addosso ai bambini sono state sistemate in poche ore di lavoro da mastri muratori favolosi che usano la bacchetta magica anziché la cazzuola. Ma è rimasto il problema della mensa, per la quale non c’è magia che tenga: il locale è seriamente inagibile e la situazione non si risolve con una passata di stucco autolivellante.
E dove li fanno mangiare, allora, questi bambini? Sembra che la ASUR abbia dato parere favorevole a far mangiare i bambini in aula, anche se pare che ispettori dell’azienda sanitaria non si siano visti per rendersi conto di persona. Quindi i giovani alunni mangiano sul proprio banco, assistiti dalle insegnanti e da tre persone assunte con borse lavoro che provvedono alla pulizia. E mentre queste apparecchiano e sparecchiano, i bambini o stanno lì o in corridoio. Una sorta di allevamento in batteria, dove i bambini stanno fermi nello stesso posto, sia per studiare che per mangiare, per circa otto ore al giorno.
Si dice che il provvedimento è temporaneo ma non si dice quanto lo sia, non ci sono date certe e non è stato iniziato alcun lavoro. Ma sta bene a tutti e va bene così. In altri paesi i genitori avrebbero smontato la scuola. A Montegranaro no.

Luca Craia