A volte sembra che l’amministrazione
comunale sia molto lontana dalla cittadinanza, che viva in una bolla di sapone,
una torre di cristallo che le impedisce di vedere la reale condizione della
gente e del paese e di proporre soluzioni adeguate. In parte ciò è dovuto a
retaggi culturali del maggiore partito che compone lo schieramento,
storicamente arroccato all’interno della propria sezione per niente propenso al
confronto con i cittadini. A nulla è servito il cambio della guardia al
vertice, anzi: ha acuito questo modo di agire dando maggiore potere a chi
controlla e tira le fila senza esporsi troppo. A ciò aggiungiamo l’altra
componente importante della maggioranza, quella destra collocabile molto a
destra e sostanzialmente non riferibile al quadro nazionale che ha una visione
della democrazia molto particolare.
Ma c’è un altro fattore da non
trascurare e forse è quello più importante: questa maggioranza sta governando
Montegranaro ma è stata eletta da una minoranza dei Montegranaresi. Alle ultime
elezioni amministrative, infatti, si presentarono ben cinque liste che
frazionarono il voto come mai era accaduto prima. Infatti, la lista
Montegranaro Riparti, detta Stranamore, ha battuto sì tutti e quattro gli
avversari ma è stata votata dal 39.51% degli elettori. Il che significa che
oltre il 60% dei Montegranaresi non l’ha votata. Posto che, passate le
elezioni, la maggior parte dei votanti non si occupi più di politica, rimane
una cospicua fetta di cittadinanza che, invece, la segue e vorrebbe partecipare
attivamente. Con una tale percentuale di voti è evidente che:
a)
non si ha la reale percezione delle problematiche
cittadine;
b)
non si ha alcuna convenienza a confrontarsi
direttamente con la popolazione.
Ecco perché il nervosismo
crescente, il pessimo rapporto con chi non è d’accordo, la scollata gestione
delle iniziative non patrocinate. Insomma: la nuova politica che, sulla carta,
prometteva partecipazione popolare e grande sensibilità verso la cittadinanza,
si sta comportando, per scelta e per conseguenza naturale dello stato delle
cose, in maniera opposta alle aspettative. E Montegranro sfrizziona.
Luca
Craia