Visualizzazione post con etichetta cittadini. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta cittadini. Mostra tutti i post

sabato 12 settembre 2015

Il Comune e le pretese verso i cittadini.



Cosa accade quando il Comune non fornisce tutti i servizi che dovrebbe? Cosa è giusto aspettarsi? I nostri amministratori, prmo fra tutti il solito Vicesindaco, stanno facendo uno sforzo mediatico per far passare il messaggio che, dove non arriva il Comune, deve arrivare il cittadino. Unitamente a ciò stanno cercando di far circolare il concetto che il cittadino che lamenta un disservizio assume un ruolo negativo perché, anziché lamentarsi, dovrebbe rimboccarsi le maniche e fare ciò che c’è da fare. È una visione piuttosto semplicistica e molto comoda per chi governa.
Personalmente ritengo che il cittadino che si impegna e volontariamente svolge delle funzioni a favore della collettività debba essere elogiato. Questo però non può diventare sistematico, non può essere la regola. Il cittadino non deve sostituirsi al governo della città e il Comune non può esigere in alcun modo che il proprio ruolo istituzionale possa essere svolto da altri che non sia il Comune stesso, ferme restando le iniziative volontarie che vanno certamente sostenute.
Anche il cittadino che segnala un disservizio e che esige che soluzione per lo stesso sta facendo la sua parte per la collettività perché è partecipe della vita pubblica e sostiene il miglioramento della qualità della vita collettiva. Il cittadino che lamenta disfunzioni nella pubblica amministrazione non solo esercita un suo diritto ma svolge un ruolo importante per la collettività.
Quando poi si verifichino situazioni particolari è legittimo che il governo cittadino chieda ai cittadini di portare un supporto all’espletamento dei servizi, ma certamente questo non può essere fatto con coercizioni di alcun tipo, nemmeno psicologico. Il Comune non può pretendere che i cittadini svolgano le funzioni che spettano al Comune. Può solo plaudire quando questo accade. È bene precisare che a Montegranaro non c’è alcuna situazione particolare che possa portare alla richiesta, da parte del Comune, di aiuto verso i cittadini.
La pulizia e l’ordine della città sono regolate da norme precise e vanno fatte rispettare. Ma il cittadino che abbia espletato il suo dovere rispettando le regole e pagando le tasse può e deve pretendere che i servizi vengano erogati da chi è chiamato a farlo, ossia gli amministratori. Questi, quando pretendono che i cittadini facciano di più e condannano chi denuncia le carenze amministrative, violano i diritti stessi dei cittadini.
Infine l’amministratore che, anziché condannare il cittadino che chiede e pretende un servizio, lo ascolta e fa tesoro dei suggerimenti è un amministratore oculato. Purtroppo registriamo che a Montegranaro non abbiamo amministratori oculati.

Luca Craia

domenica 25 gennaio 2015

La maggioranza vendicativa e l’ira del farmacista


Avevo capito che c’era stato un accordo tra le farmacie e il Comune per tornare alla turnazione senza Monte Urano ma, evidentemente, mi ero sbagliato. In realtà pare che la cosa sia stata imposta dall’alto, senza sentire il parere di chi, poi, questi turni li deve fare mentre sindaco e assessori dormono al calduccio. Mi era anche parso di aver capito che questa amministrazione avesse intenzione di fare un punto fondamentale del proprio operato della concertazione e del confronto tra Comune e cittadini (ivi compresi anche gli operatori economici) ma anche qui mi pare di aver sbagliato. Del resto in questi primi mesi di vita l’amministrazione Mancini si è confrontata davvero poco con la cittadinanza e non sembra avere intenzione di cambiare registro (vedi il bilancio non più partecipato, ad esempio). Tant’è che i farmacisti, molto democraticamente, sono chiamati a lavorare di più di notte: deciso dal Sindaco e non si discute.
E anche Bisacci: ma su! Come si fa a pensare che questa possa essere una vendetta della giunta perché il farmacista più noto della città a quanto pare sta aprendo un contenzioso col Comune per la politicamente incredibile storia della variante al piano regolatore. Come si fa a pensare che questa amministrazione sia anche minimamente vendicativa, piccosa, irascibile. Solo perché sono più dediti a litigare coi cittadini che ad ascoltarli? Solo perché stanno facendo dell’approvazione di norme a ridosso di provvedimenti che possano creare disagio a qualcuno non troppo vicino a loro una prassi (vedi caso Venanzi)? Suvvia, magari saranno un pelino permalosi, ma vendicativi? Come si fa a pensarlo? (per chi non ci arriva, e sono tanti, sono sarcastico).

Luca Craia

mercoledì 17 dicembre 2014

Cittadini spalatori a servizio del Comune. Ubaldi precetta i Montegranaresi in caso di neve?




Questa poi è bellissima: sembra che, nel Consiglio Comunale previsto per domani, nel quale si discuterà, tra l’altro, anche la modifica al regolamento di polizia urbana, è prevista l’introduzione di una sorta di obbligo per il cittadino di pulire la strada davanti la propria abitazione in caso di neve. Questo afferma il vicesindaco Endrio Ubaldi quest’oggi sul Carlino, annunciando la cosa come una rivoluzionaria trovata per agevolare “l’opera di sgombro messa in atto dal Comune”.
A parte l’evidente incostituzionalità di una simile norma, mi vado a chiedere cosa accadrebbe quando l’abitazione sia di proprietà di un anziano, magari non autosufficiente, o di una persona malata. Cosa farebbe il Comune di questo caso? E se il proprietario fosse assente? E se si rifiutasse? E sì, perché uno potrebbe anche rifiutarsi. Va bene il senso civico, ma con le tasse che paghiamo dobbiamo anche essere precettati come spalatori?

Luca Craia

domenica 28 settembre 2014

Puliamo il monte, cominciamo lunedì.



Sul piano estetico, l’iniziativa del Comune di Montegranaro, che ha aderito a quella nazionale di Legambiente, Puliamo il Mondo, parafrasandola nell’ashtag che, invero, s’è visto poco sui social “#puliamoilmonte”, è ben riuscita. Piazza Mazzini, ieri pomeriggio, offriva un bel colpo d’occhio, con ragazzi di elementari e medie colorati di giallo e pronti alla missione. Peccato per la scarsa presenza di adulti, facendo eccezione per gli accompagnatori dei ragazzi, che si sono visti in scarso numero. Diciamo, quindi, che la volontà dell’Assessore all’ambiente Roberto Basso è stata soddisfatta a metà: l’opera di sensibilizzazione verso i cittadini per avere un comportamento più civile e rispettoso dell’ambiante che ci circonda ha probabilmente funzionato per i bambini ma non ha colpito l’obiettivo “adulti” che hanno sostanzialmente disertato la manifestazione.
In effetti, girando a piedi per Montegranaro, quei pochi che ieri c’erano hanno potuto toccare con mano (guantata) quanto sporco ci sia in giro e quanto siano, diciamo, maleducati quei cittadini che, anziché conferire il proprio pattume come si deve, nel rispetto delle regole, degli altri e anche di se stessi, lo buttano con noncuranza per strada. Ma questa non è una novità e questo stesso blog lo denuncia da sempre, unitamente ad altre manifestazioni di inciviltà che sono parte dello stesso problema.
Il punto, però, è che sta passando un messaggio latente piuttosto pericoloso, che potrebbe aggravare la questione anziché aiutare a risolverla come credo sia nelle (buone) intenzioni di Roberto Basso. Il messaggio, che sento da tanti commenti da parte di comuni cittadini ma, purtroppo, anche di amministratori poco attenti e oculati e di personaggi che gravitano nel mondo del volontariato, è che il problema sia (solo o quasi) la maleducazione dei cittadini contro la quale c’è poco da fare. Da cittadino educato e rispettoso quale mi ritengo rigetto con forza questa interpretazione: ci sono tantissimi cittadini rispettosi, la maggioranza, che debbono subire il comportamento dei pochi incivili. Questi cittadini vanno tutelati. Quelli incivili vanno educati anche con sanzioni e la repressione del comportamento sbagliato.
Per questo, ribadisco, non ho trovato opportuno che fosse il Comune il protagonista dell’iniziativa di ieri, nonostante la reputi ottima e da ripetere. Il Comune deve occuparsi di tenere in ordine la città, sia con la pulizia quotidiana organizzata (che ora non c’è), sia prendendo tutte le misure necessarie per correggere le condotte sbagliate, anche con scelte impopolari. Dopo aver attuato tutti i provvedimenti in questo senso l’Ente Pubblico può sostenere iniziative come quelle di Legambiente. In questo modo, invece, sembra quasi che ci si arrenda davanti ad un problema insormontabile a risolvere il quale si chiamano direttamente i cittadini. Non solo: lasciando passare il concetto di cui sopra, ossia che la questione ambientale è sostanzialmente dovuta solo al comportamento di cittadini incivili, il politico si crea un alibi a giustificazione di mancate azioni, appunto, politiche. Questo non può e non deve accadere.
Sono assolutamente convinto, perché lo conosco come persona e perché credo di aver capito cosa pensa, che l’Assessore Basso abbia davvero la volontà di risolvere il problema. Ma ora lo deve dimostrare, partendo da lunedì mattina. Lo deve dimostrare organizzando un servizio di pulizia della città che sia efficiente, studiando un piano preciso per il centro storico le cui criticità, spero, siano state ieri evidenziate nella “passeggiata” che anche Sindaco e Vicesindaco si sono fatti per i vicoli. E lo deve dimostrare prendendo misure serie per correggere i comportamenti che portano a tanta sporcizia, non solo emanando regolamenti che verranno poi, come purtroppo spesso accade, disattesi ma studiando controlli e sanzioni contro chi non rispetta le regole. Il mondo e il monte lo cominciamo a pulire sul serio da lunedì. Si spera.

Luca Craia