sabato 3 maggio 2014
venerdì 2 maggio 2014
Cosa vuol dire avere qualche milione di euro da pagare
Cosa vuole dire avere un debito
fuori bilancio di proporzioni bibliche, destinato a crescere e in crescita
costante a seguito di sentenze che giungono giorno dopo giorno? Vuol dire, ad
esempio, che il Commissario Ianieri non può approvare il bilancio preventivo. Non
approvare il bilancio vuol dire non poter razionalizzare e ottimizzare la
spesa. Non razionalizzare la spesa vuol dire che non si possono fare interventi
migliorativi. Ad esempio era intenzione del Commissario di creare una zona
franca, per quanto riguarda l’addizionale Irpef comunale, per i redditi
inferiori ai 25.000 € annui. Avere un debito fuori bilancio di queste
proporzioni vuol dire che, invece di invertire la tendenza, che ha sempre visto
Montegranaro primeggiare sulle aliquote, nulla si potrà fare per aiutare le
fasce di reddito più deboli. Ora, continuiamo pure a rimpallarci le
responsabilità, continuiamo pure a raccontare favole agli elettori circa
progetti faraonici (e costosissimi). Ma la realtà è che i Montegranaresi non
avranno nemmeno questo piccolo ma significativo aiuto economico. Altro che
velodromi.
Luca Craia
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giovedì 1 maggio 2014
Spazio candidati - Considerazioni di Letizia Bellesi
Ospitiamo un commento della candidata Letizia
Bellesi ricordando che il blog è a disposizione di tutti i candidati
alle comunali di Montegranaro per comunicazioni ai cittadini. (L.C.)
Caro Luca,
Caro Luca,
vorrei
fare un commento ad una delle tante frasi che affidi a Facebook, perché mi ha
particolarmente colpito. Ti definisci: “Libero pensatore, del web e non.
Orgoglioso di esserlo, sia libero che pensatore.”
Se posso,
preferisco commentare questa frase direttamente sul tuo blog personale e di
questa ospitalità ti ringrazio; a Facebook, preferisco il tuo blog, perchè so
essere seguito da “tutti” i nostri concittadini, di qualsiasi schieramento,
anche se poi non tutti lasciano commenti ...
Anch’io
voglio fare una riflessione, in particolare sul nostro “microcosmo” in questa
delicata fase della sua storia. Della tua frase mi colpisce la parola
“orgoglioso”, ma soprattutto la parola “libero”.
Anch’io
mi sento orgogliosa di essere una libera pensatrice; quando leggo la classifica
a fine corsa, sono orgogliosa di vedere riportato un tempo accanto al mio nome,
anche se in fondo, ma non la scritta “ritirata”: c’è la mia età e l’indicazione
“Atleta libero”.
E io di
questo mi sento orgogliosa, di essere libera di correre, di correre insieme,
anche se quasi tutti corrono più veloci di me, anche se molti sono più magri e
più giovani di me. Sono allo stesso tempo orgogliosa di far parte di una
squadra, pur da atleta libero, che rappresenta Montegranaro.
Corro,
perché so che è una questione di allenamento, corro, perché so che dopo quella
salita che sembra interminabile c’è sempre una discesa che ci fa sentire
liberi, corro perché c’è sempre qualcuno vicino a me che mi incoraggia. E il traguardo,
anche se tagliato dopo di tutti, ogni volta mi ricorda che ce l’ho fatta. Ecco
allora che mi sento forte e so che posso affrontare qualsiasi cosa.
Io sono
tante cose: sono madre, sono figlia, ma anzitutto sono una persona libera, con
la mia dignità, una persona a cui da fastidio l’arroganza, che non sopporta di
vedere persone umiliate, costrette a mettersi in ginocchio per compiacere, che
non sopporta la strumentalizzazione di bambini a scopi personali.
Ecco
allora che ho risposto, non tanto all’invito della mia cara amica Edy che tanto
apprezzo, quanto all’urlo di questo paese che implora di essere ben governato;
e al grido dei nostri figli che hanno il diritto di vivere in un paese degno di
questo nome; mi sono sentita in dovere, come generazione, di reagire a
quest’inerzia.
Credo
nelle tante risorse e nelle energie positive che questo paese ha e non mi
capacito come in tutti questi anni non abbia avuto lo sviluppo che meritava,
anzi ancora viene deriso per la sua arretratezza.
Chi
dichiara di avere così tante buone idee, ovviamente perde la sua credibilità se
non è riuscito a realizzarle quando ne aveva la possibilità; quali sono stati
gli ostacoli? Mancanza di capacità? Poca competenza? O forse anche poca
libertà? In effetti il coraggio gli viene riconosciuto; anche qui, il coraggio
di ripresentarsi con la stessa faccia di qualche mese fa.
E’ vero,
la politica non è il mio mestiere, ma proprio per questo mi sento più libera di
poter dare il mio contributo, mi metto al servizio della nostra comunità, con
le mie esperienze, le mie conoscenze e le mie capacità. Il motivo? Voglio
essere un esempio per il mio e per i nostri figli, a non arrendersi, a non
mollare, a non subire, a non barare, a partecipare con dignità e spirito di
servizio.
Attenzione
all’anziano sì, ma attenzione ancora maggiore ai nostri giovani, ai nostri
figli. Nella nostra lista ci sono tanti giovani che hanno voglia di impegnarsi
e sono da apprezzare, ma la colpa è nostra, della nostra generazione, se gli
stiamo consegnando il paese in questo stato, se gli abbiamo lasciato questo
sfacelo; non è quindi giusto lasciare solo a loro l’onere di ricostruire questo
paese, non lo trovo corretto.
Di buone
idee ce ne abbiamo tante; è vero, dichiaratamente non sono tutta farina del
nostro sacco, ma il nostro programma è fatto anche di spunti presi dalla gente
e di questo ringraziamo tutti quanti hanno contribuito.
E’ vero,
nella nostra lista non troverai nomi altisonanti, ma semplici e comuni; noi ci
chiamiamo Paola, Chiara, Laura, Sara, …. e ce la metteremo tutta per far
ritornare Montegranaro come ce lo hanno consegnato i nostri padri.
Un’ultima
cosa: se possibile, evita di chiamarci lista “Stranamore”, se puoi chiamaci con
il nome che ci siamo dati “Montegranaro Riparti”, convinti che sarà una
squadra, che pure ha il suo buon capitano, a rimettere in moto questo paese; ma
se proprio preferisci gli epiteti, allora suggerisco lista
"Stima&Amore": stima reciproca e amore per il nostro paese.
Cordialmente,
Letizia Bellesi, candidata della lista Montegranaro Riparti con Ediana Mancini
Sindaco.
Il pasticciaccio brutto della statua del Papa Santo e le stupidaggini degli ex sindaci.
Non ne volevo parlare ma alla
fine cedo anche io perché questa storia della statua di Papa Giovanni Paolo II potrebbe averla scritta Pirandello. Voglio, però, fare una premessa: per
me quella scultura è talmente brutta che può restarsene tranquillamente dov’è,
anzi, la rimanderei direttamente all’autore e mi farei ridare i soldi, tanti,
che sono stati pagati per quell’obbrobrio, con tutto il rispetto per il Papa
Santo al quale, comunque, somiglia come io somiglio a Richard Gere.
Ciò posto andiamo a vedere le
enormi baggianate che sia Basso che Gismondi stanno gareggiando a dire. Dunque:
Basso fa scarica barile, convinto che la statua possa stare all’esterno. Ma non
ce l’ha messa perché era in scadenza di mandato (quanta roba non ha fatto Basso
perché in scadenza di mandato. Ma s’era lasciato davvero tutto per gli ultimi
giorni, eh?) e quindi si aspettava che a provvedere fosse l’amministrazione che
gli ha succeduto, quella stessa in cui lui era Presidente del Consiglio
Comunale (come giustamente dice Gismondi). Ma evidentemente, una volta che la
scultura è finita sotto la chiesa di San Serafino se l’è scordata pure lui.
Gismondi, invece, dice che l’opera
d’arte è fatta di un materiale fragile e che, quindi, non può essere collocata
all’aperto se non con una struttura protettiva. Quindi la sua collocazione
nello sgabuzzino era provvisoria, in attesa di trovare fondi per realizzare
tale struttura. Fondi che, però, in quattro anni e mezzo non sono mai arrivati.
In questi quattro anni e mezzo, in realtà, qualsiasi cosa si andasse a chiedere
in comune (pulizia strade, interventi di manutenzione, messe in sicurezza, ecc…)
la risposta era sempre la stessa: ora non ci sono fondi, provvederemo quando
avremo i soldi. Quattro anni e mezzo senza un centesimo da spendere, neanche
per comprare un paio di tubi di metallo e un po’ di plexiglass e far realizzare
un telaio a un dipendente comunale, in economia, così da togliere la statua
dallo sgabuzzino.
Ultimamente, invece, pare che di
soldi ne stiano per arrivare parecchi in Comune, viste le promesse elettorali. Chissà
se, dopo aver realizzato velodromi, piscine e altri mirabolanti progetti
avanzerà qualche centesimo per l’alloggiamento della statua del Papa Santo?
Luca Craia
mercoledì 30 aprile 2014
A fine maggio la Settimana della Cultura
Lo scorso anno la consueta
manifestazione nazionale della Settimana della Cultura fu abolita dal Mibac per
mancanza di fondi. A Montegranaro, su proposta della nostra associazione,
Arkeo, e coordinati dalla Biblioteca Comunale decidemmo di sopperire
organizzandoci con mezzi propri. Ne venne fuori un bell’esperimento, il primo
di questo genere, in cui diverse associazioni culturali si unirono per dar vita
a un cartellone di eventi di alto livello che, snodandosi nell’arco di una
settimana, ottennero un ottimo successo.
Forti di questo risultato e
convinti più che mai della necessità di agire in sinergia tra associazioni e
territorio per creare una rete culturale territoriale che possa offrire al
pubblico un pacchetto di iniziative e proposte di livello, quest’anno abbiamo
proposto all’assessore alla cultura delle Provincia di Fermo, Giuseppe
Buondonno, di ripetere l’esperimento montegranarese su scala provinciale. La
proposta, semplice e a costo zero per le casse della Provincia, è stata accolta
con entusiasmo dall’Assessore che sta, in questi giorni, coordinando l’organizzazione
dell’evento. Il periodo previsto per la Settimana della Cultura provinciale è dal 24
maggio al 2 giugno. Sono state contattate le varie associazioni presenti in
provincia e ci sarà un incontro definitivo a breve per la stesura del cartellone
degli eventi, ognuno dei quali organizzato da una o più associazioni.
Intanto a Montegranaro il
coordinamento dell’organizzazione è stato affidato alla Pro Loco che ha già
convocato una prima riunione delle associazioni che hanno aderito al progetto,
dalla quale è già scaturito un programma di massima molto interessante. Hanno
dato adesione definitiva alla Settimana della Cultura montegranarese, oltre
naturalmente ad Arkeo che ne è ideatrice e alla Pro Loco che la coordina, il
GTM, gli Amici della Musica, l’Archeoclub, la Libera Comunità Il Labirinto e
Granarium. Ovviamente altre associazioni che vogliano unirsi al progetto sono
le benvenute. Il prossimo incontro si terrà giovedì 8 maggio alle ore 19.00
presso la sede della Pro Loco.
Arkeo ha già organizzato l’apertura
della Cripta di Sant’Ugo per entrambe le domeniche comprese nel periodo, una
serie di incontri promozionali presso le sedi museali della provincia, una “passeggiata”
notturna a caccia di stelle e costellazioni nelle nostre splendide campagne e
un concerto dell’Ensemble di liuti del conservatorio di
Pesaro che proporrà, con cembalo e soprano, una serie di brani del seicento
marchigiano la gran parte provenienti dal fondo manoscritti della biblioteca
del conservatorio, musiche rarissime. Il concerto si terrà lunedì 2 giugno alle
16,30 presso la Chiesa
di San Serafino a Montegranaro.
Il resto del
programma sarà comunicato tempestivamente appena pronto. Il progetto comunque è
interessantissimo e ripropone la collaborazione tra realtà culturali anche
diverse al fine di promuovere e far crescere il territorio. In questo Arkeo si
pregia di essere il primissima fila da sempre.
Luca Craia
martedì 29 aprile 2014
La bandiera del 25 aprile rubata e le solite polemiche strumentali.
Era esplosa il 25 aprile stesso
la polemica per la mancata affissione, come disposto dalla legge, della
Bandiera Tricolore sulla facciata del nostro municipio. A qualcuno più
informato, però, era subito sembrato strano che la Bandiera italiana non
sventolasse al proprio posto, anche perché il Commissario Ianieri aveva dato
disposizione di lasciarla sull’asta davanti all’ingresso del Palazzo Comunale
non solo per il 25 ma in maniera continuativa. Oggi arriva comunicazione,
tramite il sito ufficiale del Comune, che il vessillo era in realtà stato
rimosso da ignoti, rubato per chissà quale scopo e che il “Commissario
Straordinario ha sporto formale denuncia penale” per questo.
Sterile quindi la polemica e, se
vogliamo, anche strumentale. Infatti, alcuni personaggi ben noti già da tempo
non perdono occasione per disapprovare l’operato di Ianieri con l’intento di
sottolineare come certi fatti, con la presenza di un Sindaco, non accadrebbero.
A parte l’assurdità di questo assioma vale la pena ricordare che l’ultimo
Sindaco non ha mai celebrato in alcun modo il 25 aprile preferendo recarsi più
volte in parata a manifestazioni di estrema destra piuttosto che dare il giusto
rilievo alla Resistenza.
Luca Craia
Niente Primo Maggio delle Associazioni.
È laconico Iacopo Gentili,
presidente delle Proloco di Montegranaro, nel comunicare alle associazioni
aderenti l’annullamento dell’iniziativa “Lago in Festa”, la seconda edizione
della Festa delle Associazioni cittadine che l’anno scorso aveva riscosso un
grande successo. La cancellazione è imputabile a problemi meteorologici. Il
perimetro del laghetto del Torrione risulta attualmente allagato a causa delle
forti piogge di queste ultime ore e le previsioni parlano di ulteriori copiose
precipitazioni. È logico che organizzare una festa senza la possibilità di
trasferire tutto al coperto diventa rischioso e, in qualche modo, impensabile. Da
qui l’annullamento dell’evento annunciato con rammarico da Iacopo Gentili.
Quest’anno la festa è comunque
nata sotto cattivi auspici, con polemiche rivolte alla Pro Loco, defezioni di
importanti associazioni pur presenti l’anno scorso e strumentalizzazioni varie
anche sulla messa in sicurezza dell’area voluta dal Commissario. È un peccato
perdere l’occasione per passare una giornata insieme, consolidando, allacciando
o ricucendo rapporti tra sodalizi che troppo spesso mostrano sfilacciature
quando non rotture quasi irrimediabili. Speriamo si possa riproporre l’evento
in altra data e che questa vicenda non vada a dare forza a quelle (poche)
persone che mostrano la volontà di rendere difficile il già arduo compito della
nostra Pro Loco.
Luca Craia
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