Visualizzazione post con etichetta denuncia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta denuncia. Mostra tutti i post

venerdì 29 gennaio 2016

Si va sul penale tra Sel e il Sindaco. E Montegranaro paga le spese (politiche)



Non svela tutti i dettagli, Giuseppe Viozzi, coordinatore di Sel, sulla querelle tra il suo gruppo e il Sindaco Ediana Mancini, ma il quadro che si delinea dallo spezzatino giornalistico che abbiamo letto in questi giorni pare abbastanza chiaro: è avvenuto qualcosa di molto grave, che travalica le tematiche e la dialettica politica tanto che Viozzi, sul Corriere Adriatico, parla in maniera chiara di azioni legali, così come aveva fatto il Sindaco stesso qualche giorno fa. Se è vero quello che dice Viozzi, e francamente non vedo perché non debba esserlo, siamo di fronte a un quadro inedito e di una gravità impressionante: un Sindaco che minaccia un Consigliere Comunale, alle nostre latitudini, non si è mai visto.
È un’escalation di cattiveria e miseria umana alla quale, francamente, non si riesce ad abituarsi e che certamente non ci aspettavamo, pur consci che l’amministrazione Mancini non abbia mai lesinato bassezze politiche e umane fin dai primi giorni dall’insediamento. Personalmente ricordo il casino che fece il Sindaco contro di me per la questione della visita di Sgarbi a Sant’Ugo, tanto per fare un esempio. Da lì siamo andati sempre in peggio, fino ad arrivare alle vie legali che, se il quadro è quello che riportano i giornali, non sono civili ma penali, per cui si scherza poco.
Di questa situazione, ovviamente, fa le spese Montegranaro, amministrata male già per scarsa qualità politica e amministrativa della maggioranza di governo, e ora anche a causa di queste beghe che tolgono tempo e serenità a chi dovrebbe risolvere i problemi dei cittadini e, invece, è sempre più impegnato a risolvere i suoi, tra grane, litigi, scoppi di bile e, ora, potenziali gravi problemi legali.

Luca Craia

venerdì 23 ottobre 2015

Il caso Beverati è serio per tutti

Articolo 361 del Codice Penale Italiano - Il pubblico ufficiale, il quale omette o ritarda di denunciare all'Autorità giudiziaria, o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni, è punito con la multa da trenta euro a cinquecentosedici euro.

Articolo 357 del Codice Penale Italiano - Nozione del pubblico ufficiale. Agli effetti della legge penale, sono pubblici ufficiali coloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa.
Agli stessi effetti è pubblica la funzione amministrativa disciplinata da norme di diritto pubblico e da atti autoritativi e caratterizzata dalla formazione e dalla manifestazione della volontà della pubblica amministrazione o dal suo svolgersi per mezzo di poteri autoritativi o certificativi

Credo sia molto serio, molto più serio di quanto possiamo pensare, il caso delle dichiarazioni “estemporanee” dell’assessore Giacomo Beverati in Consiglio Comunale. Tali dichiarazioni, impugnate politicamente dal Movimento 5 Stelle e portate alla ribalta dell’informazione tramite un video di YouTube, delineano un comportamento che potrebbe essere inquadrato nell’omessa denuncia, come descritta dall’articolo 361 del Codice Penale Italiano che ho riportato sopra. Dato che, secondo l’articolo 357 dello stesso, il Consigliere Comunale, anche di opposizione, è definibile come pubblico ufficiale, la questione potrebbe complicarsi, e non poco.
E non solo per Beverati. Infatti, se anche Beverati avesse omesso di denunciare fatti illeciti di cui era a conoscenza, come ha dichiarato non senza un pizzico (pizzico?) di ingenuità e messo a verbale nel corso del Consiglio Comunale ultimo, anche chi è venuto a conoscenza del comportamento di Beverati e non ha fatto denuncia si troverebbe nella medesima situazione. Quindi credo che corra l’obbligo a tutti i Consiglieri Comunali, al Sindaco, al Presidente del Consiglio e al Segretario Comunale, di esporre i fatti alla magistratura per le valutazioni del caso, onde evitare che, dovesse rivelarsi la presenza di un reato,  tutto il Consiglio Comunale possa essere accusato di omessa denuncia. Solo a Montegranaro succedono queste cose.

Luca Craia

mercoledì 18 febbraio 2015

La schizofrenia della critica feroce e costruttiva.




Ho pubblicato, nel giro di pochi giorni, due video realizzati da me. Il primo faceva vedere la Montegranaro che non vorremmo vedere, quella sporca, degradata, preda dell’incuria e dell’inciviltà. Il secondo, invece, mostrava la Montegranaro più bella, i suoi tesori più preziosi, gli scorci più belli. Mi hanno dato del pazzo per questo: come fai a postare una cosa e il suo contrario quasi contemporaneamente? In effetti, un po’ pazzo lo sono e ne vado anche piuttosto fiero, ma vorrei spiegare.


Il mio impegno e, finché i miei sodali in Arkeo sono concordi su questa linea, l’impegno della mia associazione è quello di lavorare sui nostri scopi denunciando le cose che non vanno mentre si promuovono quelle buone (che sono tante). Lavoriamo da anni per portare il turismo a Montegranaro e ci stiamo riuscendo tanto che, ora, qualcuno s’è accorto che il turismo può essere interessato a Montegranaro. Meglio tardi che mai, magari con qualche correzione.
Lavoriamo per riportare alla luce tesori nascosti e dimenticati. Lavoriamo per studiare il patrimonio. Facciamo proposte per migliorare la qualità della vita. Nel contempo denunciamo quello che è sbagliato, quello che c’è da correggere, il malcostume, quelli che, secondo noi, sono gli errori della politica.
C’è una profonda coerenza in tutto questo, anche se ai più superficiali non appare. È la coerenza di chi ama profondamente la propria terra e vuole il meglio, e per ottenerlo lotta con ogni mezzo. Noi quello facciamo: vogliamo che la gente venga a Montegranaro e nel Fermano perché c’è molto da offrire e questo può essere il futuro della nostra economia. Ma può esserlo soltanto se valorizzato, curato, proposto con professionalità. Ecco perché combattiamo la politica raffazzonata, i soldi sprecati, l’abbandono e l’incuria. Ecco perché lottiamo contro la maleducazione e l’inciviltà. Siamo convinti che non si possa fare nulla di buono essendo servili con la politica e facendo i simpatici con la gente. Noi siamo schietti e sinceri. A volte antipatici. E anche un po’ matti.

Luca Craia

lunedì 21 luglio 2014

Gismondi assolto: sono contento.



La notizia dell’assoluzione dell’ex sindaco di Montegranaro mi ha fatto piacere. Prima di tutto perché a darmela è stato Gismondi stesso, secondo perché non ho mai creduto nella sua colpevolezza, terzo perché ritengo che fare politica a colpi di esposti alla magistratura sia meschino, soprattutto quando questi esposti sono fatti nell'ombra, senza “metterci la faccia” come piace tanto dire in questo periodo.
Gismondi non è perfetto, tutt’altro. Ho sempre criticato anche aspramente la sua amministrazione sulle pagine di questo blog, qualche volta l’ho anche elogiata quando lo meritava, e con lui ho sempre avuto un rapporto franco, sincero, di reciproca stima e rispetto anche nello scontro più feroce, scontro che è sempre rimasto (come è mio costume) sul piano degli argomenti e mai su quello personale.
Fare opposizione si deve. E si deve fare in maniera forte e decisa. Ma non con denunce su fatti che, oltretutto, sono inesistenti come questa sentenza sancisce. L’opposizione va fatta col controllo, con l’attenzione, con la vigilanza assidua e con la denuncia, quella sì, della cattiva amministrazione o dell’azione disonesta. Non era questo il caso e la magistratura lo ha stabilito.
Sono contento per Gismondi: si goda questa vittoria, si prenda un po’ di serenità e torni a fare opposizione. E lo faccia come si deve, senza sconti, con la massima attenzione e vigilanza perché, mi pare, ce n’è davvero bisogno.

Luca Craia


Falso ideologico: Gastone Gismondi assolto. Il comunicato stampa dell’ex sindaco.



Ho appreso dal mio legale avv. Igor Giostra che il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Fermo, dott. Marcello Cozzolino, ha ritenuto di accogliere la richiesta di archiviazione formulata dal p.m. dott. Alessandro Piscitelli in ordine al procedimento penale che vedeva indagato il sottoscritto per i reati di cui all'art. 479 c.p. e 353 c.p. ( falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e turbativa d'asta).
L'indagine, partita nel 2009, ha interessato i lavori di rifacimento del manto realizzato in erba sintetica nel campo sportivo Buonarroti ed era stata originata da un esposto. Nel corso delle indagini è emerso che nessuna firma falsa è stata apposta dal sottoscritto su alcun atto. Ho sempre avuto fiducia nella magistratura e in chi ha condotto le indagini perché sapevo che sarebbe stata fatta piena chiarezza circa il mio operato.
Peraltro, mi preme ricordare, quando i lavori di rifacimento del manto furono deliberati, fermo che non è stata rilevata alcuna condotta penalmente significativa, io ero solo l'assessore all'urbanistica e, quando l'indagine poi partì, ero insediato da pochissimo tempo.
Ho accolto quindi la notizia dell’archiviazione con grande soddisfazione e anche con sollievo. Pure chi sa di aver operato nel giusto, infatti, non è sereno quando purtroppo si imbatte in un'accusa, anche solo ipotizzata, specie considerato che all'epoca dei fatti la notizia ebbe grande rilievo e travolse, come un fulmine a ciel sereno, la mia amministrazione e, purtroppo, anche la mia famiglia.
Ovvio che chi mi conosceva e chi mi conosce non ha mai dubitato di me e altrettanto ovvio che, il mandato che ho espletato, è stato sempre improntato a chiarezza e a onestà. In ogni caso, oggi, quell'ombra è stata allontana e io non posso che esserne estremamente felice.

Gastone Gismondi