martedì 26 maggio 2015

L’amministrazione si autoincensa coi soldi dei cittadini ma rimane all’opposizione.



Sembra proprio che non riesca a calarsi nel ruolo di maggioranza di governo, la giunta Mancini, eppure è passato un anno dall’elezione. Ancora ragionano da oppositori, accusando costantemente chi li ha preceduti quasi a giustificare gli insuccessi, quasi a mettere le mani avanti, quasi a dire che, se non si è rispettato quasi per niente quanto contenuto nel programma la colpa è solo di quel cattivone di Gastone (che guai a votarlo, eh?).
Poi passano alle lodi. Lodi, ovviamente, rivolte a loro stessi. Beverati è contento di ricevere in dono ruderi che poi venderà a un Euro non si sa bene a chi (magari fosse, ma mi pare dura). È anche contento, l’assessore al centro storico, di come è andato il bando per i contributi all’apertura di attività commerciali. Un successo, secondo l’architetto, tanto che ben due (e dico DUE) attività ne hanno usufruito, una delle quali è un’attività non nuova ma la continuazione di un’attività precedente; oltretutto questa attività è stata spostata dal cuore del centro storico a dietro le mura, per cui tutto questo successo nella rivalutazione del centro storico non mi pare.
Perugini invece è molto contento delle manutenzioni stradali, dando l’idea di non riconoscere quale sia l’operato del Comune di cui è assessore e quello della Provincia di cui è vicepresidente. Viste poi le voragini che continuano ad aprirsi, le buche stradali che sono state ignorate dalle ultime manutenzioni pre-elettorali, i fiumi intasati come abbiamo documentato, le strade che smottano c’è davvero poco da essere contenti.
E poi l’opuscolo: verrà distribuito “gratuitamente” (ci mancherebbe che ce lo facciano pure pagare), dicono, durante Veregra Street per far conoscere quanto fatto in questo primo anno. Non ne vedo tutta questa grande utilità sociale. Pare piuttosto un’iniziativa propagandistica. Ora, se le spese vengono sostenute dagli amministratori in prima persona o dai partiti che facciano pure, ma se tutto ciò verrà pagato con i soldi pubblici mi pare una bella porcheria.
Chiudo con Sel. Ancora una volta prende pesci in faccia dal Sindaco e combriccola. Eppure sta lì a reggere il gioco di una giunta fondamentalmente di destra, molto ma molto lontana dalle idee e dalla cultura degli ex (ex?) comunisti. Non sono determinanti, la giunta rimane in piedi anche senza di loro. Allora mi domando: che ci stanno a fare ancora in maggioranza? Mistero della fede.

Luca Craia

Con Christiane Delplace un incontro alto e piacevole



È stato un momento elevato di cultura per Montegranaro quello avvenuto domenica 24 maggio all’oratorio San Giovanni Battista con l’archeologa Christiane Delplace. L’insigne studiosa, che ha diretto gli scavi della missione francese a Palmira oltre che aver studiato a fondo quelli di Urbs Salvia, ci ha raccontato il suo lavoro e quello svolto nel corso degli anni nella meravigliosa città siriana, patrimonio dell’umanità.
La Delplace è stata molto dettagliata nel descrivere le peculiarità storico-architettoniche del preziosissimo sito archeologico, contestualizzando il tutto sul piano storico ed evidenziando come le diverse culture abbiano influenzato la costruzione della città. Momenti di commozione nelle considerazioni legate all’attualità, con il rischio di distruzione molto concreto ma anche la sospensione di tutte le missioni archeologiche dovuto alla guerra civile siriana.
Un bel pubblico, numeroso e attento, composto da appassionati e da operatori, ha seguito con piacere la lectio magistralis della professoressa, che si è concluso, come d’obbligo, con una visita approfondita della chiesa di Sant’Ugo, dove Christiane Delplace non era mai entrata e dove è rimasta estremamente colpita dalla bellezza degli affreschi e dall’unicità del luogo. La collaborazione tra Arkeo e la studiosa belga non termina qui ma proseguirà con altri incontri e con rapporti di consulenza, arricchendo la già fitta rete di collaborazioni che Arkeo sta intessendo per far crescere il territorio.

Luca Craia

lunedì 25 maggio 2015

Quanto paghiamo in più per andare a Fermo?



Sapete quanto dista Montegranaro da Fermo? Google dice 16,8 chilometri. È importante saperlo, specie per chi ha figli che vanno a scuola a Fermo con il pullman della Steat. È importante perché la tariffa che regola biglietti e abbonamenti è basata su una tabella chilometrica fatta a scaglioni. Secondo la Steat la distanza tra Montegranaro e Fermo è di 18 chilometri. Una leggera differenza con quello che dice Google. Leggera ma importante, perché la tariffa scatta proprio a 18 chilometri. Significa che, se pagassimo per 16,8 chilometri, risparmieremmo circa 80 Euro l’anno. Non mi pare cifra da disprezzare. Credo sia giusto far notare alla Steat l’errore.
 A questo dovrebbe pensare il Comune di Montegranaro, azionista piuttosto pesante all’interno della società di trasporti, di cui un rappresentante dovrebbe sedere nel Consiglio di Amministrazione. Francamente non so se, in realtà, questo rappresentante esista oppure no. Quello che pare certo è che, se c’è, è distratto. Se non c’è forse è il caso di rivedere qualcosa.

Luca Craia