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venerdì 20 gennaio 2017

Granarium a sostegno dei terremotati. Una sera a teatro.



Ancora iniziative dal mondo dell’associazionismo montegranarese per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto. Questa volta è l’associazione Granarium – Stefano Bracalente a organizzare un evento che unisce intrattenimento, cultura e solidarietà nel cuore di Montegranaro. Infatti, domani sera, alle ore 21.30, al teatro La Perla di Montegranaro, ci sarà la messa in scena della commedia dialettale “Tutta colpa de lu vusciu dell’ozono”, una simpatica rappresentazione originale proposta dalla Compagnia Teatrale G.Lucaroni di Mogliano.
Una compagnia giovane di costituzione, nata nel 1999 da un gruppo di amici appassionati di teatro con l’intento di divertire basandosi sulla cultura contadina e tenendo d’occhio i valori sociali legati al nostro territorio e alla sua tradizione, cercando di far conoscere gli usi e i costumi della nostra terra attraverso rappresentazioni frizzanti e divertenti.
Una serata spassosa, quindi, ma legata agli eventi drammatici che ancora stiamo vivendo. L’ingresso è a offerta, ma l’intero incasso sarà devoluto a chi vive il dramma del terremoto in prima persona.
                                      
Luca Craia



venerdì 18 novembre 2016

La politica svuota i piccoli centri. Qual è il disegno?

Al contrario di quanto è accaduto per eventi analoghi avvenuti in passato, per il duplice sisma del 2016 pare che la politica nei confronti dei terremotati sia molto differente. In passato si cercava di mantenere le popolazioni in loco, allestendo villaggi prefabbricati, casette di legno e poi ricostruendo i centri abitati. Una procedura lunga anni, che però manteneva vivi e vitali i territori. Col terremoto de L’Aquila sono anche apparse le cosiddette “new town”, orrori architettonici e urbanistici che hanno massacrato i centri storici e impedito la loro rinascita, tanto che ancora oggi il capoluogo abruzzese ha un centro storico pressochè deserto. Ciononostante i territori hanno continuato a vivere perché, comunque, le popolazioni sono state lasciate sul posto e il tessuto sociale non ha avuto danni permanenti.
Nel caso odierno, invece, si assiste a una politica opposta e incomprensibile: le popolazioni sono state immediatamente spostate in luoghi lontani, lungo la costa, con una sorta di deportazione pseudo-volontaria che ha immediatamente desertificato le aree geografiche colpite dal sisma. Così facendo si rischia seriamente di sfaldare il tessuto sociale e creare i presupposti perché i centri danneggiati dal terremoto rimangano città vuote, prive di strutture sociali, economia, vita.
Portare via la gente può essere un provvedimento sensato nel breve periodo, ma è indispensabile che gli abitanti tornino quanto prima nei loro paesi e ricomincino a ricostruire, prima delle case, il tessuto economico e sociale, senza il quale le città non possono vivere. Quello che si rischia che possa accadere è che le persone “trapiantate” lungo la costa qui attecchiscano e mettano radici, inizino nuove attività economiche e restino in maniera definitiva in luoghi lontani dalle loro città, causandone la morte.
Non si può permettere che città magnifiche come Norcia, Visso, addirittura Camerino e tutti gli splendidi borghi dei nostri Sibillini diventino città fantasma. Sono centri ricchi di bellezze, storia, cultura ma anche di economie che non possono finire o essere traslate altrove. La politica del governo sta andando in questa direzione e credo sia una politica dissennata, che creerà danni enormi all’economia non solo delle aree direttamente colpite dal sisma ma alle stesse regioni e scompenserà gli equilibri sociali. Mi auguro che le misure prese fino a oggi siano solo temporanee ma, essendo già passati mesi dal primo terremoto, il tempo sta rendendole in qualche modo definitive.

Luca Craia

lunedì 7 novembre 2016

Castagnata benefica: un successo per la Montegranaro positiva



C’è una bella Montegranaro, che a volte non notiamo perché magari distratti o occupati in altre cose, ma c’è e lavora. Una bella Montegranaro in grado di unire le forze e realizzare dei progetti che vanno a favore sia della nostra comunità che di altri. Ieri questa Montegranaro ha messo in piedi una cosa semplice e, nello stesso tempo, grandiosa. Semplice in realtà no, perché se aveste visto quanto impegno e lavoro hanno messo gli artefici della castagnata pro terremotati, in particolare Laura ed Elisa, non pensereste che le cose siano state semplici. Ma la semplicità era nell’evento, nel riunirsi solo per stare insieme, divertirsi e fare del bene. E l’obiettivo è stato raggiunto.
Una castagnata che ha avuto mille difficoltà per realizzarsi: lo spostamento dalla piazza, location prevista inizialmente e cornice ideale, purtroppo pericolosa dopo le ultime scosse; un altro trasferimento, da largo Conti ai locali dell’ex Coal di piazzale Oppeano a causa del maltempo; la pioggia che sconsigliava di uscire. Nonostante tutto ieri Montegranaro ha risposto, riempiendo la sala e la zona circostante, giocando, contribuendo generosamente.
Ancora non so quale cifra sia stata raccolta ma pare sia una cifra importante. Questi soldi andranno alle popolazioni colpite dal terremoto, non più soltanto ad Arquata del Tronto come inizialmente previsto, ma anche ad altre realtà ancora da individuare perché, purtroppo, la situazione si è aggravata dopo le ultime scosse e sono tante le città, anche vicine a noi, ad avere bisogno di aiuto. Montegranaro è stata generosa ma, soprattutto, si è incontrata e ha fatto festa, insieme, con allegria. Un bel clima, che oggi serve tanto.
Prossima iniziativa di “Uniti per voi” il concerto dei Fior Oscuro, tribute band dei Pink Floyd che si esibirà gratuitamente al La Perla venerdì 25 novembre. Non mancate.

Luca Craia