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venerdì 25 novembre 2016

18 Dicembre, la farsa della Provincia fantasma.



Non fosse tragica farebbe ridere, la faccenda dell’elezione del Consiglio Provinciale finto. È finto perché se la suonano e se la cantano da soli, ciononostante hanno la faccia di parlare di legami col territorio, di rappresentatività. Non ne eleggiamo uno, noi cittadini, di questi consiglieri. Non ne abbiamo la possibilità. È vero, li abbiamo eletti in Comune, ma non abbiamo la libertà di cambiare, di alternare, di fare scelte diverse per il Comune e per la Provincia. Le scelte, per noi, le fanno i partiti che inciuciano finalmente alla luce del sole, con una sfacciataggine disarmante.
Centocinquantasei firme per appoggiare la candidatura del Presidente proposto dal Partito (Sedicente) Democratico del Fermano. Non è una cifra che fa ridere? Nel Fermano siamo un po’ di più di centocinquantasei, ma stiamo tutti zitti perché non abbiamo diritto né a presentare liste, né a scegliere i candidati, né tantomeno a votarli. Questa è la democrazia oggi.
E questa è la stessa democrazia che propone Renzi con la sua riforma, al Senato funzionerà esattamente così se vincesse il sì al referendum. E quasi me lo augurerei, così almeno le province ce le togliamo di mezzo una volta per tutte, l’unica cosa buona, forse, di questa riforma delinquenziale. Fossi un Consigliere Comunale mi rifiuterei di votare. Fossi un candidato mi vergognerei. Ma la vergogna, oggi, non esiste più.

Luca Craia

giovedì 24 novembre 2016

Il Natale che non ti aspetti: iniziativa pesarese poco generosa e priva di tatto.


Daniele Tagliolini, Presidente della Provincia di Pesaro-Urbino

Un’iniziativa nata “per rilanciare un’azione condivisa a favore dell’economia del territorio provinciale e per dare un’immagine rassicurante ai turisti che vorranno visitare i nostri bei paesi, che fortunatamente non sono stati colpiti dal terremoto”. Sono le parole di Daniele Tagliolini, Presidente della Provincia di Pesaro-Urbino in quota PD, per presentare “Il Natale che non ti aspetti”, il cartellone di eventi natalizi della provincia più a nord della Marche.
E in effetti mi aspettavo un Natale di verso da dei Marchigiani fortunati, che non hanno dovuto subire i danni, le morti e le conseguenze nefaste sull’economia che il terremoto ha portato alla parte sud della Regione. Mi sarei aspettato solidarietà, vicinanza, qualche iniziativa di supporto morale ma anche economico per le popolazioni colpite e martoriate da mesi di scosse e movimenti.
Invece dobbiamo leggere queste parole fredde, taglienti, che a me, francamente, fanno davvero rabbia. Perchè è in questi casi che si evidenzia l’accezione negativa che è anche la peculiarità della nostra Regione: il nome plurale. Ci sono tante Marche e purtroppo sembra siano slegate tra loro. Le parole di Tagliolini non lasciano dubbi.

Luca Craia

martedì 15 novembre 2016

Guidare nella nebbia senza segnaletica orizzontale



Avete mai avuto la sventura di guidare nella nebbia su una strada senza segnaletica orizzontale? Se sì sapete quanto è brutto, difficile e pericoloso. Peggio se, su quella strada, hanno appena rifatto l’asfalto: il nero del catrame si fonde con quello atmosferico e non si distingue più dove finisce la strada e comincia la scarpata.
Questo è quello che capita sulla strada provinciale 219, meglio nota come Mezzina. La Provincia di Fermo, dopo aver rattoppato alla bell’e meglio la strada più pericolosa di tutto il suo territorio e dopo essersene, non senza una certa faccia tosta, vantata su tutti i giornali, si è dimenticata di rifare la segnaletica orizzontale. Non c’è la linea di mezzeria, non ci sono le linee laterali. Con la nebbia, di notte, si va davvero a indovinare dove sta la strada, anche per chi è abituato a farla, figuriamoci per qualcuno che la percorra per la prima volta.
Eppure il Presidente, per quanto a fine mandato, ancora percorre spesso quella strada per recarsi nel suo ufficio a Fermo partendo da Montegranaro. Possibile che non gli sia mai capitata la nebbia, magari di notte? Forse no. O forse è un pilota talmente abile da non avere questo tipo di problema. O forse, come per altre cose, fa finta che il problema non ci sia. Tanto tra poco toccherà a qualcun altro.

Luca Craia