Visualizzazione post con etichetta giovanni paolo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta giovanni paolo. Mostra tutti i post

giovedì 1 maggio 2014

Il pasticciaccio brutto della statua del Papa Santo e le stupidaggini degli ex sindaci.



Non ne volevo parlare ma alla fine cedo anche io perché questa storia della statua di Papa Giovanni Paolo II potrebbe averla scritta Pirandello. Voglio, però, fare una premessa: per me quella scultura è talmente brutta che può restarsene tranquillamente dov’è, anzi, la rimanderei direttamente all’autore e mi farei ridare i soldi, tanti, che sono stati pagati per quell’obbrobrio, con tutto il rispetto per il Papa Santo al quale, comunque, somiglia come io somiglio a Richard Gere.
Ciò posto andiamo a vedere le enormi baggianate che sia Basso che Gismondi stanno gareggiando a dire. Dunque: Basso fa scarica barile, convinto che la statua possa stare all’esterno. Ma non ce l’ha messa perché era in scadenza di mandato (quanta roba non ha fatto Basso perché in scadenza di mandato. Ma s’era lasciato davvero tutto per gli ultimi giorni, eh?) e quindi si aspettava che a provvedere fosse l’amministrazione che gli ha succeduto, quella stessa in cui lui era Presidente del Consiglio Comunale (come giustamente dice Gismondi). Ma evidentemente, una volta che la scultura è finita sotto la chiesa di San Serafino se l’è scordata pure lui.
Gismondi, invece, dice che l’opera d’arte è fatta di un materiale fragile e che, quindi, non può essere collocata all’aperto se non con una struttura protettiva. Quindi la sua collocazione nello sgabuzzino era provvisoria, in attesa di trovare fondi per realizzare tale struttura. Fondi che, però, in quattro anni e mezzo non sono mai arrivati. In questi quattro anni e mezzo, in realtà, qualsiasi cosa si andasse a chiedere in comune (pulizia strade, interventi di manutenzione, messe in sicurezza, ecc…) la risposta era sempre la stessa: ora non ci sono fondi, provvederemo quando avremo i soldi. Quattro anni e mezzo senza un centesimo da spendere, neanche per comprare un paio di tubi di metallo e un po’ di plexiglass e far realizzare un telaio a un dipendente comunale, in economia, così da togliere la statua dallo sgabuzzino.
Ultimamente, invece, pare che di soldi ne stiano per arrivare parecchi in Comune, viste le promesse elettorali. Chissà se, dopo aver realizzato velodromi, piscine e altri mirabolanti progetti avanzerà qualche centesimo per l’alloggiamento della statua del Papa Santo?

Luca Craia