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martedì 22 novembre 2016

Montegranaro e i referendum: le bocche cucite della maggioranza.



Impera il silenzio più assordante sull’argomento “referendum costituzionale” nelle bocche dei componenti della maggioranza di governo montegranarese. Fatta eccezione per una scarna comunicazione sulla pagina Facebook del Partito Democratico (tra l’altro la pagina è di per sé luogo di silenzio, dove le pubblicazioni hanno frequenza minima quadrimestrale) relativa a un incontro sul tema, tra l’altro andato deserto, nessuno parla delle votazioni come se queste non esistessero. Nonostante il Partito Democratico nazionale sia apertamente schierato per il Sì, non registriamo prese di posizione da parte degli elementi di spicco della sezione locale, primo fra tutti il Segretario Politico Cittadino, quel Roberto Basso assessore di tutto o quasi. E, come il segretario, tacciono Sindaco, Presidente della Provincia e tutti i Consiglieri che, a dire il vero, tacciono sempre salvo diverse istruzioni.
Ma, se la posizione ufficiale del partito nazionale lascia pochi dubbi circa quella dei funzionari locali del PD, normalmente ben inquadrati nei ranghi, è più interessante, forse, l’atteggiamento dell’altra componente della maggioranza, l’area ubaldiana che, per quanto si dichiari civica, ha una collocazione ideologica ben precisa e identificabile. E qui il silenzio fa fischiare le orecchie: non parlano né Ubaldi né Gaudenzi che, per le loro idee, note e dichiarate apertamente, non dovrebbero affatto, con un minimo di coerenza, condividere le ragioni del sì. Però tacciono. E qui le cose sono due: o gli ex missini sono diventati del PD (cambiando idea, cosa di solito intelligente, ma solo di solito, non sempre) oppure la “ragion di Stato”, dove lo Stato è il Comune da loro retto, è superiore al credo personale e alle proprie idee. E questo spiegherebbe anche il silenzio dell’altro lato, forse imposto onde evitare imbarazzi nell’alleato.
E l’elettore, di solito uso a ricevere istruzioni dettagliate, in questo caso come si deve regolare? Ci sono le direttive nazionali, certamente, e quelle, in mancanza di input locali, dovrebbero essere la norma. Ma a qualcuno dei dubbi potrebbero venire. Da ciò sospetto che coloro che tre anni fa dichiaravano un presunto strapotere sui social, tanto da “far sparire L’Ape Ronza” (Roberto Basso dixit), oggi sembra siano tornati a sistemi di comunicazione politica più antichi: il pissi pissi bau bau.

Luca Craia

mercoledì 16 novembre 2016

Le grandi opere di Ubaldi e Perugini sono terminate. Così… (reportage fotografico dalla circonvallazione Sud)

Ricordate quando il Vicesindaco Ubaldi prometteva, solo per il gusto, pare, di sbugiardare Gufo Triste (chissà chi è questo enigmatico personaggio) e di far rosicare lo stalker cittadino (anche questo non si è mai saputo chi fosse, chissà…) con i fatti, ossia con le grandi opere promesse dall’assessore Perugini? Ebbene, dopo il magnifico lavoro fatto in via Gnini ma non in via Zacca (viale Zaccagnini asfaltato solo a metà), dopo via Trinità meritevole di manutenzione solo su mezza carreggiata, dopo innumerevoli toppe messe qua e là, facendo figli e figliastri tra le buche, alcune chiuse e altre no tanto per avere un memento della caducità degli ammortizzatori, ecco che viene riconsegnata la Circonvallazione Sud con questa magnifica opera di ingegneria stradale che potete ammirare qui sotto. Evviva!

Luca Craia
 


 

Più sotto trovate le perle di saggezza del nostro Vicesindaco. In effetti penso che Gufo Triste e lo Stalker ci siano rimasti parecchio male.



martedì 15 novembre 2016

Guidare nella nebbia senza segnaletica orizzontale



Avete mai avuto la sventura di guidare nella nebbia su una strada senza segnaletica orizzontale? Se sì sapete quanto è brutto, difficile e pericoloso. Peggio se, su quella strada, hanno appena rifatto l’asfalto: il nero del catrame si fonde con quello atmosferico e non si distingue più dove finisce la strada e comincia la scarpata.
Questo è quello che capita sulla strada provinciale 219, meglio nota come Mezzina. La Provincia di Fermo, dopo aver rattoppato alla bell’e meglio la strada più pericolosa di tutto il suo territorio e dopo essersene, non senza una certa faccia tosta, vantata su tutti i giornali, si è dimenticata di rifare la segnaletica orizzontale. Non c’è la linea di mezzeria, non ci sono le linee laterali. Con la nebbia, di notte, si va davvero a indovinare dove sta la strada, anche per chi è abituato a farla, figuriamoci per qualcuno che la percorra per la prima volta.
Eppure il Presidente, per quanto a fine mandato, ancora percorre spesso quella strada per recarsi nel suo ufficio a Fermo partendo da Montegranaro. Possibile che non gli sia mai capitata la nebbia, magari di notte? Forse no. O forse è un pilota talmente abile da non avere questo tipo di problema. O forse, come per altre cose, fa finta che il problema non ci sia. Tanto tra poco toccherà a qualcun altro.

Luca Craia

lunedì 14 novembre 2016

Che fine ha fatto il teatro Novelli?



Non sappiamo più nulla del Teatro Novelli. Nessuno ne parla più, nessuno lo considera. Si parla di lesioni al Municipio, di danni alla volta dell’ufficio sindacale, ma nessuno ci dice in che stato si trova, dopo il sisma, il teatro annesso alla casa municipale. Francamente sono preoccupato perché il teatro si trova esattamente sopra l’ufficio del Sindaco e, se questo risulta danneggiato, c’è da pensare che, al piano, di sopra, le cose non siamo migliori, anzi. 
Aronne Perugini durante l'incontro sul Teatro Novelli organizzato da Arkeo
L’ultimo sopralluogo che feci al primo piano del Palazzo Comunale avvenne durante il periodo di commissariamento, nel 2014. Con la mia associazione avevamo presentato un progetto di recupero del teatro, interamente finanziato da privati, con un progetto della restauratrice Letizia Vallesi. Il progetto era attuabile se inserito nel recupero completo dello stabile, cosa che era nei programmi elettorali di tutte le coalizioni, compresa quella che governa attualmente.
2014 - L'allora responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale, l'ing. Fabio Alessandrini, insieme alla restauratrice Letizia Vallesi nel corso del sopralluogo al Teatro Novelli con Arkeo.
Ci fu un incontro presso la sede di Arkeo a cui parteciparono tutte le forze politiche e, in rappresentanza dell’attuale maggioranza, intervenne l’attuale assessore ai lavori pubblici, Aronne Perugini che si impegnò, vincendo le elezioni, a considerare prioritario l’intervento sul Municipio e sul teatro.
Il degrado al primo piano del Municipio
Da quell’incontro sono passati quasi tre anni. In tre anni una volta in camorcanna decorata a tempera come quella del teatro Novelli, se ci piove sopra, si distrugge. Se poi arriva anche il terremoto non voglio pensare a cosa possa essere successo. Mi auguro che ci sia ancora qualcosa da salvare ma vedere che non se ne parla più, nemmeno in occasione di un evento grave come il terremoto, mi fa sperare davvero poco.

Luca Craia