giovedì 27 febbraio 2014

Ciao Gaetano



E così te ne sei andato pure tu, poco tempo dopo la tua amata Daniela e babbo Lelio. Te ne sei andato così, senza manco farci capire che stava accadendo. Ci siamo visti un paio di settimane fa ad un concerto, eri sorridente come sempre, presente come sempre alla vita di questo paese che amavi e che hai sempre contribuito a far crescere con idee, azioni o anche solo col sostegno morale. Mio “compà” di battesimo, antagonista nello stesso partito negli anni della politica attiva, ci eravamo un po’ persi di vista e poi ritrovati ultimamente per creare la tua associazione, L’Abbraccio, che tanto bene sta facendo per il nostro Hospice. E tanto avresti ancora potuto fare, con la tua intelligenza e la tua sensibilità. E lo farai ancora, perché la tua testimonianza resterà, rimarrà il tuo esempio, rimarranno le opere che hai compiuto e il tuo ultimo impegno, L’Abbraccio, proseguirà con ancora più forza l’azione che tu hai iniziato. Ciao Parè….

Luca

mercoledì 26 febbraio 2014

Vendo tutto (ai Cinesi) e me ne vado



Ma si, via. Che sia proprio questa la soluzione. Vendiamo tutto e andiamo via. Dove non so ma via. Tanto ci sono i Cinesi che si comprano tutto. Si sono presi Krizia proprio l’altro giorno, si stanno mangiando pezzetto pezzetto la nostra industria manifatturiera, come a Prato o qui nelle Marche, prima mettendo in ginocchio il terziario con il loro lavoro concorrenzialmente imbattibile in quanto completamente fuori da ogni regola, per poi comprarsi la produzione vera e propria. È un’invasione pacifica, silenziosa, ma stanno invadendo l’Italia. E se la comprano. Comprano l’economia e la vita quotidiana. E mentre noi ci angustiamo con la nostra xenofobia per l’arabo o l’africano, il Cinese, zitto zitto, ci sbatte fuori casa gentilmente sorridendo. E allora, prima che se lo prendano da soli, vendiamogli tutto e andiamo via. Magari proprio in Cina, a cercar lavoro. Da emigranti quali siamo sempre stati.

Luca Craia

I dissidenti e la strategia del Sidersidanco



Comincia a delinearsi piuttosto chiaramente quale sia la strategia adottata dal plurisindaco di Montegranaro Gianni Basso per potersi candidare di nuovo in barba alle ripetute dichiarazioni di non disponibilità. Le manovre di avvicinamento da parte dei “dissidenti” nei confronti degli ex sodali in amministrazione hanno evidentemente lo scopo di preparare il terreno alla discesa in campo del sindaco amante dello spazio siderale, il Sidersindaco. Infatti, se coniughiamo il battibecco al vetriolo tra Basso e Gismondi con i presunti sforzi di mediazione per ricompattare il vecchio gruppo, risulta chiaro che si tratti di un progetto preciso che si basa sull’impossibilità reale di riunirsi. Da ciò risulterà “obbligatorio” per il Sidersindaco colmare il vuoto di leadership proponendo la sua e immolandosi ancora una volta per la patria.
La conferenza stampa prevista per sabato potrebbe chiarire molte cose, anche perché finora cosa vogliano fare i “dissidenti” non ci è dato saperlo. Attendiamo quindi che ci diano nuove informazioni per capire quale sia il loro progetto politico al di là di quello elettorale che, invece, comincia ad essere ben chiaro. Nota stonata anticipata, come di consueto, giunge dall’ex assessore all’ambiente Niccolò Venanzi che dice: “negli ultimi cinque anni non si è fatto molto”. Sbagliato Venanzi: non si è fatto praticamente niente, in particolar modo nell’assessorato da Lei diretto. Oltre alla raccolta differenziata, che comunque era già stata programmata dalla precedente amministrazione, non si è stati in grado nemmeno di elaborarne il regolamento in maniera efficace, tanto che il paese è ancora invaso da sacchetti abbandonati indiscriminatamente. Dobbiamo fare un bell’atto di fede per credere che in futuro ci sia un maggiore impegno.

Luca Craia

martedì 25 febbraio 2014

Quote rosa, governo Renzi e il panda



Ho sempre reputato la questione delle cosiddette “quote rosa” più discriminante del suo opposto. Stabilire come regola che debba esserci una rappresentanza di questo o quell’insieme equivale a classificare lo stesso insieme come minoranza. Ne parlavo con un mio caro amico l’altro giorno e lui paragonava le quote rosa agli sforzi di protezione del panda in via di estinzione. Solo che le donne non sono panda e non sono in via di estinzione. Le donne sono in grado di tutelarsi da sole, certo compiendo grandi sforzi per farsi largo in un mondo popolato e governato da uomini, ma che il maschio conceda dall’alto del suo potere una fetta dello stesso come magnanima elargizione risulta deprimente.


L’idea mi è tornata alla mente guardando le foto delle neo-ministre volute da Renzi. Renzi, non nascondiamocelo, è figlio della sua epoca, è cresciuto culturalmente nel ventennio berlusconiano e sa perfettamente il valore dell’immagine in politica. Ecco allora che la sua quota rosa la rispetta ma lo fa inserendovi donne che non sembra si distinguano per particolari qualità che non siano bellezza e giovane età, entrambe effimere e sicuramente di poco aiuto nel governo di un Paese. Mi auguro che le nostre belle ministre mi smentiscano già domani sorprendendo me e gli Italiani con iniziative politiche epocali, ma per il momento mi riservo il beneficio del dubbio, che di panda si tratti, giovani bellissime femmine di panda.

Luca Craia

lunedì 24 febbraio 2014

Giornata della Guida e apertura domenicale di Sant’Ugo di grande successo.



Molto soddisfacente il risultato della due giorni turistica voluta da Piceno Guide e da Arkeo per la XXV Giornata Internazionale della Guida Turistica. Notevole flusso di visitatori sia partecipanti ai tour organizzati dalla nostra infaticabile Sabina Salusti sia direttamente venuti a Sant’Ugo per la giornata di apertura consueta. Un totale di oltre 80 presenze alla Cripta è decisamente confortante e premia il lavoro di promozione che Arkeo sta portando avanti per valorizzare questo luogo unico. Anche sabato pomeriggio a Montegiorgio c’era un bel gruppo di persone in visita alla città, il tutto a testimonianza che c’è davvero fame di servizi turistici di qualità e che l’utente è esigente e preparato. Ieri alla Cripta sono venuti appassionati d’arte e storia da tutte le Marche e, addirittura, una coppia di Vicenza. L’unico rammarico è di non poter ampliare i giorni di apertura perché i volontari disponibili sono ancora pochi. Ma non disperiamo che si uniscano a noi altre persone che amano questa terra e la vogliono far conoscere a tutti. Un plauso a Sabina Salusti e ad Antonella Leoni.

Luca Craia

sabato 22 febbraio 2014

I potenziali sindaci e la Sutor.



Interessante l’atteggiamento dei candidati sindaco Gismondi e Mancini circa i guai che attanagliano la nostra squadra di basket. Ediana Mancini, supportata anche da Endrio Ubaldi,  riconosce ovviamente l’importanza della presenza della Sutor in seria A, ma finalmente chiarisce il punto che un intervento economico da parte delle istituzioni è impensabile. Meno chiaro e più possibilista Gismondi, che nel suo mandato ha erogato alla squadra somme anche piuttosto importanti e che lascia in qualche modo aperta la possibilità che una amministrazione da lui guidata possa continuare ad intervenire. Non sappiamo ancora quale sia l’opinione degli altri candidati e speriamo di conoscerla presto.
In effetti la questione è tutt’altro che da sottovalutare: se è vero che la Sutor è veicolo di immagine per Montegranaro e ne da lustro a livello nazionale con la sua permanenza nel campionato principe, è altrettanto vero che non si può più pensare, se mai fosse stato possibile, ad un sostegno economico da parte del Comune. Chiaramente ognuno è libero di disporre del proprio denaro come crede, e quindi ben vengano privati disposti ad aiutare la squadra con sponsorizzazioni, consorzi, associazioni. Ma il denaro pubblico è denaro di tutti e chi amministra la città deve sempre ricordare che non può disporre dei beni comuni per assecondare le proprie passioni, anche se largamente condivise dalla popolazione.
Trovo inoltre fastidiosa l’impostazione della richiesta di sostegno presentata mediaticamente dalla società sportiva, impostazione che sostanzialmente accusa “il territorio” e, di conseguenza, la sua popolazione di non essere vicino alla squadra. Ci si dimentica delle enormi difficoltà economiche che, appunto, il territorio sta attraversando. Ci si dimentica anche che la stessa società non ha esitato ad abbandonarlo, il territorio, per cercare, fallendo, di crearsi un bacino più ampio ad Ancona. Le continue richiesti di aiuto, le accuse, lo sganciarsi e riagganciarsi a seconda delle contingenze con le proprie radici territoriali come minimo creano disaffezione. Senza parlare di situazioni economiche poco leggibili che si sono verificate in un recente passato.
Quindi auguri alla Sutor, che trovi la forza economica di resistere in serie A. Ma la trovi senza impegnare l’istituzione che, in quanto tale, non può farsi carico di problemi che non riguardano l’interesse generale. E le sorti della Sutor, per quanto possiamo esserne tutti, chi più chi meno, sensibili, non riguardano affatto l’interesse generale di Montegranaro e del Fermano. Sono ben altre le priorità e i candidati sindaco dovrebbero chiarire ai propri elettori quali esse siano per loro.

Luca Craia

venerdì 21 febbraio 2014

Stato nemico del cittadino e funzionari idioti.



Si scende per forza nel banale quando ci si trova di fronte alla morte di un uomo ucciso dalla burocrazia, dalla crisi, dall’idiozia di funzionari dello Stato. La banalità sta nella morte stessa, nella tragedia di un uomo sopraffatto da situazioni insormontabili che si trova di fronte all’ennesima beffa del destino. Parlarne, quindi, sembra qualunquista. Eppure bisogna. Perché non si può tollerare che una persona, un uomo, un padre di famiglia, si tolga la vita perché a vessarlo, oltre a mille altri fattore, c’è anche lo Stato che, invece dovrebbe tutelarlo. Quello Stato che deve sì far rispettare le regole, ma che deve anche calarle nelle realtà più disparate. E qui ci vuole la professionalità di chi va fisicamente a fare questi controlli, ci vuole sensibilità, ci vuole intelligenza, ci vuole umanità.
E bisogna fare i controlli dove esistono veramente situazioni da sanzionare: penso ai laboratori clandestini che pure, a Napoli, pullulano e che nessuno va a toccare perché protetti dalla camorra, penso ai laboratori cinesi delle nostre parti dove si lavora notte e giorno e non sono rispettate le norme più elementari. E poi si va a punire un cittadino onesto facendo traboccare il vaso della sua tolleranza. Lo Stato smetta di essere nemico del cittadino e svolga la sua funzione. E il funzionario che ha comminato la sanzione al commerciante sia destinato ad altre funzioni: c’è tanta sporcizia per le strade, mettiamogli una scopa in mano.

Luca Craia