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sabato 23 luglio 2016

Prosegue la petizione del comitato Buon Senso. Alcune firme sottratte dai punti di raccolta.



Nonostante sia già stata protocollata la petizione contro il progetto di viale Gramsci del Comune di Montegranaro, firmata da quasi 1200 persone, il comitato Buon Senso, promotore dell’iniziativa, prosegue, come annunciato, nella raccolta delle firme allo scopo di rafforzare l’istanza volta a far cambiare progetto all’Amministrazione Comunale.
“Siamo arrivati complessivamente a oltre 120 firme di commercianti” dicono dal Comitato, “e questo è un segnale forte della contrarietà al progetto da parte della stragrande maggioranza degli esercenti montegranaresi”. Ai commercianti si stanno aggiungendo anche molti altri cittadini le cui sottoscrizioni andranno a sommarsi a quelle già depositate in Comune il 12 luglio scorso e protocollate. Nel frattempo sembra che la petizione sia giunta sui tavoli degli amministrazioni, dopo che, in un primo momento, sembrava fosse andata smarrita.
Si può ancora firmare, quindi, recandosi presso la Farmacia Bisacci. “Abbiamo deciso di creare un solo punto di raccolta per poter monitorare meglio la petizione, anche perché in precedenza alcuni fogli con diverse firme sono stati sottratti dai luoghi di raccolta”. Un fatto piuttosto grave, sia che rappresenti una bravata che qualcosa di diverso.

Luca Craia

mercoledì 20 luglio 2016

Il mistero della petizione scomparsa



Ogni tanto capita che le petizioni scompaiano, in questo strano paese. È capitato, per esempio, con la petizione contro l’antenna di San Liborio, ma poi si è scoperto che il Comitato o sedicente tale se l’era messa in un cassetto fregandosene delle centinaia di firme raccolte e non l’aveva protocollata, vai a capire a vantaggio di chi o di cosa (anche se un po’ si capisce). Devono aver pensato (o sperato) che fosse successa una cosa simile con la raccolta di firme del Comitato Buon Senso, i nostri amministratori. Infatti, a una settimana dalla presunta data di protocollo della petizione, questi dichiarano che non hanno ricevuto nulla. Ma il Comitato ha la copia timbrata, e il timbro riporta la data del 12 luglio. È passata una settimana e la petizione non si trova? Che fine ha fatto?
Potrebbe esserci stato un disguido. Il documento potrebbe essere finito nella cartella sbagliata, in un cassetto, ci potrebbe essere stato un errore. Capita. Però è curioso: un amministratore attento sa che sta per arrivare una petizione così pesante, con dentro 1200 firme tra nel quali quelle di 54 esercenti commerciali: era noto, tutti i giornali ne hanno parlato. L’amministratore attento che farebbe? Allerterebbe l’ufficio protocollo chiedendo di essere prontamente informato quando la petizione arrivi in Comune. Ma, a quanto pare, della petizione non si è interessato nessuno e solo dopo una settimana, e dopo essere stati sollecitati, gli amministratori montegranaresi cascano dal pero e dichiarano di non aver visto nulla. Ma può essere che non ti preoccupi se ancora non hai visto nulla?
Allora, io mi do due spiegazioni. La prima vede i nostri amministratori distratti da altre cose, accaldati, poco interessati alla questione; tanto, petizione o non petizione, come ha fatto capire ampliamente l’assessore Perugini, loro faranno come gli pare. Per cui non si sono per niente interessati alla cosa, neanche la curiosità di sapere cosa ci fosse stato scritto.
L’altra spiegazione è quella dello struzzo, che mette la testa nella sabbia e, così facendo, fa sparire tutto quello che lo può danneggiare o che, quanto meno, lo infastidisce.
Non so per quale ipotesi protendere ma penso di sapere come finirà la faccenda: si darà la colpa a un impiegato che se ne assumerà la responsabilità (ci mancherebbe altro) e la faccenda finirà così, senza responsabilità politica. Ma le responsabilità politiche ci sono, eccome. E, come al solito, a piazza Mazzini collezionano una nuova bella figura.

Luca Craia

martedì 19 luglio 2016

Ma Città Vecchia che dice? Mario Bisacci si interroga.



Mario Bisacci, lo storico farmacista montegranarese, è uno dei principali promotori del comitato “Buon Senso” che ha raccolto quasi 1200 firme, di cui 64 di esercenti il commercio con tanto di timbro, per sollecitare l’amministrazione comunale a cambiare il progetto di riqualificazione di viale Gramsci e piazza Mazzini e destinare parte della somma ad esso dedicata alla riqualificazione del centro storico.
In quest’ottica Bisacci si pone una domanda: dopo questa e altre due raccolte di firme molto partecipate sulla questione, mentre in paese si accende un dibattito che vede tanti cittadini e tante attività commerciali schierate contro il progetto del Comune, come mai Città Vecchia tace? “Città Vecchia”, dice Bisacci, “è un’associazione che, se non erro, è nata per salvaguardare il centro storico. Questo progetto influirà, secondo noi del Comitato “Buon Senso”, molto negativamente su ogni intento di riqualificazione dello stesso. Mi piacerebbe conoscere cosa ne pensa l’associazione e se è interessata a partecipare al dibattito oppure no”. La domanda è interessante. Attendiamo una risposta.

Luca Craia