martedì 22 luglio 2014

Il Comune usa impropriamente il nome di Arkeo



Arkeo - È con vivo stupore e grande amarezza che leggiamo il pieghevole realizzato e messo in circolazione dal Comune di Montegranaro – Assessorati alla Cultura e al Turismo, riportante il cartellone estivo degli eventi organizzati dallo stesso da qui a settembre. In tale volantino si legge diverse volte il nome della nostra associazione nonostante che la stessa non abbia dato adesione alla programmazione estiva del Comune mantenendo la propria autonomia nell’organizzazione di eventi.
Così la Riposizione del Crocifisso di Sant’Ugo è stata organizzata in totale autonomia da Arkeo, finanziata da Arkeo e promossa da Arkeo. Eppure la stessa figura nell’elenco degli eventi del Comune. Ci chiediamo come mai, visto che, all’invito dell’Ufficio Cultura a “fornire con cortese urgenza il testo  relativo alla manifestazione da inserire sul materiale promozionale” , inviato in data 2 luglio 2014, rispondemmo, in pari data, “Ringraziamo per l'opportunità ma riteniamo che le nostre iniziative in programma per il mese di luglio siano da promuovere in autonomia”.
Per quanto riguarda, invece, il nostro coinvolgimento nei servizi turistici comunali, ci è stata richiesta collaborazione in quanto unica e sola associazione che abbia operato in questo campo da sempre a Montegranaro, ma poiché il Comune ha pensato bene, anziché affidarsi alla nostra esperienza, di metterci in competizione con altre realtà associative che di turismo non si sono mai occupate e che avrebbero basato la loro azione sul lavoro da noi svolto fin’ora, e poichè tali associazioni hanno un comportamento nei nostri riguardi tutt’altro che amichevole (vedi la nostra estromissione dalla Settimana della Cultura, per fare un solo esempio) abbiamo ritenuto di non prestare la nostra opera continuando a lavorare in autonomia come sempre fatto e lo abbiamo comunicato sia verbalmente che per iscritto al Sindaco e all’Assessore competente. Eppure il nostro nome figura nel volantino.
Evito ogni ulteriore considerazione su questi fatti che, comunque, reputo incresciosi. Non è nemmeno mia intenzione generare ulteriori polemiche. Dico soltanto che, se questa è l’impostazione che la nuova amministrazione intende dare a cultura e turismo, stiamo partendo davvero molto male.

Luca Craia

lunedì 21 luglio 2014

Gismondi assolto: sono contento.



La notizia dell’assoluzione dell’ex sindaco di Montegranaro mi ha fatto piacere. Prima di tutto perché a darmela è stato Gismondi stesso, secondo perché non ho mai creduto nella sua colpevolezza, terzo perché ritengo che fare politica a colpi di esposti alla magistratura sia meschino, soprattutto quando questi esposti sono fatti nell'ombra, senza “metterci la faccia” come piace tanto dire in questo periodo.
Gismondi non è perfetto, tutt’altro. Ho sempre criticato anche aspramente la sua amministrazione sulle pagine di questo blog, qualche volta l’ho anche elogiata quando lo meritava, e con lui ho sempre avuto un rapporto franco, sincero, di reciproca stima e rispetto anche nello scontro più feroce, scontro che è sempre rimasto (come è mio costume) sul piano degli argomenti e mai su quello personale.
Fare opposizione si deve. E si deve fare in maniera forte e decisa. Ma non con denunce su fatti che, oltretutto, sono inesistenti come questa sentenza sancisce. L’opposizione va fatta col controllo, con l’attenzione, con la vigilanza assidua e con la denuncia, quella sì, della cattiva amministrazione o dell’azione disonesta. Non era questo il caso e la magistratura lo ha stabilito.
Sono contento per Gismondi: si goda questa vittoria, si prenda un po’ di serenità e torni a fare opposizione. E lo faccia come si deve, senza sconti, con la massima attenzione e vigilanza perché, mi pare, ce n’è davvero bisogno.

Luca Craia


Falso ideologico: Gastone Gismondi assolto. Il comunicato stampa dell’ex sindaco.



Ho appreso dal mio legale avv. Igor Giostra che il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Fermo, dott. Marcello Cozzolino, ha ritenuto di accogliere la richiesta di archiviazione formulata dal p.m. dott. Alessandro Piscitelli in ordine al procedimento penale che vedeva indagato il sottoscritto per i reati di cui all'art. 479 c.p. e 353 c.p. ( falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e turbativa d'asta).
L'indagine, partita nel 2009, ha interessato i lavori di rifacimento del manto realizzato in erba sintetica nel campo sportivo Buonarroti ed era stata originata da un esposto. Nel corso delle indagini è emerso che nessuna firma falsa è stata apposta dal sottoscritto su alcun atto. Ho sempre avuto fiducia nella magistratura e in chi ha condotto le indagini perché sapevo che sarebbe stata fatta piena chiarezza circa il mio operato.
Peraltro, mi preme ricordare, quando i lavori di rifacimento del manto furono deliberati, fermo che non è stata rilevata alcuna condotta penalmente significativa, io ero solo l'assessore all'urbanistica e, quando l'indagine poi partì, ero insediato da pochissimo tempo.
Ho accolto quindi la notizia dell’archiviazione con grande soddisfazione e anche con sollievo. Pure chi sa di aver operato nel giusto, infatti, non è sereno quando purtroppo si imbatte in un'accusa, anche solo ipotizzata, specie considerato che all'epoca dei fatti la notizia ebbe grande rilievo e travolse, come un fulmine a ciel sereno, la mia amministrazione e, purtroppo, anche la mia famiglia.
Ovvio che chi mi conosceva e chi mi conosce non ha mai dubitato di me e altrettanto ovvio che, il mandato che ho espletato, è stato sempre improntato a chiarezza e a onestà. In ogni caso, oggi, quell'ombra è stata allontana e io non posso che esserne estremamente felice.

Gastone Gismondi

domenica 20 luglio 2014

La festa per la riposizione del Crocifisso di Sant’Ugo



È soddisfazione vera e autentica quella che voglio esprimere oggi, il giorno dopo la bella festa svoltasi a Sant’Ugo per la Riposizione del Crocifisso che Arkeo ha fatto restaurare con i fondi raccolti tramite le libere offerte dei turisti che abitualmente accompagniamo alla scoperta di Montegranaro. Soddisfazione che viene dopo il lavoro duro per preparare tutto, dopo una giornata campale come quella di ieri in cui tutta l’Associazioni ha lavorato all’unisono perché tutto fosse pronto e perfetto. E così e stato.
Una bella festa, niente di pomposo, solo un popolo che si raccoglie in un luogo sacro e prezioso per ammirare un’opera splendida restituita alla sua originale bellezza. Una cerimonia semplice, con una mia breve introduzione, l’intervento interessantissimo del restauratore che ha eseguito magistralmente il lavoro di recupero, Marco Salusti, e la benedizione data alla statua sacra da Don Umberto, con una sorpresa nel mezzo: la visita di un Sant’Ugo, impersonato dal bravissimo attore di strada bergamasco Enrico Viscardi, che ci ha raccontato i suoi ultimi momenti a Montegranaro.
È d’obbligo ringraziare tutta la bella gente che, numerosissima, è intervenuta alla cerimonia, il Sindaco Ediana Mancini, il vicesindaco Endrio Ubaldi, l'assessore ai servizi sociali Cristiana Strappa e l’assessore ai lavori pubblici Aronne Perugini che si sono uniti a noi. Un grazie, ancora una volta e di cuore, a don Umberto che ci ha sempre sostenuti nel nostro lavoro e che ci ha sempre dato fiducia. Soprattutto grazie a tutti i soci attivi di Arkeo che ieri, nella giornata forse più calda dell’anno fino ad oggi, hanno sacrificato un ennesimo fine settimana per questa passione che ci coinvolge tutti e che fa si che diventiamo ogni giorno di più un gruppo omogeneo, coeso, che lavora all’unisono per il nostro territorio e per riportare alla luce il nostro patrimonio, al fine di creare un sistema culturale e turistico che sia ricchezza per la città.
Ora stiamo decidendo su cosa intervenire con i prossimi fondi raccolti. Intanto aderiremo all’iniziativa del Mibac tenendo aperta la cripta tutte le prime domeniche del mese a partire da settembre. In cantiere molte altre idee e progetti che vi sveleremo cammin facendo. Stateci vicino.

Luca Craia

Firmate i commenti, per favore.

A volte arrivano, sul blog, commenti anche molto interessanti ma non firmati. Purtroppo non posso pubblicare testi di autori non identificati. Io mi assumo la responsabilità di quello che scrivo ma non posso assumermi anche quella degli altri. Per questo invito i lettori dell'Ape a firmarsi, altrimenti i loro commenti non verranno pubblicati. Ed è un peccato.

sabato 19 luglio 2014

La politica montegranarese incomunicante



Sono spariti tutti. Dopo il baccano elettorale, dopo urla mediatiche, botte mediatiche, lanci di accuse e suppellettili mediatiche ora, a due mesi dalle elezioni, il silenzio regna sovrano su Montegranaro, almeno su quella politica. Una sorta di riposo del guerriero, forse, dopo la battaglia elettorale, e ci potrebbe stare. Ma sta durando un po’ da troppo tempo e questo è preoccupante.
In verità la maggioranza ogni tanto parla, sui giornali e su internet, e forse farebbe meglio a tacere o, quantomeno, a studiare strategie di comunicazione un tantino più oculate. L’idea che da, infatti, è quella di un gruppo di persone nervose, timorose, poco inclini ad accettare serenamente una critica. Le risposte che si danno ai cittadini sono quasi sempre piccate, infastidite, come a voler dire “lasciateci lavorare”, e questo è giusto, ma ci sono modi e modi per dirlo e quello che viene utilizzato, sia da portavoce senza volto e senza firma della rete che dagli stessi amministratori (almeno quelli presenti sui social) è usualmente indispettito.
Del resto la comunicazione non è mai stata il cavallo di battaglia di questa coalizione, si era già visto in campagna elettorale. Hanno persino rischiato di perdere le elezioni per le lacune in questo campo, per la poca capacità di utilizzare al meglio la rete e i social. Credo che abbiano perso un bel po’ di voti proprio per questo motivo e, ciononostante, ancora non sembra vogliano porre rimedio, quasi in un atteggiamento che snobba le nuove forme di comunicazione.
Chi, invece, in campagna elettorale ha utilizzato molto bene (salvo qualche brutta caduta di stile) le risorse della rete è stata la compagine di Gastone Gismondi. Molto presente sui social, molto comunicativa a livello mediatico in ogni senso, molto inserita nel mondo dei giornali, la lista dell’ex sindaco ha lavorato benissimo fino al voto e poi… puff… è sparita. Non da segno di sé o quasi, il Sindaco alto, nè lo danno i suoi sodali che, pure, in passato imperversavano in rete con temibili scorribande, pronti a commentare ogni post, immortalati in ogni dove, sempre presenti e sempre attivi. Ora, se spagini le pagine Facebook di quelli che due mesi fa erano vulcani in eruzione, trovi post vecchi di settimane. L’idea è che non siano abituati a fare opposizione, che il ruolo gli sia nuovo e anche un po’ stretto.
Il sindaco Basso, invece, coi nuovi media non ha mai avuto grande dimestichezza, non li ha usati quasi per niente in campagna elettorale ed è naturale non trovarne più traccia ora che siede tristemente tra i banchi dell’opposizione. E sta facendo un’opposizione strana, sballata, disorientata, promettendo aiuti non richiesti, lanciando accuse, ancora e senza sosta, al suo ex pupillo Gismondi quasi come se non ci fosse una nuova maggioranza a governare. Fuori dal Consiglio Comunale, però, Basso non esiste.
Discorso a parte per il Movimento 5 Stelle, che sulla rete è nato e dalla rete trae linfa vitale. Anche qui, però, la comunicazione appare piuttosto languida, poco incisiva. I grillini nostrani sembrano più preoccupati, leggendo la loro pagina Facebook e il loro blog, delle vicende legate alla politica nazionale che a quelle locali. Eppure di cosine interessanti di cui occuparsi a Montegranaro ce ne sono, e il loro atteggiamento attendista, quasi a sostenere la giustificazione che la maggioranza sta utilizzando ormai da tempo, ossia quella del “dateci tempo che ci siamo appena insediati”, non è consono al movimento che siamo abituati a vedere ferocemente combattivo.
Fare opposizione è fondamentale per la vita della città. Fare un’opposizione attenta è imprescindibile ed è una grande responsabilità, importante quanto il governo stesso. In passato abbiamo visto fare opposizione solo sui banchi del Consiglio, esautorando la cittadinanza di ogni forma di controllo e partecipazione. Spero che il futuro veda una forte inversione di tendenza e che l’opposizione sia ruolo partecipato e attivo di tutti, anche in considerazione del fatto che chi ci governa, in realtà, è minoritario, non rappresentando nemmeno la metà dei cittadini. E la maggioranza degli elettori ha il diritto a essere rappresentata, chiamata in causa e, soprattutto, informata.

Luca Craia

giovedì 17 luglio 2014

Don Umberto lascia Montegranaro. Auguri e grazie.



E così Don Umberto se ne va. Dopo undici anni di gestione, prima della Parrocchia di Santa Maria e poi anche di quella del SS.Salvatore, Umbertì, come molti ancora lo chiamano dai tempi del suo diaconato col compianto Don Carlo a San Liborio, lascia la canonica di corso Matteotti per assumere l’incarico di Parroco di Petritoli. Lo fa con spirito di obbedienza, lo stesso spirito col quale accettò l’incarico a Montegranaro undici anni fa, lo stesso spirito con cui ha retto le due Parrocchie navigando in grandi e piccoli problemi e gestendo due realtà all’interno di una città complessa come Montegranaro.
Don Umberto in questi undici anni ha fatto molto, sia da un punto di vista spirituale che materiale. Ha finito di pagare tutti i conti della chiesa di Santa Maria, ha mantenuta aperta e viva la parrocchia del centro, cosa non facilissima visto il calo demografico e la logistica non proprio favorevole, ha dato forza e vita ai gruppi parrocchiali, ha gestito il tutto con oculatezza e con la diligenza del buon padre di famiglia o, forse, in questo caso, del buon pastore. Don Umberto passerà alla storia, almeno lo meriterebbe, per avere riaperto la chiesa dei SS.Filippo e Giacomo con un’iniziativa coraggiosa, assumendosi un carico economico notevolissimo visto che, nonostante tante promesse, nessuno lo ha realmente aiutato.
Riuscirà a tagliare il nastro di quest’opera prima della sua partenza per Petritoli? Speriamo. Questa è prevista per ottobre, dopo la festa di San Serafino. Se tutto va bene si riuscirà a riaprire la chiesa “del Priore” prima di quella data. Lo meriterebbe, don Umberto, per quanto ci ha creduto e per quanto ha lottato per riuscire a ridare a Montegranaro la sua chiesa più bella.
Faccio gli auguri al nostro parroco di un buon lavoro per il suo nuovo incarico e lo ringrazio per quanto ha fatto per Montegranaro, per il suo coraggio e la sua sensibilità,  per la pazienza e l’intelligenza con cui si è sempre reso disponibile. E faccio altrettanti auguri al nuovo parroco che verrà, don Sandro Salvucci, persona nota per intelligenza e cultura che sicuramente saprà raccogliere il testimone e continuare l’opera di don Umberto.

Luca Craia