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giovedì 27 ottobre 2016

Terremoto: il ridicolo caso del campo sportivo



Ridicolo ma neanche tanto, ai presenti ha fatto, più che altro, molta rabbia. Mi riferisco a quanto accaduto ieri sera nell’area del campo sportivo “La Croce” di Montegranaro. Dopo la seconda scossa sismica delle 21.00, molti Montegranaresi si sono recati, chi con la propria vettura chi col camper, presso i vari parcheggi periferici in cerca di sicurezza. In molti hanno trovato spazio nel piazzale antistante il campo sportivo. Tra loro c’erano anche i Consiglieri Comunali Gastone Gismondi e Mauro Lucentini che, resisi conto del gran numero di persone presenti e della necessità di offrire loro quanto meno i servizi igienici, hanno contattato il gestore dell’impianto chiedendogli di aprire gli spalti in modo di poter dare uno spazio coperto e fornire l’uso dei bagni. Così in breve le gradinate del campo sportivo venivano aperte al pubblico che ne ha usufruito immediatamente.
Intorno alle 23,00 arrivava la Panda della Polizia Municipale con a bordo un agente che, scendendo, verificava la situazione. In molti hanno notato la presenza in vettura di Paolo Gaudenzi, il Capo Gruppo di maggioranza, che però non scendeva perché impegnato al telefono in un’accesa conversazione. Evidentemente, suppongo, stava riferendo ai suoi colleghi quanto vedeva.
Verso la mezzanotte è arrivato di corsa il custode che, scusandosi, ha mandato via tutti perché aveva ricevuto l’ordine perentorio del Sindaco di chiedere l’impianto. Quasi in contemporanea arrivavano anche tre esponenti di maggioranza: il vicesindaco Endrio Ubaldi e gli assessori Roberto Basso e Giacomo Beverati. I tre hanno spiegato alla gente sbigottita che il motivo della chiusura era la pericolosità delle gradinate, nelle quali qualcuno avrebbe potuto cadere.
Il paradosso non è finito: a mezzanotte e mezza, quando già diverse persone avevano desistito ed erano andate altrove, arrivavano gli uomini della Protezione Civile con l’ordine di riaprire l’impianto, transennando però le gradinate che, a quanto pare, ieri sera erano pericolose ma durante le partite non lo sono più. Ciliegina sulla torta: Paolo Gaudenzi, alle 2.00, diramava in ogni dove comunicati invitando la gente a recarsi presso la palestra di San Liborio, aperta per l’occasione. La palestra, a quanto pare, non è pericolosa, lì non si può cadere.

Luca Craia

lunedì 21 luglio 2014

Falso ideologico: Gastone Gismondi assolto. Il comunicato stampa dell’ex sindaco.



Ho appreso dal mio legale avv. Igor Giostra che il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Fermo, dott. Marcello Cozzolino, ha ritenuto di accogliere la richiesta di archiviazione formulata dal p.m. dott. Alessandro Piscitelli in ordine al procedimento penale che vedeva indagato il sottoscritto per i reati di cui all'art. 479 c.p. e 353 c.p. ( falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e turbativa d'asta).
L'indagine, partita nel 2009, ha interessato i lavori di rifacimento del manto realizzato in erba sintetica nel campo sportivo Buonarroti ed era stata originata da un esposto. Nel corso delle indagini è emerso che nessuna firma falsa è stata apposta dal sottoscritto su alcun atto. Ho sempre avuto fiducia nella magistratura e in chi ha condotto le indagini perché sapevo che sarebbe stata fatta piena chiarezza circa il mio operato.
Peraltro, mi preme ricordare, quando i lavori di rifacimento del manto furono deliberati, fermo che non è stata rilevata alcuna condotta penalmente significativa, io ero solo l'assessore all'urbanistica e, quando l'indagine poi partì, ero insediato da pochissimo tempo.
Ho accolto quindi la notizia dell’archiviazione con grande soddisfazione e anche con sollievo. Pure chi sa di aver operato nel giusto, infatti, non è sereno quando purtroppo si imbatte in un'accusa, anche solo ipotizzata, specie considerato che all'epoca dei fatti la notizia ebbe grande rilievo e travolse, come un fulmine a ciel sereno, la mia amministrazione e, purtroppo, anche la mia famiglia.
Ovvio che chi mi conosceva e chi mi conosce non ha mai dubitato di me e altrettanto ovvio che, il mandato che ho espletato, è stato sempre improntato a chiarezza e a onestà. In ogni caso, oggi, quell'ombra è stata allontana e io non posso che esserne estremamente felice.

Gastone Gismondi