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martedì 1 dicembre 2015

Contributi alla Proloco. Ma non era morta?



Quando, nel corso della prima assemblea delle associazioni convocata dal Sindaco per cercare, senza riuscirci, di creare una consulta delle stesse, obiettai che sarebbe stato più logico far funzionare la Proloco, mi fu risposto che la Proloco era bell’e morta e che, quindi, dovevamo farne a meno. Bene, ora scopro che, pur essendo morta, o moribonda che sia, e comunque inattiva ormai da oltre un anno, con determina nr. 250 del 22/10/2015 viene assegnato al capezzale della Proloco un contributo comunale di € 732.00. È per le spese funerarie?

Luca Craia

venerdì 16 ottobre 2015

Contributino alla Banda. Il Presidente gioisce



Ho visto il Presidente della Banda Musicale Omero Ruggieri sorridere soddisfatta nell’apprendere dell’assegnazione di un contributo di € 1000 all’associazione che presiede da parte del Comune. A comunicarglielo, con un comportamento, diciamo, irrituale, davanti all’assemblea (per quanto risicata) delle associazioni cittadine, è stato il Sindaco in persona, magari spinto dal pezzo di ieri dell’Ape, chissà. Una comunicazione privata sarebbe stata meno invasiva e più rispettosa.
Fatto sta che, secondo me, c’è poco da gioire. Per carità, è un inizio, ma ci sono molti nodi da sciogliere e credo che il Presidente Conti debba iniziare, finalmente, a metterci mano. Mille Euro sono una goccia nel mare nei conti della Banda, che si regge sui contributi delle famiglie dei ragazzi e dei soci ma di spese ne ha tantissime, al punto di andare a chiedere aiuto all’Ente Presepio. Ma l’aiuto andrebbe richiesto, e con molta forza, al Comune che se la cava, invece, con mille euretti mille. E non paga le esibizioni. Già pagasse quelle saremmo un bel po’ avanti. Per cui, Presidente, coraggio: andiamo dal Sindaco e chiediamo un po’ di più. Chissà che non ti dia retta.

Luca Craia

domenica 16 febbraio 2014

Elkann, Della Valle e gli imbecilli che si inventano un lavoro



Le esternazioni del saggio Elkann, quello “intelligente” tra i due fratellini eredi della più grande fortuna italiana, opportunamente rintuzzate da Della Valle che interpreta sempre più il pensiero degli Italiani che pensano circa la Fiat, mi ricordano un docente di sociologia che ebbi la ventura di ascoltare. Questi affermava che, se uno non ha lavoro, se lo deve inventare, altrimenti non ha scuse.
Allora, vediamo: mettiamo che io abbia una buona idea, o almeno che reputi la mia idea sia buona. Per verificare se sia davvero buona o no l’unica strada è metterla in pratica. Quindi mi invento un lavoro. Per farlo, però, probabilmente ho bisogni dell’iscrizione a uno dei tanti ordini, sottordini, albi, elenchi e chissà cosa che esistono in Italia. Quindi devo fare qualche corso, probabilmente a pagamento. Una volta ottenuta l’attestazione che sono stato talmente imbecille da pagare un corso che non ti insegna nulla, mi iscrivo all’albo che mi interessa e alla Camera di Commercio. Pagando. Prendo la Partita Iva. Poi arriva l’INPS che mi dice: guadagni o non guadagni i contributi li devi pagare. E mi appioppa quattro rate da quasi 1000 € l’una. Evito di citare altre tasse, imposte, balzelli vari che pure ci sono.
Quindi, per inventarmi un lavoro e vedere se funziona, devo sborsare un bel po’ di quattrini. Lo Stato italiano non mi dice: provaci, vediamo come va, ti do due anni di tempo e se ingrani poi paghi le tasse. Lo Stato mi dice: tu intanto paga, poi se va ti rifai delle tasse e se non va pazienza. Allora forse si sta davvero meglio a casa.

Luca Craia

martedì 14 gennaio 2014

La politica preoccupata per lo sport, parrebbe meno per i cittadini



Si preoccupa il nostro ex Sindaco Gismondi per le sorti della Sutor. Si preoccupa anche l’ex Assessore allo sport La Porta. Si preoccupano perché tifosi e perché montegranaresi e questo è condivisibile: la Sutor è un patrimonio cittadino, anche se bisognerebbe fare molti distinguo e, in passato, ne ho fatti, tanto da procurarmi tanti nuovi “amici” che probabilmente non mancheranno di farmi avere la loro “approvazione” anche stavolta.
Suona strano però questo interessamento da campagna elettorale. Suona strano anche perché viene dopo un lungo silenzio, un po’ meno per Gismondi, molto di più per La Porta che tace dai tempi della sfiducia. Montegranaro ha un’enormità di problemi e la crisi sta cominciando a far sentire pesantemente i suoi effetti anche da noi. E i nostri due ex amministratori si preoccupano per lo sport ma non dicono una parola per i tanti problemi che affliggono la città. Del resto negli anni passati la loro giunta ha elargito allo sport parecchi soldi e, nella fattispecie della Sutor, parliamo di cifre considerevoli.
Parliamo di cifre che si sarebbero potute spendere per problemi più concreti e più pressanti per tutta la collettività. Ma, così come pare evidente, l’interesse principale è quello dello sport, che certamente dà visibilità e porta voti. Ma bisogna ricordare che votano anche quelli che alla partita non ci vanno. È bene, quindi, sapere e conoscere le priorità dei nostri politici e regolarsi per il futuro. Per il presente consideriamo come fatto positivo che ci sia un commissario alla guida della città che, certamente, non correrà in soccorso di squadre sportive in difficoltà sottraendo fondi alla collettività. E auguriamoci che ce la Sutor ce la faccia da sola.

Luca Craia