mercoledì 22 settembre 2021

SISMA, ALBANO (FDI): PREVEDERE UNA DEROGA AL NUMERO DEGLI ALUNNI PER LE CLASSI DELLE SCUOLE TERREMOTATE: ACCOLTO DAL GOVERNO MIO ORDINE DEL GIORNO

Comunicato integrale

 

Il Governo valuti di prevedere, nei territori del sisma, una deroga al numero minimo e massimo di alunni per classe, per ciascun tipo e grado di scuola, finalizzata alla rigenerazione sociale dei nostri territori. Era questo l’obiettivo del mio ordine del giorno, a tutela delle scuole delle aree del sisma, che questa mattina è stato accolto.

La scuola è il cuore della ripartenza, ma nei comuni del cratere anche andarci può diventare un problema, non da ultimo a causa della complessità della burocrazia. Ne soffre infatti l’organizzazione scolastica, in territori dove le dinamiche legate alla difficoltà della ricostruzione hanno ridisegnato la popolazione, e quindi di riflesso la composizione delle classi dei nostri alunni, per i quali la scuola dovrebbe essere un luogo sereno e di crescita e non di certo, ogni anno, il campo dello scontro tra le effettive esigenze dei territori e i numeri freddi delle normative. 

La redistribuzione delle presenze sul territorio, infatti, unita al decremento demografico, ha determinato nei comuni dell’interno classi di pochi elementi, generando il fenomeno della pluriclasse – come accaduto e poi evitato per la scuola di Arquata del Tronto, uno dei Comuni più drammaticamente colpiti dal sisma. Tale situazione va scongiurata, non solo per assicurare l’attività didattica in presenza, qualificata ed il più possibile individualizzata, ma per garantire a coloro che intendono rimanere nei territori un servizio adeguato ed eliminare, in comuni così vessati, un’ulteriore causa di spopolamento.  Anche su questa tematica Fratelli d’Italia si dimostra in prima linea, come lo è da cinque anni al fianco dei territori terremotati, cercando di impegnare concretamente il Governo a trovare una soluzione prevedendo una deroga per assicurare a tutti gli studenti il diritto ad una scuola di qualità ”.

Così la deputata marchigiana di Fratelli d’Italia, on. Lucia Albano.
Roma, 22 settembre 2021


Appello ai candidati

 

Io capisco bene che, dopo anni di convivenza difficile, dopo aver vissuto un’evidente tensione e, dalla parte dell’ex Sindaco, dopo essere stata esautorata (forse) in maniera inaspettata e repentina, con rapporti umani ormai logori e ferite ancora fresche sia difficile parlare con toni pacati e ragionevoli. Però questa campagna elettorale montegranarese, fino a qui, ha fornito un’immagine della politica davvero brutta, piena di colpi bassi, di dispettucci da asilo nido, di attacchi alla persona anziché alle sue idee, ai suoi progetti, una guerra agli uomini piuttosto che un sano confronto sui progetti. In questo modo la disaffezione degli elettori si eleva al quadrato e comincio a temere una forte astensione dalle urne, più forte ancora di quella che già fosse prevedibile. E quando la gente non va a votare non è mai bene, bisogna interrogarsi sul perché. Ma soprattutto bisogna fornire un’immagine positiva della politica, di quella cosa che dovrebbe occuparsi del bene pubblico, della res pubblica, della comunità.

Sono molto preoccupato. Veniamo da anni di cattiverie, di asti, di azioni volte a mettere tutti contro tutti. Vedo una Montegranaro divisa, spezzettata, una comunità cittadina che quasi non esiste più, che non si coagula nemmeno più nello sport e nell’associazionismo, una volta fortissimi catalizzatori. Montegranaro non ha bisogno di ulteriori divisioni, non ha necessità di altro odio, di altra tensione sociale. Non si possono tollerare altri anni come quelli passati, fatti di gente che arriva a odiarsi per le proprie idee, per i propri convincimenti. In tutto questo molto hanno fatto i social, ma molto ha fatto anche la politica, e gli uomini che la politica la fanno.

Sono rimasti circa dieci giorni di campagna elettorale e vorrei lanciare un appello ai candidati di ambo le parti: abbassate i toni, tornate a parlare di progetti e non di quanto vi odiate. Non credo sia possibile alcuna riappacificazione, ma credo sia necessario un ritorno al confronto civile. Ritirate le truppe cammellate, richiamate i cani sciolti e parlateci di futuro, non di passato. Nessuno vi chiede di parlarvi tra voi, ma parlate con noi, cittadini, di cosa c’è da fare e di come lo volete fare senza ricordarci ogni volta i motivi per cui dobbiamo continuare a dividerci. La politica è fatto di confronto, anche aspro, ma il rispetto deve rimanere. Se quello tra chi fa politica ormai è svanito, non rendete la cosa contagiosa fino al cuore della comunità. Fate in modo che Montegranaro dimentichi l’odio e torni unita.

 

Luca Craia

martedì 21 settembre 2021

Gli amici in politica fanno comodo a tutti

 

In questa campagna elettorale così povera e di argomenti e di progetti per Montegranaro, dove il dibattito è decisamente incentrato molto più sulla denigrazione dell'avversario piuttosto che sull'illustrazione di una proposta politica, ci si sarebbe aspettata una diversa spinta propulsiva dai giovani che, invece si caratterizzano proprio per essere i più feroci nell'attacco alla persona. 
L'ultimo argomento tirato fuori dal cilindro, anche se non nuovo, riguarda il fatto che la lista di centro-destra punti sulle affinità con i propri referenti istituzionali per poter disegnare progetti in sinergia con Regione e Governo, dove siedono, appunto, esponenti degli stessi partiti. L'amicizia, in politica, è un valore. Certo, in un mondo ideale governato da uomini così perfetti da conoscere il bene comune e perseguirlo senza tema di errore, non sarebbe necessario ricercare le affinità di pensiero con amici nelle istituzioni di riferimento. Ma il mondo non è perfetto e nessuno conosce il bene assoluto,  così lo di persegue tramite la propria visione, cercando le affinità con chi la condivide.
Del resto, anche il PD ha utilizzato gli amici di partito per ottenere aiuto nella realizzazione dei propri progetti. Ricordiamo l'ex assessore regionale al bilancio e l'ex Presidente della Regione che, dopo aver cenato con piacere alla Festa de l'Unità, promisero quel milione e mezzo che, nelle idee del PD, sarebbe servito per realizzare il nuovo palasport senza che nemmeno ci fosse ancora non solo il progetto ma neanche lo studio di fattibilità. I soldi furono stanziati per fiducia nell'amicizia e per condivisione delle stesse idee, certamente non perché il progetto fosse oggettivamente e indiscutibilmente buono, in quanto il progetto non c'era. Come non parve la cosa scandalosa allora, non capisco cosa si trovi di scandaloso nel rimarcare la possibilità di collaborare con Regione e Governo tramite i propri amici al loro interno. Io la vedrei più come un'opportunità. 

Luca Craia 

lunedì 20 settembre 2021

Arriva Basso e mi dà ragione: lui e la Mancini non si sono mai amati. Tensioni in maggioranza. La lettera non è cosa nuova, l’aveva già mostrata Beverati.


 

Io non posso leggere quello che scrive su Facebook l’ormai ex superassessore Roberto Basso in quanto, bontà sua, mi ha bloccato dal suo profilo da tempi immemorabili, evitandomi così un bel po’ di mal di fegato. Ciononostante ogni tanto qualcuno mi segnala le sue uscite e, quando sono basate su quello che scrivo io (cosa che capita abbastanza spesso) mi tocca precisare le inesattezze.

Nell’ultimo intervento di Basso Quello Alto, riferito al mio post di ieri con cui riferivo delle sue dimissioni “fantasma” del luglio del 2019, di inesattezze ce ne sono diverse, a partire dal fatto che, comunque, pur spiegando i motivi che lo portarono a rimettere le deleghe di assessore al commercio e suffragando la tesi da me sostenuta che ci fossero corpose tensioni in maggioranza da ben prima che il tutto esplodesse con la crisi dello scorso Natale, non spiega però il motivo per cui questo atto politico che riguardava tutta la cittadinanza sia stato sottaciuto per mesi. Non è cosa da poco che un assessore riconsegni le deleghe, e va bene che i panni sporchi si lavano in famiglia, però la cosa riguarda tutta la cittadinanza e tenere i cittadini all’oscuro di questa situazione certamente trasparente non è.

Altra inesattezza riguarda il fatto che l’ex vicesindaco Ubaldi si sarebbe tenuto nel cassetto la copia della lettera per utilizzarla nel momento più opportuno, mentre la cosa era già nota da mesi, esattamente dal 18 dicembre 2020, quando l’architetto Beverati, causa e vittima della suddetta crisi, in un video su Facebook ne parlò ampliamente e la mostrò a favore di camera. Quindi nessuna novità e nessuna macchinazione elettorale: la cosa era nota prima, solo che magari, messa su L’Ape Ronza, fa innervosire di più.

Ma la cosa triste, a parte la questione della missiva fantasma, è il giochetto di attribuirsi la paternità delle opere compiute dalla Giunta Mancini. Secondo Basso, i colleghi dimissionari sarebbero stati a guardare mentre quelli del Pd agivano e facevano marciapiedi e giardini. Ma se la giunta andava d’amore e d’accordo fino a Natale, come si sostiene, come può essere che una parte lavorava e l’altra stava a guardare?

In ogni caso l’intervento di Basso è molto chiarificante: i rapporti difficili tra lui e il suo Sindaco vengono dichiarati apertamente, e questo avvalora la tesi secondo la quale la sua mancata candidatura forse non è altro che un mettersi in stand by attendendo un eventuale insuccesso di un concorrente interno. In politica si fa anche così, e Roberto Basso è uno che di politica ci capisce.

 

Luca Craia

 

Attila Junior Porto Recanati - Sutor Basket Montegranaro, quinta amichevole stagionale per i gialloblù.  

 

Attila Junior Basket Porto Recanati: Lupetti 18, Centanni 2, Gurini 5, Redolf 13, Mancini 12, Cingolani 5, Ruggiero 13, Giri, Rombini, Marangoni, Battistin. All. Scalabroni

Sutor Basket Montegranaro: Galipò ne, Masciarelli 12, Angellotti 7, Torrigiani 3, Korsunov 11, Alberti 11, Barbante, Ambrogi, Verdecchia 3, Murabito 14, Crespi 4. All. Baldiraghi.                       

Parziali: 21-16, 13-21, 15-8, 16-17.

PORTO RECANATI – Quinta amichevole stagionale per la Sutor Montegranaro che ha sfidato l’Attila Junior Basket Porto Recanati dell’ex Nicola Scalabroni che militerà nel prossimo campionato di serie C Silver. I calzaturieri si sono presentati a questo scrimmage con Galipò tenuto a riposo precauzionale dopo il problema alla schiena accusato contro Osimo e all’inizio del secondo periodo hanno perso per una distorsione alla caviglia anche il pivot Crespi. Il calzaturieri hanno sofferto molto nel primo periodo la verve degli avversari e dopo 10’ di gioco erano sotto 21-16. Meglio nel secondo periodo anche se i gialloblù hanno dovuto rinunciare a Crespi per un problema alla caviglia, infortunio questo che verrà valutato nei prossimi giorni. La squadra con Murabito in regia ha trovato in Alberti, Masciarelli e Korsunov buoni interpreti, il secondo quarto si è chiuso in favore dei veregrensi per 21-13.

Nel terzo periodo, Porto Recanati è tornata a spingere sull’acceleratore e la Sutor, ancora alla prese con i carichi di lavoro, ha sofferto perdendo la terza frazione per 15-8. L’ultimo periodo è stato molto equilibrato e si è chiuso con la vittoria della Sutor per 17-16.

“La brutta notizia è che Crespi – ha detto il coach Baldiraghi – si è procurato una distorsione alla caviglia, per intenderci, quella sana. Per quanto riguarda la gara, abbiamo disputato una brutta partita sia per l’atteggiamento che per il linguaggio del corpo. Abbiamo messo poco attenzione e così non va bene e per questo motivo che domani mattina, alle ore 9.30 ho programmato un allenamento punitivo perché lo spirito e la poca attenzione messa in campo, non vanno proprio bene. Siamo a due settimane dall’inizio del campionato e mi aspetto passi in avanti e non indietro, come è accaduto a Porto Recanati”.

Prossima amichevole per la Sutor Montegranaro mercoledì 22 settembre quando alla Bombonera affronterò il Porto Sant’Elpidio Basket alle ore 19.30.


Ufficio Stampa

Sutor Basket Montegranaro


 

domenica 19 settembre 2021

Giorgetti e Acquaroli al Micam con Lucentini. La sinergia del territorio col Governo è importante.

 

Accompagnati dal Deputato del Fermano, il Montegranarese Mauro Lucentini, oggi il Ministro allo Sviluppo Economico,  Giancarlo Giorgetti, insieme al Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e agli assessori regionali Guido Castelli e Mirco Carloni, ha fatto visita al Micam soffermandosi a discutere con i calzaturieri, in particolare con quelli del Fermano. È un segnale importante che si spera porti alla concretizzazione di progetti futuri necessari a un settore falcidiato da crisi e pandemia.

La sinergia tra le istituzioni, anche in funzione della stessa visione politica, è importante e non va demonizzare come invece si sta facendo, anche in maniera intellettualmente disonesta, visto che la stessa è stata già utilizzata e propagandare da altre parti politiche in passato. Come non ricordare la promessa di fondi per il palas di Montegranaro elargita dal Predidente regionale e dall'assessore al bilancio, entrambi PD, alla Festa de L'Unità o la sovvenzione per la ristrutturazione del municipio uscita magicamente dai fondi per la ricostruzione nonostante lo stesso fosse lesionato da molto prima del terremoto del 2016. La politica ha i suoi corsi e le sue regole, e le vergini stanno altrove. 


Luca Craia 

Le strane dimissioni dell'assessore Basso. La maretta in giunta era cosa antica.

 

Nel clima dietrologico in cui la lista targata PD che sostiene Ediana Mancini nella sua candidatura a Sindaco di Montegranaro per la terza volta muove le proprie argomentazioni, sarebbe bene spiegare un episodio risalente al luglio 2019 e di cui, all'epoca, non si seppe nulla. Il 29 luglio del 2019, l'allora assessore all'ambiente Roberto Basso, protocollò una missiva indirizzata al Sindaco Mancini, al Segretario Generale e ai colleghi di Giunta, con la quale restituiva le deleghe assegnategli senza però dimettersi dall'incarico di Assessore. Non sappiamo i motivi che portarono il giovane ingegnere a questo gesto politicamente molto forte, ma è lecito supporre che, già allora, qualcosa nei rapporti interni alla maggioranza cominciasse a incrinarsi, come del resto sempre testimoniato da Ubaldi e Beverati a seguito della crisi di Natale. È anche da tenere presente la mancata ricandidatura dello stesso Basso alle prossime elezioni, che potremmo leggere anche come un sedersi sulla riva del fiume e attendere che qualcosa passi galleggiando. Nella foga di raccontare i motivi della crisi che hanno portato al commissariamento del Comune di Montegranaro, magari l'ex Sindaco Mancini e i suoi sodali, candidati e non, potrebbero fornire agli elettori e ai cittadini anche le spiegazioni di questo fatto a dir poco curioso di cui, ricordiamolo, nulla è mai trapelato. Così, per trasparenza e onestà. 

Luca Craia 

Fermo: una viabilità indegna di un capoluogo di provincia

 

Basterebbe concepire la viabilità in senso circolare, magari imitando Macerata, città per molti versi paragonabile che ha adottato la circolazione a senso unico in quasi tutto il tessuto viario ormai da oltre mezzo secolo. Ci vuole coraggio, perché le proteste sarebbero immancabili, ma Fermo non può continuare ad avere una viabilità paraplegica come quella attuale, una percorribilità delle strade principali pressoché nulla per buona parte della mattinata. Un capoluogo di provincia non se lo può permettere, specie avendo al momento l'unico ospedale funzionante in tutta il territorio provinciale (eccetto la zona montana) in mezzo all'abitato e pressoché irraggiungibile. Il Sindaco Calcinaro ha la credibilità e lo spessore per cambiare la situazione.  Lo faccia, dia questo regalo ai suoi concittadini e a tutto il Fermano. Fermo, i Fermani e i cittadini della Provincia lo meritano. 


Luca Craia 

Il basket come identità. Il murale della Bombonera fotografa un popolo.

 

Non è soltanto molto bello, il murale che il collettivo Studio Banana sta realizzando sulla facciata del tempio del basket montegranarerse, la Bombonera.  È la fotografia di un popolo, di una comunità, quella che riconosce la propria identità non solo sportiva nei colori del gonfalone comunale e delle nostre squadre sportive, nella fattispecie la Sutor che, per quanto la si voglia sminuire nei vili giochi della politica nostrana, rimane l'unica vera interprete della sportività montegranarerse, quella che ne rappresenta la storia nel fulgore e nel buio.
È vero che "SOLO SU QUESTI GRADONI SI VIVONO CERTE EMOZIONI", emozioni certe e assicurate dalla passione, emozioni che il Comune, oltre ad abbellire la facciata del luogo dove esse trovano compimento, deve assicurare tramite la cura e la dedizione, facendo in modo che la Bombonera, unico luogo in cui è possibile realizzarle, possa essere fruibile in pieno. Spero non sia vera la voce di una nuova chiusura di parte dell'impianto, forse dovuta a qualche cavillo burocratico, altrimenti il murale sarebbe una sorta di fumo negli occhi. 

I bravissimi artisti sono all'opera anche sotto la pioggia per regalare questa nuova emozione ai Montegranarersi. E il nostro Ufficio Tecnico si sta parimenti utilizzando al meglio per garantire alla comunità sportiva di avere un luogo adeguato dove provarle, quelle certe emozioni? Lo spero. Intanto la politica fa voli pindarici su un nuovo palasport che probabilmente mai si farà, e forse è meglio così, viste le reali potenzialità economiche di Montegranaro che non sono più nemmeno paragonabili agli storici sogni di gloria del passato. Meglio sarebbe avere cura e migliorare al massimo quello che c'è,  che è sufficiente e bastante per dare emozioni rimanendo concreti e onesti su quanto possiamo o non possiamo.

Luca Craia 



Abbandoni di rifiuti. Segnale di declino ma anche servizi scadenti.

 

Ennesimo abbandono di rifiuti ingombranti, stavolta in territorio di Sant'Elpidio a Mare ma comunque nell'area di Montegranaro.  Siamo a Cura Mostrapiedi, vicino al cimitero, dove qualche troglodita ha buttato sul lato della strada questo orribile divano rosa che solo un troglodita potrebbe comprare e poi buttare per strada. È l'ennesimo esempio di declino della nostra civiltà ma è anche l'esempio di come funzioni male la raccolta dei rifiuti. Basti pensare che, se vuoi buttare in ecocentro un divano come questo, non puoi andarci con un mezzo intestato a una partita Iva. Su una macchina non c'entra, trovatevi un furgone non intestato a una partita Iva. Il troglodita rimane tale, ma c'è qualcosa che lo aiuta a esserlo.
Grazie a Maria Laura per la segnalazione su Montegranaro Social. 


Luca Craia 

sabato 18 settembre 2021

Pensieri bradi


I danni insanabili di questa divisione nascono da una precisa volontà. Pensavo fosse ignavia, ma mi convinco che ci sia un disegno per dividere il popolo in due opposte fazioni che si odiano. Lo Stato poteva imporre la vaccinazione, ma ha preferito l'ibrido green pass perché divide, contrappone, spacca come poche cose al mondo. E un popolo diviso e spaccato te lo giri come ti pare. Stasera ho scoperto che un mio amico, che consideravo un fratello, ha messo un like su un commento che mi attaccava duramente per le mie posizioni sul vaccino. Evidentemente questo mio amico non le condivide, e se lui non le condivide evidentemente io non condivido le sue. Sono fermamente convinto che le posizioni no vax siano stupide e pericolose, artefatte e messe sul campo esattamente come il green pass, con lo scopo di dividere. Mai, però, avrei attaccato un amico fraterno, nemmeno con un like contrario. Ho un alto concetto di amicizia e lealtà che travalica ogni altra cosa. Con l'amico posso discutere o litigare, ma a quattrocchi e mai mettendomi in contrapposizione, mai creandogli imbarazzo. Lealtà, parola ormai desueta. Fatto sta che questo episodio dimostra la potenza di fuoco messa in campo per dividere. Funziona, perché io ho perso stima e affetto nei confronti del mio amico. Ma riflettiamoci, perché sembra davvero tutto progettato senza essere troppo complottisti. 


 Luca Craia