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martedì 17 maggio 2016

La popolazione di Monte San Giusto si mobilita per la propria salute. Noi?



Pubblico alcune foto che testimoniano come a Monte San Giusto stanno affrontando il problema della volontà dell’Amministrazione Comunale di concedere i permessi per la costruzione di un impianto di smaltimento di scarti edili. Si tratta di una struttura potenzialmente molto pericolosa per la salute. A Monte San Giusta la cittadinanza si è mobilitata e, nel giro di pochi giorni, ha organizzato diverse manifestazioni mettendo in seria difficoltà l’Amministrazione Comunale che ora deve cercare di rimediare.
Da noi che si fa?

Luca Craia









venerdì 13 maggio 2016

Italia Nostra I progressisti sangiustesi, l’ambiente e le parentele politiche con i nostrani


Sotto riporto un comunicato redazionale di Italia Nostra che dice tutto, per cui non dovrei aggiungere altro. Mi limito a sottolineare come i cugini sangiustesi dell’amministrazione montegranarese, con la quale vanno d'amore e d'accordo, per la serie “una faccia, una razza”, in tema di ambiente riescono a surclassare i nostri e alla grande. Mentre i nostri si limitano al silenzio, colpevole e gravissimo, ma pur sempre silenzio sulla questione dell’antenna Vodafone, i nostri dirimpettai addirittura approvano una variante al PRG in barba a tutti vincoli, al buon senso e alla stessa coerenza, per far realizzare un centro di smaltimento per rifiuti pericolosi. Speriamo non ne nasca una competizione a chi fa peggio perché, visti i campioni in gara, sia nostri che loro, rischiamo di vederne delle belle. O delle brutte. Leggete sotto.

Luca Craia

Marche: un’industria pericolosa in area tutelata a Monte San Giusto?
L’8 marzo del 2014 Italia Nostra fu invitata a Monte San Giusto per partecipare ad un incontro per la “FABBRICA DELLE IDEE”, organizzato da un gruppo di giovani che poi vinse le elezioni amministrative comunali. In quella occasione Italia Nostra fu invitata per illustrare la necessità della tutela dell’ambiente e della salute come previsto dalla Costituzione Italiana. E’ pertanto con sorpresa che siamo stati informati che sembra esservi la volontà, da parte dei vincitori di quelle elezioni, di far approvare una variante al Piano Regolatore del Comune per localizzare su suolo agricolo, con un alto livello di salvaguardia, il progetto di una azienda che non ha alcuna caratteristica di start up, di impiego di tecnologie avanzate, di occupazione qualificata.
Il progetto riguarda un impianto di riciclaggio di rifiuti speciali (scarti di edilizia) che, per legge, è una attività pericolosa di 1^ classe che dovrebbe avere una estensione di 10.400 metri quadrati per trattare circa 20.000 tonnellate l’anno di rifiuti con la produzione di polvere e di PM10, di traffico pesante, di rumore, di distruzione del paesaggio agricolo naturale con l’immissione di reflui, pur trattati, nel Torrente Cremone!
Per far ciò si rende necessaria la approvazione di una variante al Piano Regolatore Comunale perché la previsione di un insediamento industriale nella area interessata, nella frazione di San Filippo, è in contrasto con quanto previsto:
-  dal PRG vigente in quanto essa è “area agricola di salvaguardia paesistica ambientale dove non è consentita alcuna nuova costruzione”,
-  dal Piano Territoriale di Coordinamento perché rientra nelle “aree coltivate”
-  dal Piano Paesistico Ambientale perché rientra “nell’area di alta percettività visuale”,
-  dal Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici perché è “paesaggisticamente vincolata” essendo entro la “fascia di rispetto del torrente Cremone”.
Al di là dei pareri di alcuni enti con una marea di prescrizioni che nessuno sarebbe in grado di far rispettare, il problema è quale sviluppo economico e sociale si intenda proporre per Monte San Giusto.  La realizzazione di una industria pericolosa in area di pregio naturale è quanto rimane di tutte le avvincenti idee che furono elaborate dalla “fabbrica delle idee” solo due anni fa? E’ quindi un problema politico quello che il Consiglio Comunale dovrà sciogliere prossimamente, ascoltando in primo luogo i cittadini e ragionando se il progresso possa essere rappresentato dal sacrificio del suolo, dell’ambiente, della salute dei cittadini.
Ci appelliamo pertanto al Sindaco ed ai Consiglieri Comunali affinché tale riferita volontà sia smentita dai fatti, bocciando, se proposta, la variante al vigente Piano Regolatore.

martedì 26 aprile 2016

L’incidente sulla Sangiustese accende i fari sulla sicurezza delle strade.



Sono davvero troppi gli incidenti che stanno capitando sulle nostre strade, troppi e tutti insieme, tanto che non si può più pensare a una sfortunata contingenza. Mentre le vetture diventano, almeno sulla carta, sempre più sicure, mentre le leggi diventano sempre più restrittive allo scopo (forse) di garantire maggiormente l’incolumità di automobilisti e passeggeri, sembra che tutto questo diventi inutile davanti a una smisurata lista di incidenti che, scorrendo le cronache locali, interessa la nostra zona. Forse c’è qualcosa che non va.
Penso all’incidente all’incrocio della Mezzina, dove ha perso la vita una giovane Montegranarese, e penso che sarebbe bastato intervenire prima, sapendo, vista la statistica, quanto fosse pericoloso quel tratto di strada. Intervenire prima avrebbe salvato una vita e forse anche altre, ma ben venga, finalmente, un progetto della Provincia di Fermo per mettere in sicurezza una delle strade più pericolose della nostra terra.
Penso anche all’incidente di ieri, a causa del quale una donna di Monte San Giusto, tra l’altro mamma di una mia carissima amica, sta lottando per la vita in rianimazione a Torrette di Ancona. Conosco quella strada, la conosciamo tutti. Penso che tutti sappiamo cosa significhi percorrerla con la pioggia. L’asfalto è talmente liso che è sdrucciolevole persino da asciutto, figuriamoci quando è bagnato. Basta una distrazione, un piccolo errore e la macchina può girarsi, come è successo ieri a Liliana.
La domanda è: quanto costa, quanto vale una vita umana? Vale meno di un chilometro di asfalto, vale meno di un po’ di impegno e di attenzione da parte di chi amministra? Perché ora vedrete: ci sarà probabilmente (e auguriamocelo, almeno questo) la solita corsa tardiva a riparare il danno fatto, magari impegnando finalmente quei quattro spiccioli che servono per rendere quella strada meno pericolosa. Ben venga, per carità, perché eviterà, forse, qualche incidente in futuro. Ma che quella strada sia pericolosa lo sappiamo tutti e che si debba aspettare sempre il fattaccio per correre ai ripari francamente è vergognoso.

Luca Craia


venerdì 15 maggio 2015

Arkeo e Circolo dell’Amicizia abbattono i confini per promuovere il territorio. Aperta anche Santa Maria in Telusiano



Da sempre Arkeo cerca collaborazioni sul territorio, nella certezza che l’unica strada per la promozione della nostra terra sia nell’unire le forze e superare i confini e i campanili. In quest’ottica sono nate molte iniziative congiunte che hanno portato a risultati importanti. Per questo ieri è stato ufficialmente stretto un accordo con l’associazione Circolo dell’Amicizia di Monte San Giusto per unire le forze nella promozione turistica e culturale dei nostri due paesi. Montegranaro ha da offrire al turista un pacchetto piuttosto interessante da un punto di vista artistico e storico, così come Monte San Giusto. Pensiamo alla nostra Sant’Ugo e alla sangiustese Santa Maria in Telusiano, per fare un esempio. Ognuno dei due paesi, però, da solo ha potenzialità limitate. Unendo le forze è possibile offrire ai visitatori una proposta culturale più corposa. Per questo, sulla scia della nostra pluriennale esperienza nell’apertura al pubblico e nell’assistenza ai visitatori di Sant’Ugo e di altri siti rilevanti montegranaresi, abbiamo deciso, insieme al Circolo dell’Amicizia, di predisporre in contemporanea con le aperture mensili di Sant’Ugo anche la fruibilità assistita di Santa Maria in Telusiano, il tutti, naturalmente, a titolo completamente gratuito.
L’accordo diventerà immediatamente operativo con la prossima apertura mensile, prevista, come sempre, per la prima domenica di ogni mese e, quindi, per domenica 7 giugno. Varierà l’orario passando a quello estivo, ossia 18.00 – 22.30. Tale orario rimarrà in vigore per tutta l’estate, fino a settembre, per tornare a quello invernale con la prima domenica di ottobre. Gli amanti dell’arte e delle cose belle, quindi, a partire da domenica 7 giugno potranno effettuare un tour estremamente interessante tra Montegranaro, dove troveranno i preziosissimi e unici a affreschi del Maestro di Sant’Ugo, e Monte San Giusto, ammirando la magnifica pala di Lorenzo Lotto di Santa Maria in Telusiano, assistiti dai volontari di Arkeo e del Circolo dell’Amicizia.
Ricordiamo anche l’impegno di Arkeo durante il Veregra Street Festival, per il quale i nostri volontari terranno aperta Sant’Ugo tutte le sere, con orario 21,00 – 24.00 a partire da sabato 20 giugno fino a sabato 27 giugno.

Luca Craia