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giovedì 12 gennaio 2017

E l’opposizione apprende del Consiglio dal giornale.



Rispetto? Cos’è? Democrazia? Si mangia? Partecipazione? A che? La maggioranza di governo montegranarese, per quanto risicata, non perde occasione per dimostrare quanto sia autocratica e, soprattutto, quanto contraddica se stessa e i propri principi. Oggi sul Corriere Adriatico, come abbiamo già visto, esce un articolo che annuncia l’imminente convocazione di una seduta aperta del Consiglio Comunale per discutere con gli imprenditori della crisi del settore calzaturiero. Di per sé è cosa buona e giusta, tanto buona e giusta che non si capisce perché la decisione venga presa, ancora una volta, con la prepotenza di una maggioranza autocratica che non rispetta minimamente il ruolo dell’opposizione.
Avete capito bene: per quanto incredibile possa sembrare, nemmeno su un tema in cui la città di Montegranaro e tutte le sue forze, politiche o sociali che siano, dovrebbero mostrarsi unite e concordi si riesce ad avere un atteggiamento costruttivo. La decisione di questa iniziativa non ha minimamente coinvolto le forze di minoranza che lo hanno appreso stamane dalla stampa. Se questa è democrazia…
                                                                     
Luca Craia

martedì 3 maggio 2016

Ma i capigruppo che li convocate a fare?



Mauro Lucentini, coordinatore Lega Nord e Consigliere Comunale di Viviamo Montegranaro, nel gruppo di discussione de L’Ape Ronza si chiede a che serva convocare la riunione dei Capigruppo per decidere sull’intitolazione a Michele Gismondi di una via o una piazza quando, sul giornale, si legge che è stato tutto già deciso. Addirittura si parla della data per lo svolgimento della cerimonia.
Certo, il discorso è ipotetico, si lascia l’opportunità di dire no alle forze consiliari, ma è evidente che si arriverà alla riunione con un pacchetto già stabilito. Ma la cosa più sconvolgente è che si è sentita la necessità di andare sul giornale prima di fare la proposta ai Consiglieri e non dopo. Cos’è questa fretta? Forse perché l’idea non è loro ma ce la vogliono far passare? Comunque, è un comportamento irriguardoso e irrispettoso del ruolo dei gruppi consiliari. Ancora una volta, collegialità e partecipazione. Bravi.

Luca Craia

giovedì 3 marzo 2016

Il Sindaco non capisce l’importanza della scritta sulla carta d’identità



Non ci vorrebbe molto ad attrezzare l’ufficio anagrafe per scrivere sulla carta di identità la parola “donatore” quando il cittadino lo richieda. Non ci vorrebbe molto ma non lo si fa, nonostante l’AIDO montegranarese lo abbia chiesto più volte. E quando questo viene fatto notare, con garbo e senza volontà polemiche, il Sindaco si offende pure, dicendo che si è attivata ma, nonostante questa attivazione, non si è giunti a nulla. Probabilmente il Sindaco, spiegando che, comunque, se un cittadino esprime presso l’anagrafe la volontà di donare gli organi questa volontà viene comunicata all’AIDO stessa, non capisce che l’esigenza è molto diversa. In caso di decesso improvviso è importante avere tempestivamente l’informazione circa la volontà di donare e, se questa volontà è espressa su un documento di identità che si porta sempre addosso, la questione diventa molto più agevole. Non capisce o non vuole capire. Quello che io, invece, non capisco è il perché si senta sempre offesa ogni volta che qualcuno solleva un problema. Sindaco: non ce l’abbiamo con Lei, ma è a Lei che dobbiamo dire le cose perché il Sindaco è Lei. Si rassegni.

Luca Craia