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sabato 16 luglio 2016

La geniale ricetta di Perugini per rilanciare la piazza.



Cos’è il genio? È l’intuizione della soluzione rivoluzionaria, quella a cui nessuno aveva pensato prima. È il coraggio di andare contro tutti nel seguire la propria logica. Ecco allora la trovata geniale del nostro assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici, nonché Presidente della Provincia, per valorizzare il centro di Montegranaro. Che ha pensato il nostro Perugini per far vivere la piazza? Ci portiamo le macchine! Perugini trova un’idea innovativa e la porta avanti con convinzione: il centro del paese come il raccordo anulare. Macchine a profusione in piazza e il commercio fiorirà. Apriranno benzinai e gommisti. Magari un bell’autosilo dentro le grotte.
Del resto non è quello che fanno le città d’arte? A Firenze il collega di partito del nostro porta camion e bilici in piazza della Signoria. A Roma piazza Navona è una specie di circuito da Formula 1. E quindi via al progetto di riqualificazione del centro. Macchine in piazza e pedoni che potranno passeggiare col brivido del rischio di essere investiti. I tanti negozi di piazza Mazzini non potranno che beneficiare del traffico. I bar faranno la colazione take away stile Mc Donald e la sera piano bar sul tettuccio di una macchina che passerà a cicli continui seguendo i circuito del senso unico.  
Il Comune, che possiede la gran parte dei locali della piazza, li affitterà a prezzi astronomici e realizzerà un sacco di soldi, coi quali potrà infine asfaltare il porfido del selciato rendendo la marcia dei veicoli più confortevole. E il centro rifiorirà. Vedrete che spettacolo. Geniale!

Luca Craia

venerdì 15 aprile 2016

Ristorante Veregra: chiude un pezzo di storia.



Ero un cliente affezionato e la notizia della chiusura dello storico ristorante Veregra, che per noi di Montegranaro è meglio noto come “da Picciò”, mi ha davvero rattristato. Per me Picciò era un punto di riferimento, un punto saldo su come passare una serata o rimediare una buona pizza al piatto all’ultimo minuto. Era il ristorante del centro, quello dove andare con gli amici senza prendere la macchina, quello dove organizzare un pranzo per un convegno, la festa di compleanno, la cena associativa.
Sonia, Monia, Graziano e tutta la famiglia Piccioni sono sempre stati gentilissimi, disponibili, hanno sempre proposto una ristorazione semplice, genuina e a un prezzo popolare e giusto. Ho trascorso sempre dei bei momenti nel loro locale, con amici e famiglia. Soprattutto mi dispiace perché il loro era l’unico ristorante in centro (o quasi) e quindi espletavano anche un servizio essenziale.
Ora stanno cercando un gestore, qualcuno che porti avanti l’attività. L’augurio e che si prosegua e lo si faccia con lo stesso stile familiare, lo stesso servizio di qualità e la stessa linea di prezzo. È importante non solo per un fatto affettivo ma anche per il servizio che si dà paese. Per cui auguri per il futuro; speriamo in una nuova gestione che ci piaccia come ci è piaciuta la loro;  infine grazie per il bei momenti che ci hanno fatto spendere con la loro ospitalità.

Luca Craia

venerdì 26 febbraio 2016

Continuiamo a pastrocchiare con la scuola e ammazziamo il centro.



L’edificio che ospita il Nido a Santa Maria è sempre stato un osservato speciale perchè ha sempre avuto problemi strutturali quasi fin dalla sua edificazione. Ora sembra, si dice, si vocifera, che il Comune di Montegranaro voglia intervenire (di nuovo) per rendere la struttura sicura. Per farlo, però, occorrerà spostare i bambini altrove. E quale sarà questo altrove? Sembra che si stia pensando di muoverli nella struttura di San Liborio, nelle aule occupate dalla scuola materna sezione centro.
E i bambini della materna dove li mettiamo? Ecco il colpo di genio: visto che, nei giorno scorsi, su queste pagine si è ripetutamente parlato della necessità di riportare la materna nel centro del paese, sembra che l’assessore ai servizi sociali, colta da improvviso raptus iperattivo dopo due anni di torpore, stia pensando di portarle al piano terra della scuole rosse. In sostanza il progetto pare che preveda lo spostamento in toto delle attuali sezioni della primaria al primo piano per lasciare libero il piano terra e destinarlo alla materna.
Sembrerebbe la quadratura del cerchio. E invece non lo è. E vi spiego perché: prima di tutto va considerato che, così facendo, si priverebbe la scuola del centro dei locali dove si svolgono i laboratori e altre attività didattiche. In secondo luogo, ma cosa ben più importante, si priverebbe la struttura di ogni possibilità di crescita futura. Mi spiego: cosa accadrebbe se, l’anno prossimo, per esempio, anche conseguentemente al ritorno della materna in centro, si avesse un forte incremento di iscrizioni. Tanto da poter istituire di nuovo la seconda sezione? Dove la mettiamo? Mi pare un buon sistema per ammazzare il plesso definitivamente.
Sembra, comunque, che ci sia un piano ben preciso per portare la materna nelle scuole rosse, e per realizzarlo è necessario che ci sia spazio e che, quindi, esista una sola sezione. Ecco perché la direzione didattica, secondo diverse testimonianze, avrebbe premuto perché le iscrizioni di bambini in prima elementare andassero a confluire verso i plessi di San Liborio e Santa Maria. In questo modo si agevola il piano della Strappa di avere spazio a sufficienza nelle scuole rosse. Ma si sacrifica la qualità della didattica e l’interesse dei bambini. Ma a questo, ormai, siamo abbastanza abituati.
Ricostruzione fantascientifica? Forse, ma ormai a Montegranaro ci possiamo aspettare questo e altro. Vediamo…

Luca Craia