mercoledì 15 ottobre 2014

Arduino, i Franchi e Carlo Magno. Tutto all’oratorio San Giovanni Battista venerdì.



Torna a Montegranaro, dopo il successo della conferenza tenuta lo scorso anno, Medardo Arduino. Torna con nuovi sviluppi delle sue ricerche sulla presenza dei Franchi nelle Marche, in particolar modo nella nostra zona. Ho visto i suoi appunti e devo raccomandare a tutti gli appassionati di storia, siano essi concordi o discordi con le teorie dello studioso, di non mancare. Non posso anticipare nulla ma la conferenza sarà sicuramente interessante, sotto ogni aspetto.
Medardo Arduino è uno storico dell’architettura e ha effettuato e sta effettuando studi approfonditi per confermare le sue teorie sulla presenza dei Carolingi in Italia e nelle Marche. I suoi studi prendono ovviamente ispirazione dalle intuizioni di don Giovanni Carnevale, con le quali sono spesso concordi, per poi prendere un’altra direzione su diversi aspetti pur rimanendo nella certezza che Carlo Magno e il suo popolo siano stati qui, e non di passaggio.
La costituzione dell’Associazione “Francia Antiqua” serve ad appoggiare gli studi di Arduino che, ora, si avvale dell’apporto di altri soci e studiosi dell’argomento. Rispetto all’ultima conferenza tenutasi da noi ci sono molte interessanti novità. Arkeo, che organizza l’evento, vi aspetta venerdì 17, alle ore 21,30, all’oratorio San Giovanni Battista di Montegranaro.

Luca Craia

Riunione di maggioranza: tutto come previsto. Capolavoro (?) di Ubaldi



Si è svolto tutto come da copione ieri sera nella riunione di maggioranza convocata, questa volta ritualmente, dal Capogruppo Consiliare Eros Marilungo. Convocata da lui per l’ultima volta visto che le dimissioni, richieste con grande forza dal Sindaco, sono state consegnate dall’ormai ex Capogruppo allo stesso. Marilungo, però, mantiene le altre due deleghe assegnategli (agricoltura e viabilità rurale), come a dimostrare fedeltà alla sua maggioranza. Fedeltà che tiene a riaffermare, nonostante la strada intrapresa, con ogni evidenza, è quella di dare un appoggio solo formalmente interno. Infatti, la motivazione delle dimissioni sembra essere quella di poter avere maggiore libertà nelle scelte. Questo significa voto svincolato, voto deciso sul tema, sostanzialmente appoggio esterno.
A sostituire Eros Marilungo dovrà essere, a quanto pare, Paolo Gaudenzi, fedelissimo di Ubaldi. Non c’è niente di ufficiale ma sembra scontato, visto che gli unici consiglieri liberi da impegni di giunta e, quindi, potenziali capigruppo sono Gaudenzi, appunto, Di Chiara e Michetti. Data la collocazione politica di Sara Di Chiara rimangono solo Gaudenzi e Michetti. Michetti sbilancerebbe troppo la coalizione verso il Pd, per cui il più papabile sarebbe Gaudenzi.
E questo rafforzerebbe la componente di destra della coalizione. Ubaldi acquisterebbe maggiore peso e ciò spiegherebbe anche la sua posizione nel corso delle elezioni provinciali, dove ha appoggiato la candidatura di Perugini pur essendo di tutt’altra estrazione politica. Calcolo o casualità, fatto sta che ora in maggioranza la componente ex An (o MSI come tiene a dire, scherzando ma non troppo, lo stesso Ubaldi) diventa sempre più importante, a scapito forse, però, della tenuta stessa della maggioranza.
Infatti, i rumors circa la creazione di un nuovo gruppo composto dai tre “dissidenti” della variante Bisacci e dal Presidente del Consiglio Antonelli non cessano di rimbalzare tra le stanze della politica. Ad appesantire il clima la posizione di Antonelli sulla questione Campo Boario, all’inaugurazione del quale ha presenziato ma in veste di privato cittadino e non come Presidente del Consiglio. La situazione è sempre più tesa, quindi, e se la maggioranza dovesse assottigliarsi come pare, il ruolo dell’ex Sindaco Basso diventerà fondamentale. Tutto questo a scapito dell’azione politica e della città stessa. Staremo a vedere. La puzza di frizione è ancora molto forte.

Luca Craia

martedì 14 ottobre 2014

Se ne è andato Enzo Allegri, bene prezioso per Montegranaro e non solo.



Si è spento stanotte, Enzo, a 86 anni, vicino alla sua Maghy e ai suoi cari, dopo una vita spesa al servizio degli altri, prima col lavoro e poi con l’impegno incessante in campo sociale e culturale. Enzo Allegri è stato una benedizione per Montegranaro, per il bene che ha fatto come medico (ricordiamo anche soprattutto il suo grande lavoro con l’Africa Cuamm e gli anni trascorsi a prestare la sua opera in Africae nei luoghi più poveri del mondo), per la sua grande umanità, la sua sempre squisita gentilezza, la sua costante disponibilità che si sono tradotte in impegno sociale e culturale. Uomo di grande cultura e finissima intelligenza, ha contribuito, insieme alla moglie Maghy, a quel gruppo teatrale che dovrebbe essere un vanto per la nostra città. Intelligente, ironico, colto ma sempre umile, Enzo era un uomo a cui non potevi non voler bene ed è tristissima la notizia della sua morte. Io lo voglio ricordare con un’immagine bellissima di lui, seduto sulla sua poltrona, mentre gli attori del GTM, insieme a Maghy, provavano al tavolo lì di fianco. Enzo stava seduto, leggeva un libro e ascoltava, ridendo talvolta e divertendosi dello spettacolo esclusivo che aveva in casa sua. Ci mancherà.

Luca Craia


lunedì 13 ottobre 2014

Cesetti riconquista Fermo. Ecco tutti gli eletti.



Fabrizio Cesetti si riconferma Presidente della Provincia di Fermo in queste elezioni, tenute ieri, definite di secondo livello perché, in realtà, il popolo non ha espresso voti e la democrazia fa le prove generali del proprio funerale. Infatti, come sappiamo, gli eletti sono stati votati dai Consiglieri Comunali dei Comuni della Provincia per cui se lo sono cantata e suonata tutta da soli.
Vediamo chi è stato eletto.

  1. LISTA: INTESA PER LA PROVINCIA , MARINANGELI ADOLFO (PD); (PD)
  2. LISTA: INTESA PER LA PROVINCIA, POMPOZZI STEFANO (PD);
  3. LISTA: INTESA PER LA PROVINCIA, PERUGINI ARONNE (PD);
  4. LISTA: INTESA PER LA PROVINCIA, STACCHIETTI DANIELE (PD);
  5. LISTA: INTESA PER LA PROVINCIA, MALVATANI PIERLUIGI (PD);
  6. LISTA: INTESA PER LA PROVINCIA, SILVESTRINI MASSIMO (PD);
  7. LISTA: INTESA PER LA PROVINCIA, ROMANELLI MIRCO (PD);
  8. LISTA: IL FERMANO PRIMA DI TUTTO, BENEDETTI ARMANDO (Forza Italia);
  9. LISTA: IL FERMANO PRIMA DI TUTTO, FICCADENTI VALERIO (Forza Italia);
  10. LISTA: UN GRANDE FERMANO, MERCURI AMATO (Sindaci della Valdaso)
Due dati che interssano direttamente Montegranaro: Aronne Perugini è stato eletto e quindi ora ricoprirà anche qualche incarico in Provincia oltre a quello di Assessore a Montegranaro. Bella mole di lavoro per il nostro assessore ai Lavori Pubblici al quale auguriamo di trovare il tempo per fare bene entrambe le cose, dato che, in questo senso, siamo abbastanza preoccupati.
Altro dato è la debacle (prevista) di SEL e la conseguente non elezione di Eros Marilungo. Questo apre scenari tutti da interpretare a Montegranaro vista la sempre più evidente spaccatura nella maggioranza. Il ritorno del (quasi ex) Capogruppo Consiliare di maggioranza in terra natia dopo l’insuccesso fermano potrebbe placare le polemiche ma, visto il grado attuale dello scontro in seno alla maggioranza, la vedo dura. Attendiamo la riunione di maggioranza di domani che si preannuncia come una “notte dei lunghi coltelli”.

Luca Craia

E durante la festa furti a ripetizione.



Il problema sicurezza a Montegranaro si fa sempre più serio. Mentre attendiamo che il piano della Giunta Mancini venga finalmente attuato registriamo una nottata infernale proprio a conclusione della festa del Santo Patrono. Sono tre, almeno quelli di cui sono a conoscenza, i “colpi” messi a segno dai malviventi la notte tra il 12 e il 13 ottobre. Uno al supermercato Comprameglio, uno al Tigre di San Liborio e l’ultimo all’Irish Pub di via Cavallotti. Sembra siano tutti e tre opera della stessa mano, identificata, pare, in personaggi di origine slava che di giorno si aggirano chiedendo elemosine e prendendo appunti per il lavoro notturno che è di altro stampo. Che questo non debba innescare episodi di stupido razzismo mi pare superfluo ricordarlo, ma rimane la questione che, come troppo spesso accade, si conoscono gli autori dei crimini ma non si hanno gli strumenti per colpirli. E così gli episodi di cronaca si susseguono. Speriamo in queste tanto auspicate telecamere anche se, vista la situazione, non è affatto detto che possano risolvere il problema. Almeno, però, proviamoci.

Luca Craia

Trasporti scolastici. La sicurezza dell’incrocio della circonvallazione.




Altra questione relativa alla sicurezza dei nostri studenti, che mi viene da più parti segnalata, dopo l’assurda situazione delle corriere per Fermo sempre stracolme, è quella legata alla fermata posta lungo la circonvallazione. Gli autobus fermano sul marciapiede tra il Ristorante Veregra e l’Ufficio Postale. Le situazioni sono due, differenti ma ugualmente pericolose.
Alle sette partono gli studenti che vanno fuori. C’è un grande assembramento di ragazzi su un marciapiede stretto. È ovvio che molti scendano dallo stesso e stazionano sulla carreggiata. A quell’ora i semafori sono spenti. Perché? Lo abbiamo chiesto moltissime volte da queste pagine, segnalando la pericolosità di quel tratto di strada e la necessità che il semaforo sia sempre acceso, ventiquattro ore su ventiquattro. Non fosse altro, tale pericolosità è sancita da eventi luttuosi avvenuti in quel punto e che tutti dovremmo ricordare. Ciononostante i semafori vengono spenti a una certa ora e riaccesi al mattino intorno alle sette e mezza. Non si capisce perché. Il fatto è che, alle sette, le auto cominciano a passare in maniera copiosa e la strada, essendo dritta, invoglia alla velocità. Il semaforo lampeggiante o spento non crea alcun ostacolo e il pericolo per i ragazzi che attendono la corriera è evidente, grande ed evitabile: basta tenere accesi i semafori.
Più tardi, sempre in quel tratto di strada, si riuniscono i più piccoli per andare nelle varie scuole cittadine. Il semaforo a quell’ora è acceso ma la velocità delle auto rimane piuttosto elevata. Sarebbe opportuno un controllo assiduo e costante da parte delle autorità in modo da evitare pericoli, educare gli indisciplinati ed elevare qualche opportuna contravvenzione.
Due sono, quindi, gli interventi che i cittadini dovrebbero aspettarsi: l’accensione costante e permanente dei semafori e un maggior controllo da parte di Polizia Municipale e Carabinieri. Sono interventi che non costano nulla ma potrebbero evitare di scrivere qualche ulteriore brutta pagina di cronaca.  

Luca Craia

La Steat è sorda e continua a sovraccaricare i mezzi. È pericoloso.



 Foto scattata la mattina del 13 ottobre 2014 a bordo di una corriera della tratta Montegranaro - Fermo
Irrisolti i problemi relativi al trasporto scolastico della tratta Montegranaro-Fermo. La Steat continua a stipare i propri mezzi oltre all’inverosimile e, comunque, oltre i limiti consentiti dalla legge. Gli studenti viaggiano accatastati nonostante le proteste dei primi giorni di scuola. Viaggiare in sovrannumero è estremamente pericoloso. Immaginate cosa potrebbe accadere in caso di incidente. Immaginate cosa potrebbe accadere soltanto a causa di una brusca frenata. Non si capisce perché le autorità non intervengano visto che vengono sistematicamente violate le norme elementari di sicurezza stradale mettendo a rischio la stessa vita dei nostri ragazzi. Non si capisce nemmeno perché il Comune di Montegranaro non intervenga sulla società di trasporti di cui è azionista, andando a tutelelare la stessa incolumità dei propri cittadini. Molti genitori sono preoccupati per l’evolversi o, meglio, il non evolversi della situazione. Credo, a questo punto, sia indispensabile formare un comitato di genitori che metta in moto tutte le azioni necessarie a cambiare questo increscioso e pericoloso stato di cose. Sono a disposizione per organizzare un’assemblea. Fatevi vivi.

Luca Craia

Foto scattata la mattina del 13 ottobre 2014 a bordo di una corriera della tratta Montegranaro - Fermo

sabato 11 ottobre 2014

Non facciamo la gara a chi ha più problemi. La divisione genera immobilismo.



Dai tempi dei Romani e forse anche prima il motto divide et impera ha sempre funzionato. Così, dopo aver lavorato anni per far passare il concetto che il centro storico di Montegranaro non è patrimonio di chi ci vive ma di tutta la città e che deve essere tutta la città a prendersene cura come la propria radice culturale, ora vedo abilmente pilotata una nuova tendenza che sta cercando di mettere i montegranaresi, in qualche modo, gli uni contro gli altri.
Ho molto bene il polso della situazione: vivo nel centro storico e lo conosco bene ma giro Montegranaro regolarmente, mi arrivano in gran numero segnalazioni di difficoltà relative a tutti i quartieri e posso affermare che Montegranaro non una zona che possa dire di non avere problemi: sporcizia, degrado, disservizi sono presenti in ogni quartiere anche se con diversi livelli di gravità. Fare a gara a quale zona del paese sia più in difficoltà e necessiti di interventi più prioritari rispetto alle altre è pericolosissimo: fornisce l’alibi e lo strumento per perpetuare l’immobilismo politico che tanto piace ai pubblici amministratori. Certo, ci sono priorità più pressanti rispetto ad altre. Ma dobbiamo essere accorti e non dividerci per far pesare quelle che ci toccano da vicino più di altre. È un gioco dannoso.
Riguardo il centro storico credo debba essere sentimento comune preoccuparsi che il cuore della città sia il vero centro della vita della stessa. Una città senza cuore è una città morta e questo concetto deve essere ben compreso. Ma anche una città senza braccia o gambe muore. Una città è un corpo vivente e necessita che ogni sua parte sia in salute. Ricordiamo, tornando all’antica Roma, l’insegnamento di Menenio Agrippa e della secessione del Monte Sacro. Non facciamoci dividere da chi, con questo, può comodamente procrastinare i problemi senza avere quell’attenzione e quella pressione che solo una popolazione unita e conscia della realtà cittadina riesce a fare a chi governa.

Luca Craia

venerdì 10 ottobre 2014

Le Vergare - aggiornamento al 10 ottobre 2014

Ecco le ultime vignette delle Vergare.







Il Comune si apre alle segnalazioni. Ma devi essere bravo in matematica.



Stavolta plaudo, perché quando ci vuole ci vuole. L’iniziativa dell’Amministrazione Mancini, meglio nota come “Montegranaro Sfrizziona”, di aprire una sezione per segnalare guasti e disservizi tramite il sito istituzionale del Comune è ottima cosa davvero e va, prima di tutto, sottolineata positivamente e poi adoperata. È un modo per mettersi in contatto col cittadino e uno sportello tramite in quale quest’ultimo ha la possibilità di segnalare un problema senza fare la solita anticamera d’antico sapore davanti alla porta del notabile di turno, magari con un paio di polli in mano Lorenzo Tramaglino Style. Simpatica la trovata dell’operazione matematica richiesta per evitare lo spam, ma non abbiate paura: se siete in grado di usare una tastiera dovreste essere in grado di fare anche l’operazioncina richiesta. Si spera.
Metto il link: http://www.comune.montegranaro.fm.it/gu/gu_p_aggiungi.php . Facciamone buon uso. Io comincio già adesso.

Luca Craia

giovedì 9 ottobre 2014

Tra il dire e il fare



Tra il dire e il fare c’è di mezzo l’omissione. L’omissione, ad esempio, di dire tutte le cose come stanno realmente e non soltanto una parte, quella parte che fa sembrare la cosa diversa da quello che realmente è. Ad esempio il caso dell’assegnazione di una sede, finalmente, alla nostra Banda, che dovrebbe essere considerata un patrimonio per la città tutta. Uso il condizionale perché, nonostante che due amministrazioni si siano sperticate di lodi e di buone intenzioni, in aiuto dell’associazione culturale non ci va nessuno, né politica né privati né imprenditori. E a mandare avanti la baracca continuano soli soletti i genitori, la scuola e gli Amici della Musica.
Assegnata una sede? Senz’altro. Ma non è gratis come si vuole fare intendere. Il Comune, nell’operazione, ci guadagna. La Banda non so. Nella delibera si legge che l’assegnazione viene decisa “dato atto che questa soluzione consentirebbe il conseguimento di economie nella gestione dell’auditorium comunale che non verrebbe più utilizzato”. Primo guadagno.
Ma c’è di più. Leggiamo la convenzione: “7) A fronte di quanto indicato nel precedente punto l'Associazione si obbliga ad eseguire gratuitamente n. 5 prestazioni musicali per ogni anno di convenzione.” Consideriamo che ogni prestazione viene normalmente rimborsata alla banda (come è giusto che sia e come ci si aspetterebbe da un Comune che voglia realmente aiutare a crescere questa realtà), ecco qua che il comodato d’uso tutto è meno che gratuito.
In altre città il Comune finanzia e incoraggia ampiamente realtà come questa, che danno lustro alle manifestazioni ma soprattutto rappresentano un momento educativo fondamentale per i giovani. Da noi gli si fa pagare l'affitto.

Luca Craia

martedì 7 ottobre 2014

Montegranaro: abbiamo fatto o vogliamo fare?



Curioso articolo sul Carlino di oggi, dove il nostro Sindaco elenca una lunga sfilza di cose che, secondo lei, sono state fatte. È curioso perché, per come la vedo io, si tratta più che altro di “vogliamo fare” piuttosto che di “abbiamo fatto”, questo perché oggettivamente di cose fatte se ne vedono davvero poche, fatta eccezione per i pasticci in Consiglio Comunale. D’altro canto sono sempre stati gli stessi amministratori a dirci “dateci tempo” e “inizieremo a fare quanto prima”, mentre oggi scopriamo che, mentre ci dicevano di aspettare, sotto sotto facevano. O no? A me pare di no. Vediamo:
Il Sindaco parla di una rinnovata centralità del Consiglio Comunale, convocato già cinque volte dall’inizio del mandato. Vero. Peccato però che apprendiamo dagli stessi consiglieri di maggioranza (lo hanno scritto loro proprio qui, su queste pagine) che non c’è collegialità e che le decisioni, in realtà, vengono prese in altre stanze dove loro stessi non sono ammessi. Bella centralità.
È stato approvato il piano delle opere pubbliche, dice il Sindaco. Vero, ma ancora non ne è partita una che sia una.
È stata affrontata la questione dei debiti fuori bilancio. Per forza, si poteva fare finta di niente? Non credo.
È stato cambiato il modo di concepire l’urbanistica. Davvero? Lo vedremo all’atto pratico. Per ora, in fatto di urbanistica, non abbiamo visto altro che erbacce sui marciapiedi.
Poi si parla di progetti per la sicurezza, che al momento sono solo progetti, e delle iniziative ricreative (non culturali, non facciamo confusione) intraprese la scorsa estate, comunque con un appeal piuttosto basso e realizzate solo con il lavoro delle solite associazioni accreditate (le altre potrebbero anche non esistere) e con sforzo quasi zero da parte del Comune. Tralascio commenti su presunti lavori di manutenzione che sarebbero stati attivati ma che non mi pare di vedere.
Termino con la piccola bugia del sito web rinnovato, che invece è lo stesso fatto rifare dal Commissario Ianieri, e con la pagina Facebook del Comune che doveva essere una bacheca per discutere coi cittadini ma che, fin’ora, pubblica solo le iniziative del Comune evitando qualsiasi ulteriore informazione di carattere politico.
Insomma, una lunga lista di “vorremmo fare” più che di “abbiamo fatto”. Il che sarebbe anche positivo, basta che poi si facciano. E si smetta di sfrizzionare.

Luca Craia

SENTINELLE IN PIEDI E CERVELLI SDRAIATI - DI ANNA LISA MINUTILLO



Siamo stati educati ad essere rispettosi, tolleranti, umani ma ogni giorno assistiamo a qualcosa che va contro tutte queste belle parole e non importa in che ambito, purtroppo è così.
Non si rispettano i diritti dei lavoratori (almeno di quelle poche persone che un lavoro lo possiedono ancora). Si è capaci solo di fare la gara per togliere loro ciò che in molti anni di scioperi, manifestazioni, discussioni si era cercato di difendere e di mantenere ancora.
Non si tollera minimamente chi la vede in modo differente da noi, che sia nell’ambito politico (anche se la politica non esiste davvero più, lo spettacolo a cui assistiamo quotidianamente tutto si può chiamare tranne che politica) che nell’ambito sociale, nella religione ed anche per quanto riguarda i gusti o le preferenze sessuali.
Dell’umanità poi non parliamone proprio, non c’è rispetto per le donne, brutalmente macellate, anche decapitate, ma tutto passa in sordina. Come sempre, tanto erano “solo” delle donne infondo. Nulla di che, come se esistesse una morte di serie A ed una di serie B.
Ora anche questo “spettacolino” delle sentinelle in piedi, che serve forse a qualcuno per sviare l’attenzione (che è già molto poca) dalle malefatte di chi “dovrebbe” dare una giusta direzione a questo Paese zoppo, ferito e bistrattato nei modi peggiori.
Ci si ritrova in piedi, sentinelle di chi e di cosa poi? Mai richieste queste figure che dovrebbero avere alla base l’amore cristiano e non sono capaci neanche di prendersi per mano fra loro, sempre lì a giudicare, a puntare l’indice contro chi ha qualcosa di “differente” da loro, anche se in questo caso si differisce solo nel modo di intendere la sessualità non di certo nell’aspetto infondo.
Tutte creature di Dio, di questo Dio che ama, tollera, rispetta, educa, che è morto affinchè ognuno fosse libero, potesse dire la sua, non perdesse la speranza, continuasse a vivere sempre nell’amore, in nome di questo amore con cui spesso ci si riempie solo la bocca e basta. Eh sì, perché amare ed impegnarsi realmente per farlo è tutt’altra cosa!
Non penso che i gay, le lesbiche, i transgender abbiano bisogno di essere difesi da me, sto scrivendo perché mi vergogno di pensare a quanto siano ancora insiti nelle persone sentimenti di non tolleranza come questo.
E’ sacrosanto che ci siano visioni della vita differenti, che si abbia la libertà di poterlo fare da entrambe le parti ma alla fine di cosa stiamo parlando però?
Mi chiedo come mai le sentinelle non si mettano in piedi tutte e così coese quando si tratta di stipendi e posti di lavoro rubati.
Mi domando perché le sentinelle non si mettano in piedi quando ci sono i diritti delle donne e dei bambini da difendere.
Mi domando come mai non si mettano in piedi quando vedono persone che hanno stuprato, rubato o ucciso essere poi rilasciate e magari con tanto di posto di lavoro assegnatogli alla faccia di chi ha studiato una vita, ha svolto i lavori più umili per arrivare dove è arrivato e molti non c’è l’hanno nemmeno fatta.
Mi domando perché non scattino in piedi quando si vedono lavoratori, imprenditori che si arrendono e si danno fuoco, si gettano da cavalcavia o dai loro balconi di casa o si impiccano all’interno della loro aziende che una volta erano floride e produttive.
Mi domando perché non si mettano in piedi davanti a chi snobba e deruba oppure uccide i “barboni ”nelle strade, senza pietà, a bastonate, senza ritegno, senza rispetto, così, quasi per gioco.
Mi domando perché non parlino laddove bisognerebbe parlare e di cose da dire ve ne sarebbero un’infinità. No, sanno solo guardare con sospetto, temere, tacere, voltarsi dall’altra parte, scrollare le spalle e dire che ciò che sta accadendo non è per colpa loro ma intanto non muovono un dito, niente di niente, silenzio ed indifferenza, solo questo.
Mi domando perché non scattino in piedi quando dopo i mercati, nei bidoni della spazzatura vedono le persone che potrebbero avere l’età dei loro nonni cercare di mettere insieme il pranzo e la cena prelevando rifiuti e scarti pur di mangiare qualcosa.
Mi domando perché non scattino in piedi davanti ai contenitori della Caritas e permettano che gli indumenti smessi vengano prelevati e vengano venduti da qualcuno ai mercatini così che una buona azione fatta per aiutare qualcuno in difficoltà diventi fonte di speculazione e di guadagno per altri.
Mi domando dove siano tutte queste partecipanti figure quando assistono allo spettacolo che molti “preti” offrono ai danni di minori e di indifesi senza per questo ricevere discredito durante le loro funzioni/finzioni religiose.
Mi domando dove stia tutta questa attenzione, dove risieda questo senso di giustizia e di rispetto, di fratellanza di umanità quando intorno continuano ad accadere indisturbate queste cose ,quando ghettizzano anche chi fra loro decide di separarsi o di divorziare non ritenendolo più neanche degno di accostarsi all’eucarestia.
Non possono comprendere oppure non vogliono, non possono parlare oppure vorrebbero, non sono pronti oppure accampano scuse?
Il problema qui sarebbe quello di vedere due persone dello stesso sesso che si ama? Che vorrebbe potersi realizzare accanto all’oggetto del suo amore? Che vorrebbe poter avere tanto amore da destinare a qualche bimbo che spesso viene dimenticato in qualche istituto ma che se portato fuori non rappresenta più fonte di guadagno?
Il problema sarebbe questo? Per questo si scatta in piedi?
Onestamente mi vergogno per loro, mi vergogno per questa indifferenza che ci circonda, mi vergogno perché nessuno si ferma mai a riflettere due secondi e cerca di pensare quanto sia difficile cercare di farsi accettare da questa società per ciò che realmente si è ,mi vergogno per la pochezza che si sbandiera dietro a frasi fatte ed a slogan che ormai suonano come dischi rotti, che promettono e non mantengono.
Mi vergogno per vivere in un mondo dove molte sono le persone con preferenze sessuali differenti che si sono suicidate e comprendo bene che se si è ciechi nei confronti di tutte le cose narrate sopra questa mia ultima affermazione scivolerà sicuramente nel dimenticatoio dell’insensibilità.
Perdiamoci dietro ai matrimoni di attori ,sviamo sempre i problemi che ci circondano, dimentichiamoci di un paese con poco futuro ,diamo sempre il meglio di noi, che non si sollevi mai la testa mi raccomando ,che si scatti in piedi ma si tenga staccato il cervello ,volesse mai che se lo si aziona ci si rende conto dello sconforto di vivere in un luogo così ,in un mondo che non è più un mondo, che si provi la vergogna di vedere come questo mondo sia stato rovinato da personaggi in giacca e cravatta e non di certo da persone con i tatuaggi ,che cercano di colorarlo questo mondo e di avere il coraggio di sbatterci sul muso quanto la “diversità” sia invece arricchimento e crescita ,ah già dimenticavo: per comprendere questo dovreste avere anche il cervello che scatta in piedi e quello è sdraiato fra mille favole in cui non credete più nemmeno voi. Che pena!