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domenica 5 febbraio 2017

La rabbia delle associazioni



Traspare molto chiaramente dagli articoli usciti dopo la conferenza stampa di venerdì sera, la rabbia che noi responsabili delle tre associazioni che si occupano di centro storico, Arkeo, Città Vecchia e Labirinto, proviamo. Del resto era esattamente quello che volevamo comunicare: rabbia, senso di impotenza, sentimento di sconfitta dopo anni di impegno, sacrificio, lavoro duro e a volte ingrato per poter ridare vita a un centro storico moribondo. La proviamo perché cominciamo a non vedere la via d’uscita, di fronte a un nulla reale, a una totale assenza di un piano, un progetto, una visione di insieme.
Con l’assessore Beverati sembra inutile parlare. Città Vecchia ha sicuramente un dialogo migliore del mio, ma si sta arrendendo, visti i risultati, le promesse mancate. Del resto lo abbiamo visto subito dopo la prima conferenza stampa delle tre associazioni consorziate, quando l’assessore rispose a mezzo stampa parlando di un fantomatico progetto per il centro storico che i fatti hanno dimostrato non esistere: un progetto che non è finanziato non esiste, e né sul bilancio né sul piano triennale delle opere pubbliche troviamo traccia di quanto affermato dall’assessore che, quindi, o sognava o mentiva.
Stiamo davvero toccando il minimo storico per quanto riguarda l’impegno del Comune per il centro. È proprio questo che ci ha fatto accantonare le divergenze e ci ha fatto rimettere a lavorare insieme. Un fatto positivo, senz’altro, ma certamente non per merito di Beverati che se ne vantava. Il vero motivo è che ci siamo resi conti che i problemi sono diventati talmente gravi che le cose che ci dividevano ora appaiono irrilevanti.
Ma dobbiamo tenere accesa la speranza. Noi continueremo a lavorare su una proposta, continueremo a studiare il problema e a cercare la soluzione. Ci auguriamo che Beverati e l’Amministrazione Comunale cambino atteggiamento e si mettano a lavorare con noi. Altrimenti sarà la fine per il nostro centro storico. È l’ultima occasione.
                                      
Luca Craia

domenica 11 dicembre 2016

Prosegue il lavoro delle associazioni sul centro storico



Sta andando avanti il protocollo di intesa tra le tre associazioni montegranaresi che si occupano di centro storico: Arkeo, Il Labirinto e Città Vecchia. Il protocollo, che segna una nuova fase di collaborazione concreta tra chi opera volontariamente per il recupero del castello montegranarese, prevede lo studio degli interventi fin qui proposti dalle varie amministrazioni comunali, quelli attuati e quelli inapplicati, per poi confrontare il tutto con la realtà attuale e giungere alla redazione di una proposta che serva da base per un nuovo progetto di lungo periodo.
Le tre associazioni hanno iniziato con lo studio del progetto presentato nel 2009 dall’architetto Giacomo Beverati, attualmente assessore al centro storico, e dall’architetto Simone Pirro nel 2013. I due progetti presentano tutt’ora spunti di grande interesse che potrebbero essere attuati anche oggi con probabili ricadute positive. A queste soluzioni si stanno aggiungendo nuove proposte che sono ancora allo studio. Si sta lavorando con gruppi di lavoro distinti che analizzano le situazioni relative al comparto urbanistico, sociale ed economico.
Ieri mattina il sottoscritto, Andrea Franceschetti e Simone Perticarini hanno effettuato un sopralluogo per avere una visione chiara della situazione degli stabili pericolanti. La prossima settimana ci sarà un incontro per confrontare i primi sviluppi degli studi in corso. Presto ci sarà un incontro con l’assessore per capire come potersi muovere. Certo che vedere che non si sono ancora destinati fondi per il centro storico è stato un duro colpo per le tre associazioni, ma si continua a lavorare nella speranza di poter giungere a qualcosa che possa finalmente mettere in moto un processo di recupero concreto, nella consapevolezza che ci vorranno anni ma che, se mai si parte, mai si realizzerà nulla.

Luca Craia

mercoledì 30 novembre 2016

Bambole, non c’è una lira (per il centro storico)



Ho letto con ansia e pieno di aspettative il programma triennale delle opere pubbliche 2017/2019 del Comune di Montegranaro pubblicato ieri sull’Albo Pretorio online. Lo aspettavo perché l’assessore al Centro Storico, Giacomo Beverati, poco tempo fa, apprendendo la notizia che Arkeo, Il Labirinto e Città Vecchia avevano cominciato un percorso di analisi dei problemi del centro storico per giungere a delle proposte concrete da presentare all’Amministrazione Comunale, aveva risposto (sul giornale, mica a voce ai diretti interessati) che il progetto già c’era e che presto sarebbe stato incaricato un tecnico per studiare le criticità (ma se il progetto già c’è, le criticità già le conosciamo, no?). Mi aspettavo, quindi, in base a queste dichiarazioni e, soprattutto, per il fatto che il progetto pare ci sia già, che nel programma triennale delle opere pubbliche venisse indicata la somma disponibile per questo progetto e i tempi della sua realizzazione.
Non vi dico la delusione perchè sono diventato matto a leggere e rileggere il documento ma niente, del centro storico non c’è traccia. È vero: si parla di Municipio, al quale vengono destinati 500.000 Euro (cifra, oltretutto, difficilmente sufficiente a coprire gli interventi necessari, specie dopo il terremoto), ma di altre tracce dell’antico castello montegranarese non c’è neanche l’odore. Se lo sono dimenticato? Strano, anche perché il documento è piuttosto vincolante e serve per mettere le cifre necessarie nel bilancio. Quindi, di che progetto parlava Beverati? Quando pensa di cominciare a realizzarlo? Con che soldi pensa di farlo?

Luca Craia