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martedì 28 giugno 2016

Perugini emula Basso e si fa il monumento in vita.



È evidente che il progetto di “riordino” (che ci sarà mai da riordinare, poi?) di viale Gramsci e zone limitrofe sia una questione di tigna. È evidente così come è evidente che il progetto dell’Amministrazione Mancini non piace a nessuno, nemmeno a parte di quella maggioranza che lo ha votato e tornerà a votarlo. È un progetto che non ha senso e non si capisce quali vantaggi porti. Il commercio verrà danneggiato, col commercio danneggiato sarà danneggiato a sua volta l’intero centro cittadino, e gli stessi Montegranaresi non ne trarranno alcun vantaggio. Viale Gramsci non è un luogo così adatto al passeggio: è caldo d’estate e freddo d’inverno. Non serve crearci piazze e slarghi. Basterebbe fare le isole pedonali alla sera come si faceva una volta e ampliare il marciapiede del lato negozi, spendendo molto ma molto meno di quello che si vuole spendere per il faraonico progetto che sta tanto a cuore al nostro Presidente della Provincia di Fermo.
È proprio Aronne Perugini a volere che la cosa si realizzi. Lo vuole a tutti i costi e non intende ascoltare cittadini contrari, commercianti contrari, colleghi di giunta contrari. Perugini sembra essere disposto addirittura ad aprire una crisi di maggioranza qualora qualcuno dei suoi alleati si metta di traverso. Tutto questo perché? Non lo so, ma immagino che anche lui voglia lasciare un monumento, un qualcosa a imperitura memoria del grande stratega politico montegranarese che ritiene evidentemente di essere.
Io credo che il monumento in vita a Perugini si farà. Si farà nonostante la contrarietà di tanta gente. SI farà perché così si vuole, perché addirittura c’è chi si è messo a fare ostruzionismo davanti al punto di raccolta firme a Veregra Street, impedendo alla gente di andare a firmare. Si farà perché si sono messe in giro voci intimidatorie circa la legalità del Comitato Buon Senso (un comitato che diavolo potrebbe mai avere di illegale?). Si farà perché non è costume di questa maggioranza ascoltare i cittadini. Non lo hanno mai fatto e mai lo faranno.
E con la scusa che “è scritto nel programma” si andrà avanti con una qualche giustificazione politica. Ma attenti: sul programma ci sono scritte tante altre cose. Dopo dovete farle tutte.

Luca Craia

giovedì 12 maggio 2016

Ritrovata la palla che gira



Eccola qua, la palla che gira, il monumento al giramento di palle, la sfera rotante della fontana di dietro le mura. In molti ci chiedevamo che fine avesse fatto dopo che era stata tolta dal luogo dove, nel 2009, era stata installata, lo spiazzo dei giardini di viale Gramsci, per effettuare i lavori di manutenzione degli stessi. E, finalmente, stamattina un lettore del blog che è capitato nei pressi della rimessa comunale l’ha notata, le ha fatto una foto e me l’ha mandata.
Il Sindaco, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale, ci ha spiegato che la palla è troppo pesante per stare dietro le mura, potrebbe far riprendere la frana. Questa rivelazione ci ha un po’ preoccupati perché, per quanto possa essere pesante questa palla, se al suo posto si ferma un capannello di quattro o cinque persone di media corporatura, potrebbe fare lo stesso effetto della palla e far rotolare tutti i giardini sopra la circonvallazione.
Però, visto quanto è costata, la si potrebbe riutilizzare, mettere da qualche altra parte. Ci sono altri giardini, spiazzi, spazi. 70.000 euro di palla, per quanto possa non piacere a Sindaco, Vice e Presidentissimo, mi sembra uno spreco buttarli via. E invece eccola qua, sbattuta contro il muro della rimessa comunale come un calcinaccio qualsiasi. E poveri soldi nostri.

Luca Craia

mercoledì 20 gennaio 2016

E viale Gramsci ricomincia a muoversi.



Lo avevamo detto e ripetuto su queste pagine. Ho sentito il parere di diversi tecnici e tutti mi hanno risposto la stessa cosa: la frana di viale Gramsci non è affatto ferma e gli interventi fin qui fatti nonché quelli in programma sono del tutto insufficienti per garantire il blocco della frana che già tanti danni ha fatto. Se a ciò aggiungiamo la scriteriata pulizia del crinale effettuata pochi giorni fa, che ha tolto anche quel po’ di vegetazione che, seppur di poco, teneva ferma la terra, ecco qua che il quadro diventa preoccupante.
Infatti più di una persona mi ha segnalato quella che ormai è più di una sensazione, anzi, è quasi una certezza: i giardini di viale Gramsci hanno ricominciato a scorrere verso il basso. Lo si nota con una certa evidenza, per esempio, osservando la siepe. E tutto questo nonostante che, per fortuna, la stagione finora ci è stata amica e non ci sono state precipitazioni particolarmente copiose, specie nevose, le quali sarebbero davvero deleterie.
Sono stati già buttati (nel vero senso della parola) un bel po’ di soldi per realizzare dei giardini su una frana ancora in movimento. Altri soldi verranno buttati se non si riuscirà a far rinsavire in tempi brevi l’Amministrazione Comunale. E già da ora l’osservatore attento potrà notare che qualcosa si sta muovendo. Non credevo che “Montegranaro Riparti” fosse lo slogan per indicare una repentina discesa del paese verso la valle del Chienti.

Luca Craia