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venerdì 9 dicembre 2016

Finita la festa il centro rimane chiuso



Bella la festa di ieri pomeriggio in centro, a Montegranaro. Artisti di strada, Babbo Natale, bambini festosi per dare il via alle feste natalizie da un punto di vista laico. Una bella festa, dicevamo, che ha portato gente in centro, anche se non tantissima, e ha forse dato una mano ai pochi commercianti della piazza. Però c’è un però: alle 18,30 circa era già tutto finito. Solo che nessuno ha provveduto a rimuovere i paletti che chiudevano la piazza. Idem dicasi con le transenne di viale Gramsci. La piazza è rimasta chiusa fino ale 20 circa, ora in cui una signora ha rimosso di sua iniziativa la transenna. Per viale Gramsci le transenne sono state spostate, sempre da privati cittadini, verso le 22,30. Non è certo così che si favorisce e sostiene i commercianti.  Qualcuno di loro sta già pensando di chiedere i danni al Comune. E sarebbe legittimo.

Luca Craia

martedì 15 novembre 2016

Come è messa San Serafino?



La chiesa di San Serafino, forse la più amata dai Montegranaresi, è una struttura delicata, fragile, che ha già subito il crollo del tetto solo qualche anno fa. Il terremoto del 2 agosto aveva già aperto numerose crepe ed espressi già allora, sia qui che direttamente al Parroco, le mie perplessità sulla decisione di mantenere aperta la chiesa, perplessità che sono, ovviamente, rimaste solo mie, finchè domenica 30 ottobre sono caduti dei calcinacci quasi in testa ai fedeli, causando così, finalmente, la decisione da parte del Sindaco di chiudere la chiesa. Va infatti ricordato che il tempio, per quanto officiato, è di proprietà del Comune di Montegranaro sul quale ricadono le responsabilità.
Il problema di San Serafino è piuttosto antico e non è mai stato completamente risolto, nemmeno dopo la riapertura del 2004 a seguito del crollo della capriata. Infatti, a tutt’oggi, dietro l’altare maggiore l’antica sacrestia è ancora completamente puntellata. È logico pensare che le ripetute scosse di terremoto non abbiano giovato alla struttura già non perfettamente sana, ed è un bene che, con l’ordinanza numero 187 del 12/11/16, il Sindaco abbia deciso di mantenerne la chiusura ai fedeli. Il punto, però, è che ancora non sembra si stia prendendo alcun provvedimento per verificare in concreto se ci sono danni strutturali e quali essi siano.
Credo che la chiesa dovrebbe essere oggetto di una verifica urgente per poi prendere immediati provvedimenti. Non si può certo rischiare che avvengano altri crolli e non si può nemmeno riaprirla al culto con leggerezza, visto quanto il tempio è frequentato anche prescindendo dalle celebrazioni eucaristiche. San Serafino è un bene culturale primario per Montegranaro, oltre a essere un luogo di culto oggetto di grande devozione. All’interno sono custodite preziose tele di Filippo e Alessandro Ricci, i tipici altari lignei cappuccini sono tra i più belli e preziosi d’Italia e al loro interno è riposto un tesoro di reliquiari antichi. San Serafino merita, quindi, il massimo rispetto sia da un punto di vista religioso che culturale e credo che la cittadinanza intera di Montegranaro non tollererebbe danneggiamenti dovuti a decisioni affrettate o a mancate decisioni. Il tempo che passa, in questi casi, non aiuta.

Luca Craia

venerdì 28 ottobre 2016

Scuole: gli edifici sono agibili però non ci fidiamo



Continua la scoppiettante serie di incongruenze da parte dell’Amministrazione Comunale sulle scuole e la loro sicurezza, tema in cui i nostri amministratori si stanno dimostrando oltremodo superficiali e, consentitemi, pericolosi, viste le potenziali conseguenza di questa superficialità. Mi riferisco, ora, all’ultimo comunicato apparso sulla pagina Facebook del Comune, col quale si informavano i cittadini che le scuole rimarranno giustamente chiuse fino al prossimo mercoledì. La scelta è saggia e lodevole, la motivazione lascia sconcertati.
“A seguito di scrupolosi sopralluoghi, pur essendo agibili gli edifici controllati, considerato il perdurare dello sciame sismico, l'Amministrazione comunale di Montegranaro ha deciso in via precauzionale la chiusura delle stesse scuole anche per le giornate di venerdì 28 e sabato 29 ottobre”. Questo è quanto si legge. Ora vorrei analizzare queste parole perché sono una contraddizione spaventosa.
Gli edifici sono agibili, e questa è una buona notizia, però le scuole rimarranno chiuse perché ancora ci sono scosse in corso. Se ne deduce che, anche se gli edifici sono agibili, il rischio esiste ed è concreto, altrimenti apriremmo le scuole. Quindi le preoccupazioni manifestate da tanti genitori e cittadini circa la sicurezza delle scuole erano fondate. Le scuole sono a rischio e questa decisione ma, soprattutto, questa motivazione, lo dimostrano. Infatti sappiamo di vivere in una zona sismica e il rischio del terremoto esiste ed è quotidiano, non si esaurisce in pochi giorni. Secondo questa logica le scuole dovrebbero stare sempre chiuse.
Ovviamente sto estremizzando. Però questo ennesimo episodio sta a dimostrare che sarebbe stato logico, sensato e moralmente obbligatorio intervenire con la massima urgenza sulla sicurezza delle scuole anziché procrastinare l’intervento all’assegnazione di fondi, tanto più che il denaro necessario è nella disponibilità del Comune, solo che verrà utilizzato per un marciapiede. Questione di priorità.

Luca Craia